Metformina Eu 30 Cpr 500 mg Chi: Scheda Tecnica

Metformina Eu 30 Cpr 500 mg Chi

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Metformina Eu 30 Cpr 500 mg Chi: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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METFORMINA EUROGENERICI 500 mg compresse rivestite con film METFORMINA EUROGENERICI 850 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni METFORMINA EUROGENERICI 500 mg compresse rivestite con film contiene 500 mg di metformina cloridrato corrispondente a 390 mg di metformina base.

Ogni METFORMINA EUROGENERICI 850 mg compresse rivestite con film contiene 850 mg di metformina cloridrato corrispondente a 663 mg di metformina base.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film.

500 mg: Compressa bianca, rotonda, biconvessa rivestita con film e con la dicitura ‘MF’ impressa su un lato. 850 mg: Compressa bianca, rotonda, biconvessa rivestita con film e con la dicitura ‘MH’ impressa su un lato.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare controllato e l’esercizio fisico da soli non riescono a raggiungere un controllo glicemico adeguato.

Negli adulti, METFORMINA EUROGENERICI può essere somministrata in monoterapia o in combinazione con altri agenti antidiabetici orali o con l’insulina.

Nei bambini dai 10 anni e negli adolescenti, METFORMINA EUROGENERICI può essere somministrata come monoterapia o in combinazione con altri agenti antidiabetici orali o con l’insulina.

È stata dimostrata una riduzione delle complicazioni diabetiche nei pazienti adulti in sovrappeso con diabete di tipo 2 trattati con metformina cloridrato come terapia di prima linea dopo il fallimento della dieta (vedere paragrafo 5.1).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti con funzione renale normale (GFR ≥ 90 ml/min)

Monoterapia e combinazione con altri agenti antidiabetici orali:

La dose iniziale abituale è 500 mg o 850 mg metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno somministrata durante o dopo i pasti.

Dopo 10 o 15 giorni la dose deve essere corretta sulla base dei valori di glucosio nel sangue. Un lento

incremento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.

La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 3 g al giorno, assunti in 3 dosi separate.

Se si ha intenzione di trasferirsi da un altro agente antidiabetico orale: interrompere il trattamento con l’altro agente e iniziare la terapia con la metformina alla dose sopra indicata.

Combinazione con insulina:

La metformina e l’insulina possono essere usate in terapia combinata per ottenere un miglior controllo del glucosio nel sangue. Metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale di 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre la dose dell’insulina viene corretta sulla base dei valori del glucosio nel sangue.

Anziani

Considerata la possibile riduzione della funzionalità renale nei pazienti anziani, la dose di metformina deve essere adattata in base alla funzione renale e quest’ultima deve essere controllata regolarmente (vedere paragrafo 4.4).

Compromissione renale

La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all’anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi.

GFR
ml/min
Dose massima giornaliera totale (deve essere suddivisa in 2-3 dosi giornaliere) Considerazioni aggiuntive
60-89 3000 mg Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della
funzione renale
45-59 2000 mg I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l’inizio del trattamento con metformina.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
30-44 1000 mg
< 30 Metformina è controindicata.

Popolazione pediatrica

Monoterapia e combinazione con insulina

METFORMINA EUROGENERICI compresse rivestite con film può essere usata nei bambini dai 10 anni e negli adolescenti.

La dose iniziale abituale è 500 mg o 850 mg metformina cloridrato una volta al giorno, somministrata

durante o dopo i pasti.

Dopo 10 – 15 giorni la dose deve essere corretta sulla base dei valori del glucosio nel sangue.

Un lento incremento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.

La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 2 gr al giorno, assunti in 2 o 3 dosi separate.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità alla metformina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).

Pre-coma diabetico.

Insufficienza renale severa (GFR < 30 ml/min).

Condizioni acute con potenziale alterazione della funzionalità renale come:

disidratazione

infezione grave

shock

Patologie (in particolare malattie acute o croniche con complicanze) che possono causare ipossia del tessuto come:

insufficienza cardiaca scompensata o insufficienza respiratoria

recente infarto del miocardio

shock

Insufficienza epatica, intossicazione alcolica acuta, alcolismo.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Acidosi lattica

L’acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L’accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.

In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.

Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonché l’uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l’assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/l) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.

Funzionalità renale

La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari, vedere paragrafo 4.2. Metformina è controindicata in pazienti con GFR < 30 ml/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale, vedere paragrafo 4.3.

Funzionalità cardiaca

I pazienti affetti da insufficienza cardiaca sono a maggior rischio di ipossia e insufficienza renale. Nei pazienti con insufficienza cardiaca stabile, la metformina può essere utilizzata con controlli regolari della funzionalità cardiaca e renale.

La metformina è controindicata nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e instabile (vedere paragrafo 4.3).

Somministrazione di agenti di contrasto iodati

La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causa l’accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.5.

Interventi chirurgici

Metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.

Popolazione pediatrica

La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima d’iniziare il trattamento con metformina.

Non sono stati rilevati effetti della metformina sulla crescita e sulla pubertà durante studi clinici controllati della durata di un anno, ma non sono disponibili dati a lungo termine relativi a questi specifici punti. Pertanto, si raccomanda d’effettuare un attento follow-up degli effetti della metformina su questi parametri nei bambini trattati con metformina, in particolare in quelli in età pre-adolescenziale.

Bambini tra 10 e 12 anni d’età

Solo 15 pazienti di età compresa tra 10 e 12 anni sono stati inclusi negli studi clinici controllati condotti su bambini e adolescenti. Sebbene la valutazione dell’efficacia e della sicurezza della metformina somministrata a

questi bambini non differisca dai parametri d’efficacia e sicurezza riscontrati nei bambini d’età superiore, si raccomanda particolare cautela nel prescrivere questo farmaco ai bambini di età compresa tra 10 e 12 anni.

Altre precauzioni

Tutti i pazienti devono continuare a seguire una dieta che preveda una regolare distribuzione dell’assunzione di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare a seguire un regime alimentare ad apporto energetico limitato.

I consueti esami di laboratorio per il controllo del diabete devono essere effettuati con regolarità.

L’assunzione della metformina in monoterapia non determina ipoglicemia, sebbene si consigli cautela nel caso in cui la stessa sia somministrata in combinazione con insulina o con altri antidiabetici orali (come sulfoniluree o meglitinidi).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Uso concomitante non raccomandato

Alcol

L’intossicazione da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.

Agenti di contrasto a base di iodio

La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.4.

Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso

Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE inibitori, gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale.

Farmaci con attività iperglicemica intrinseca (ad esempio glucocorticoidi (in applicazione locale o sistemica) e farmaci simpaticomimetici)

Può essere necessario controllare la glicemia più frequentemente, in particolare all’inizio del trattamento. Se necessario, aggiustare la dose di metformina durante il trattamento a seconda del farmaco in questione e alla fine del trattamento.

Trasportatori di cationi organici (TCO)

La metformina è un substrato dei due trasportatori TCO1 e TCO2.

La co-somministrazione di metformina con:

Gli inibitori del TCO1 (come il verapamil) possono ridurre l’efficacia di metformina;

Gli induttori del TCO1 (come la rifampicina) possono aumentare l’assorbimento gastro-intestinale e l’efficacia della metformina;

Gli inibitori del TCO2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprim, vandetanib, isavuconazolo) possono ridurre l’eliminazione renale di metformina e quindi portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di metformina;

Gli inibitori di TCO1 e TCO2 (come crizotinib, olaparib) possono alterare l’efficacia e l’eliminazione renale di metformina.

Si raccomanda pertanto cautela, in particolare nei pazienti con insufficienza renale, se tale terapia viene somministrata in concomitanza con metformina, poiché la concentrazione plasmatica di metformina può aumentare. Se necessario, si dovrebbe considerare la regolazione del dosaggio di metformina poiché gli inibitori

/ induttori del TCO possono alterare l’efficacia di metformina.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Il diabete incontrollato durante la gravidanza (gestazionale o permanente) è associato ad un aumentato rischio di anomalie congenite e mortalità perinatale.

Un numero limitato di dati sull’uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumento del rischio di anomalie congenite. Studi su modelli animali non hanno dimostrato effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, nascita o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).

Quando è programmata una gravidanza o durante la gravidanza, si raccomanda di trattare il diabete con insulina, piuttosto che con la metformina, per mantenere i livelli di glicemia il più vicino possibile alla norma, al fine di ridurre il rischio di malformazioni del feto.

