Lercanidipina Rat
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Lercanidipina Rat: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato, equivalenti a 9,4 mg di lercanidipina.
Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato, equivalenti a 18,8 mg di lercanidipina.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Compressa rivestita con film.
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film, rotonde, biconvesse, di colore giallo, con linea di frattura su un lato e lisce sull’altro lato.
La linea di frattura serve per agevolarne la rottura e facilitare la deglutizione, e non per dividere in dosi uguali.
Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film, rotonde, biconvesse, di colore rosa, con linea di frattura su un lato e lisce sull’altro lato.
La linea di frattura serve per agevolarne la rottura e facilitare la deglutizione, e non per dividere la in dosi uguali.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Lercanidipina ratiopharm Italia è indicata per il trattamento dell’ipertensione essenziale da lieve a moderata.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Il dosaggio raccomandato è di 10 mg per via orale una volta al giorno almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose può essere aumentata a 20 mg in funzione della risposta individuale del paziente.
La titolazione della dose deve essere graduale, poiché il massimo effetto antipertensivo può manifestarsi dopo circa 2 settimane.
Alcuni pazienti, non adeguatamente controllati con un singolo farmaco antipertensivo, possono trarre beneficio dall’associazione della lercanidipina alla terapia con un betabloccante (atenololo), un diuretico (idroclorotiazide) o un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (captopril o enalapril).
Poiché la curva dose-risposta è ripida e presenta un plateau a dosi comprese tra 20 e 30 mg, è improbabile che dosi più elevate inducano una maggiore efficacia; per contro, può verificarsi un aumento degli effetti indesiderati.
Anziani
Sebbene i dati farmacocinetici e l’esperienza clinica non suggeriscano la necessita di una correzione della posologia giornaliera, la terapia negli anziani deve essere iniziata con particolare cautela.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di lercanidipina nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Danno renale o compromissione epatica
È necessario prestare particolare cautela quando si inzia il trattamento in pazienti con disfunzione renale o epatica da lieve a moderata. Sebbene sia possibile che questi sottogruppi tollerino la dose giornaliera abitualmente raccomandata, l’aumento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con attenzione. Nei pazienti con compromissione epatica l’effetto antipertensivo risulta elevato e, quindi, è necessario prendere in considerazione un aggiustamento del dosaggio.
Il trattamento con lercanidipina non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica grave e nei pazienti con compromissione renale grave (velocità di filtrazione glomerulare < 30 ml/min).
Modo di somministrazione Uso orale.
La compressa deve essere ingerita con una sufficiente quantità di liquido (per es. un bicchiere d’acqua).
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad una qualsiasi diidropiridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Donne in età fertile che non utilizzino un metodo anticoncezionale efficace.
Ostruzione all’eiezione ventricolare sinistra.
Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.
Angina pectoris instabile.
Danno renale o compromissione epatica grave.
Infarto miocardico nel mese precedente.
Trattamento concomitante con:
potenti inibitori dell’enzima CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5),
ciclosporina (vedere paragrafo 4.5),
succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
È necessaria particolare cautela quando la lercanidipina si utilizza in pazienti con sindrome del nodo del seno (se non è impiantato un pacemaker). Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, è richiesta cautela anche nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra. È stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d’azione possano essere associate ad un incremento del rischio cardiovascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d’azione, in tali pazienti è richiesta cautela.
La lercanidipina può provocare molto raramente dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravità di questi episodi acuti nei pazienti con angina pectoris pre-esistente. Sono stati osservati casi isolati di infarto miocardico (vedere paragrafo 4.8).
Uso in caso di danno renale o compromissione epatica
È necessaria particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con disfunzione epatica o renale da lieve a moderata. Anche se la posologia giornaliera solitamente raccomandata è risultata ben tollerata da questi pazienti, l’aumento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con attenzione. Poiché nei pazienti con compromissione epatica l’effetto antipertensivo può risultare potenziato, in questa popolazione deve essere preso in considerazione un aggiustamento del dosaggio. L’uso della lercanidipina non è raccomandato in pazienti con compromissione epatica grave e nei pazienti con compromissione renale grave (velocità di filtrazione glomerulare < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.2).
L’assunzione di alcol deve essere evitata, in quanto può potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5).
Gli induttori del CYP3A4, come gli anticonvulsivanti (per es. fenitoina, carbamazepina), e la rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici della lercanidipina e, quindi, l’efficacia della lercanidipina può risultare inferiore a quella attesa (vedere paragrafo 4.5).
