Pramipexolo Ang: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Pramipexolo Ang

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Pramipexolo Ang: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Pramipexolo Angenerico 0,088 mg compresse Pramipexolo Angenerico 0,18 mg compresse Pramipexolo Angenerico 0,7 mg compresse

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Pramipexolo Angenerico 0,088 mg compresse

Ogni compressa contiene 0,088 mg di pramipexolo (come 0,125 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato).

Pramipexolo Angenerico 0,18 mg compresse

Ogni compressa contiene 0,18 mg di pramipexolo (come 0,25 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato).

Pramipexolo Angenerico 0,7 mg compresse

Ogni compressa contiene 0,7 mg di pramipexolo (come 1,0 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato).

Nota bene:

le dosi di pramipexolo pubblicate in letteratura si intendono nella forma in sale.

Pertanto le dosi saranno espresse sia in termini di pramipexolo base che di pramipexolo sale (tra parentesi).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse.

Pramipexolo Angenerico 0,088 mg compresse

Compresse di forma rotonda, non rivestite, di colore da bianco a bianco-avorio, lisce su entrambi i lati.

Pramipexolo Angenerico 0,18 mg compresse

Compresse di forma ovale, non rivestite, di colore da bianco a bianco-avorio, con una linea di frattura su entrambi i lati.

Le compresse possono essere divise in due parti uguali.

Pramipexolo Angenerico 0,7 mg compresse

Compresse di forma rotonda, non rivestite, di colore da bianco a bianco-avorio, con una linea di frattura su entrambi i lati.

Le compresse possono essere divise in due parti uguali.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Pramipexolo Angenerico è indicato nel trattamento dei segni e dei sintomi del morbo di Parkinson idiopatico, in monoterapia (senza levodopa) o in associazione con levodopa, per esempio nel corso della malattia fino alle sue fasi avanzate, quando l’effetto di levodopa svanisce o diventa discontinuo e insorgono fluttuazioni dell’effetto terapeutico (fluttuazioni di fine dose, altrimenti note come “on/off’).

Pramipexolo Angenerico è indicato nel trattamento sintomatico della cosiddetta “Sindrome delle Gambe senza Riposo” idiopatica da moderata a grave a dosaggi fino a 0,54 mg base (0,75 mg sale) (vedere il paragrafo 4.2).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Morbo di Parkinson

La dose giornaliera deve essere somministrata in dosi equamente suddivise 3 volte al giorno.

Trattamento iniziale

I dosaggi devono essere aumentati gradualmente da una dose iniziale di 0,264 mg base (0,375 mg sale) al giorno e poi incrementati ogni 5-7 giorni. Purché i pazienti non sviluppino effetti indesiderati gravi, il dosaggio deve essere titolato fino a raggiungere il massimo effetto terapeutico.

Schema posologico crescente di Pramipexolo Angenerico
Settimana Dosaggio (mg base) Dose giornaliera complessiva (mg base) Dosaggio (mg sale) Dose giornaliera complessiva (mg sale)
1 3 x 0,088 0,264 3 x 0,125 0,375
2 3 x 0,18 0,54 3 x 0,25 0,75
3 3 x 0,35 1,1 3 x 0,5 1,50

Se si rende necessario un ulteriore incremento, la dose giornaliera deve essere aumentata di 0,54 mg base (0,75 mg sale) a intervalli settimanali fino a una dose massima di 3,3 mg base (4,5 mg sale) al giorno.

È necessario tuttavia considerare che a dosi superiori a 1,5 mg/die l’incidenza di casi di sonnolenza aumenta (vedere il paragrafo 4.8).

Terapia di mantenimento

La dose individuale di mantenimento deve essere compresa tra 0,264 mg base (0,375 mg sale) e un massimo di 3,3 mg base (4,5 mg sale) al giorno. Durante l’incremento della dose, in studi pivotali, l’efficacia è stata osservata a partire da un dosaggio giornaliero di 1,1 mg base (1,5 mg sale). Ulteriori aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati tenendo conto della risposta clinica e dell’insorgenza di effetti indesiderati. Negli studi clinici il 5% circa dei pazienti è stato trattato con dosi inferiori a 1,1 mg (1,5 mg sale). Nel morbo di Parkinson in stadio avanzato dosi giornaliere superiori a 1,1 mg (1,5 mg sale) possono essere efficaci nei pazienti nei quali si desidera attuare una riduzione della terapia con levodopa. Si raccomanda di ridurre la dose di levodopa sia durante l’incremento del dosaggio di pramipexolo che durante la terapia di mantenimento, in base alla risposta individuale dei singoli pazienti.

Interruzione del trattamento

La brusca interruzione della terapia dopaminergica può provocare lo sviluppo di una sindrome neurolettica maligna. Pramipexolo deve essere pertanto diminuito gradualmente in ragione di 0,54 mg base (0,75 mg sale) al giorno, fino a ridurre la dose giornaliera a 0,54 mg base (0,75 mg sale). In seguito la dose deve essere ridotta di 0,264 mg base (0,375 mg sale) al giorno (vedere paragrafo 4.4).