Allattamento

La metformina è escreta nel latte materno. Nessun effetto indesiderato è stato osservato nei neonati e nei bambini allattati al seno. Tuttavia, poiché i dati disponibili sono limitati, l’allattamento al seno non è raccomandato durante il trattamento con metformina. La decisione di continuare o interrompere l’allattamento al seno deve essere presa considerando i benefici dell’allattamento al seno e il potenziale rischio di effetti avversi per il bambino.

Fertilità

La fertilità di ratti maschi e femmine non è stata influenzata dalla somministrazione di dosi di metformina fino a 600 mg/kg/die, che rappresenta circa 3 volte la dose giornaliera massima raccomandata per l’uomo in proporzione alla superficie corporea.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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La monoterapia con la metformina non causa ipoglicemia e pertanto non influisce sulla capacità di guidare e di usare macchinari.

Tuttavia i pazienti devono essere avvertiti in merito al rischio di ipoglicemia, nel caso in cui la metformina sia somministrata in combinazione con altri agenti antidiabetici (sulfoniluree, insulina o meglitinidi).

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse più comuni all’inizio del trattamento, sono nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito che scompaiono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per prevenire questi effetti indesiderati, si raccomanda di dividere il dosaggio della metformina in 2 o 3 dosi giornaliere e di aumentare progressivamente le dosi.

In seguito a trattamento con la metformina, si possono verificare le seguenti reazioni avverse. La frequenza è definita come segue:

Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10)

Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

Molto raro: acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4). Diminuzione dell’assorbimento della vitamina B12, con diminuzione dei livelli sierici durante l’impiego a lungo termine della metformina. È opportuno tenere in considerazione tale eziologia nel caso in cui un paziente presenti anemia megaloblastica.

Patologie del sistema nervoso:

Comune: alterazioni del senso del gusto.

Patologie gastrointestinali:

Molto comune: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell’appetito. Questi effetti indesiderati si verificano più frequentemente nelle fasi iniziali della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per prevenirne l’insorgenza, si raccomanda l’assunzione della metformina in 2 o 3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Un lento incremento della dose può inoltre determinare un miglioramento della tollerabilità gastrointestinale.

Patologie epatobiliari:

Molto raro: isolate segnalazioni di esiti anomali rilevati dai test della funzionalità epatica o epatiti che si risolvono in seguito all’interruzione del trattamento con la metformina

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Molto raro: reazioni cutanee come eritema, prurito, orticaria.

Popolazione pediatrica

I dati pubblicati in fase di farmacovigilanza e in studi clinici condotti su una popolazione pediatrica limitata di età compresa tra 10 e 16 anni trattata per un anno, indicavano eventi avversi di natura e gravità simili a quelli riportati negli adulti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

04.9 Sovradosaggio

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Non è stata osservata ipoglicemia con dosi di metformina cloridrato fino a 85 g, sebbene in alcuni casi si sia verificata l’insorgenza di acidosi lattica. Un elevato sovradosaggio di metformina o rischi concomitanti possono provocare acidosi lattica. L’acidosi lattica è un’emergenza medica e deve essere trattata in ospedale. Il metodo più efficace per rimuovere il lattato e la metformina è l’emodialisi.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Farmaci ipoglicemizzanti. Biguanidi. Codice ATC: A10BA02.

Meccanismo d’azione

La metformina è un biguanide con effetti antiperglicemici, in grado di ridurre i livelli plasmatici di glucosio sia basali che postprandiali. Non stimola la secrezione di insulina e perciò non produce ipoglicemia.

La metformina può agire attraverso 3 meccanismi:

riducendo la produzione di glucosio epatico mediante l’inibizione di gluconeogenesi e glicogenolisi

nella muscolatura, aumentando la sensibilità insulinica, migliorando la captazione e l’utilizzo del glucosio periferico

ritardando l’assorbimento del glucosio a livello intestinale

La metformina stimola la sintesi del glicogeno intracellulare agendo sulla glicogeno sintasi. La metformina aumenta la capacità di trasporto di tutti i tipi di trasportatori di membrana del glucosio (GLUT) noti finora.

