Pafinur 1 mg ml soluzione orale: Scheda Tecnica

Pafinur 1 mg ml soluzione orale

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Pafinur 1 mg ml soluzione orale: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Pafinur lmg/ml Soluzione orale

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni ml di soluzione orale contiene:

1 mg di rupatadina (come fumarato)

Eccipienti:

Saccarosio 300 mg/ml

Metil Paraidrossibenzoato (E218) 1,00 mg/ml

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione orale. Soluzione giallo chiaro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Pafinur 1 mg/ml soluzione orale è indicato per il trattamento sintomatico di:

– Rinite allergica (inclusa la rinite allergica persistente) nei bambini di età compresa tra 2 e 11 anni (vedere paragrafo 5.1).

Orticaria in bambini di età compresa tra i 2 e 11 anni (vedere paragrafo 5.1).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Bambini di età compresa tra 2 e 11 anni.

Dosaggio nei bambini che pesano 25 kg o più: 5 ml (5 mg di rupatadina) di soluzione orale una volta al giorno, con o senza cibo.

Dosaggio nei bambini che pesano dai 10 kg a meno di 25 kg: 2,5 ml (2,5 mg di rupatadina) di soluzione orale una volta al giorno, con o senza cibo.

La somministrazione del prodotto ai bambini al di sotto di 2 anni di età non è raccomandata a causa della mancanza di dati in questa popolazione (vedere paragrafo 4.4).

Negli adulti e negli adolescenti (al di sopra di 12 anni di età), è più appropriata la somministrazione di rupatadina da 10 mg in

compresse.

Pazienti con insufficienza renale o epatica: poiché non esiste alcuna esperienza clinica nei pazienti con funzionalità renale o epatica ridotta, non si raccomanda attualmente l’uso di rupatadina in questi pazienti.

Istruzioni per l’uso:

Per aprire il flacone, premere il tappo e ruotare in senso antiorario.

Prendere la siringa, inserirla nel tappo perforato e capovolgere il flacone.

Riempire la siringa con la dose prescritta.

– Somministrare direttamente dalla siringa dosatrice.

– Lavare la siringa dopo l’uso.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità alla rupatadina o a uno qualsiasi degli eccipienti.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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La sicurezza della rupatadina in soluzione orale nei bambini al di sotto di 2 anni di età non è stata stabilita.

Deve essere evitata la somministrazione concomitante di rupatadina con potenti inibitori del CYP3A4, mentre deve essere somministrata con cautela con gli inibitori moderati del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

Può essere necessario l’aggiustamento della dose di substrati sensibili del CYP3A4 (ad es. simvastatina, lovastatina) e substrati del CYP3A4 con un indice terapeutico basso (ad es. ciclosporina, tacrolimus, sirolimus, everolimus, cisapride) in quanto la rupatadina può aumentare le concentrazioni plasmatiche di questi farmaci (vedere paragrafo 4.5).

Non è raccomandata la somministrazione di rupatadina con il succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).

La sicurezza cardiaca delle compresse di rupatadina da 10 mg è stata valutata in uno studio Thorough QT/QTc negli adulti. La rupatadina fino a 10 volte la dose terapeutica non ha prodotto alcun effetto sull’ECG e quindi non rappresenta alcun problema per la sicurezza cardiaca. Tuttavia, la rupatadina deve essere usata con cautela in pazienti con noto prolungamento dell’intervallo QT, pazienti con ipocalemia non corretta, pazienti con condizioni proaritmiche in corso, come bradicardia clinicamente significativa, ischemia miocardica

acuta.

Aumenti della creatina fosfochinasi nel sangue, alanina aminotransferasi e aspartato aminotransferasi, nonché anomalie dei test della funzionalità epatica sono reazioni avverse non comuni segnalate con le compresse di rupatadina da 10 mg negli adulti.

Questo medicinale contiene saccarosio, quindi può danneggiare i denti. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di saccarosio-isomaltosio non devono prendere questo medicinale.

Questo medicinale contiene metil paraidrossibenzoato, può causare reazioni allergiche (anche ritardate).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non è stato effettuato alcuno studio di interazione con la soluzione orale di rupatadina nei bambini.