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
La lercanidipina viene metabolizzata dall’enzima CYP3A4 e, pertanto, gli inibitori e gli induttori del CYP3A4 somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l’eliminazione della lercanidipina.
Si deve evitare la somministrazione concomitante della lercanidipina con inibitori del CYP3A4 (per es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina) (vedere paragrafo 4.3).
Uno studio di interazione con chetoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento dei livelli plasmatici di lercanidipina (un aumento di 15 volte dell’AUC e di 8 volte della Cmax per l’eutomero S-lercanidipina).
La ciclosporina e la lercanidipina non devono essere somministrate insieme (vedere paragrafo 4.3).
In seguito a somministrazione concomitante di lercanidipina e ciclosporina è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di entrambi i principi attivi. Uno studio condotto su giovani volontari sani ha dimostrato che, quando la ciclosporina veniva somministrata 3 ore dopo l’assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici di lercanidipina non cambiavano, mentre l’AUC della ciclosporina aumentava del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione di lercanidipina e ciclosporina produceva un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un aumento del 21% dell’AUC della ciclosporina.
La lercanidipina non deve essere assunta con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3).
La lercanidipina è sensibile all’inibizione metabolica causata dal succo di pompelmo, con un conseguente aumento della sua disponibilità sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo.
Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza con midazolam per via orale in volontari anziani, l’assorbimento della lercanidipina è aumentato (approssimativamente del 40%) e la tasso di assorbimento è diminuita (tmax è stato ritardato da 1,75 a 3 ore). Le concentrazioni di midazolam non sono state modificate.
Si eserciti cautela quando la lercanidipina viene prescritta in associazione ad altri substrati del CYP3A4, come terfenadina, astemizolo, medicinali antiaritmici di classe III come amiodarone, e chinidina.
La somministrazione concomitante del farmaco con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti (per es. fenitoina, carbamazepina) e rifampicina deve essere effettuata con cautela, poiché l’effetto antipertensivo può essere ridotto; è inoltre opportuno monitorare con maggiore frequenza la pressione arteriosa.
Dopo somministrazione di lercanidipina in associazione a metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilità del metoprololo è rimasta inalterata, mentre quella della lercanidipina si è ridotta del 50%. Questo effetto può essere ascritto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai beta-bloccanti e può pertanto verificarsi con altri medicinali di questa classe. Conseguentemente, la lercanidipina può essere somministrata con sicurezza con farmaci beta- bloccanti, anche se può essere necessaria una correzione della dose.
Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto su volontari di età media pari a 65 ± 7 anni (media ± SD), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica della lercanidipina.
I livelli plasmatici della lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi più elevate è necessaria cautela poiché la biodisponibilità e l’effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.
In pazienti sottoposti a trattamento cronico con ß-metildigossina, la co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica. Volontari sani, trattati con digossina dopo una dose di 20 mg di lercanidipina somministrata a digiuno, hanno mostrato un aumento medio del 33% della Cmax della digossina, mentre l’AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate. È opportuno monitorare con attenzione i pazienti in trattamento concomitante con digossina per individuare eventuali segni di tossicità da digossina.
In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l’AUC della lercanidipina non è stata significativamente modificata, mentre l’AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo β-idrossiacido del 28%. È poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Somministrando la lercanidipina al mattino e la simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni.
La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina a volontari sani a digiuno non ha alterato la farmacocinetica di warfarin.
La lercanidipina è stata somministrata in modo sicuro con diuretici e ACE inibitori.
Si deve evitare il consumo di alcool, poiché può potenziare l’effetto vasodilatatore dei medicinali antipertensivi (vedere paragrafo 4.4).
04.6 Gravidanza e allattamento
I risultati degli studi effettuati nel ratto e nel coniglio non hanno evidenziato un effetto teratogeno della lercanidipina né alcuna compromissione della funzione riproduttiva nel ratto. Tuttavia, poiché mancano dati clinici sull’uso della lercanidipina durante la gravidanza e l’allattamento, e altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine si sono rilevati teratogeni negli animali, la lercanidipina non deve essere somministrata durante la gravidanza o alle donne in età fertile che non utilizzino un efficace metodo anticoncezionale.