Effetti farmacodinamici

Negli studi clinici, l’uso di metformina era associato a peso stabile o ad una piccola perdita di peso.

Nell’uomo la metformina ha effetti favorevoli sul metabolismo lipidico, indipendentemente dalla sua azione sulla glicemia. Questo effetto è stato dimostrato a dosi terapeutiche nel corso di studi clinici controllati a medio o lungo termine: la metformina riduce i livelli di colesterolo totale, del colesterolo LDL e dei trigliceridi.

Efficacia clinica:

Lo studio prospettico randomizzato (UKPDS) ha stabilito i benefici a lungo termine del controllo intensivo della glicemia nel diabete di tipo 2 negli adulti.

L’analisi dei risultati per i pazienti in sovrappeso trattati con metformina in seguito a esiti negativi del solo regime dietetico ha dimostrato:

una riduzione significativa del rischio assoluto di qualsiasi complicazione correlata a diabete nel gruppo trattato con la metformina (29.8 eventi/1000 anni-paziente) rispetto al solo regime dietetico (43.3 eventi/1000 anni-paziente) p=0,0023, e rispetto ai gruppi in trattamento con sulfonilurea e insulina in monoterapia (40,1 eventi/1000 anni-paziente), p=0,0034.

una significativa riduzione del rischio assoluto di mortalità correlata al diabete: metformina 7,5 eventi/1000 anni-paziente solo regime dietetico 12,7 eventi/1000 anni-paziente, p=0,017;

una significativa riduzione del rischio assoluto di mortalità complessiva: metformina 13,5 eventi/1000 anni- paziente rispetto al solo regime dietetico 20.6 eventi/1000 paziente-anni (p=0,011), e rispetto ai gruppi in trattamento con sulfonilurea in combinazione e insulina in monoterapia 18,9 eventi/1000 paziente-anni (p=0,021);

una riduzione significativa del rischio assoluto di infarto del miocardio: metformina 11 eventi/1000 anni- paziente, rispetto al solo regime dietetico 18 eventi/1000 anni-paziente (p=0,01)

Quando la metformina è stata utilizzata come terapia di seconda linea, in combinazione con sulfonilurea, il beneficio clinico non è stato dimostrato.

Nel diabete di tipo 1, la combinazione di metformina e insulina è stata utilizzata in alcuni pazienti, ma il beneficio clinico di questa associazione non è stato dimostrato formalmente.

Popolazione pediatrica

Studi clinici controllati condotti su una esigua popolazione pediatrica di età compresa tra 10 e 16 anni trattata per 1 anno hanno dimostrato una risposta simile a quella evidenziata dagli adulti in relazione al controllo glicemico.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento:

Dopo somministrazione orale di una compressa di metformina cloridrato, la massima concentrazione plasmatica (Cmax) viene raggiunta in 2,5 ore (Tmax) approssimativamente. La biodisponibilità assoluta di una compressa di metformina cloridrato da 500 mg o 850 mg è pari a circa il 50-60% nei soggetti sani. Dopo l’assunzione di una dose orale, la frazione non assorbita recuperata nelle feci era del 20-30%.

Dopo la somministrazione orale, l’assorbimento della metformina è saturabile e incompleto. Si presume che la farmacocinetica dell’assorbimento della metformina non sia lineare.

Stando alle dosi e agli schemi posologici raccomandati per la somministrazione della metformina, le concentrazioni plasmatiche allo steady state sono raggiunte entro 24-48 ore e sono generalmente inferiori a 1 microgrammo/ml. Nel corso di studi clinici controllati, i massimi livelli plasmatici della metformina (Cmax) non erano superiori a 5 microgrammi/ml, anche al massimo dosaggio.

L’assunzione di cibo diminuisce la dimensione e ritarda leggermente l’assorbimento della metformina Dopo somministrazione orale di una compressa da 850 mg, è stato osservato un picco della concentrazione plasmatica più basso del 40%, una diminuzione del 25% dell’AUC (area sotto la curva) e un prolungamento di 35 minuti del tempo necessario per raggiungere il picco della concentrazione plasmatica. La rilevanza clinica della diminuzione di questi parametri rimane non nota.