Gli studi di interazione sono stati effettuati esclusivamente negli adulti e negli adolescenti (al di sopra di 12 anni di età) con rupatadina da 10 mg in compresse.

Effetti di altri farmaci sulla rupatadina

La co-somministrazione con potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, chetoconazolo, voriconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell’HIV, claritromicina, nefazodone) deve essere evitata e la co-medicazione con inibitori moderati del CYP3A4 (eritromicina, fluconazolo, diltiazem) deve essere usata con cautela.

La somministrazione concomitante di rupatadina 20 mg e chetoconazolo o eritromicina aumenta l’esposizione sistemica alla rupatadina 10 volte e 2-3 volte, rispettivamente. Queste modifiche non sono state associate ad un effetto sull’intervallo QT o ad un aumento delle reazioni avverse rispetto ai farmaci se somministrati separatamente.

Interazione con il pompelmo: La somministrazione concomitante di succo di pompelmo ha aumentato di 3,5 volte l’esposizione sistemica della rupatadina da 10 mg in compresse. Questo avviene perché il succo di pompelmo ha uno o più composti che inibiscono il CYP3A4 e possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di farmaci metabolizzati attraverso questo CYP3A4, come la rupatadina. Inoltre, è stato suggerito che il succo di pompelmo può influire sui sistemi di trasporto del farmaco a livello intestinale come la glicoproteina-P. Il succo di pompelmo non deve essere preso simultaneamente.

Effetti della rupatadina su altri farmaci

Fare attenzione quando la rupatadina viene somministrata insieme ad altri farmaci metabolizzati con strette finestre terapeutiche in quanto le conoscenze dell’effetto della rupatadina su altri farmaci sono limitate.

Interazione con l’alcool: Dopo la somministrazione di alcool, una dose da 10 mg di rupatadina in compresse ha prodotto effetti marginali in alcuni test psicomotori, nonostante tali effetti non risultassero significativamente differenti da quelli indotti dall’assunzione del solo alcool. Una dose da 20 mg ha aumentato le alterazioni causate dall’assunzione di alcool.

Interazione con sostanze ad azione depressiva sul SNC: Come con altri antistaminici, non sono da escludere interazioni con sostanze ad azione depressiva sul SNC.

Interazione con le statine: aumenti del CPK asintomatici non sono stati comunemente segnalati nelle sperimentazioni cliniche sulla rupatadina. Il rischio di interazioni con le statine, alcune delle quali vengono metabolizzate anche dall’isoenzima CYP3A4 del citocromo P450, non è noto. Per questi motivi, la rupatadina deve essere usata con cautela quando viene somministrata insieme alle statine.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Dati su un numero (2) limitato di gravidanze esposte non indicano alcun effetto avverso della rupatadina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Ad oggi, non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti in relazione a gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). A titolo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di rupatadina durante la gravidanza.

Allattamento al seno

La rupatadina viene escreta nel latte degli animali. Non è noto se la rupatadina viene escreta nel latte materno. É necessario decidere se sospendere l’allattamento al seno o sospendere/astenersi dalla terapia a base di rupatadina tenendo conto del beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici sulla fertilità. Gli studi sugli animali hanno mostrato una significativa riduzione della fertilità a livelli di esposizione superiori rispetto a quelli osservati nell’uomo alla dose terapeutica massima (vedere paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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In uno studio clinico effettuato la rupatadina da 10 mg non ha influito sulla capacità di guidare e di usare macchinari. Nonostante ciò, occorre fare attenzione prima di mettersi alla guida e di usare macchinari finché non sarà stata stabilita la reazione soggettiva del paziente alla rupatadina.

04.8 Effetti indesiderati

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Studi clinici con la soluzione orale di rupatadina nei bambini di età compresa tra 2 e 11 anni hanno incluso 626 pazienti. Di questi, 147 pazienti sono stati trattati con rupatadina da 2,5 mg, 159 pazienti sono stati trattati con rupatadina da 5 mg, 249 hanno ricevuto il placebo e 71 hanno ricevuto desloratadina.