Posologia nei pazienti con danno renale

L’eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalità renale. Per l’inizio della terapia

si suggerisce il seguente schema posologico:

– i pazienti con clearance della creatinina superiore a 50 ml/min non richiedono alcuna riduzione della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione della dose;

– nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 20 e 50 ml/min la dose giornaliera iniziale di Pramipexolo Angenerico va suddivisa in due somministrazioni, iniziando con 0,088 mg base (0,125 mg sale) due volte al giorno (0,176 mg base/0,25 mg sale al giorno). La dose massima giornaliera di 1,57 mg di pramipexolo base (2,25 mg sale ) non deve essere superata.

– nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min, la dose giornaliera di pramipexolo deve essere somministrata in dose singola giornaliera, partendo da 0,088 mg base (0,125 mg sale) al giorno. La dose massima giornaliera di 1,1 mg di pramipexolo base (1,5 mg sale ) non deve essere superata.

Se durante la terapia di mantenimento la funzionalità renale diminuisce, ridurre la dose giornaliera di pramipexolo della stessa percentuale della diminuzione della clearance della creatinina, per esempio, se la clearance della creatinina diminuisce del 30%, ridurre la dose giornaliera di pramipexolo del 30%. La dose giornaliera può essere somministrata in due dosi separate se la clearance della creatinina è compresa tra 20 e 50 ml/min e in dose singola giornaliera se la clearance della creatinina è inferiore a 20 ml/min.

Posologia nei pazienti con sofferenza epatica

La presenza di insufficienza epatica non richiede probabilmente alcuna riduzione della dose, poiché il 90% circa della sostanza attiva viene escreta per via renale. La potenziale influenza dell’insufficienza epatica sulla farmacocinetica di pramipexolo non è stata tuttavia studiata.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia del pramipexolo nei ragazzi di età inferiore a 18 anni non è stata stabilita. Nella sindrome di Parkinson non è applicabile l’uso del pramipexolo nella popolazione pediatrica.

Sindrome delle Gambe senza Riposo (Restless Legs Syndrome)

La dose iniziale raccomandata di pramipexolo è di 0,088 mg base (0,125 mg sale) somministrata una volta al giorno, 2-3 ore prima di coricarsi. Per i pazienti che richiedano un ulteriore sollievo sintomatico, la dose può essere aumentata ogni 4-7 giorni fino a un massimo di 0,54 mg base (0,75 mg sale) al giorno (come indicato nella tabella seguente).

Tabella di dosaggio di Pramipexolo Angenerico compresse
Fase di titolazione Dose giornaliera serale (mg base) Dose giornaliera serale (mg sale)
1 0,088 0,125
2* 0,18 0,25
3* 0,35 0,50
4* 0,54 0,75
* se necessaria

La risposta del paziente deve essere valutata dopo 3 mesi di trattamento e deve essere riconsiderata la necessità di continuare il trattamento. Se quest’ultimo viene interrotto per più di pochi giorni, deve essere iniziato nuovamente con la titolazione del dosaggio descritta sopra.

Interruzione del trattamento

Poiché la dose giornaliera per il trattamento della sindrome delle gambe senza riposo non supera i 0,54 mg base (0,75 mg sale), la somministrazione di pramipexolo può essere sospesa senza riduzione graduale. In uno studio controllato vs placebo della durata di 26 settimane, nel 10% dei pazienti (14 su 135), dopo brusca interruzione del trattamento è stato osservato un effetto rebound dei sintomi di RLS (peggioramento della gravità dei sintomi rispetto al basale).

Posologia nei pazienti con sofferenza renale

L’eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalità renale. I pazienti con clearance della creatinina superiore a 20 ml/min non richiedono alcuna riduzione della dose giornaliera.

L’uso di pramipexolo non è stato studiato nei pazienti sottoposti a emodialisi né nei pazienti con compromissione renale grave.

Posologia nei pazienti con sofferenza epatica

Nei pazienti con compromissione epatica non è richiesto alcun aggiustamento posologico, poiché il 90% circa della dose assorbita viene escreta per via renale.

Popolazione pediatrica

A causa della mancanza di dati di sicurezza ed efficacia, l’uso di Pramipexolo Angenerico non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni.

Sindrome di Tourette

Popolazione pediatrica

L’uso del pramipexolo non è raccomandato nei bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni a seguito della mancanza di dati su sicurezza ed efficacia. Il pramipexolo non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti che presentino la Sindrome di Tourette a causa del rapporto rischio-beneficio negativo per questa patologia. (vedi sezione 5.1).

Metodo di somministrazione

Le compresse devono essere assunte per via orale, deglutite con acqua e possono essere assunte con o senza cibo.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nella sezione 6.1.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Quando pramipexolo viene prescritto a pazienti con sofferenza renale, affetti da morbo di Parkinson, si suggerisce una riduzione della dose come descritto nel paragrafo 4.2.

Allucinazioni

Un effetto indesiderato noto del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa è l’insorgenza di allucinazioni. I pazienti devono essere informati che possono verificarsi allucinazioni (in prevalenza visive).

Discinesia

Nel morbo di Parkinson in fase avanzata, nel trattamento in associazione con levodopa, si possono verificare discinesie nel corso della titolazione iniziale di pramipexolo. Se questo avviene, la dose di levodopa deve essere diminuita.

