Toviaz 4 Mg Compresse A Rilascio Prolungato –

Toviaz 4 Mg Compresse A Rilascio Prolungato

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Toviaz 4 Mg Compresse A Rilascio Prolungato: ultimo aggiornamento pagina: 25/06/2018 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Toviaz

01.0 Denominazione del medicinale

Indice
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TOVIAZ 4 mg compresse a rilascio prolungato

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 4 mg di fesoterodina fumarato corrispondenti a 3,1 mg di fesoterodina.

Eccipienti:
Ogni compressa a rilascio prolungato da 4 mg contiene 0,525 mg di lecitina di soia e 91,125 mg di lattosio monoidrato.

Per l´elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse a rilascio prolungato Le compresse da 4 mg sono di colore azzurro, ovali, biconvesse, rivestite con film e con impressa la sigla ‘SP´ su un lato.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento dei sintomi (aumento della frequenza urinaria e/o dell´urgenza della minzione e/o incontinenza da urgenza) che possono manifestarsi in pazienti affetti da sindrome della vescica iperattiva.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Adulti (inclusi gli anziani)La dose iniziale raccomandata
è di 4 mg una volta al giorno.
La
dose può essere aumentata a 8 mg una volta al giorno in base alla risposta individuale.
La dose massima
giornaliera è di 8
mg. L´effetto
completo del trattamento
è stato osservato tra 2 e 8 settimane.
Pertanto, si raccomanda di
rivalutare l´efficacia per il
singolo paziente dopo 8 settimane
di terapia. Le compresse
devono essere assunte una volta al giorno
con un po´ di liquido
ed inghiottite intere.
TOVIAZ può essere somministrato
con o senza cibo. Nei soggetti con normale
funzionalità renale ed epatica
sottoposti ad un trattamento
concomitante con inibitori potenti
del CYP3A4, la dose massima
giornaliera di TOVIAZ deve essere
di 4 mg una voltaal giorno
(vedere
paragrafo 4-5).
Quando è in corso un trattamento concomitante con un inibitore
moderato del CYP3A4, un incremento della dose a 8
mg deve essere preceduto da una valutazione
della risposta e della tollerabilità del singolo paziente (vedere paragrafi
4-4 e 4-5). Insufficienza renale ed epaticaNella seguente tabella sono riportate
le raccomandazioni
posologiche
per i soggetti con insufficienza
renale ed epatica in assenza e in presenza di una terapia concomitante
con inibitori moderati
e potentidel CYP3A4
(vedere paragrafi 4-3, 4-4, 4-5
e 5-2).

Inibitori
moderati(3)
o
potenti(4)
del
CYP3A4
Nessuno Moderati Potenti
Insufficienza renale(1) Lieve (2)4→8 mg 4 mg Deve essereevitata
Moderata 4→8 mg(2) 4
mg
Controindicata
Grave 4
mg
Deve essereevitata Controindicata
Insufficienza epatica Lieve 4→8 mg(2) 4 mg Deve essereevitata
Moderata 4
mg
Deve essereevitata Controindicata
(1) VFG lieve = 50-80 ml/min; VFG moderato = 30-50 ml/min; VFG grave =
<30 ml/min(2) L´incremento della dose deve essere
effettuato con cautela.
Vedere paragrafi
4-4, 4-5 e 5-2(3) Non sono stati
condotti studi
con inibitori
moderati del CYP3A4- Vedere
paragrafo 4-5 (4)
Inibitori potenti
del CYP3A4- Vedere paragrafi
4-3, 4-4 e 4-5

TOVIAZ è controindicato in soggetti
con insufficienza grave della
funzionalità epatica (vedereparagrafo 4-3). Popolazione pediatricaL´impiego
di TOVIAZ non è raccomandato
nei bambini
e negli adolescenti al di sotto di
18 anni a causa della mancanza di
dati sulla sicurezza e sull´efficacia
(vedere paragrafo 5-2).