Le frequenze delle reazioni avverse sono riassunte secondo il seguente schema:

Comune (da ≥ 1/100 a < 1/10)

Non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100)

Le frequenze delle reazioni avverse segnalate nei pazienti trattati con la soluzione orale di rupatadina durante le sperimentazioni cliniche sono state le seguenti:

Frequenza Termine di Rupatadin a
2.5 mg (n=147)
Rupatadi na

5 mg (n=159)

Placebo
(n=249)
Infezioni e infestazioni
Non Comune Influenza 0 1(0.63%) 0
Rinofaringite 1 (0.68%) 0 0
Infezione delle vie
respiratorie superiori
1 (0.68%) 0 0
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non Comune Eosinofilia 0 1(0.63%) 0
Neutropenia 0 1(0.63%) 0
Patologie del sistema nervoso
Comune Cefalea 2 (1.36%) 4
(2.52%)
4
(1.61%)
Sonnolenza 0 2
(1.26%)
0

Classificazione per sistemiv e organi

Frequenza Termine di Rupatadin a
2.5 mg (n=147)
Rupatadi na

5 mg (n=159)

Placebo
(n=249)
Non
Comune
Vertigine 0 1
(0.63%)
1
(0.40%)
Patologie gastrointestinali
Non
Comune
Nausea 0 1
(0.63%)
2
(0.80%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non Comune Eczema 0 1
(0.63%)
1
(0.40%)
Sudorazioni notturne 0 1
(0.63%)
0
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Non
Comune
Affaticamento 0 1
(0.63%)
0

Classificazione per sistemiv e organi

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio negli adulti e nei bambini. In uno studio clinico sulla sicurezza negli adulti la rupatadina a una dose giornaliera di 100 mg per una durata di 6 giorni è stata ben tollerata. La reazione avversa più comune è stata la sonnolenza. Qualora si verifichi un’ingestione accidentale di dosi molto elevate deve essere stabilito un trattamento sintomatico associato alle necessarie misure di supporto.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: altri antistaminici per uso sistemico, codice ATC: R06A X28.

La rupatadina è un antistaminico di seconda generazione, antagonista dell’istamina ad azione prolungata, con un’attività di antagonista del recettore H1 periferica selettiva. Alcuni dei metaboliti (desloratadina e

i suoi metaboliti idrossilati) mantengono un’attività antistaminica e possono parzialmente contribuire all’efficacia complessiva del farmaco.

Gli studi in vitro effettuati con la rupatadina ad alte concentrazioni hanno mostrato un’inibizione della degranulazione dei mastociti indotta da stimoli immunologici e non immunologici e del rilascio delle citochine, in particolare del TNF nei mastociti e monociti umani. La rilevanza clinica dei dati sperimentali osservati è tuttora da confermare.

La soluzione orale di rupatadina ha avuto un profilo farmacocinetico nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni simile a quello degli adulti (> 12 anni): un effetto farmacodinamico è inoltre stato osservato (soppressione dell’area dei pomfi, effetto antistaminico) dopo 4 settimane di trattamento. Uno studio confirmatorio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo nei bambini con rinite allergica persistente di età compresa tra 6 e 11 anni, ha mostrato che la soluzione orale di rupatadina ha avuto un profilo migliore nella riduzione dei sintomi nasali (rinorrea e prurito al naso, alla bocca, alla gola e/o alle orecchie) rispetto al placebo nei bambini con rinite allergica persistente dopo 4 e 6 settimane di trattamento. É inoltre stato osservato un significativo aumento della qualità della vita per l’intera durata dello studio rispetto al placebo.

L’orticaria spontanea cronica è stata studiata come modello clinico per valutare l’efficacia di composti antiH1 per tutte le condizioni di orticaria, in quanto la fisiopatologia di base è simile, indipendentemente dalla eziologia, e fondamentalmente questi pazienti cronici possono essere più facilmente arruolati in uno studio clinico. L’orticaria è una malattia mediata dai mastociti e istamina e altri mediatori (PAF e citochine) sono i principali mediatori per sviluppare tutte le lesioni dell’orticaria. Poiché la rupatadina ha la capacità di bloccare il rilascio di istamina e di altri mediatori infiammatori, è considerato un trattamento efficace nel fornire sollievo sintomatico per altre forme di orticaria, in aggiunta all’orticaria cronica spontanea, come raccomandato dalle linee guida cliniche.