Improvvisa insorgenza di sonno e sonnolenza

Pramipexolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di sonno a esordio improvviso, in particolare nei pazienti con morbo di Parkinson. In rari casi è stato riportato sonno a esordio improvviso durante le attività diurne, talvolta senza preavviso o segni premonitori. I pazienti devono essere informati di questo effetto e avvertiti di prestare cautela durante la guida di autoveicoli o l’utilizzo di macchinari durante il trattamento con pramipexolo. I pazienti che hanno sperimentato sonnolenza e/o un episodio di sonno a esordio improvviso devono astenersi dalla guida o dall’uso di macchinari durante il trattamento con Pramipexolo Angenerico. Potrebbe inoltre essere necessario considerare una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia. A causa di possibili effetti additivi, è necessario raccomandare attenzione quando i pazienti assumono altri farmaci sedativi o alcool in combinazione con pramipexolo (vedere i paragrafi 4.5, 4.7 e 4.8).

Dist^irbi del controllo degli impulsi

I pazienti debbono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi.. I pazienti e gli operatori sanitari (che se ne prendono cura) debbono essere consapevoli che nei pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso il pramipexolo, si possono verificare disturbi comprendenti il gioco d’azzardo patologico, aumento della libido ed ipersessualità, spesa ed acquisto compulsivi, alimentazione incontrollatae alimentazione compulsiva. Si si sviluppano tali sintomi è necessario prendere in considerazione la riduzione della dose/sospensione graduale.

Pazienti con dist^urbi psicotici

I pazienti con disturbi psicotici devono essere trattati con agonisti dopaminergici solo se i potenziali benefici superano i rischi.

La co-somministrazione di farmaci antipsicotici con pramipexolo deve essere evitata (vedere il paragrafo 4.5).

Monitoraggio oftalmologico

Si raccomanda il monitoraggio oftalmologico a intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della vista.

Gravi disturbi cardiovascolari

In caso di gravi disturbi cardiovascolari è necessario prestare particolare attenzione. Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all’inizio del trattamento, a causa del rischio generale di ipotensione posturale associato alla terapia dopaminergica.

Sindrome neurolettica maligna

In seguito alla repentina interruzione della terapia dopaminergica sono stati riportati sintomi indicativi di sindrome neurolettica maligna (vedere il paragrafo 4.2).

Esacerbazione

Report della letteratura indicano che il trattamento della Restless Legs Syndrome con prodotti medicinali dopaminergici può determinare un’esacerbazione. L’esacerbazione si riferisce all’insorgenza dei sintomi anticipata alla sera (o perfino al pomeriggio), al peggioramento dei sintomi e alla diffusione dei sintomi fino a coinvolgere altre estremità. L’esacerbazione è stata indagata specificamente in uno studio clinico controllato di 26 settimane. L’esacerbazione è stata osservata nell’U,8% dei pazienti del gruppo di pramipexolo (N=152) e nel 9,4% dei pazienti nel gruppo placebo (N=149). L’analisi di Kaplan-Meier del tempo di esacerbazione non ha mostrato una differenza significativa tra i gruppi di pramipexolo e placebo.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Legame con le proteine plasmatiche

Il pramipexolo si lega alle proteine plasmatiche in misura molto bassa (<20%) e la biotrasformazione osservata nell’uomo è minima. Le interazioni con altri medicinali che influenzano il legame alle proteine plasmatiche o l’eliminazione mediante biotrasformazione sono pertanto improbabili. Poiché gli anticolinergici vengono eliminati prevalentemente mediante biotrasformazione, il potenziale di interazione è limitato, anche se un’interazione con gli anticolinergici non è stata studiata. Non si verifica alcuna interazione farmacocinetica con selegilina e levodopa.

Farmaci Inibitori/Concorrenti dell’eliminazione renale

La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale di pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l’inibizione della secrezione da parte del sistema di trasporto cationico dei tubuli renali. I farmaci che inibiscono questo meccanismo di eliminazione renale attiva o che sono eliminati tramite questa via, come cimetidina, amantadina, mexiletina, zidovudina, cisplatino, chinina e procainamide, possono interagire con pramipexolo, determinando una diminuzione della clearance di pramipexolo. Quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente a pramipexolo si deve valutare l’opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo.

Associazione con levodopa

Quando pramipexolo viene somministrato in associazione con levodopa, si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di tenere costante la dose degli altri farmaci antiparkinsoniani durante l’incremento della dose di pramipexolo. A causa di possibili effetti additivi, è necessario raccomandare ai pazienti di prestare attenzione quando assumono altri farmaci sedativi o alcolici in associazione a pramipexolo(vedere i paragrafi 4.4, 4.7 e 4.8).

Medicinali antipsicotici

La co-somministrazione di farmaci antipsicotici con pramipexolo deve essere evitata (vedere il paragrafo 4.4), per esempio se si prevedono effetti antagonisti.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gli effetti sulla gravidanza e l’allattamento non sono stati studiati nell’uomoIl pramipexolo non si è dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosaggi tossici per la madre (vedere il paragrafo 5.3). Il pramipexolo non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che non sia chiaramente necessario, per esempio se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.