04.3 Controindicazioni

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 Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, alle arachidi o alla soia  Ritenzione urinaria  Ritenzione gastrica  Glaucoma ad angolo chiuso non controllato  Miastenia grave  Insufficienza epatica grave (Child Pugh C)  Uso concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 in soggetti con insufficienza epatica o renale da moderata a grave  Colite ulcerosa grave  Colon ingrandito.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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TOVIAZ deve essere utilizzato con cautela in pazienti con:
 Ostruzione clinicamente significativa del deflusso vescicale a rischio di ritenzione urinaria (vedere paragrafo 4.3)  Disturbi gastrointestinali ostruttivi (ad es.
stenosi pilorica)  Reflusso gastroesofageo e/o assunzione concomitante di medicinali (quali bisfosfonati orali) che possono causare o esacerbare l´esofagite  Riduzione della motilità gastrointestinale  Neuropatia autonomica  Glaucoma ad angolo chiuso controllato Si deve usare cautela nel prescrivere fesoterodina o nell´aumentarne la dose in pazienti in cui si prevede un aumento dell´esposizione al metabolita attivo (vedere paragrafo 5.1):

–   Insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2)
–   Insufficienza renale (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2)
–   Somministrazione concomitante di inibitori potenti o moderati del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.5)
–   Somministrazione concomitante di un inibitore potente del CYP2D6 (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).

Nei pazienti con una combinazione di questi fattori, si prevedono ulteriori incrementi dell´esposizione al farmaco.
E´ probabile che si verifichino effetti indesiderati antimuscarinici dose-dipendenti.
Nelle popolazioni di pazienti in cui la dose può essere aumentata ad 8 mg una volta al giorno, l´aumento della dose deve essere preceduto da una valutazione della risposta individuale e della tollerabilità.

Come con tutti i medicinali indicati per il trattamento della vescica iperattiva, prima di considerare qualsiasi trattamento con farmaci antimuscarinici devono essere escluse eventuali cause organiche.
La sicurezza e l´efficacia del farmaco non sono state ancora accertate in pazienti con iperattività del detrusore di origine neurogena.

Altre cause di minzione frequente (trattamento dello scompenso cardiaco o malattia renale) devono essere valutate prima di iniziare il trattamento con fesoterodina.
In presenza di infezione delle vie urinarie, deve essere adottato un approccio medico adeguato/deve essere avviata una terapia antibatterica.

L´uso concomitante di fesoterodina e di un induttore potente del CYP3A4 (ad es.
carbamazepina, rifampicina, fenobarbital, fenitoina, erba di S.
Giovanni) non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

Come per altri antimuscarinici, la fesoterodina deve essere impiegata con cautela in pazienti a rischio di un prolungamento dell´intervallo QT (ad es.
ipokaliemia, bradicardia e somministrazione concomitante di medicinali che prolungano l´intervallo QT) e con storia di malattie cardiache pre- esistenti correlate (ad es.
ischemia miocardica, aritmia, scompenso cardiaco congestizio) (vedere paragrafo 4.8).
Questo si applica in particolare in caso di assunzione di inibitori potenti del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.1).

Lattosio Le compresse di TOVIAZ a rilascio prolungato contengono lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio– galattosio, non devono assumere questo medicinale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Interazioni farmacologiche Si deve usare cautela in caso di somministrazione concomitante di fesoterodina con altri agenti antimuscarinici e medicinali con proprietà anticolinergiche (ad es.
amantadina, antidepressivi triciclici, alcuni neurolettici) poiché ciò può comportare effetti terapeutici ed effetti indesiderati più pronunciati (ad es.
stipsi, secchezza della bocca, sonnolenza, ritenzione urinaria).
Fesoterodina può ridurre l´effetto dei medicinali che stimolano la motilità del tratto gastrointestinale, come ad esempio la metoclopromide.

Interazioni farmacocinetiche I dati in vitro dimostrano che, a concentrazioni plasmatiche clinicamente rilevanti, il metabolita attivo di fesoterodina non inibisce il CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 o 3A4 e non induce il CYP1A2, 2B6, 2C9, 2C19 o 3A4.
È pertanto improbabile che fesoterodina alteri la clearance dei medicinali che vengono metabolizzati da questi enzimi.

Inibitori del CYP3A4 Inibitori potenti del CYP3A4 A seguito di inibizione del CYP3A4 per somministrazione concomitante di ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, i valori di Cmax e AUC del metabolita attivo di fesoterodina sono aumentati rispettivamente di 2,0 e 2,3 volte nei metabolizzatori rapidi del CYP2D6, e di 2,1 e 2,5 volte nei metabolizzatori lenti del CYP2D6.
Pertanto la dose massima di fesoterodina deve essere limitata a 4 mg se somministrata contemporaneamente agli inibitori potenti del CYP3A4 (ad es.
atazanavir, claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir (e tutti i trattamenti con inibitori delle proteasi potenziati con ritonavir), saquinavir e telitromicina (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Inibitori moderati del CYP3A4 Non sono stati eseguiti studi per valutare gli effetti di un inibitore moderato del CYP3A4 (ad es.
amprenavir, aprepitant, diltiazem, eritromicina, fluconazolo, fosamprenavir, succo di pompelmo, verapamil) sulla farmacocinetica di fesoterodina.
Si prevede comunque un aumento dell´esposizione al metabolita attivo di fesoterodina, sebbene un aumento inferiore a quello osservato con un inibitore potente del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Induttori del CYP3A4 A seguito dell´induzione del CYP3A4 per somministrazione concomitante di rifampicina 600 mg una volta al giorno, i valori di Cmax e AUC del metabolita attivo di fesoterodina sono diminuiti rispettivamente di circa il 70% e 75% dopo somministrazione orale di fesoterodina 8 mg.