Allattamento
A causa dell’elevata lipofilia della lercanidipina, si può verificare la sua escrezione nel latte materno. Pertanto, non deve essere somministrata durante l’allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
I dati clinici relativi alla lercanidipina indicano che è improbabile che questo medicinale riduca la capacità del paziente di guidare veicoli o usare macchinari. Tuttavia, occorre prestare attenzione perché possono insorgere capogiro, astenia, affaticamento e, raramente, sonnolenza.
04.8 Effetti indesiderati
Nell’1,8% circa dei pazienti trattati si sono verificate reazioni avverse.
La seguente tabella mostra l’incidenza delle reazioni avverse, correlate da una possibile connessione di causa, raggruppate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e ordinate secondo la frequenza (non comune, raro).
La seguente terminologia è stata utilizzata per classificare il verificarsi degli effetti indesiderati: Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100, < 1/10)
Non comune ( 1/1.000, < 1/100) Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (≥ 1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Come mostrato nella tabella, le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza in studi clinici controllati sono cefalea, capogiro, edema periferico, tachicardia, palpitazioni e rossore, ciascuno verificatosi in meno dell’1% dei pazienti.
Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Ipersensibilità | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
Disturbi psichiatrici | Raro | Sonnolenza | ||||
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Cefalea, capogiro | ||||
Patologie cardiache | Non comune |
Tachicardia, palpitazioni |
||||
Raro | Angina pectoris | |||||
Patologie vascolari | Non comune | Rossore | ||||
Molto raro | Sincope | |||||
Patologie gastrointestinali | Raro |
Nausea, dispepsia, diarrea, dolore addominale, vomito |
||||
Patologie della sottocutaneo |
cute | e | del | tessut | oRaro | Eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Raro | Mialgia | ||||
Patologie renali e urinarie | Raro | Poliuria | ||||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | Edema periferico | ||||
Raro |
Astenia, affaticamento |
Da segnalazioni spontanee nel corso dell’esperienza post-marketing, i seguenti effetti indesiderati sono stati riportati molto raramente: ipertrofia gengivale, aumento reversibile dei livelli sierici delle transaminasi epatiche, ipotensione, pollachiuria e dolore toracico.
La lercanidipina può provocare raramente dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravità di questi episodi acuti nei pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati casi isolati di infarto miocardico.
Non risultano effetti negativi della lercanidipina sulla glicemia o sulla lipemia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare- una-sospetta-reazione-avversa.
04.9 Sovradosaggio
Nel corso dell’esperienza post-marketing sono stati riportati tre casi di sovradosaggio (rispettivamente 150 mg, 280 mg e 800 mg di lercanidipina, ingeriti in tentativi di suicidio). Il primo paziente ha sviluppato sonnolenza ed è stato trattato con lavaggio gastrico. Il secondo paziente ha sviluppato shock cardiogeno associato a grave ischemia miocardica e insufficienza renale lieve ed è stato trattato con catecolamine a dosi elevate, furosemide, digitale ed espansori plasmatici per via parenterale. Il terzo paziente ha sviluppato vomito e ipotensione ed è stato trattato con carbone attivo, lassativo e infusione di dopamina. I tre casi si sono risolti senza sequele.
Il sovradosaggio può causare un’eccessiva vasodilatazione periferica con ipotensione marcata e tachicardia riflessa. In caso di grave ipotensione, bradicardia e perdita di coscienza, può essere utile ricorrere ad una terapia di supporto cardiovascolare, con la somministrazione endovenosa di atropina in caso di bradicardia.
In considerazionne del prolungato effetto farmacologico della lercanidipina, è necessario monitorare per almeno 24 ore la funzione cardiovascolare dei pazienti che hanno assunto un dose eccessiva del medicinale. Non esistono dati sui possibili effetti della dialisi. Data l’elevata lipofilia del principio attivo, è molto probabile che i livelli plasmatici non possano essere usati come parametri di riferimento per tutta la durata del periodo di rischio e che la dialisi non sia efficace.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: calcio-antagonista selettivo con prevalente effetto vascolare Codice ATC: C08CA13
Meccanismo d’azione
La lercanidipina è un calcio-antagonista appartenente al gruppo delle diidropiridine e inibisce il flusso del calcio attraverso la membrana cellulare della muscolatura cardiaca liscia. Il meccanismo alla base della sua azione antipertensiva è dovuto all’effetto rilassante diretto esercitato sulla muscolatura liscia vascolare, che determina una riduzione della resistenza periferica totale.