Allattamento

Poiché il trattamento con pramipexolo inibisce negli esseri umani la secrezione di prolattina, si può verificare un’inibizione della lattazione. Nella donna non sono stati effettuati studi sull’escrezione di pramipexolo nel latte materno. Nel ratto la concentrazione della radioattività del principio attivo è risultata maggiore nel latte materno rispetto al plasma. Non essendo disponibili dati clinici sull’uomo, pramipexolo non deve essere usato durante l’allattamento. Se tuttavia la sua somministrazione si rivelasse necessaria, l’allattamento deve essere interrotto.

Fertilità

Non sono stati condotti studi sull’effetto nella fertilità umana. Studi sugli animali dimostrano che il pramipexolo influisce sul ciclo dell’estro e riduce la fertilità della femmina come ci si aspetta dagli agonisti della dopamina. Ad ogni modo, questi studi non indicano effetti nocivi diretti o indiretti sulla fertilità maschile.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Pramipexolo può esercitare una notevole influenza sulla capacità di guidare e di usare macchinari. Possono verificarsi allucinazioni o sonnolenza.

I pazienti in trattamento con pramipexolo che manifestano sonnolenza e/o episodi di sonno a esordio improvviso devono essere informati affinché si astengano dalla guida e dalle attività in cui uno stato di vigilanza insufficiente potrebbe porre loro stessi o altre persone a rischio di gravi incidenti o di morte (per esempio nell’uso di macchinari), fino a quando gli episodi ricorrenti e la sonnolenza non siano scomparsi (vedi anche i paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8).

04.8 Effetti indesiderati

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Eventi avversi attesi

Con l’uso di pramipexolo si prevedono i seguenti effetti indesiderati: sogni anomali, amnesia, sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e comportamenti compulsivi come alimentazione incontrollata e shopping compulsivo, ipersessualità e gioco d’azzardo patologico; insufficienza cardiaca, stato confusionale, stipsi, mania, capogiri, discinesia, dispnea, affaticamento, allucinazioni, cefalea, singhiozzo, ipercinesia, iperfagia, ipotensione, insonnia, alterazioni della libido, nausea, paranoia, edema periferico, polmonite, prurito, eruzione cutanea e altri sintomi di ipersensibilità; irrequietezza, sonnolenza, episodi di sonno a esordio improvviso, sincope, compromissione della visione inclusi diplopia, offuscamento della vista e riduzione dell’ acuità visiva, vomito, diminuzione di peso compresa la diminuzione di appetito, aumento di peso.

Sulla base dell’analisi dei dati aggregati degli studi controllati con placebo, comprendenti un totale di 1923 pazienti trattati con pramipexolo e 1354 pazienti trattati con placebo, sono state frequentemente riportate reazioni avverse in entrambi i gruppi. Il 63% dei pazienti trattati con pramipexolo e il 52% dei pazienti trattati con placebo ha riportato almeno una reazione avversa da farmaco.

Le tabelle 1 e 2 mostrano la frequenza delle reazioni avverse dagli studi clinici controllati con placebo sia per il morbo di Parkinson che per la Sindrome delle Gambe senza Riposo. Le reazioni avverse riportate in queste tabelle sono quelle verificatesi nello 0,1% o più dei pazienti trattati con pramipexolo e sono state riportate in modo significativo con maggiore frequenza nei pazienti trattati con pramipexolo rispetto a quelli trattati con placebo, o dove l’evento è stato ritenuto clinicamente rilevante. Tuttavia la maggior parte delle reazioni avverse comuni sono risultate da lievi a moderate, si sono in genere verificate all’inizio della terapia e in prevalenza hanno manifestato la tendenza a scomparire anche con la continuazione del trattamento.

All’interno della classificazione per sistemi e organi, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione) secondo lo schema seguente: molto comune (≥1/10); comune ( ≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro ( ≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sula base dei dati disponibili).

Eventi avversi più comuni nel trattamento del morbo di Parkinson

Le reazioni avverse più comuni (≥5%) segnalate nei pazienti con morbo di Parkinson in trattamento con pramipexolo rispetto al placebo sono state nausea, discinesia, ipotensione, capogiri, sonnolenza, insonnia, stipsi, allucinazioni, cefalea e affaticamento. L’incidenza della sonnolenza è aumentata a dosi superiori a 1,5 mg/die di pramipexolo sale (vedere il paragrafo 4.2). L a reazione avversa più frequente in associazione con levodopa è stata la discinesia. All’inizio del trattamento può verificarsi ipotensione, specialmente se pramipexolo viene titolato troppo rapidamente.

