Sporanox Iv 10 mgml: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Sporanox Iv 10 mgml

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Sporanox Iv 10 mgml: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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SPORANOX IV 10 mg/ml concentrato e solvente per soluzione per infusione.

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni ml di SPORANOX IV concentrato contiene 10 mg di itraconazolo. Una fiala da 25 ml contiene 250 mg di itraconazolo (itraconazolo sale tricloridrato formato in situ). Ogni ml di soluzione ricostituita contiene 3,33 mg di itraconazolo. Ogni singola dose di 200 mg di itraconazolo corrisponde a 60 ml della soluzione ricostituita.

Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Concentrato e solvente per soluzione per infusione.

SPORANOX IV 10 mg/ml concentrato e solvente (sodio cloruro iniettabile 0,9%) per soluzione per infusione è presentato in una confezione costituita da: 25 ml di SPORANOX IV 10 mg/ml concentrato per infusione; una fiala di vetro contenente soluzione incolore.

50 ml di sodio cloruro iniettabile 0,9% solvente per soluzione per infusione; una sacca di polipropilene contenente soluzione incolore.

Linea di estensione con valvola di chiusura a 2 vie e filtro in linea.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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SPORANOX IV è indicato nel trattamento dell’istoplasmosi.

SPORANOX IV è indicato unicamente nel trattamento delle seguenti infezioni micotiche sistemiche quando il trattamento sistemico antimicotico di prima scelta non è adatto o si è dimostrato inefficace (a causa di patologie di base, insensibilità del patogeno o tossicità del farmaco).

SPORANOX IV è indicato unicamente per il trattamento di aspergillosi, candidosi e criptococcosi (inclusa la meningite criptococcica): nei pazienti immunocompromessi con criptococcosi e in tutti i pazienti con criptococcosi del sistema nervoso centrale.

Bisogna considerare eventuali linee-guida nazionali e/o locali per l’utilizzo appropriato dei farmaci antimicotici.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Il prodotto è fornito con una linea di estensione con valvola di chiusura a 2 vie e filtro da 0,2 µm in linea. La linea di estensione dedicata, comprensiva di filtro, deve essere utilizzata per garantire la corretta somministrazione del prodotto.

SPORANOX IV viene somministrato per i primi due giorni con una dose d’attacco due volte al giorno, seguito da un’unica dose giornaliera.

1° e 2° giorno di trattamento: infusione della durata di un’ora di 200 mg (60 ml di soluzione ricostituita) di SPORANOX IV 2 volte al giorno (vedere paragrafo 6.6).

Dal 3° giorno: infusione della durata di un’ora di 200 mg (60 ml di soluzione ricostituita) di SPORANOX IV ogni giorno. La sicurezza di impiego per un periodo superiore a 14 giorni non è stata accertata.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di SPORANOX IV nei bambini non sono state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.4 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

L’uso di SPORANOX IV nei pazienti pediatrici non è raccomandato a meno che si determini che il potenziale beneficio superi i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.4).

Uso negli anziani

Poiché i dati clinici disponibili sull’uso di SPORANOX IV nei pazienti anziani sono limitati, si consiglia di somministrare il prodotto in questi pazienti solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. In generale si raccomanda che la scelta della dose per un paziente anziano debba essere tenuta in considerazione, riflettendo la maggiore frequenza della ridotta funzionalità epatica, renale o cardiaca e di patologie concomitanti o di altre terapie farmacologiche (vedere paragrafo 4.4).

Uso nei pazienti con compromissione renale

Sono disponibili dati limitati sull’uso di itraconazolo somministrato per via endovenosa in pazienti con compromissione renale.

L’idrossipropil-β-ciclodestrina, uno dei componenti utilizzati nella formulazione di SPORANOX IV, viene eliminata per filtrazione glomerulare. Conseguentemente, nei pazienti con compromissione renale grave, definita come clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, l’uso di SPORANOX IV è controindicato (vedere paragrafo 4.3).

SPORANOX IV deve essere utilizzato con cautela in pazienti con compromissione renale lieve e moderata. I livelli di creatinina nel siero devono essere attentamente monitorati ed in caso di sospetta tossicità renale deve essere valutato il passaggio alla formulazione orale in capsule (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Uso nei pazienti con compromissione epatica

Sono disponibili dati limitati sull’uso di itraconazolo in pazienti con compromissione epatica. Bisogna somministrare con cautela il farmaco in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 5.2).

Modo di somministrazione

Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

 

04.3 Controindicazioni

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SPORANOX IV è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota all’itraconazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

SPORANOX IV non può essere utilizzato nei casi in cui sia controindicato l’impiego di soluzione fisiologica.

L’eccipiente idrossipropil--ciclodestrina viene eliminato attraverso filtrazione glomerulare. Quindi, nei pazienti con compromissione renale grave, definita come clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, l’uso di SPORANOX IV è controindicato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

SPORANOX IV non deve essere utilizzato durante la gravidanza per condizioni che non siano di pericolo di vita (vedere paragrafo 4.6).

La co-somministrazione di un numero di substrati di CYP3A4 è controindicata con SPORANOX IV (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Fra questi:

Analgesici; Anestetici
Alcaloidi dell’ergot (es. diidroergotamina,
ergometrina, ergotamina, metilergometrina)
Antibatterici per Uso Sistemico, Antimicotici, Antimicotici per Uso Sistemico
Isavuconazolo
Antielmintici; Antiprotozoari
Alofantrina
Antistaminici per Uso Sistemico
Astemizolo Mizolastina Terfenadina
Agenti Antineoplastici
Irinotecan
Agenti Antitrombotici
Dabigatran Ticagrelor
Antivirali per Uso Sistemico
Ombitasvir/Paritaprevir/Ritonavir
(con o senza Dasabuvir)
Sistema Cardiovascolare (Agenti sul Sistema Renina-Angiotensina, Antipertensivi, Agenti
Beta Bloccanti, Bloccanti Canali del Calcio, Terapia Cardiaca, Diuretici)
Aliskiren Dronedarone Nisoldipina
Bepridil Eplerenone Chinidina
Disopiramide Ivabradina Ranolazina
Dofetilide Lercanidipina Sildenafil (ipertensione
polmonare)
Farmaci gastrointestinali, inclusi antidiarroici, agenti antinfiammatori / antinfettivi intestinali; Antiemetici e antinausea; Farmaci per la costipazione; Farmaci per i disturbi
gastrointestinali funzionali
Cisapride Domperidone Naloxegol
Agenti che modificano i Lipidi
Lovastatina Lomitapide Simvastatina
Psicoanalettiici, Psicolettici (es. Antipsicotici, ansiolitici ed ipnotici)
Lurasidone Pimozide Sertindolo
Midazolam (orale) Quetiapina Triazolam
Urologici
Avanafil Darifenacina Solifenacina (in pazienti con insufficienza renale grave o insufficienza epatica da moderata a
grave)
Dapoxetina Fesoterodina (in pazienti con insufficienza renale o epatica moderata o grave). Vardenafil (in pazienti di età superiore ai 75 anni).
Medicinali vari ed altre sostanze
Colchicina (in pazienti con insufficienza renale o epatica) Eliglustat (in pazienti che sono metabolizzatori lenti del CYP2D6 (PM), metabolizzatori intermedi (IM) del CYP2D6 o
metabolizzatori estensivi (EM) che assumono un inibitore del CYP2D6 forte o moderato).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Ipersensibilità crociata

Non vi sono informazioni sulla ipersensibilità crociata tra itraconazolo ed altri agenti antimicotici azolici. È necessaria cautela nella prescrizione di SPORANOX IV ai pazienti con ipersensibilità ad altri azoli.

Effetti sulla funzionalità cardiaca

In uno studio su volontari sani con SPORANOX IV, è stata osservata una transitoria riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra che si è risolta prima della successiva infusione. Uno studio simile non è stato condotto nella popolazione target di pazienti.

Itraconazolo ha dimostrato di avere un effetto inotropo negativo e SPORANOX è stato associato a episodi di insufficienza cardiaca congestizia. L’insufficienza cardiaca è stata riportata più frequentemente nelle segnalazioni spontanee con dosaggi giornalieri di 400 mg piuttosto che con dosaggi giornalieri inferiori, suggerendo che il rischio di insufficienza cardiaca potrebbe aumentare se aumenta la dose giornaliera di itraconazolo.