Distribuzione:

Il legame con le proteine plasmatiche è trascurabile. Suddivisione della metformina negli eritrociti. Il picco ematico è inferiore rispetto al picco plasmatico e compare approssimativamente nello stesso momento. Gli eritrociti rappresentano molto probabilmente un compartimento di distribuzione secondario. Il valore medio del volume di distribuzione (Vd) oscilla tra 63 e 276 l.

Metabolismo:

La metformina viene escreta nelle urine in forma invariata. Non sono stati individuati metaboliti negli esseri umani.

Eliminazione:

La clearance renale della metformina è > 400 ml/min: questo indica che la metformina viene eliminata tramite filtrazione glomerulare e secrezione tubulare. In seguito all’assunzione di una dose orale, l’emivita di eliminazione terminale apparente è di circa 6,5 ore.

Quando la funzionalità renale è alterata, la clearance renale viene diminuita in proporzione a quella della creatinina, con conseguente prolungamento dell’emivita di eliminazione e un aumento dei livelli plasmatici di metformina.

Caratteristiche in specifici gruppi di pazienti

Insufficienza renale

I dati disponibili sui pazienti con insufficienza renale moderata sono rari e pertanto non è possibile eseguire una valutazione affidabile dell’esposizione sistemica alla metformina in questo sottogruppo rispetto ai pazienti con funzionalità renale normale. Di conseguenza, il dosaggio deve essere regolato in base all’efficacia clinica e alla tolleranza (vedere paragrafo 4.2).

Popolazione pediatrica:

Studio con dose singola: in seguito all’assunzione di dosi singole di metformina cloridrato da 500 mg, i pazienti pediatrici hanno evidenziato un profilo farmacocinetico simile a quello osservato negli adulti sani.

Studio con dosi multiple: i dati sono limitati a un solo studio. In seguito alla somministrazione di dosi ripetute da 500 mg due volte al giorno per 7 giorni nei pazienti pediatrici, il picco della concentrazione plasmatica (Cmax) e l’esposizione sistemica (AUC0-t) risultavano rispettivamente ridotte di circa 33% e 40%, rispetto a quelle rilevate negli adulti diabetici, a cui erano state somministrate dosi ripetute di 500 mg due volte al giorno per 14 giorni. Poichè la dose è titolata individualmente sulla base degli esiti del controllo glicemico, questo dato ha una rilevanza clinica limitata.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Dati non clinici derivanti da studi convenzionali sulla sicurezza farmacologica, test tossicologici in somministrazione ripetuta, genotossicità, cancerogenesi e tossicità riproduttiva non hanno rilevato rischi specifici per l’uomo..

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa:

Povidone Acido stearico

Silice colloidale anidra

Rivestimento con film:

Ipromellosa

Titanio diossido (E171) Macrogol

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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3 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister PVC/Al chiaro o opaco

Compresse da 500 mg: 30 e 50 compresse

Compresse da 850 mg: 30 e 40 compresse

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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EG S.p.A. Via Pavia, 6 – 20136 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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METFORMINA EUROGENERICI 500 mg compresse rivestite con film, 30 cpr in blister opaco PVC/AL AIC n. 040668016

METFORMINA EUROGENERICI 500 mg compresse rivestite con film, 30 cpr in blister chiaro PVC/AL AIC n. 040668028

METFORMINA EUROGENERICI 500 mg compresse rivestite con film, 50 cpr in blister opaco PVC/AL AIC n. 040668079

METFORMINA EUROGENERICI 500 mg compresse rivestite con film, 50 cpr in blister chiaro PVC/AL AIC n. 040668081

METFORMINA EUROGENERICI 850 mg compresse rivestite con film, 30 cpr in blister chiaro PVC/AL AIC n. 040668105

METFORMINA EUROGENERICI 850 mg compresse rivestite con film, 30 cpr in blister opaco PVC/AL AIC n. 040668093

METFORMINA EUROGENERICI 850 mg compresse rivestite con film, 40 cpr in blister chiaro PVC/AL AIC n. 040668030

METFORMINA EUROGENERICI 850 mg compresse rivestite con film, 40 cpr in blister opaco PVC/AL AIC n. 040668042

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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12 Ottobre 2011 / 7 Settembre 2015 E’ la data relativa alla Common Renewal date?

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 09/05/2020