L’efficacia della rupatadina soluzione orale nell’orticaria cronica spontanea nei bambini di età compresa tra i 2-11 anni è stata dimostrata in uno studio multicentrico, randomizzato, attivo e controllato con placebo. Complessivamente, sono stati inclusi 206 bambini. 113 di loro erano tra i 2-5 anni e 93 di loro erano tra i 6-11 anni. I bambini sono stati trattati con rupatadina (n = 66), placebo (n

= 69) o desloratadina (n = 71). La dose di rupatadina somministrata è stata di 2,5 mg in bambini di peso fino a 25 kg e 5 mg nei bambini di peso oltre i 25 kg. La dose di desloratadina somministrata è stata di 1,25 mg nei bambini di peso fino a 25 kg e 2,5 mg nei bambini di peso oltre i 25 kg. Un miglioramento statisticamente significativo

rispetto al placebo è stato dimostrato nella variazione media del punteggio di attività dell’orticaria settimanale (UAS7, comprendente orticaria e prurito), l’esito principale, valutato dopo 6 settimane di trattamento (rupatadina -11,77 vs placebo -5,55, p <0.001). La riduzione percentuale media del numero settimanale di orticaria all’esito dello studio rispetto al basale era 56,7% con rupatadina, il 49,4% con la desloratadina e 22,7% con placebo. La riduzione percentuale media del prurito all’esito dello studio rispetto al basale è stata del 56,8% con rupatadina, il 46,7% con desloratadina e 33,4% con placebo. Entrambi i trattamenti attivi (rupatadina e desloratadina) hanno raggiunto miglioramenti statisticamente significativi maggiori rispetto al placebo nella riduzione dell’orticaria e del prurito, mentre non vi erano differenze statisticamente significative tra i trattamenti attivi per quanto riguarda questi risultati. La percentuale di pazienti con risposta al trattamento era di oltre il 50% nel punteggio di attività dell’orticaria settimanale (scala UAS7, orticaria e prurito) è stata osservata nel 61% dei bambini trattati con rupatadina rispetto al 36% dei bambini trattati con placebo e il 54% dei bambini trattati con desloratadina.

Le sperimentazioni cliniche su volontari (n= 375) e pazienti (n=2650) affetti da rinite allergica ed orticaria cronica idiopatica non hanno mostrato alcun effetto significativo sull’elettrocardiogramma quando le compresse di rupatadina sono state somministrate a dosi comprese tra 2 mg e 100 mg.

L’agenzia Europea dei Medicinali ha esentato dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con Pafinur in soluzione orale in tutte le sottocategorie della popolazione pediatrica nella rinite allergica e l’orticaria cronica (vedere paragrafo 4.2).

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Popolazione pediatrica

Nel sottogruppo di bambini di 2-5 e 6-11 anni, la rupatadina è stata rapidamente assorbita e la Cmax media era di 1,9 e 2,5 ng / ml dopo dose ripetuta per via orale, rispettivamente. In termini di esposizione, il valore dell’area totale media sotto la curva (AUC) valore era di 10.4 ng.h / ml nei bambini di 2-5 anni e 10,7 ng • h / ml nei bambini di 6- 11 anni. Tutti questi valori sono simili a quelli ottenuti negli adulti e adolescenti.

L’emivita media di eliminazione della rupatadina nei bambini di 2-5 anni è del 15,9 h e nei bambini di 6-11 anni è stato di 12,3 h, che sono più lunghe di quelle riportate con le compresse in adulti e adolescenti.

Effetto dell’assunzione di cibo

Non è stato effettuato alcuno studio di interazione con il cibo con la

soluzione orale di rupatadina. L’influenza del cibo è stata osservata negli adulti e negli adolescenti con la rupatadina da 10 mg in compresse. L’assunzione di cibo ha aumentato l’esposizione sistemica (AUC) alla rupatadina di circa il 23%. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) non è stata influenzata dall’assunzione di cibo. Tali differenze non hanno alcuna significanza clinica.