SPORANOX non deve essere utilizzato in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o con storia di insufficienza cardiaca congestizia a meno che il beneficio atteso non sia chiaramente superiore al rischio.

I medici devono valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio della terapia con SPORANOX in pazienti con noti fattori di rischio per insufficienza cardiaca congestizia. Questi fattori di rischio comprendono patologie cardiache come la patologia ischemica e valvolare, patologie polmonari significative come la malattia polmonare cronica ostruttiva, l’insufficienza renale e altre patologie edematose. Questi pazienti devono essere informati riguardo ai segni e ai sintomi di insufficienza cardiaca congestizia, trattati con cautela e monitorati durante la terapia per quanto riguarda i segni ed i sintomi della insufficienza cardiaca congestizia. Se questi segni o sintomi dovessero manifestarsi durante il trattamento, SPORANOX deve essere sospeso.

È necessario usare cautela nella co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti (vedere paragrafo 4.5.).

Effetti epatici

Con l’utilizzo di SPORANOX si sono verificati casi molto rari di grave epatotossicità, inclusi alcuni casi fatali di insufficienza epatica acuta. Alcuni di questi casi hanno coinvolto pazienti che non avevano una pre-esistente epatopatia. Alcuni di questi casi si sono verificati nel primo mese di trattamento, inclusi alcuni casi osservati durante la prima settimana. Nei pazienti in trattamento con SPORANOX deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità epatica. I pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente al proprio medico segni e sintomi indicativi di epatite come anoressia, nausea, vomito, astenia, dolore addominale o urine scure. In questi pazienti il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere condotti test sulla funzionalità epatica. La maggior parte dei casi di grave epatotossicità ha coinvolto pazienti che avevano una pre-esistente epatopatia, che erano trattati per indicazioni sistemiche, avevano altre condizioni mediche concomitanti significative e/o stavano assumendo altri farmaci epatotossici.

Popolazione pediatrica

I dati clinici relativi all’utilizzo di SPORANOX IV in pazienti pediatrici sono limitati. L’impiego di SPORANOX IV nei pazienti pediatrici non è raccomandato a meno che non si determini che il potenziale beneficio superi il rischio potenziale.

Uso negli anziani

Poiché i dati clinici disponibili relativi all’utilizzo di SPORANOX IV in pazienti anziani sono limitati, si consiglia di utilizzare SPORANOX IV in questi pazienti solo se il potenziale beneficio supera il rischio potenziale. In generale si raccomanda che la scelta della dose per un paziente anziano debba essere tenuta in considerazione, riflettendo la maggiore frequenza della ridotta funzionalità epatica, renale o cardiaca e di patologie concomitanti o di altre terapie farmacologiche (vedere paragrafo 4.4).

Compromissione epatica

Non sono stati condotti studi con itraconazolo per via endovenosa in pazienti con compromissione epatica. Sono disponibili dati limitati sull’uso di itraconazolo somministrato per via orale in pazienti con compromissione epatica. È necessario somministrare con cautela il farmaco in questa popolazione di pazienti. Si raccomanda un attento monitoraggio dei pazienti con funzionalità epatica compromessa quando assumono itraconazolo. Si raccomanda di tenere in considerazione l’emivita di eliminazione prolungata di itraconazolo osservata in uno studio clinico con itraconazolo capsule a dose orale singola in pazienti cirrotici, quando si decide di iniziare una terapia con altri medicinali metabolizzati da CYP3A4.

Nei pazienti con livelli elevati o anormali di enzimi epatici o patologia attiva del fegato o che hanno già sperimentato tossicità epatica con altri medicinali, il trattamento con SPORANOX è fortemente sconsigliato a meno che non ci sia una situazione grave o pericolosa per la vita dove il beneficio atteso superi i rischi. Si raccomanda di monitorare la funzionalità epatica nei pazienti con preesistenti anomalie nella funzionalità epatica o in coloro che hanno già sperimentato tossicità epatica con altri medicinali (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Compromissione renale

L’idrossipropil--ciclodestrina, somministrata per via endovenosa, viene eliminata attraverso filtrazione glomerulare. Quindi, nei pazienti con compromissione renale grave – definita come clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min SPORANOX IV è controindicato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

SPORANOX IV deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale di gravità inferiore. In pazienti con compromissione renale lieve o moderata, i livelli di creatinina nel siero devono essere attentamente monitorati ed in caso di sospetta tossicità renale deve essere valutato il passaggio alla formulazione orale in capsule di SPORANOX (vedere paragrafo 4.4).

Perdita dell’udito

Sono stati segnalati casi transitori o permanenti di perdita dell’udito in pazienti trattati con itraconazolo. Molte di queste segnalazioni hanno riportato la somministrazione contemporanea di chinidina che è controindicata (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Solitamente la perdita dell’udito si risolve con la sospensione del trattamento ma in alcuni pazienti tale perdita può essere permanente.

Neuropatia

Se si manifesta una neuropatia che può essere attribuita a SPORANOX IV, il trattamento deve essere interrotto.

Resistenza crociata

Nelle candidosi sistemiche, se si sospettano ceppi di Candida species resistenti al fluconazolo, non è detto che essi siano sensibili ad itraconazolo, pertanto la loro sensibilità deve essere testata prima dell’inizio della terapia con itraconazolo.

Potenziali interazioni

La co-somministrazione di itraconazolo con specifici medicinali può comportare modifiche nell’efficacia o sicurezza di itraconazolo e/o del medicinale somministrato contemporaneamente. Per esempio, l’uso di itraconazolo con agenti che inducono CYP3A4 può portare a concentrazioni plasmatiche sub-terapeutiche di itraconazolo e quindi a fallimento del trattamento. Inoltre, l’uso di itraconazolo con alcuni substrati di CYP3A4 può portare ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali e ad eventi avversi gravi e/o potenzialmente pericolosi per la vita, come prolungamento del QT e tachiaritmie ventricolari compresa l’insorgenza di torsione di punta, una aritmia potenzialmente fatale. Il medico deve fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto co-somministrato per ulteriori informazioni riguardanti gli eventi avversi gravi o potenzialmente pericolosi per la vita che potrebbero verificarsi in caso di aumento delle concentrazioni plasmatiche di quel medicinale. Per raccomandazioni riguardanti la co-somministrazione di medicinali controindicati, non raccomandati o raccomandati al l’uso con cautela in associazione con itraconazolo, si rimanda ai paragrafi 4.3 e 4.5.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Itraconazolo è metabolizzato principalmente attraverso il citocromo CYP3A4. Altre sostanze che condividono la stessa via metabolica o che modificano l’attività del CYP3A4 possono influenzare la farmacocinetica di itraconazolo. L’itraconazolo è un potente inibitore del CYP3A4 e un inibitore della glicoproteina-P nonché della proteina di resistenza del cancro al seno (BCRP).

Itraconazolo può modificare la farmacocinetica di altre sostanze che condividono questa via metabolica o queste vie di trasporto delle proteine.

Esempi di medicinali che possono influire sulla concentrazione plasmatica di itraconazolo sono elencati per classe farmacologica nella Tabella 1 riportata di seguito. Esempi di medicinali le cui concentrazioni plasmatiche possono subire l’impatto di itraconazolo sono elencati nella Tabella 2 riportata di seguito. Dato il numero di interazioni, non sono considerati i potenziali cambiamenti relativi a sicurezza o efficacia dei farmaci interagenti. Per maggiori informazioni, consultare le informazioni sulla prescrizione del farmaco interagente.

Le interazioni descritte nelle tabelle sono suddivise nelle seguenti categorie: controindicato, non raccomandato o da usare con cautela con itraconazolo tenendo presente il livello di aumento della concentrazione e il profilo di sicurezza del medicinale interagente (per ulteriori informazioni vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4). Il potenziale di interazione dei medicinali elencati è stato valutato in base agli studi farmacocinetici di itraconazolo condotti sull’uomo e/o agli studi farmacocinetici sull’uomo con altri potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. ketoconazolo) e/o dati in vitro: “Controindicato”: in nessun caso il medicinale deve essere co-somministrato con itraconazolo e fino a due settimane successive all’interruzione del trattamento con itraconazolo.