L´induzione del CYP3A4 può portare a livelli plasmatici subterapeutici.
L´uso concomitante di induttori del CYP3A4 (ad es.
carbamazepina, rifampicina, fenobarbital, fenitoina, erba di S.
Giovanni) non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).

Inibitori del CYP2D6 L´interazione con inibitori del CYP2D6 non è stata testata clinicamente.
I valori medi di Cmax e AUC del metabolita attivo sono rispettivamente 1,7 e 2,0 volte superiori nei metabolizzatori lenti del CYP2D6 rispetto ai metabolizzatori rapidi.
La somministrazione concomitante di un inibitore potente del CYP2D6 può portare ad un aumento dell´esposizione al farmaco e ad un incremento degli eventi avversi.
Può essere necessaria una riduzione della dose a 4 mg (vedere paragrafo 4.4).

Contraccettivi orali Fesoterodina non pregiudica la soppressione dell´ovulazione indotta dalla contraccezione ormonale per uso orale.
In presenza di fesoterodina non si verificano cambiamenti nelle concentrazioni plasmatiche di contraccettivi orali di tipo combinato contenenti etinilestradiolo e levonorgestrel.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di fesoterodina in donne in gravidanza.
Gli studi sulla tossicità riproduttiva eseguiti con fesoterodina su animali evidenziano una embriotossicità minima (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
L´impiego di TOVIAZ non è raccomandato durante la gravidanza.

Allattamento Non è noto se fesoterodina venga escreta nel latte umano; pertanto, si raccomanda di non allattare durante il trattamento con TOVIAZ.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull´uso di macchinari.
Come per altri agenti antimuscarinici, si deve usare cautela durante la guida di veicoli o l´uso di macchinari perché potrebbero verificarsi effetti indesiderati come visione offuscata, capogiro e sonnolenza (vedere paragrafo 4.8).

04.8 Effetti indesiderati

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La sicurezza di fesoterodina è stata valutata
in studi clinici controllati
con placebo su un totale di2.859
pazienti con vescica iperattiva, 780 dei quali avevano assunto placebo. Per effetto delle proprietà farmacologiche
di fesoterodina, il trattamento può indurre effetti antimuscarinici
da lievi a moderati,
quali secchezza
della
bocca, secchezza
oculare, dispepsia e stipsi.La secchezza della bocca, l´unico evento
molto
comune,
si è verificato con una frequenza del
28,8%nel gruppo di trattamento con fesoterodina
rispetto all´8,5% nel gruppo placebo.
La maggior partedegli eventi avversi si è verificata
nel primo mese di trattamento ad eccezione
di quei casi, classificati come
ritenzione urinaria o volume residuo
di urina
maggiore di 200 ml, che possono verificarsi
dopo trattamenti a lungo termine e che sono stati più frequenti
nei soggetti di sesso maschile rispetto a quellidi sesso femminile. La tabella sottostante
riporta la frequenza delle reazioni
avverse emerse in corso di trattamento
in studi clinici controllati con
placebo.
Le reazioni avverse
riportate in questa tabella si riferiscono
agli eventiche si sono
verificati con una frequenza
molto
comune
(≥ 1/10), comune
(≥ 1/100, < 1/10) o non comune
(≥ 1/1-000, < 1/100). Nell´ambito
di ciascuna classe di frequenza, gli effetti
indesiderati sono riportati
in ordine decrescentedi gravità.