Effetti farmacodinamici
Nonostante la sua breve emivita plasmatica, la lercanidipina è dotata di un’attività antipertensiva prolungata dovuta all’elevato coefficiente di ripartizione nella membrana e non provoca effetti inotropi negativi grazie alla sua elevata selettività vascolare.
Poiché la vasodilatazione indotta dalla lercanidipina è caratterizzata da un graduale instaurarsi dell’effetto, è stata osservata raramente ipotensione acuta associata a tachicardia riflessa nei pazienti ipertesi.
L’attività antipertensiva della lercanidipina, che è un racemo, è dovuta principalmente al suo enantiomero (S).
Efficacia e sicurezza clinica
Oltre agli studi clinici condotti a supporto delle indicazioni terapeutiche, un ulteriore piccolo studio non controllato, randomizzato, condotto in pazienti con grave ipertensione (pressione diastolica media + SD di 114,5 + 3,7 mmHg) ha dimostrato che la pressione si è normalizzata nel 40% dei 25 pazienti trattati con un’unica dose giornaliera da 20 mg e nel 56% dei 25 pazienti trattati con due dosi giornaliere da 10 mg di lercanidipina. In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto in pazienti affetti da ipertensione sistolica isolata, la lercanidipina si è dimostrata efficace nell’abbassare la pressione sistolica da un valore medio iniziale di 172,6 + 5,6 mmHg a 140,2 + 8,7 mmHg.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
La lercanidipina viene completamente assorbita dopo somministrazione orale di 10-20 mg, e i picchi plasmatici, rispettivamente di 3,30 ng/ml + 2,09 DS e 7,66 ng/ml + 5,90 DS, si raggiungono dopo circa 1,5-3 ore dalla somministrazione.
I due enantiomeri della lercanidipina mostrano un profilo dei livelli plasmatici simile: il tempo necessario per ottenere la massima concentrazione plasmatica è identico, la concentrazione massima plasmatica e l’AUC sono, in media, 1,2 volte più elevate per l’enantiomero (S) e l’emivita di eliminazione dei due enantiomeri è essenzialmente la stessa. Non è stata osservata interconversione in vivo degli enantiomeri.
A causa dell’elevato metabolismo di primo passaggio, la biodisponibilità assoluta della lercanidipina somministrata per via orale a pazienti a stomaco pieno è del 10% circa, e si riduce a 1/3 quando somministrata a volontari sani a digiuno.
La biodisponibilità di lercanidipina somministrata per via orale aumenta di 4 volte quando la lercanidipina è assunta nelle 2 ore successive ad un pasto ad alto contenuto di grassi. Conseguentemente, la lercanidipina deve essere assunta prima dei pasti.
Distribuzione
La distribuzione dal plasma ai tessuti e agli organi è rapida ed estesa.
Il grado di legame della lercanidipina con le proteine plasmatiche è superiore al 98%. Dal momento che il livello delle proteine plasmatiche è ridotto nei pazienti con disfunzione epatica o renale grave, la frazione libera del principio attivo può aumentare.
Biotrasformazione
La lercanidipina è ampiamente metabolizzata dal CYP3A4; il principio attivo immodificato non si trova nelle urine e nelle feci. Essa viene convertita prevalentemente in metaboliti inattivi e il 50% circa della dose è escreta nelle urine.
Esperimenti in vitro condotti su microsomi epatici umani hanno dimostrato che la lercanidipina esercita un certo grado di inibizione del CYP3A4 e del CYP2D6 a concentrazioni, rispettivamente, 160 e 40 volte più elevate di quelle raggiunte al picco nel plasma dopo la somministrazione di una dose di 20 mg.
Inoltre, studi di interazione condotti sull’uomo hanno mostrato che la lercanidipina non modifica i livelli plasmatici del midazolam, un tipico substrato del CYP3A4, o del metoprololo, un tipico substrato del CYP2D6. Perciò, a dosi terapeutiche non ci si aspetta che la lercanidipina inibisca la biotrasformazione dei principi attivi metabolizzati dal CYP3A4 e dal CYP2D6.
Eliminazione
L’eliminazione avviene essenzialmente mediante biotrasformazione.
È stata calcolata un’emivita terminale media di 8-10 ore, mentre l’attività terapeutica dura 24 ore a causa dell’elevato legame alle membrane lipidiche. La somministrazione ripetuta non ha fatto rilevare alcun accumulo.