“Non raccomandato”: si raccomanda di evitare l’uso del medicinale durante e fino a due

settimane dopo l’interruzione del trattamento con itraconazolo, salvo se i benefici superano i rischi potenzialmente aumentati di effetti indesiderati. Se non si può evitare la co-somministrazione, si raccomanda un monitoraggio clinico dei segni o sintomi di aumento o prolungamento degli effetti terapeutici o indesiderati del medicinale somministrato in concomitanza e, se necessario, la riduzione della dose o l’interruzione del trattamento. Se opportuno, si raccomanda di misurare le concentrazioni plasmatiche del medicinale co-somministrato.

“Usare con cautela”: quando il medicinale è co-somministrato con itraconazolo si

raccomanda un monitoraggio attento. Al momento della co-somministrazione, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti per segni o sintomi di aumento o prolungamento degli effetti terapeutici o indesiderati del medicinale interagente e, se necessario, ridurre la dose. Se opportuno, si raccomanda di misurare le concentrazioni plasmatiche del medicinale co-somministrato.

Le interazioni elencate nelle tabelle sono state caratterizzate in studi eseguiti con le dosi raccomandate di itraconazolo. Tuttavia, l’entità dell’interazione può dipendere dalla dose di itraconazolo somministrata. Un’interazione maggiore si può verificare a dosi più elevate o con un intervallo fra dosi più breve. Usare cautela nell’estrapolare i risultati per adattarli ad altri scenari di dosaggio o a medicinali diversi.

Dopo l’interruzione del trattamento, le concentrazioni plasmatiche di itraconazolo diminuiscono a un livello pressoché non rilevabile nell’arco di 7-14 giorni, a seconda della dose e della durata del trattamento. In pazienti affetti da cirrosi epatica o che assumono inibitori del CYP3A4, la riduzione delle concentrazioni plasmatiche può risultare ancora più graduale. Questo è particolarmente importante all’inizio di una terapia con medicinali il cui metabolismo è influenzato da itraconazolo (vedere paragrafo 5.2).

Tabella 1: Esempi di medicinali che possono influire sulla concentrazione plasmatica di itraconazolo elencati per classe farmacologica

Medicinali per singola somministrazione orale [PO] salvo se diversamente
specificato nella classe
Effetto atteso/potenziale sui livelli di itraconazolo
(↑ = aumento; ↔ = ness. cambiamento; ↓
= diminuzione)
Commento clinico
(per ulteriori informazioni vedere sopra e i paragrafi 4.3
e 4.4)
Antibatterici per uso sistemico; antimicobatterici
Isoniazide Nonostante la mancanza di studi diretti, è
probabile che isozianide riduca le concentrazioni di itraconazolo.
Non raccomandato
Rifampicina PO 600 mg OD Itraconazolo AUC ↓ Non raccomandato
Rifabutina PO 300 mg OD Itraconazolo Cmax ↓ 71%, AUC ↓ 74% Non raccomandato
Ciprofloxacina PO 500 mg BID Itraconazolo Cmax↑ 53%, AUC↑ 82% Usare con cautela
Medicinali per singola somministrazione orale [PO] salvo se diversamente
specificato nella classe
Effetto atteso/potenziale sui livelli di itraconazolo
(↑ = aumento; ↔ = ness. cambiamento; ↓
= diminuzione)
Commento clinico
(per ulteriori informazioni vedere sopra e i paragrafi 4.3
e 4.4)
Eritromicina 1 g Itraconazolo Cmax↑ 44%, AUC↑ 36% Usare con cautela
Claritromicina PO 500 mg BID Itraconazolo Cmax↑ 90%, AUC↑ 92% Usare con cautela
Antiepilettici
Carbamazepina, Fenobarbital Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che questi medicinali riducano le concentrazioni di itraconazolo. Non raccomandato
Fenitoina PO 300 mg OD Itraconazolo Cmax ↓ 83%, AUC ↓ 93%
Idrossi-itraconazolo Cmax ↓ 84%, AUC ↓ 95%
Non raccomandato
Agenti antineoplastici
Idelalisib Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che idelalisib aumenti le
concentrazioni di itraconazolo.
Usare con cautela
Antivirali per uso sistemico
Ombitasvir/Paritaprevir/Ritonavir (con o senza Dasabuvir) Nonostante la mancanza di studi diretti, è prevedibile che questi medicinali aumentino le concentrazioni di itraconazolo. Controindicato
Efavirenz 600 mg Itraconazolo Cmax ↓ 37%, AUC ↓ 39%
Idrossi-itraconazolo Cmax ↓ 35%, AUC ↓ 37%
Non raccomandato
Nevirapina PO 200 mg OD Itraconazolo Cmax ↓ 38%, AUC ↓ 62% Non raccomandato
Cobicistat,
Darunavir (potenziato), Elvitegravir (potenziato da ritonavir),
Fosamprenavir (potenziato da ritonavir),
Ritonavir,
Saquinavir (potenziato da ritonavir)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è prevedibile che questi medicinali aumentino le concentrazioni di itraconazolo. Usare con cautela
Indinavir PO 800 mg TID Concentrazione di itraconazolo ↑ Usare con cautela
Calcio-antagonisti
Diltiazem Nonostante la mancanza di studi diretti, è
probabile che diltiazem aumenti le concentrazioni di itraconazolo.
Usare con cautela
Apparato respiratorio: altri prodotti per l’apparato respiratorio
Lumacaftor/Ivacaftor PO 200/250 mg BID Concentrazione di itraconazolo ↓ Non raccomandato
Vari
Iperico
(Hypericum perforatum)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che l’iperico riduca le concentrazioni di itraconazolo. Non raccomandato

Tabella 2 Esempi di medicinali le cui concentrazioni plasmatiche possono subire l’impatto di itraconazolo elencati per classe farmacologica