Tabella 1: Morbo di Parkinson

Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse al farmaco
Infezioni e infestazioni
Non comune polmonite
Patologie endocrine
Non Comuni: secrezione inadeguata dell’ormone antidiuretico¹
Disturbi psichiatrici
Comune sogni anomali, sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e comportamenti compulsivi; confusione, allucinazioni, insonnia
Non comune alimentazione incontrollata¹, shopping compulsivo, mania, iperfagia¹ ipersessualità, alterazioni della libido, paranoia, gioco d’azzardo patologico, irrequietezza
Patologie del sistema nervoso
Molto comune capogiri, discinesia, sonnolenza
Comune cefalea
Non comune amnesia, ipercinesia, sonno a esordio improvviso, sincope
Patologie dell’occhio
Comune compromissione della vista, inclusi diplopia, offuscamento della vista e riduzione dell’ acuità visiva
Patologie cardiache
Non comune insufficienza cardiaca¹
Patologie vascolari
Comune ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune dispnea,singhiozzo
Patologie gastrointestinali
Molto comune nausea
Comune stipsi, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune ipersensibilità, prurito, eruzione cutanea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune affaticamento, edema periferico
Esami diagnostici
Comune diminuzione di peso compresa la diminuzione di appetito
Non comune aumento di peso

¹ Questo effetto indesiderato è stato osservato nell’esperienza post-marketing. Con una certezza del 95%, la frequenza della categoria non è maggiore del "non comune" ma potrebbe anche essere più bassa. Una stima precisa della frequenza non è possibile poiché questo effetto indesiderato non è presente in un database degli studi clinici di 2.762 pazienti con morbo di Parkinson e trattati con pramipexolo.

Eventi avversi più comuni nel trattamento della Sindrome delle Gambe Senza Riposo

Le reazioni avverse più comuni (≥5%) segnalate nei pazienti con Sindrome delle Gambe Senza Riposo in trattamento con pramipexolo sono state nausea, cefalea, capogiri e affaticamento. Nausea e affaticamento sono stati riportati più spesso nelle pazienti di sesso femminile trattate con pramipexolo (rispettivamente nel 20,8% e nel 10,5%) rispetto a quelli di sesso maschile (rispettivamente nel 6,7% e nel 7,3%).

Tabella 2: Sindrome delle Gambe senza Riposo

Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse al farmaco
Infezioni e infestazioni
Non comune Polmonite ¹
Patologie endocrine
Non Comune secrezione inadeguata dell’ormone antidiuretico¹
Disturbi psichiatrici
Comune sogni anomali, insonnia
Non comune confusione, allucinazioni, alterazioni della libido, irrequietezza
Non nota sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni come alimentazione incontrollata, shopping compulsivo, ipersessualità e gioco d’azzardo patologico¹; stato confusionale, mania¹, allucinazioni, iperfagia¹, disturbi della libido, paranoia¹ , irrequietezza
Patologie del sistema nervoso
Comune capogiri, cefalea, sonnolenza
Non comune amnesia¹, discinesia, ipercinesia¹ episodi di sonno a esordio improvviso, sincope
Patologie cardiache
Non comune insufficienza cardiaca¹
Patologie dell’occhio
Non comune compromissione della visione, inclusi diplopia, offuscamento della vista e riduzione dell’acutezza visiva
Patologie vascolari
Non comune ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune Dispnea, singhiozzo
Patologie gastrointestinali
Molto comune nausea
Comune stipsi, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune ipersensibilità, prurito, eruzione cutanea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune affaticamento
Non comune edema periferico
Esami diagnostici
Non comune diminuzione di peso compresa la diminuzione di appetito, aumento di peso

¹ Questo effetto indesiderato è stato osservato nell’esperienza post-marketing. Con una certezza del 95%, la frequenza della categoria non è maggiore del "non comune" ma potrebbe anche essere più bassa. Una stima precisa della frequenza non è possibile poiché questo effetto indesiderato non è presente in un database degli studi clinici di 1.395 pazienti con morbo di Parkinson e trattati con pramipexolo.

Sonnolenza

Il pramipexolo è comunemente associato a sonnolenza ed è stato associato non comunemente a sonnolenza eccessiva diurna ed episodi di sonno a esordio improvviso (vedere anche paragrafo 4.4).

Alterazioni della libido

Il pramipexolo può essere associato a disturbi della libido (aumento o diminuzione) .

Disturbi del controllo degli impulsi

Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità,spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino-agonisti, incluso il pramipexolo (vedere paragrafo 4.4).

In uno studio trasversale di screening retrospettivo e caso-controllo che ha incluso 3090 pazienti con morbo di Parkinson, il 13,6% di tutti i pazienti che avevano ricevuto trattamenti dopaminergici o non dopaminergici ha manifestato sintomi di un disturbo del controllo degli impulsi nel corso degli ultimi sei mesi. Le manifestazioni osservate comprendevano gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, impulso incontrollato ad alimentarsi e comportamento sessuale compulsivo (ipersessualità). I possibili fattori di rischio indipendenti di disturbi del controllo degli impulsi includono i trattamenti dopaminergici e i trattamenti dopaminergici a dosi più elevate, l’età relativamente giovane (≤65 anni), il non essere sposati e la storia familiare di gioco d’azzardo patologico riferita spontaneamente.