Metabolismo ed eliminazione

In uno studio sull’escrezione negli adulti, il 34,6% della rupatadina somministrata è stata recuperata nell’urina e il 60,9% nelle feci raccolte nell’arco di 7 giorni. La rupatadina è soggetta a un metabolismo pre-sistemico considerevole quando è somministrata per via orale. La quantità di principio attivo inalterato trovato nell’urina e nelle feci è stata irrilevante. Questo significa che la rupatadina è metabolizzata quasi completamente. Approssimativamente, i metaboliti attivi desloratadina e altri derivati idrossilati hanno rappresentato rispettivamente il 27% e 48% dell’esposizione sistemica totale dei principi attivi. Studi in vitro sul metabolismo nei microsomi epatici umani indicano che la rupatadina è metabolizzata principalmente dal citocromo P450 (CYP 3A4).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici non rilevano alcun particolare rischio per gli uomini, sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologia, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e potenziale carcinogeno.

Una dose più di 100 volte superiore alla dose clinicamente raccomandata negli adulti (10 mg) di rupatadina non ha prolungato l’intervallo QTc o QRS né ha provocato aritmia in varie specie animali come i ratti, le cavie e i cani. La rupatadina e uno dei suoi principali metaboliti attivi nell’uomo, la 3-idrossidesloratadina, non ha influito sul potenziale di azione cardiaco nelle fibre di Purkinje di cane isolate a concentrazioni almeno 2000 volte superiori alla Cmax raggiunta dopo la somministrazione di una dose di 10 mg nell’uomo. In uno studio che ha valutato l’effetto sul canale HERG umano clonato, la rupatadina ha inibito il canale a una concentrazione 1685 volte superiore alla Cmax ottenuta dopo la somministrazione di 10 mg di rupatadina. Studi sulla distribuzione tessutale nei ratti effettuati con rupatadina radiomarcata, hanno dimostrato che la rupatadina non si accumula nel tessuto cardiaco.

Nel ratto, si è verificata una riduzione significativa della fertilità maschile e femminile a una dose di 120 mg/kg/die, determinando una Cmax 268 superiore rispetto a quella ottenuta dopo somministrazione della dose terapeutica nell’uomo (10 mg/die). Tossicità fetale (ritardo nello sviluppo, ossificazione incompleta, alterazioni scheletriche minori) è stata evidenziata nei ratti solo a dosi tossiche nella madre (25 e 120 mg/kg/die). Nei conigli, non è stata evidenziata alcuna tossicità durante lo sviluppo a dosi fino a 100 mg/kg. I livelli di dose ai

quali non erano osservabili effetti avversi allo sviluppo (NOAEL) sono stati individuati a 5 mg/kg/die nei ratti e a 100 mg/kg/die nei conigli, producendo una Cmax 45 e 116 volte superiore, rispettivamente, rispetto a quella misurata nell’uomo a dosi terapeutiche (10 mg/die).

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Propilenglicole Acido citrico anidro

Disodio fosfato anidro Saccarina sodica Saccarosio

Metil paraidrossibenzoato (E218) Giallo chinolina (E104)

Aroma di banana (miscela di sostante aromatizzanti, preparazioni aromatizzanti e sostanze aromatizzanti naturali e propilenglicole.) Acqua purificata

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente

06.3 Periodo di validità

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30 mesi.

La durata dopo la prima apertura è la stessa della data di scadenza indicata sulla scatola e sul flacone.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flacone da 120 ml in polietilene tereftalato (PET) color ambra con tappo perforato in polietilene a bassa densità (LDPE) con chiusura a prova di bambino in polietilene ad alta densità (HDPE) colore giallo in una scatola di cartone contenente anche una siringa per uso orale da 5 ml (polipropilene, polietilene) graduata a 0,25 ml.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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del medicinale non utilizzato o dei rifiuti derivati da tale medicinale e altra manipolazione del prodotto

Nessuna in particolare.

Il medicinale non inutilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale

devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Biohorm, S.A.

Av. Camí Reial, 51-57

08184 Palau-solità i Plegamans (Spagna) Telefono: +34 93 864 96 92

Fax: +34 93 864 66 06

Concessionario per la vendita

Rottapharm S.p.A. Galleria Unione, 5

20122 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 037888094 “1 mg/ml soluzione orale” 1 flacone in PET da 120 ml con siringa graduata e chiusura a prova di bambino

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data di prima autorizzazione: 6 Marzo 2014 Data dell’ultimo rinnovo:

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-