Medicinali (per singola dose PO salvo se diversamente specificato) nella classe Effetti previsti/potenziali sui livelli di medicinale
(↑ = aumento; ↔ = ness. cambiamento;
↓ = riduzione)
Commento clinico
(per ulteriori informazioni vedere sopra e i paragrafi 4.3 e 4.4)
Analgesici; anestetici
Alcaloidi dell’ergot (es. diidroergotamina, ergometrina, ergotamina, metilergometrina) Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Eletriptan, Fentanil Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Alfentanil,
Buprenorfina (IV e sublinguale), Cannabinoidi, Metadone, Sufentanil
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Ossicodone PO 10 mg, Ossicodone PO: Cmax ↑ 45%, AUC ↑ 2,4 volte Usare con cautela
Ossicodone IV 0,1 mg/kg Ossicodone IV: AUC ↑ 51% Usare con cautela
Antibatterici per uso sistemico; antimicobatterici; antimicotici per uso sistemico
Isavuconazolo Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di isavuconazolo. Controindicato
Bedaquilina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di bedaquilina. Non raccomandato
Rifabutina PO 300 mg OD Concentrazione di rifabutina
(estensione non nota)
Non raccomandato
Claritromicina PO 500 mg BID Concentrazione di claritromicina Usare con cautela
Delamanid Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di delamanid. Usare con cautela
Antiepilettici
Carbamazepina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di carbamazepina. Non raccomandato
Agenti Antinfiammatori ed Antireumatici
Meloxicam 15 mg Meloxicam Cmax ↓ 64%, AUC ↓ 37% Usare con cautela
Antielmintici; antiprotozoici
Alofantrina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di alofantrina. Controindicato
Artemeter-lumefantrina, Praziquantel Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Chinina 300 mg Chinina Cmax ↔, AUC ↑ 96% Usare con cautela
Antistaminici per uso sistemico
Astemizolo, Mizolastina, Terfenadina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le
concentrazioni di questi medicinali.
Controindicato
Ebastina 20 mg Ebastina Cmax ↑ 2,5 volte, AUC ↑ 6,2 volte
Carebastina Cmax ↔, AUC ↑ 3,1 volte
Non raccomandato
Bilastina, Rupatadina Nonostante la mancanza di studi diretti, è
probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali.
Usare con cautela
Agenti antineoplastici
Irinotecan Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di irinotecan e del suo
metabolita attivo.
Controindicato
Axitinib, Bosutinib, Cabazitaxel, Cabozantinib, Ceritinib, Crizotinib, Dabrafenib, Dasatinib, Docetaxel, Everolimus, Ibrutinib, Lapatinib, Nilotinib, Pazopanib, Regorafenib, Sunitinib, Temsirolimus, Trabectedina, Trastuzumab emtansine,
Vinca alcaloidi (es. vinflunina, vinorelbina)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali a eccezione di cabazitaxel e regorafenib.
Nell’esposizione a cabazitaxel, non si sono osservati cambiamenti statisticamente significativi, ma risultati notevolmente variabili. L’AUC di regorafenib dovrebbe diminuire (in base alla stima della frazione attiva)
Non raccomandato
Cobimetinib 10 mg, Cobimetinib Cmax ↑ 3,2volte, AUC ↑ 6,7 volte Non raccomandato
Olaparib 100 mg Olaparib Cmax ↑ 40%, AUC ↑ 2,7 volte Non raccomandato
Alitretinoina (orale), Bortezomib, Brentuximab vedotin, Erlotinib, Idelalisib, Imatinib, Nintedanib, Panobinostat, Ponatinib, Ruxolitinib, Sonidegib Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Busulfano 1 mg/kg Q6h Busulfano Cmax↑, AUC↑ Usare con cautela
Gefitinib 250 mg Gefitinib 250 mg Cmax↑, AUC ↑ 78% Usare con cautela
Agenti antitrombotici
Dabigatran, Ticagrelor Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Apixaban, Rivaroxaban, Vorapaxar Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Cilostazolo,
Coumarinici (es. warfarin)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Antivirali per uso sistemico
Ombitasvir/Paritaprevir/Ritonavir (con o senza Dasabuvir) Itraconazolo può aumentare le concentrazioni di paritaprevir. Controindicato
Elbasvir/Grazoprevir, Simeprevir,
Tenofovir alafenamide fumarato (TAF),
Tenofovir disoproxil fumarato (TDF)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Cobicistat,
Elvitegravir (potenziato da ritonavir), Glecaprevir/Pibrentasvir, Maraviroc, Ritonavir,
Saquinavir
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Indinavir PO 800 mg TID Indinavir Cmax ↔, AUC ↑ Usare con cautela
Sistema cardiovascolare (sostanze che agiscono sul sistema renina-angiotensina; antipertensivi; agenti beta-bloccanti; calcio-antagonisti; terapie cardiache; diuretici)
Bepridil, Disopiramide, Dofetilide, Dronedarone, Eplerenone, Ivabradina, Lercanidipina, Nisoldipina, Ranolazina,
Sildenafil (ipertensione polmonare)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Aliskiren 150 mg, Aliskiren Cmax ↑ 5,8 volte, AUC ↑ 6,5 volte Controindicato
Chinidina 100 mg Chinidina Cmax ↑ 59%, AUC ↑ 2,4 volte Controindicato
Felodipina 5 mg Felodipina Cmax ↑ 7,8 volte, AUC ↑ 6,3 volte Non raccomandato
Riociguat,
Tadalafil (ipertensione polmonare)
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Bosentan, Diltiazem, Guanfacina,
Altre diidropiridine (es. amlodipina, isradipina, nifedipina, nimodipina), Verapamil
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di bosentan. Usare con cautela
Digossina 0,5 mg Digossina Cmax↑ 34%, AUC↑ 68% Usare con cautela
Nadololo 30 mg Nadololo Cmax ↑ 4,7 volte, AUC ↑ 2,2 volte Usare con cautela
Corticosteroidi per uso sistemico; medicinali per patologie ostruttive delle vie aeree
Ciclesonide, Salmeterolo Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di salmeterolo e del metabolita attivo di ciclesonide. Non raccomandato
Budesonide inal. 1 mg SD, Budesonide inal. Cmax ↑ 65%, AUC ↑ 4,2 volte; concentrazione di budesonide
(altre formulazioni) ↑
Usare con cautela
Dexametasone IV 5 mg Dexametasone PO 4,5 mg Dexametasone EV: Cmax ↔, AUC ↑ 3,3 volte
Dexametasone PO: Cmax ↑ 69%, AUC ↑ 3,7 volte
Usare con cautela
Fluticasone inal. 1 mg BID, Concentrazione di fluticasone inal. ↑ Usare con cautela
Metilprednisolone 16 mg, Metilprednisolone PO Cmax ↑ 92%, AUC
↑ 3,9 volte
Metilprednisolone EV AUC ↑ 2,6 volte
Usare con cautela
Fluticasone nasale Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di fluticasone
somministrato per via nasale.
Usare con cautela
Medicinali per il diabete
Repaglinide 0,25 mg Repaglinide Cmax ↑ 47%, AUC ↑ 41% Usare con cautela
Saxagliptin Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di saxagliptin. Usare con cautela
Medicinali gastrointestinali, fra cui antidiarroici, agenti antinfiammatori/antinfettivi intestinali; antiemetici e antinausea; lassativi; medicinali per disturbi della funzione gastrointestinale
Cisapride, Naloxegol Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Domperidone 20 mg Domperidone Cmax ↑ 2,7 volte, AUC ↑ 3,2 volte Controindicato
Aprepitant, Loperamide, Netupitant Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di aprepitant. Usare con cautela
Immunosoppressori
Sirolimus (rapamicina) Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di sirolimus. Non raccomandato
Ciclosporina, Tacrolimus Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di ciclosporina. Usare con cautela
Tacrolimus IV 0,03 mg/kg OD Tacrolimus IV concentrazione ↑ Usare con cautela
Agenti modificatori dei lipidi
Lomitapide Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di lomitapide. Controindicato
Lovastatina 40 mg, Lovastatina Cmax ↑ 14,5->20 volte, AUC
↑ >14,8 – >20 volte
Lovastatina acida Cmax ↑ 11,5-13 volte, AUC ↑ 15,4-20 volte
Controindicato
Simvastatina 40 mg Simvastatina acida Cmax ↑ 17 volte, AUC
↑ 19 volte
Controindicato
Atorvastatina Atorvastatina acida: Cmax ↔ to ↑2,5 volte, AUC ↑ dal 40% a 3 volte Non raccomandato
Psicoanalettici; psicoepilettici (es. antipsicotici, ansiolitici e ipnotici)
Lurasidone, Pimozide, Quetiapina, Sertindolo Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Midazolam (orale) 7,5 mg Midazolam (orale) Cmax ↑ da 2,5 a 3,4 volte, AUC ↑ da 6,6 a 10,8 volte Controindicato
Triazolam 0,25 mg Triazolam Cmax ↑, AUC ↑ Controindicato
Alprazolam 0,8 mg Alprazolam Cmax ↔, AUC ↑ 2,8 volte Usare con cautela
Aripiprazolo 3 mg Aripiprazolo Cmax ↑ 19%, AUC ↑ 48% Usare con cautela
Brotizolam 0,5 mg Brotizolam Cmax ↔, AUC ↑ 2,6 volte Usare con cautela
Buspirone 10 mg Buspirone Cmax ↑ 13,4 volte, AUC ↑ 19,2 volte Usare con cautela
Midazolam (EV) 7,5 mg Midazolam (IV) 7,5 mg: concentrazione
↑;
Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di midazolam in seguito a
somministrazione oromucosale.
Usare con cautela
Risperidone 2-8 mg/die Concentrazione di risperidone e del metabolita attivo ↑ Usare con cautela
Zopiclone 7,5 mg Zopiclone Cmax ↑ 30%, AUC ↑ 70% Usare con cautela
Cariprazina, Galantamina, Aloperidolo, Reboxetina, Venlafaxina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Apparato respiratorio: altri prodotti per l’apparato respiratorio
Lumacaftor/Ivacaftor PO 200/250 mg BID Ivacaftor Cmax ↑ 3,6 volte, AUC ↑ 4,3 volte
Lumacaftor Cmax ↔, AUC↔ volte
Non raccomandato
Ivacaftor Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di ivacaftor. Usare con cautela
Ormoni e modulatori sessuali dell’apparato genitale; altri medicinali ginecologici
Cabergolina, Dienogest, Ulipristal Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Urologici
Avanafil, Dapoxetina, Darifenacina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Fesoterodina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni dei metaboliti attivi, 5- idrossimetil tolterodina. Insufficienza renale o epatica moderata o grave Controindicato
Insufficienza renale o epatica lieve: evitare l’uso concomitante
Insufficienza renale o epatica normale: usare con cautela con una dose massima di
fesoterodina pari a 4 mg.
Solifenacina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di solifenacina. Insufficienza renale grave: controindicato
Insufficienza renale o epatica moderata o grave: controindicato
Usare con cautela in tutti gli altri pazienti con una dose massima di solifenacina pari a
5 mg.
Vardenafil Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di vardenafil. Controindicato in pazienti di età superiore a 75 anni; altrimenti non raccomandato.
Alfuzosina, Silodosina, Tadalafil (disfunzione erettile e iperplasia prostatica benigna), Tamsulosina, Tolterodina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Dutasteride, Imidafenacina, Sildenafil (disfunzione erettile) Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Ossibutinina 5 mg Ossibutinina Cmax ↑ 2 volte, AUC ↑ 2 volte
N-desetil-ossibutinina Cmax ↔, AUC↔ A seguito di somministrazione transdermica:
nonostante la mancanza di studi diretti è probabile che itroconazolo aumenti le concentrazioni di ossibutina dopo somministrazione transdermica.
Usare con cautela
Medicinali vari e altre sostanze
Colchicina Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di colchicina Controindicata in pazienti con insufficienza renale o epatica. Non raccomandata in altri
pazienti.
Eliglustat Nonostante la mancanza di studi diretti, è prevedibile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di eliglustat. Controindicato in caso di metabolizzatori lenti (PM) del CYP2D6.
Controindicato in caso di metabolizzatori intermedi (IM) o estensivi (EM) del CYP2D6 con assunzione di un inibitore potente o moderato del CYP2D6.
Usare con cautela in caso di IM e EM del CYP2D6.
In casi di EM del CYP2D6 con insufficienza epatica lieve, considerare una dose di
eliglustat pari a 84 mg/die.
Cinacalcet Nonostante la mancanza di studi diretti, è probabile che itraconazolo aumenti le concentrazioni di cinacalcet. Usare con cautela