Linearità / Non linearità
La somministrazione orale della lercanidipina porta a livelli plasmatici di lercanidipina non direttamente proporzionali al dosaggio (cinetica non lineare). Dopo 10, 20 o 40 mg, le concentrazioni plasmatiche massime osservate sono state in rapporto di 1:3:8 e le AUC concentrazione plasmatica- tempo sono state in rapporto 1:4:18, indicando una saturazione progressiva del metabolismo pre-sistemico. Di conseguenza, la disponibilità aumenta con l’aumento del dosaggio.
Caratteristiche nei pazienti
Nei pazienti anziani e nei pazienti affetti da disfunzione renale da lieve a moderata o da compromissione epatica da lieve a moderata, il comportamento farmacocinetico della lercanidipina si è rivelato simile a quello osservato nella popolazione generale dei pazienti; nei pazienti affetti da grave disfunzione renale o nei pazienti dializzati sono stati riscontrati livelli più elevati (circa il 70%) del principio attivo. In pazienti affetti da compromissione epatica da moderata a grave è probabile un aumento della biodisponibilità sistemica della lercanidipina, in quanto il principio attivo viene di norma ampiamente metabolizzato nel fegato.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Gli studi preclinici di sicurezza condotti su animali non hanno dimostrato alcun effetto sul sistema nervoso autonomo, sul sistema nervoso centrale o sulla funzione gastrointestinale alle dosi usate per ottenere l’effetto antipertensivo.
Gli effetti principali osservati in studi a lungo termine su ratti e cani e erano correlati, direttamente o indirettamente, ai noti effetti di dosi elevate di Ca-antagonisti, ascrivibili in prevalenza ad un’attività farmacodinamica eccessiva.
La lercanidipina non è genotossica e non ha mostrato alcun potenziale di rischio cancerogeno.
Nei ratti, la fertilità e la capacità riproduttiva non venivano alterate dal trattamento con lercanidipina.
Non si sono evidenziati effetti teratogeni nel ratto e nel coniglio; tuttavia, nei ratti, la somministrazione di alte dosi di lercanidipina ha indotto perdite pre- e post-impianto e ritardo nello sviluppo fetale.
Quando somministrata a dosi elevate (12-mg/kg/die) durante il travaglio, la lercanidipina cloridrato ha indotto distocia.
La distribuzione della lercanidipina e/o dei suoi metaboliti negli animali gravidi e la loro escrezione nel latte materno non sono stati valutati.
La tossicità dei metaboliti non è stata valutata in studi separati.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film
Nucleo della compressa:
amido di mais
sodio amido glicolato (tipo A) silice colloidale anidra cellulosa microcristallina poloxamer 188
sodio stearil fumarato macrogol 6000
Film di rivestimento:
ipromellosa macrogol 6000
ossido di ferro giallo (E 172) titanio diossido (E 171)
Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina amido di mais
sodio amido glicolato (tipo A) silice colloidale anidra povidone K 30
sodio stearil fumarato
Film di rivestimento:
ipromellosa macrogol 6000
ossido di ferro rosso (E 172) titanio diossido (E 171)
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film 3 anni.
Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film 3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film Blister PVC/PVDC/alluminio in scatole pieghevoli
7, 10, 14, 20, 28, 30, 35, 50, 56, 60, 98, 100 compresse
Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film Blister in PVC/PVDC/alluminio in scatole pieghevoli
7, 10, 14, 20, 28, 30, 35, 42, 50, 56, 60, 98, 100 compresse
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Teva B.V. – Swensweg 5 – 2031 GA Haarlem – Paesi Bassi
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg compresse rivestite con film
"10 mg compresse rivestite con film " 7 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645130 "10 mg compresse rivestite con film " 10 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645142 "10 mg compresse rivestite con film " 14 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645155 "10 mg compresse rivestite con film " 20 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645167 "10 mg compresse rivestite con film " 28 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645179 "10 mg compresse rivestite con film " 30 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645181 "10 mg compresse rivestite con film " 35 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645193 "10 mg compresse rivestite con film " 50 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645205 "10 mg compresse rivestite con film " 56 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645217 "10 mg compresse rivestite con film " 60 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645229 "10 mg compresse rivestite con film " 98 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645231
"10 mg compresse rivestite con film " 100 compresse in blister PVC/PVDC/Al AIC 039645243
Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg compresse rivestite con film
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09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
08 Giugno 2010/13 Luglio 2018
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-