Classificazione
per sistemie organi
Molto comune Comune Non comune*
Patologie cardiache Tachicardia
Patologie del sistemanervoso Capogiro;Cefalea Disgeusia;Sonnolenza
Patologie dell´occhio Secchezza
oculare
Patologie dell´orecchio
e dellabirinto
Vertigini
Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche Secchezza della gola Dolore faringolaringeo;Tosse;Secchezza
nasale
Patologie gastrointestinali Secchezza
della bocca
Dolore addominale;Diarrea; Dispepsia; Stipsi;
Nausea
Fastidio addominale;Flatulenza
Patologie renali e urinarie Disuria Ritenzione urinaria(inclusi sensazione
di ritenzione di urina;
disturbi della minzione);
Minzione ritardata
Patologie della
cute e deltessuto sottocutaneo
Rash;Secchezza
cutanea
Infezioni e infestazioni Infezioni delle vieurinarie
Patologie sistemiche econdizioni relative
alla sede di somministrazione
Astenia
Patologie epatobiliari Aumento
di ALT;Aumento
di GGT
Disturbi psichiatrici Insonnia

* 5 casi o più In studi clinici
condotti con fesoterodina, sono
stati riportati
aumenti elevati degli enzimi
epatici conuna frequenza di insorgenza non diversa
da quella del gruppo trattato con
placebo.
La relazione con il trattamento
a base di fesoterodina non è chiara. Sono stati eseguiti elettrocardiogrammi
su 782 pazienti trattati con 4
mg di fesoterodina, 785 con 8 mgdi fesoterodina, 222 con 12
mg di fesoterodina e 780 con placebo.
Nei
pazienti trattati con fesoterodina, l´intervallo QT corretto per la frequenza
cardiaca non differiva da quello rilevato neipazienti trattati
con placebo.
I tassi di incidenza di QTc ≥ 500 ms successivi al basale o di aumento diQTc ≥ 60 ms sono pari a 1,9%, 1,3%, 1,4%
e 1,5% rispettivamente
per fesoterodina 4 mg,
8 mg,12
mg e placebo.
La rilevanza
clinica di questi dati dipenderà
dai fattori di rischio individuali e dalla suscettibilità del singolo paziente (vedere paragrafo 4-4-)

04.9 Sovradosaggio

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Il sovradosaggio con agenti antimuscarinici, compresa la fesoterodina, può dare luogo a gravi effetti anticolinergici.
Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.
In caso di sovradosaggio, si raccomanda di monitorare l´ECG; devono inoltre essere adottate misure standard di supporto per gestire il prolungamento dell´intervallo QT.
Fesoterodina è stata somministrata in condizioni di sicurezza in studi clinici a dosaggi fino a 28 mg/die.

In caso di sovradosaggio da fesoterodina, i pazienti devono essere trattati con lavanda gastrica e carbone attivo.
I sintomi devono essere trattati come segue:

–   Gravi effetti anticolinergici centrali (ad es.
allucinazioni, grave eccitazione):
trattare con fisostigmina
–   Convulsioni o marcata eccitazione:
trattare con benzodiazepine
–   Insufficienza respiratoria:
trattare con respirazione artificiale
–   Tachicardia:
trattare con ß-bloccanti
–   Ritenzione urinaria:
trattare con utilizzo di cateterizzazione
–   Midriasi:
trattare con collirio a base di pilocarpina e/o portando il paziente in una stanza buia.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica:
antispastici urinari, codice ATC: G04B
D11- Fesoterodina è uno specifico
antagonista competitivo
del recettore muscarinico.
Esso viene
rapidamente e ampiamente idrolizzato da
esterasi plasmatiche non-specifiche nel derivato5.idrossimetile,
il suo metabolita
attivo primario,
che rappresenta il principale
principio attivo farmacologico di
fesoterodina. L´efficacia di dosi fisse di
fesoterodina 4 mg e 8 mg è stata valutata in due studi randomizzati di fase 3in doppio cieco
e controllati verso placebo della durata
di 12 settimane, in pazienti di sesso femminile (79%) e maschile (21%) e con età media di 58 anni (range
compreso
tra 19 e 91 anni).
Il
33%
dei pazienti era di età ≥ 65 anni e l´11% ≥ 75 anni. Al termine
del trattamento,
i pazienti trattati con fesoterodina
presentavano, rispetto al placebo, riduzioni
medie statisticamente
significative del numero di minzioni nelle 24 ore e del numero di episodi di incontinenza
da urgenza nelle 24 ore.
Analogamente,
la percentuale di risposta (% di pazienti che hanno riportato
le proprie condizioni come “sensibilmente migliorate”
o “migliorate” utilizzando una Scala
di valutazione dei Benefici Terapeutici
di 4 punti) è stata
significativamentesuperiore con fesoterodina rispetto al
placebo.
Inoltre, fesoterodina ha migliorato la variazione mediadel volume
urinario vuotato per
minzione e la variazione
media del numero di giorni con normale continenza a settimana
(vedere di seguito la Tabella 1).Tabella 1: Variazioni
medie dal basale al termine del trattamento per gli endpoint primari e secondari selezionati