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

SPORANOX IV non deve essere usato in gravidanza ad eccezione dei casi ove, essendoci pericolo di vita, si ritenga che il potenziale beneficio per la madre superi il rischio per il feto (vedere paragrafo 4.3).

Negli studi sull’animale, l’itraconazolo ha dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Dati epidemiologici sull’esposizione a SPORANOX durante il primo trimestre di gravidanza – prevalentemente in pazienti che avevano ricevuto un trattamento a breve termine per candidosi vulvovaginali – non hanno mostrato un rischio aumentato di malformazioni se confrontati a soggetti di controllo non esposti ad alcuna sostanza teratogena conosciuta.

Donne in età fertile

Donne in età fertile, in trattamento con SPORANOX IV, devono adottare adeguate misure contraccettive. Un metodo contraccettivo efficace deve essere mantenuto fino alla mestruazione successiva al termine del trattamento con SPORANOX IV.

Allattamento

Una quantità molto piccola di itraconazolo viene escreta nel latte materno. Itraconazolo non deve essere somministrato a donne che allattano.

L’allattamento deve essere sospeso prima dell’assunzione di itraconazolo.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Durante la guida di veicoli e l’uso di macchinari deve essere tenuta in considerazione la che in alcune circostanze si possano verificare reazioni avverse come vertigini, disturbi della vista, e perdita dell’udito (vedere paragrafo 4.8).

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse al farmaco (ADR) più frequentemente riportate durante il trattamento con SPORANOX somministrato per via endovenosa identificate negli studi clinici e/o derivanti da segnalazioni spontanee sono tosse, diarrea, vomito, nausea, rash cutaneo, e edema (incluso edema generalizzato e edema facciale). Le ADR più gravi sono state reazioni allergiche gravi, insufficienza cardiaca/insufficienza cardiaca congestizia/edema polmonare, pancreatite, epatotossicità grave (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale) e reazioni cutanee gravi. Fare riferimento alla sottosezione Tabella riassuntiva delle reazioni avverse per le frequenze e per le altre ADR osservate. Fare riferimento al paragrafo 4.4 (Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego) per informazioni aggiuntive su altri effetti gravi.

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse

Le ADR elencate nella tabella seguente derivano da uno studio clinico randomizzato, controllato con farmaco attivo, in aperto con SPORANOX somministrato per via endovenosa che ha coinvolto 192 pazienti sottoposti a terapia empirica della neutropenia febbrile e da segnalazioni spontanee.

La tabella seguente presenta le ADR classificate per organo/sistema. Nell’ambito di ogni classificazione organo/sistema, le ADR sono state ordinate in base alla frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune ( 1/10); Comune ( 1/100, <1/10); Non comune ( 1/1000, <1/100); Rara ( 1/10.000, < 1/1000); Molto rara (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Reazioni avverse al farmaco
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune Granulocitopenia
Non comune Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Comune Reazioni anafilattoidi, ipersensibilità*
Non nota Malattia da siero, edema angioneurotico, reazioni anafilattiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune Iperglicemia, Ipomagnesemia
Non comune Iperkaliemia
Non nota Ipertrigliceridemia
Disturbi psichiatrici
Comune Stato confusionale
Patologie del sistema nervoso
Comune Vertigini, Cefalea, Sonnolenza, Tremore
Non comune Ipoestesia, Disgeusia
Patologie dell’occhio
Comune Disturbi visivi (compresi diplopia e annebbiamento della vista)
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune Perdita dell’udito transitoria o permanente*
Patologie cardiache
Comune Insufficienza cardiaca, Tachicardia
Non comune Insufficienza ventricolare sinistra
Non nota Insufficienza cardiaca congestizia*
Patologie vascolari
Comune Ipertensione, Ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto comune Tosse
Comune Edema polmonare, Dispnea
Non comune Disfonia
Patologie gastrointestinali
Molto comune Diarrea, Vomito, Nausea
Comune Costipazione, Dolore addominale, Dispepsia, disturbi
gastrointestinali
Non nota Pancreatite
Patologie epatobiliari
Comune Epatite, ittero, iperbilirubinemia
Non nota Epatotossicità grave (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune Rash cutaneo
Comune Orticaria, Rash eritematoso, Prurito, Alopecia, Iperidrosi
Non nota Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite
leucocitoclastica, fotosensibilità
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune Mialgia
Patologie renali e urinarie
Comune Compromissione renale, Incontinenza urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune Edema (inclusi edema generalizzato ed edema facciale)
Comune Dolore al torace, Infiammazione al sito di iniezione,
Piressia, Dolore, Fatica, Brividi
Esami diagnostici
Comune aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumento dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, aumento dei livelli di lattato deidrogenasi ematica, aumento dei livelli di urea ematica, aumento dei livelli di gamma-glutamiltransferasi, analisi
delle urine anormali
Non comune Aumento dei livelli di creatinfosfochinasi ematica, Aumento degli enzimi epatici

* vedere paragrafo 4.4 Descrizione di reazioni avverse selezionate

La seguente lista di ADR addizionali associate ad itraconazolo sono state riportate negli studi clinici con SPORANOX soluzione orale e SPORANOX capsule.

Infezioni e infestazioni: sinusite, infezione del tratto respiratorio superiore, rinite

Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia

Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipokaliemia Patologie del sistema nervoso: neuropatia periferica*, parestesia Patologie dell’orecchio e del labirinto: tinnito Patologie gastrointestinali: flatulenza

Patologie epatobiliari: insufficienza epatica*, anormale funzionalità epatica Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia Patologie renali e urinarie: pollachiuria Patologie del sistema riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile, disordini mestruali Popolazione pediatrica

La sicurezza di SPORANOX IV è stata valutata in 36 pazienti pediatrici di età compresa tra 6 mesi e 17 anni che hanno partecipato a tre studi clinici in aperto. Questi pazienti hanno ricevuto almeno una dose di SPORANOX IV per la prevenzione o il trattamento di infezioni micotiche e hanno fornito dati di sicurezza.

Sulla base dei dati di sicurezza aggregati derivanti da questi studi clinici, le ADR che si sono manifestate più comunemente nei pazienti pediatrici sono state: piressia (16,7%) e vomito (11,1%). La natura delle ADR riscontrate nei pazienti pediatrici è simile a quella osservata nei pazienti adulti ma in generale l’incidenza è più alta nei soggetti adulti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante. Ciò permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi

In generale, gli eventi avversi registrati nei casi di sovradosaggio sono risultati coerenti con le reazioni avverse all’itraconazolo già elencate in questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedi paragrafo 4.8) Trattamento

Nel caso di sovradosaggio devono essere attuate misure di supporto.