Insufficienza cardiaca

Negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing è stata riportata insufficienza cardiaca nei pazienti trattati con pramipexolo. Negli studi di farmacoepidemiologia, l’uso di pramipexolo è stato associato ad un aumento del rischio di insufficienza cardiaca confrontata con il non-uso di pramipexolo (rapporto di rischio osservato pari a 1,86; 95% CI, 1,21-2,85).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Non vi è alcuna esperienza clinica di un massiccio sovradosaggio. Le reazioni avverse prevedibili sarebbero quelle correlate al profilo farmacodinamico di un agonista della dopamina, inclusi nausea, vomito, ipercinesia, allucinazioni, agitazione e ipotensione. Non esiste un antidoto comprovato per il sovradosaggio di un agonista dopaminergico. Se si manifestano i segni di una stimolazione del sistema nervoso centrale, potrebbe essere indicato l’uso di un agente neurolettico. Il trattamento del sovradosaggio potrebbe richiedere misure generali di supporto, insieme a lavanda gastrica, somministrazione di liquidi per via endovenosa, somministrazione di carbone attivo e monitoraggio elettrocardiografico.

5.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: sostanze anti-parkinson, agonisti della dopamina. Codice ATC: N04BC05.

Meccanismo d’azione

Il pramipexolo è un agonista della dopamina che si lega con alta selettività e specificità ai recettori della sottofamiglia D2 della dopamina, nell’ambito della quale ha un affinità preferenziale per i recettori D3, ed è dotato di attiviti intrinseca completa.

Il pramipexolo allevia i deficit motori parkinsoniani mediante stimolazione dei recettori della dopamina nel corpo striato. Gli studi sull’animale hanno dimostrato che pramipexolo inibisce la sintesi, il rilascio e il turnover della dopamina.

Il meccanismo di azione del pramipexolo nel trattamento della Sindrome delle Gambe senza Riposo non è noto. Le prove neurofarmacologiche suggeriscono il coinvolgimento del sistema dopaminergico primario.

Nei volontari è stata osservata una diminuzione dose-dipendente di prolattina.

Fffetti farmacodinamici

E’stata osservata una riduzione dose-dipendente della prolattina in volontari umani. In uno studio clinico con volontari sani, quando il pramipexolo compresse a rilascio prolungato è stato titolato più velocemente (ogni 3 giorni) rispetto a quanto raccomandato fino a 3,15 mg di pramipexolo base (4,5 mg di sale) al giorno, .è stato osservato un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Questi effetti non sono stati osservati negli studi condotti sui pazienti.

Efficacia e sicurezza clinica nel morbo di Parkinson

Il pramipexolo allevia i segni e i sintomi del morbo di Parkinson idiopatico. Gli studi clinici controllati hanno coinvolto circa 1.800 pazienti, con gravità della patologia compresa tra gli stadi I e IV di Hoehn e Yahr trattati con pramipexolo. Di questi, circa 1.000 erano allo stadio più avanzato della malattia, ricevevano una terapia concomitante con levodopa e soffrivano di complicazioni motorie.

Nel morbo di Parkinson in fase iniziale e avanzata, l’efficacia di pramipexolo negli studi clinici controllati si è mantenuta per circa sei mesi. Nel follow-up in aperto, durati per oltre tre anni, non si è manifestato alcun segno di diminuzione dell’efficacia.

In uno studio clinico controllato in doppio cieco e durato due anni, il trattamento iniziale con pramipexolo ha ritardato in modo significativo l’insorgenza di complicazioni motorie e, rispetto al trattamento iniziale con levodopa, ha ridotto la loro frequenza. Questo ritardo delle complicanze motorie ottenuto con pramipexolo deve controbilanciare la maggiore efficacia sulla funzione motoria di levodopa (come rilevato dalla variazione media del punteggio UPDRS). Durante la fase di titolazione l’incidenza complessiva di allucinazioni e sonnolenza è stata generalmente più elevata nel gruppo pramipexolo. Tuttavia non si è verificata una differenza significativa durante la fase di mantenimento. Questi aspetti devono essere presi in considerazione quando si inizia un trattamento con pramipexolo nei pazienti con morbo di Parkinson.

Popolazione pediatrica

L’Agenzia Europea dei Medicinali non rende obbligatoria la presentazione dei risultati degli studi con pramipexolo in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica nel morbo di Parkinson (vedere Paragrafo 4.2. per le informazioni sull’uso pediatrico).

Efficacia e sicurezza clinica nella Sindrome delle Gambe Senza Riposo

L’efficacia di pramipexolo è stata valutata in quattro studi clinici controllati con placebo effettuati su circa 1.000 pazienti con Sindrome delle Gambe Senza Riposo idiopatica da moderata a molto grave.

I parametri primari per valutare l’efficacia dei risultati sono stati la variazione media dal valore basale nella scala di misurazione della Sindrome delle Gambe Senza Riposo (RLS) e l’Impressione-Miglioramento Clinico Globale (Clinical Global Impression-Improvement, CGI-I). Per entrambi gli endpoint primari sono state osservate differenze statisticamente significative per i gruppi trattati con pramipexolo alle dosi di 0,25 mg, 0,5 mg e 0,75 mg rispetto al placebo.