Si consiglia di rivolgersi a un centro anti-veleni per informazioni circa le raccomandazioni più recenti relative alla gestione di un sovradosaggio.

L’itraconazolo non può essere rimosso dall’emodialisi. Non si dispone di un antidoto specifico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.

Codice ATC: J02A C02

Meccanismo d’azione

L’itraconazolo inibisce l’enzima fungino 14-demetilasi, causando una deplezione dell’ergosterolo e il blocco della sintesi della membrana fungina.

Relazione Farmacocinetica/Farmacodinamica (PK/PD)

Per l’itraconazolo, e i triazoli in generale, la relazione PK/PD risulta poco chiara e complicata da una limitata conoscenza delle proprietà farmacocinetiche degli antifungini.

Meccanismi di resistenza

La resistenza dei funghi agli azoli sembra svilupparsi lentamente e spesso è il risultato di una serie di mutazioni genetiche. I meccanismi che sono stati descritti sono: Iper-espressione del gene ERG11, che codifica per la 14-alfa-demetilasi (enzima target) Mutazioni puntiformi del gene ERG11 che provocano una diminuzione dell’affinità della 14-alfa-demetilasi per l’itraconazolo Iper-espressione del trasportatore di membrana del farmaco che porta ad un aumento

dell’efflusso di itraconazolo dalla cellula fungina (cioè rimozione di itraconazolo dal suo target) Resistenza crociata. Per Candida spp. è stata osservata una resistenza crociata tra diversi membri della classe degli azoli anche se la resistenza ad uno di questi componenti non comporta necessariamente che vi sia resistenza agli altri azoli.

Breakpoints

Per l’itraconazolo non sono ancora disponibili breakpoints per i funghi utilizzando il metodo EUCAST.

Utilizzando il metodo CLSI, sono stati stabiliti breakpoints per l’itraconazolo ricavati da infezioni micotiche superficiali e solo per le specie di Candida. I breakpoints proposti dal CLSI sono: sensibile  0,125 mg/l e resistente  1 mg/l.

La prevalenza della resistenza acquisita può variare a seconda delle aree geografiche e del periodo; sarebbe opportuno avere queste informazioni a livello locale, soprattutto in caso di trattamento di infezioni gravi. Quando necessario, se, a causa della resistenza locale, l’utilità del trattamento per alcune infezioni può risultare incerta, bisogna rivolgersi al parere di un esperto.

La sensibilità in vitro dei funghi all’itraconazolo dipende dalle dimensioni dell’inoculo, dalla temperatura di incubazione, dalla fase di crescita dei funghi e dal terreno di coltura utilizzato. Per questi motivi, la concentrazione minima inibente dell’itraconazolo può variare molto.

La sensibilità riportata nella tabella sottostante è basata su MIC90 <1 mg di itraconazolo/l. Non esistono correlazioni tra la sensibilità in vitro e l’efficacia clinica.

Specie comunemente sensibili
Aspergillus spp.2
Blastomyces dermatitidis1
Candida albicans
Candida parapsilosis
Cladosporium spp.
Coccidioides immitis1
Cryptococcus neoformans
Epidermophyton floccosum
Fonsecaea spp.1
Geotrichum spp.
Histoplasma spp.
Malassezia (in passato Pityrosporum) spp.
Microsporum spp.
Paracoccidioides brasiliensis1
Penicillium marneffei1
Pseudallescheria boydii
Sporothrix schenckii
Trichophyton spp.
Trichosporon spp.
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
Candida glabrata3
Candida krusei
Candida tropicalis3
Funghi intrinsecamente resistenti
Absidia spp.
Fusarium spp.
Mucor spp.
Rhizomucor spp.
Rhizopus spp.
Scedosporium proliferans
Scopulariopsis spp.
1 Si possono riscontrare questi organismi in pazienti tornati da viaggi al di fuori dell’Europa
2 Sono stati segnalati ceppi di Aspergillus fumigatus itraconazolo-resistenti
3 Sensibilità intrinseca intermedia

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Itraconazolo

Caratteristiche farmacocinetiche generali

Le concentrazioni plasmatiche di picco di itraconazolo vengono raggiunte alla fine dell’infusione endovenosa, riducendosi successivamente. Le concentrazioni plasmatiche di picco di idrossi-itraconazolo (vedere di seguito Metabolismo) vengono raggiunte entro 3 ore dall’inizio dell’infusione di un’ora, riducendosi successivamente.

A causa della sua farmacocinetica non-lineare, dopo somministrazione di dosi multiple, l’itraconazolo si accumula nel plasma.

In 4 studi di farmacocinetica a dosi multiple, al giorno 1 e 2 di trattamento, ai pazienti sono stati somministrati 200 mg di itraconazolo IV infusi in 1 ora due volte al giorno, seguiti, dal giorno 3 al giorno 7, da 200 mg una volta al giorno infusi in 1 ora. Allo steady-state le concentrazioni di itraconazolo ed idrossi-itraconazolo sono state generalmente raggiunte entro 48 e 96 ore, rispettivamente. Concentrazioni plasmatiche di itraconazolo >250 ng/ml sono state raggiunte nella maggior parte dei pazienti.

La clearance plasmatica media totale di itraconazolo dopo somministrazione endovenosa è 278 ml/min. La clearance dell’itraconazolo diminuisce a dosi elevate a causa della saturazione del metabolismo epatico. Generalmente l’emivita dell’itraconazolo varia da 16 a 28 ore dopo la dose singola e aumenta da 34 a 42 ore dopo dosi ripetute.

Ogni dose da 200 mg di itraconazolo somministrata per via endovenosa contiene 8 g di idrossipropil--ciclodestrina che viene utilizzata per aumentare la solubilità dell’itraconazolo. Il profilo farmacocinetico di questi componenti è descritto di seguito (vedere Itraconazolo; vedere Proprietà farmacocinetiche – Idrossipropil--ciclodestrina).

Distribuzione

La maggior parte di itraconazolo nel plasma è legato a proteine (99,8%), in modo particolare all’albumina (99,6% per l’idrossi-metabolita). Esso ha una marcata affinità anche per i lipidi. Solo lo 0,2% di itraconazolo è presente nel plasma in forma libera. L’itraconazolo è distribuito in un ampio volume apparente corporeo (>700 l), da cui si deduce un’ampia distribuzione nei tessuti. Le concentrazioni nel polmone, nel rene, nel fegato, nelle ossa, nello stomaco, nella milza e nel muscolo sono 2 – 3 volte più alte delle corrispondenti concentrazioni nel plasma. La distribuzione nei tessuti cheratinizzati, in particolare nella cute, è fino a 4 volte più alta. Le concentrazioni nel liquido cerebrospinale sono molto basse rispetto a quelle plasmatiche, tuttavia è stata dimostrata l’efficacia nelle infezioni del liquido cerebrospinale.

Metabolismo

L’itraconazolo è estesamente metabolizzato a livello epatico in un ampio numero di metaboliti. Gli studi in vitro hanno mostrato che il CYP3A4 è l’enzima principale coinvolto nel metabolismo di itraconazolo.

Il principale metabolita è l’idrossi-itraconazolo, che in vitro mostra un’attività anti-fungina paragonabile a quella di itraconazolo; la concentrazione plasmatica di questo metabolita è circa il doppio di quella di itraconazolo.

Eliminazione

L’itraconazolo è escreto principalmente sotto forma di metaboliti inattivi nelle urine (35%) e nelle feci (54%) entro una settimana dalla somministrazione di una dose di soluzione orale.

L’escrezione renale dell’itraconazolo e del suo metabolita attivo idrossi-itraconazolo è circa inferiore all’1% di una dose somministrata endovena. A seguito della somministrazione di una dose orale di farmaco radiomarcato, l’escrezione fecale di farmaco immodificato varia dal 3% al 18% della dose somministrata. Poiché la ridistribuzione di itraconazolo dai tessuti cheratinizzati sembra essere trascurabile, l’eliminazione di itraconazolo da questi tessuti è legata al turnover epidermico. Diversamente a quanto accade nel plasma, l’itraconazolo permane nella cute per 2- 4 settimane dopo la fine di un trattamento di 4 settimane e permane nella cheratina ungueale – ove si può rilevare già una settimana dopo l’inizio del trattamento – per almeno sei mesi dopo la fine di un trattamento di 3 mesi.