Dopo 12 settimane di trattamento il punteggio IRLS basale era migliorato da 23,5 a 14,1 punti per il placebo e da 23,4 a 9,4 punti per pramipexolo (dosi combinate). La differenza media aggiustata era -4,3 punti (CI 95% -6,4;-2,1 punti, valore di p <0,0001). La percentuale dei responder CGI-I (migliorati, molto migliorati) erano rispettivamente 51,2% e 72,0% per il placebo e per pramipexolo (differenza 20% CI 95%: 8,1%; 31,8%, p<0,0005). L’efficacia è stata osservata con 0,088 mg base (0,125 mg sale) al giorno già dopo la prima settimana di trattamento.

In uno studio controllato verso placebo con polisonnografia, nel corso di 3 settimane il pramipexolo ha ridotto in modo significativo il numero di movimenti periodici degli arti durante il tempo di permanenza a letto.

In uno studio clinico controllato verso placebo è stata valutata l’efficacia a lungo termine. Dopo 26 settimane di trattamento, c’è stata una riduzione media aggiustata del punteggio totale della scala IRLS di 13,7 punti e di 11,1 punti rispettivamente nel gruppo pramipexolo e nel gruppo placebo, con una differenza media statisticamente significativa (p = 0,008) pari a -2,6. I tassi di responder alla scala CGI-I (migliorati, molto migliorati) erano 50,3% (80/159) per il placebo e 68,5% (111/162) per pramipexolo (p = 0,001) che corrispondono a un numero necessario da trattare (number needed to treat, NNT) di 6 pazienti (95%CI: 3,5, 13,4).

Popolazione pediatrica

L’Agenzia Europea dei Medicinali non rende obbligatoria la presentazione dei risultati degli studi con pramipexolo in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica nella Sindrome delle Gambe senza Riposo (vedere Paragrafo 4.2. per le informazioni sull’uso pediatrico).

Efficacia e sicurezza clinica nella Sindrome di Tourette

L’efficacia di pramipexolo (0,0625-0,5 mg/die) nei pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e 17 anni che presentavano la Sindrome di Tourette è stata valutata in uno studio clinico di sei settimane, in doppio cieco, randomizzato, placebo controllato con dosi flessibili. Sono stati randomizzati 63 pazienti (43 con pramipexolo, 20 con placebo). L’endpoint primario era cambiato sulla base del Total Tic Score (TTS) del Yale Global Tic Severity Scale (YGTSS). Non è stata osservata nessuna differenza per il pramipexolo se comparato con il placebo sia relativamente all’end point primario che a ciascuno degli end point secondari incluso il punteggio totaleYGTSS , la Patient Global Impression of Improvement (PGI-I), la Clinical Global Impression of Improvement (CGI-I), o Clinical Global Impression of Severity of Illness (CGI-S).

Gli eventi avversi si sono verificati in almeno il 5% dei pazienti del gruppo pramipexolo e più comuni nei pazienti trattati con pramipexolo che nei pazienti ai quali è stato somministrato placebo sono stati: cefalea (27,9%, placebo 25%), sonnolenza (7,0%, placebo5,0%), nausea (18,6%,placebo 10,0%), vomito (11,6%, placebo 0,0%), dolore addominale alto (7,0%, placebo 5,0%), ipotensione ortostatica (9,3%, placebo 5,0%), mialgia (9,3%, placebo 5,0%), disturbo del sonno (7,0%, placebo 0,0%), dispnea ( 7,0%, placebo 0,0%), infezione del tratto respiratorio superiore (7,0%, placebo 5%). Altri eventi avversi significativi che determinano l’interruzione del farmaco studiato ai pazienti che hanno ricevuto pramipexolo sono stati: stato confusionale, disturbo del linguaggio e condizione aggravata (vedere paragrafo 4.2)

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

In seguito a somministrazione orale il pramipexolo è assorbito rapidamente e completamente. La biodisponibilità assoluta è maggiore del 90% e le concentrazioni plasmatiche massime si raggiungono in 1-3 ore. L’assunzione concomitante di cibo non riduce l’entità dell’assorbimento del pramipexolo, ma ne riduce la velocità. Il pramipexolo mostra una cinetica lineare e una scarsa variabilità dei livelli plasmatici tra i pazienti.

Distribuzione

Nell’uomo il legame proteico del pramipexolo è molto debole (<20%) e il volume di distribuzione è elevato (400 l). Nel ratto sono state osservate elevate concentrazioni di pramipexolo nei tessuti cerebrali (circa 8 volte superiori rispetto a quelle plasmatiche).

Biotrasformazione

Nell’uomo il pramipexolo è metabolizzato solo in piccola parte.

Eliminazione

La via principale di eliminazione di pramipexolo in forma immodificata è l’escrezione renale. Circa il 90% della dose 14C-marcata viene escreto attraverso i reni, mentre il 2% si rinviene nelle feci. La clearance totale di pramipexolo è di circa 500 ml/min e la clearance renale è di circa 400 ml/min. L’emivita di eliminazione (t^) varia da 8 ore nel giovane a 12 ore nell’anziano.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Studi di tossicità a dosi ripetute hanno dimostrato che pramipexolo esercita effetti funzionali, principalmente a carico del sistema nervoso centrale e del sistema riproduttivo femminile, probabilmente a causa dell’eccessivo effetto farmacodinamico di pramipexolo.

Nelle cavie sono state rilevate diminuzioni della pressione diastolica e sistolica e della frequenza cardiaca e una tendenza a un effetto ipotensivo è stata notata nelle scimmie.

Gli effetti potenziali di pramipexolo sulla funzione riproduttiva sono stati studiati nel ratto e nel coniglio. Il pramipexolo non è risultato teratogeno nel ratto e nel coniglio ma si è dimostrato embriotossico nel ratto a dosi tossiche per la madre. A causa delle specie animali studiate e dei limitati parametri valutati, gli eventi avversi di pramipexolo sulla gravidanza umana e sulla fertilità maschile non sono stati ancora completamente chiariti.

Nei ratti è stato osservato un ritardo dello sviluppo sessuale (ovvero della separazione del prepuzio e dell’apertura della vagina). La rilevanza nell’uomo di questi dati non è nota.

Il pramipexolo non è risultato genotossico. In uno studio di carcinogenesi, i ratti maschi hanno sviluppato iperplasia e adenomi delle cellule di Leydig, attribuibili all’effetto inibitorio di pramipexolo sulla secrezione di prolattina. Queste osservazioni non sono rilevanti per l’impiego clinico nell’uomo. Lo stesso studio ha dimostrato che a dosi di 2 mg/kg (sale) o più elevate, il pramipexolo provoca degenerazione retinica nei ratti albini. Quest’ultimo effetto non è stato osservato nel ratto normalmente pigmentato né in uno studio di carcinogenesi a 2 anni nel topo albino né in tutte le altre specie studiate.

6.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Mannitolo

Cellulosa microcristallina Amido di mais Silice colloidale anidra Magnesio stearato

06.2 Incompatibilità

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Nessuna

06.3 Periodo di validità

Indice

Blister Alu-Alu (per 0,088/0,18/0,7 mg)

Flacone in HDPE (per 0,18/0,7 mg)

2 anni.

Flacone in HDPE (per 0,088 mg)

18 mesi.

Dopo la prima apertura del flacone in HDPE: 3 mesi.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Blister Alu-Alu (per 0,088/0,18/0,7 mg)

Flacone in HDPE (per 0,088/0,18/0,7 mg)

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Flacone in HDPE (per 0,088 mg)

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C

Flacone in HDPE dopo la prima apertura Non conservare a temperatura superiore ai 25°C

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in Poliammide orientato/Alluminio/PVC/Alluminio: 10, 14, 20, 30, 50, 100 e 200 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Nessuna precauzione particolare.

7.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

Angenerico S.p.A., Via Nocera Umbra, 75 – 00181 – Roma

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC: 039940010 – "0,088 MG COMPRESSE’ " 10 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940022 – "0,088 MG COMPRESSE" 14 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940034 – "0,088 MG COMPRESSE" 20 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940046 – "0,088 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940059 – "0,088 MG COMPRESSE" 50 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940061 – "0,088 MG COMPRESSE" 100 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940073 – "0,088 MG COMPRESSE" 200 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940085 – "0,18 MG COMPRESSE" 10 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940097 – "0,18 MG COMPRESSE" 14 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940109 – "0,18 MG COMPRESSE" 20 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940111 – "0,18 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940123 – "0,18 MG COMPRESSE" 50 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940135 – "0,18 MG COMPRESSE" 100 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940147 – "0,18 MG COMPRESSE" 200 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940150 – "0,7 MG COMPRESSE" 10 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940162 – "0,7 MG COMPRESSE" 14 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940174 – "0,7 MG COMPRESSE" 20 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940186 – "0,7 MG COMPRESSE" 30 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL
AIC:039940198 – "0,7 MG COMPRESSE" 50 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

AIC:039940200 – "0,7 MG COMPRESSE" 100 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

AIC:039940212 – "0,7 MG COMPRESSE" 200 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

14/12/2010

10.

10.0 Data di revisione del testo

Indice

03/12/2014

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

Indice

  • Mirapexin 1,05 mg compresse a rilascio prolungato – 30 Cpr 1,05 mg Rp
  • Mirapexin 2,1 mg compresse a rilascio prolungato – 30 Cpr 2,1 mg Rp
  • Mirapexin 3,15 mg compresse a rilascio prolungato – 30 Cpr 3,15 mg Rp
  • Pramipexolo aurobindo compresse – 30 Cpr 0,7 mg
  • Pramipexolo eg – 30 Cpr 0,18 mg
  • Pramipexolo Lageman 0 26 mg cp a ril prol 10 cp in blister – 10 Cpr 0,26 mg Rp
  • Pramipexolo mylan – 30 Cpr 0,7 mg
  • Pramipexolo pensa compresse – 30 Cpr 0,7 mg
  • Pramipexolo Pensa Pharma 0 26 mg cp a ril prol 10 cp in – 10 Cpr 0,26 mg Rp
  • Pramipexolo sandoz compresse – 30 Cpr 0,7 mg
  • Pramipexolo te 10 Cpr 0,26 mg Rp – 10 Cpr 0,26 mg Rp
  • Pramipexolo teva 0,088 mg compresse – 30 Cpr 0,7 mg
  • Pramipexolo zentiva compresse – 30 Cpr 0,7 mg
  • Ramixole compresse – 30 Cpr 0,7 mg