Popolazioni speciali

Compromissione epatica

Non sono stati condotti studi con itraconazolo somministrato per via endovenosa in pazienti con compromissione epatica. L’itraconazolo è prevalentemente metabolizzato nel fegato.

É stato condotto uno studio di farmacocinetica somministrando una dose singola da 100 mg di itraconazolo capsule a 6 soggetti sani ed a 12 cirrotici.

Nel gruppo dei soggetti cirrotici è stata riportata una riduzione statisticamente significativa nella Cmax media (47%) e un aumento di 2 volte dell’emivita di eliminazione (37 17 ore vs 16 5 ore) di itraconazolo rispetto ai soggetti sani. Tuttavia, l’esposizione totale all’itraconazolo, basata sull’AUC, era simile nei pazienti con cirrosi e nei soggetti sani. Non sono disponibili dati sull’assunzione a lungo termine di itraconazolo nei pazienti affetti da cirrosi (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Compromissione renale

Dopo una somministrazione endovenosa di itraconazolo solo una piccola percentuale (<1%) di farmaco immodificato viene eliminata nelle urine. Dopo una singola somministrazione endovenosa, nei pazienti con compromissione renale lieve (definita in questo studio come CrCl 50-79 ml/min), moderata (definita in questo studio come CrCr 20-49 ml/min) e grave (definita in questo studio come CrCr 20 ml/min) l’emivita terminale media di itraconazolo è risultata simile a quella riscontrata nei soggetti sani (intervallo medio di 42-49 ore in pazienti con compromissione renale contro 48 ore in soggetti sani). L’esposizione complessiva ad itraconazolo, basata sulla valutazione della AUC, è risultata diminuita all’incirca del 30% e 40% rispettivamente in pazienti con compromissione renale moderata e grave, se paragonata a quella dei soggetti sani.

Non sono disponibili dati sull’assunzione a lungo termine di itraconazolo in pazienti con compromissione renale. La dialisi non comporta nessun effetto sull’emivita o sulla clearance dell’itraconazolo e dell’idrossi-itraconazolo (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.4).

Popolazione pediatrica

Sono disponibili dati limitati di farmacocinetica sull’uso di itraconazolo nella popolazione pediatrica. Sono stati condotti studi di farmacocinetica in bambini e adolescenti di età compresa tra 5 mesi e 17 anni ai quali è stato somministrato itraconazolo capsule, soluzione orale o formulazione endovenosa. Le dosi individuali con le capsule e la formulazione orale variavano da 1,5 a 12,5 mg/kg/giorno, con somministrazione da una o due volte al giorno. La formulazione endovenosa è stata somministrata sia come singola infusione alla dose di 2,5 mg/kg sia come infusione una volta al giorno o due volte al giorno alla dose di 2,5 mg/kg. Per la stessa dose giornaliera, la somministrazione due volte al giorno rispetto alla singola somministrazione giornaliera ha prodotto concentrazioni di picco e minime comparabili al singolo dosaggio giornaliero negli adulti. Non è stata osservata una significativa dipendenza dell’AUC e della clearance totale corporea correlata all’età, mentre è stata riportata una debole associazione tra età e volume di distribuzione dell’itraconazolo, Cmax e tasso di emivita finale.

La clearance apparente e il volume di distribuzione dell’itraconazolo sembrano essere correlate al peso.

Idrossipropil--ciclodestrina

In pazienti con normale funzionalità renale il profilo farmacocinetico dell’idrossipropil-- ciclodestrina (componente utilizzato per la preparazione di SPORANOX IV) ha un’emivita breve, che varia da 1 a 2 ore, e dimostra che non si accumula dopo la somministrazione di dosi giornaliere ripetute. In soggetti sani e in pazienti con insufficienza renale da lieve a grave, la maggior parte (>85%) degli 8 g di idrossipropil--ciclodestrina somministrati viene eliminata nelle urine. Dopo una singola somministrazione endovenosa da 200 mg di itraconazolo, nei pazienti con compromissione renale, la clearance dell’idrossipropil- -ciclodestrina risulta diminuita, risultando in una maggiore esposizione di questi pazienti all’idrossipropil-- ciclodestrina. In pazienti con compromissione renale lieve, moderata e grave, il valore dell’emivita è risultato, rispettivamente, maggiore di due, quattro e sei volte del valore normale di emivita. In questi pazienti, somministrazioni successive per endovena potrebbero comportare un accumulo di idrossipropil--ciclodestrina fino a quando non viene raggiunto lo steady-state. L’idrossipropil--ciclodestrina viene eliminata dall’emodialisi.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Itraconazolo

Studi sulla tossicità orale acuta di itraconazolo condotti su topi, ratti, porcellini d’India e cani indicano un ampio margine di sicurezza (da 3 a 16 volte la dose massima raccomandata nell’uomo [MRHD] su base mg/m2).

Itraconazolo non risulta essere un cancerogeno primario in ratti o topi rispettivamente in dosi fino a 20 e 80 mg/kg.

Dati non clinici per itraconazolo non hanno dato indicazione di genotossicità, carcinogenicità primaria o compromissione della fertilità. Ad alte dosi pari a 40 e 80 mg/kg/die nei ratti (1 e 2 volte la MRHD su base mg/m2) sono stati osservati effetti sulla corteccia surrenale, sul fegato e sul sistema dei fagociti mononucleati, ma tali effetti sembrano avere scarsa rilevanza per l’uso clinico proposto. È stato riscontrato che l’itraconazolo ad alte dosi causa un incremento dose- dipendente della tossicità materna, dell’embriotossicità e della teratogenicità in ratti e topi. In cani giovani, a seguito di somministrazione cronica di itraconazolo, è stata osservata una minor densità minerale ossea globale (non si è osservata tossicità per dosi fino a 20 mg/kg (2 volte la MRHD su base mg/m2) e nei ratti sono stati osservati ridotta attività delle ossa piatte, assottigliamento della zona compatta delle ossa grandi ed aumentata fragilità ossea.

Idrossipropil-β-ciclodestrina

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute, genotossicità e tossicità riproduttiva e dello sviluppo. In uno studio di carcinogenesi nel ratto con dosi di 80 mg/kg (2 volte la MRHD su base mg/m2) l’idrossipropil- β-ciclodestrina ha indotto adenocarcinomi nell’intestino crasso e nel pancreas esocrino. Questi risultati non sono stati osservati in un analogo studio di carcinogenicità nel topo. La rilevanza clinica degli adenocarcinomi nell’intestino crasso è bassa e il meccanismo di induzione degli adenocarcinomi nel pancreas esocrino non è considerato rilevante per l’uomo.

Tossicologia riproduttiva

È stato riscontrato che, in relazione alla dose, itraconazolo causa un aumento di tossicità materna, embriotossicità e teratogenicità in ratti e topi in dosi da 40, 80 e 160 mg/kg (0,5 -1 e 4 volte la MRHD su base mg/m2). Nei ratti, la teratogenicità si è manifestata in difetti scheletrici importanti; mentre nei topi in encefalocele e macroglossia. Non sono stati riscontrati effetti teratogeni nei conigli in dosi fino a 80 mg/kg (4 volte la MRHD su base mg/m2).

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Idrossipropil--ciclodestrina glicole propilenico acido cloridrico concentrato sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH) acqua per preparazioni iniettabili.

Sodio Cloruro 0,9% iniettabile Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

 

06.2 Incompatibilità

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L’itraconazolo può potenzialmente precipitare quando SPORANOX IV viene diluito in soluzioni diverse da quella di Cloruro di Sodio 0,9% (50 ml) preparazione iniettabile inclusa nella confezione.

 

06.3 Periodo di validità

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SPORANOX IV Periodo di validità del prodotto come confezionato per la vendita: 2 anni. Sodio Cloruro iniettabile 0,9%: 3 anni.

Soluzione di SPORANOX IV ricostituita: 24 ore.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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SPORANOX IV: conservare a temperatura inferiore ai 25 °C. Conservare nel contenitore originale.

Sodio Cloruro 0,9% iniettabile: conservare a temperatura inferiore ai 25 °C. Non congelare. Soluzione ricostituita: conservare al riparo dalla luce.

Dal punto di vista microbiologico, la soluzione deve essere usata immediatamente dopo la sua preparazione. Se questo non avviene, i tempi e le condizioni di conservazione della soluzione ricostituita prima della sua somministrazione sono responsabilità dell’utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore a 2–8 °C, a meno che la diluizione della soluzione ricostituita non sia avvenuta in condizioni controllate e convalidate di asepsi.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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SPORANOX IV: fiala di vetro siliconizzato di tipo I incolore da 25 ml contenente 250 mg di itraconazolo.

Sodio Cloruro 0,9%: sacca flessibile per infusione in polipropilene, munita di dispositivi di entrata e di uscita flessibili e contenente 52-56 ml di soluzione di cloruro di sodio 0,9%.

Linea di estensione: tubo in polivinilcloruro con valvola di chiusura a 2 vie e filtro in linea.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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L’itraconazolo potrebbe precipitare quando la fiala da 25 ml di SPORANOX IV concentrato viene diluita in soluzioni diverse dalla soluzione iniettabile da 50 ml di cloruro di sodio allo 0,9%. L’intero contenuto della fiala da 25 ml di SPORANOX IV concentrato deve essere diluito nella sacca da infusione contenente la soluzione di cloruro di sodio, che quindi deve essere utilizzata esclusivamente per la somministrazione di SPORANOX IV concentrato. Devono essere usati solo i componenti contenuti nella confezione vendita (sacca di sodio cloruro, linea di estensione con valvola di chiusura a 2 vie e filtro in linea da 0,2 µm e fiala di SPORANOX IV). SPORANOX IV non può essere somministrato insieme ad altri farmaci o liquidi (vedere paragrafo 6.2). Prima di iniziare la diluizione, SPORANOX IV concentrato e il solvente (soluzione di cloruro di sodio) devono essere controllati visivamente. Per la preparazione della soluzione, utilizzare esclusivamente soluzioni limpide prive di particelle estranee.

L’intero contenuto di SPORANOX IV concentrato deve essere iniettato lentamente nella sacca di cloruro di sodio (fino a 60 secondi). Durante il procedimento di diluizione la soluzione potrebbe presentarsi opalescente ma dovrebbe tornare limpida se lievemente agitata. Potrebbero osservarsi aggregati intrinseci al prodotto quando si osserva visivamente la soluzione subito dopo la ricostituzione e prima della somministrazione. Questi aggregati non interferiscono con la qualità del prodotto.

La linea di estensione dedicata con filtro in linea da 0,2 µm deve essere usata per fare in modo che gli aggregati non raggiungano la circolazione sanguigna del ricevente.

SPORANOX IV deve essere preparato per la somministrazione seguendo le seguenti istruzioni: Apertura della fiala Rompere la fiala come sotto indicato:

punto colorato livello di rottura

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Strappare l’involucro lungo la linea tratteggiata ed estrarre la sacca.

Procedura di lavaggio prima dell’infusione

Prima dell’infusione, il catetere deve essere risciacquato per evitare problemi di compatibilità tra quantità residue di altri farmaci e itraconazolo.

Riempire la linea di estensione inclusa nella confezione con filtro in linea da 0,2 µm con soluzione sterile di cloruro di sodio 0,9% e connettere direttamente al catetere endovenoso inserito.

Risciacquare la linea di estensione inserita nella confezione ed il catetere endovenoso inserito con soluzione sterile di cloruro di sodio 0,9%.

Ricostituzione di SPORANOX IV concentrato con la soluzione di cloruro di sodio iniettabile 0,9% Ogni componente deve essere a temperatura ambiente.

Ricostituire solo nella sacca da infusione inclusa nella confezione. Aggiungere alla sacca da infusione tutto il contenuto della fiala di SPORANOX IV concentrato, iniettandolo in condizioni asettiche e con una siringa dotata di un ago della lunghezza appropriata (non fornita con il kit di somministrazione), attraverso il dispositivo di accesso aggiuntivo autosigillante.

Aggiungere l’intero volume (25 ml) di SPORANOX IV concentrato alla sacca in una volta sola e lentamente (fino a 60 secondi). Durante il procedimento di diluizione la soluzione potrebbe presentarsi opalescente. Questo è un fenomeno normale per il prodotto e sparirà subito dopo che l’intero contenuto della fiala da 25 ml di SPORANOX IV è stato diluito nella sacca da infusione di sodio cloruro e lievemente agitata.

Estrarre l’ago dopo l’iniezione di SPORANOX IV concentrato nella sacca.

Miscelare delicatamente il contenuto della sacca una volta che SPORANOX IV concentrato è stato completamente trasferito nella stessa. La soluzione diventerà trasparente ma potrebbero osservarsi aggregati intrinseci al prodotto (descritti come particelle bianche da fibrose a scaglie non cristalline). Questi aggregati non interferiscono con la qualità del prodotto.

La soluzione cosi ottenuta deve essere usata immediatamente e mantenuta al riparo dalla luce diretta. Durante la somministrazione, l’esposizione alla normale illuminazione della stanza è accettabile (vedere paragrafo 6.3 e 6.4).

Infusione

La soluzione ricostituita è solamente per un’infusione in dose singola. Se la soluzione dovesse essere di colore bianco latte che non scompare dopo una lieve agitazione o contiene particelle estranee, o se la sacca di infusione dovesse essere danneggiata, non procedere con la somministrazione.

La sacca da infusione ora deve contenere 25 ml di SPORANOX IV concentrato e 50 ml di cloruro di sodio iniettabile 0,9%.

Nota: la linea di infusione per fleboclisi non è fornita nella confezione. Chiudere il dispositivo di controllo del flusso (per es. valvola girevole) della linea di infusione. Rimuovere la parte removibile della porta esterna. Utilizzando tecniche in asepsi, premere il raccordo perforatore del set di infusione nel dispositivo di accesso flessibile della sacca.

Rilasciare lentamente il dispositivo di controllo del flusso e riempire la camera di gocciolamento fino alla metà comprimendola (pompando).

Aprire il dispositivo di controllo del flusso finché tutta l’aria è stata eliminata dalla linea di infusione.

Collegare il set di infusione alla valvola di chiusura a 2 vie della linea di estensione.

L’infusione di SPORANOX è ora pronta per l’infusione endovenosa al paziente.

Regolare la velocità di infusione a 1 ml/min (circa 25 gocce/min) tramite il dispositivo di controllo del flusso (per es. valvola girevole o pompa infusionale).

Somministrare 60 ml della soluzione in circa 1 ora.

Interrompere l’infusione dopo la somministrazione dei suddetti 60 ml.

Nota: in questo modo vengono somministrati 200 mg di itraconazolo.

Lavare la linea di infusione secondo la procedura di seguito descritta.

Procedura di lavaggio dopo l’infusione

Una volta completata l’infusione, è necessario effettuare un lavaggio completo per pulire il catetere. Ciò viene fatto per evitare problemi di incompatibilità tra il residuo di itraconazolo e altri farmaci che potrebbero essere somministrati successivamente attraverso lo stesso catetere.

Lavare la linea di estensione ed il catetere con 15-20 ml di soluzione sterile di cloruro di sodio allo 0,9% all’altezza della valvola di chiusura a 2 vie, subito prima del filtro da 0,2 m in linea.

Effettuare il lavaggio in modo continuo per un periodo tra i 30 secondi ed i 15 minuti.

Dopo il lavaggio, scollegare ed eliminare la sacca, la linea di infusione e quella di estensione.

Non risterilizzare o riutilizzare il set di infusione di SPORANOX.

Per evitare la precipitazione di itraconazolo, altri medicinali devono essere somministrati tramite il catetere di infusione solo dopo il lavaggio.

Nel caso di cateteri a lume multiplo, altri farmaci non devono essere somministrati fino a quando l’infusione di SPORANOX IV non è stata completata ed il catetere non è stato lavato.

<.. image removed ..> Sacca per infusione di cloruro di sodio

Fiala di SPORANOX IV

Linea di infusione per fleboclisi (non fornita)

4 & 5. Linea di estensione con valvola di chiusura a 2 vie e filtro in linea

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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JANSSEN-CILAG SpA Via M. Buonarroti, 23 20093 COLOGNO MONZESE (Milano)

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Prima AIC 21.06.2004 Rinnovo dell’AIC (Common Renewal Date – durata illimitata) 21/07/2009

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 07/04/2022