Studio
1
Studio
2
Parametro Placebo Fesoterodina4 mg Fesoterodina8 mg Farmaco
diconfronto
attivo
Placebo Fesoterodina4 mg Fesoterodina8 mg
Numero di minzioni
nelle 24 ore #
N=”2″79 N=”2″65 N=”2″76 N=”2″83 N=”2″66 N=”2″67 N=”2″67
Basale 12,0 11,6 11,9 11,5 12,2 12,9 12,0
Variazionedal basale -1,02 -1,74 -1,94 -1,69 -1,02 -1,86 -1,94
Valore
p
< 0,001 < 0,001 0,032 < 0,001
Percentuale di responder (risposta al
trattamento) #
N=”2″79 N=”2″65 N=”2″76 N=”2″83 N=”2″66 N=”2″67 N=”2″67
Percentualedi
risposta
53,4% 74,7% 79,0% 72,4% 45,1% 63,7% 74,2%
Valore
p
< 0,001 < 0,001 < 0,001 < 0,001
Numero di episodi di incontinenza da urgenza
nelle 24 ore
N=”2″11 N=199 N=”2″23 N=”2″23 N=”2″05 N=”2″28 N=”2″18
Basale 3,7 3,8 3,7 3,8 3,7 3,9 3,9
Variazionedal basale -1,20 -2,06 -2,27 -1,83 -1,00 -1,77 -2,42
Valore p 0,001 <
0,001
0,003 <
0,001
Numero di giorni con normale
continenza a settimana
N=”2″11 N=199 N=”2″23 N=”2″23 N=”2″05 N=”2″28 N=”2″18
Basale 0,8 0,8 0,6 0,6 0,6 0,7 0,7
Variazionedal basale 2,1 2,8 3,4 2,5 1,4 2,4 2,8
Valore
p
0,007 < 0,001 < 0,001 < 0,001
Volume urinario vuotato per minzione (ml)
N=”2″79 N=”2″65 N=”2″76 N=”2″83 N=”2″66 N=”2″67 N=”2″67
Basale 150 160 154 154 159 152 156
Variazionedal basale 10 27 33 24 8 17 33
Valore
p
< 0,001 < 0,001 0,150 < 0,001

# endpoint primari Elettrofisiologia cardiaca: L´effetto di fesoterodina 4 mg e 28 mg sull´intervallo QT è stato accuratamente
valutato in uno studio
in doppio cieco randomizzato condotto su gruppi paralleli controllato verso
placebo e controllo positivo (moxifloxacina 400 mg) in 261
soggetti di sesso maschile e femminile
di età compresa
tra 45 e 65 anni con trattamento giornaliero
per un periodo
di3 giorni.
Le variazioni del QTc rispetto al basale valutate
con il metodo di correzione di Fridericia
non hanno evidenziato alcuna
differenza tra il trattamento
attivo ed il gruppo placebo.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento A causa della rapida ed ampia idrolisi da parte delle esterasi plasmatiche non-specifiche, non è stata rilevata la presenza di fesoterodina nel plasma dopo somministrazione orale.

La biodisponibilità del metabolita attivo è del 52%.
Dopo somministrazione orale di dosi singole o multiple da 4 mg a 28 mg di fesoterodina, le concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo sono proporzionali alla dose.
I livelli plasmatici massimi vengono raggiunti dopo circa 5 ore.
I livelli plasmatici terapeutici si raggiungono dopo la prima somministrazione di fesoterodina.
Dopo la somministrazione di dosi multiple non si verifica alcun accumulo.

Distribuzione Il legame alle proteine plasmatiche del metabolita attivo è basso, con circa il 50% legato all´albumina e alla glicoproteina acida alfa-1.
Il volume medio di distribuzione allo steady-state a seguito di infusione per via endovenosa del metabolita attivo è pari a 169 l.

Metabolismo Dopo somministrazione orale, fesoterodina viene rapidamente ed ampiamente idrolizzata nel suo metabolita attivo, a sua volta ulteriormente metabolizzato nel fegato nel proprio metabolita carbossile, carbossil-N-desisopropile e N-desisopropile, con coinvolgimento di CYP2D6 e CYP3A4.
Nessuno di questi metaboliti contribuisce in misura significativa all´attività antimuscarinica di fesoterodina.
I valori medi di Cmax e AUC del metabolita attivo sono rispettivamente 1,7 e 2,0 volte superiori nei metabolizzatori lenti del CYP2D6 rispetto ai metabolizzatori rapidi.

Eliminazione Il metabolismo epatico e l´escrezione renale contribuiscono in misura significativa all´eliminazione del metabolita attivo.
Dopo somministrazione orale di fesoterodina, il 70% circa della dose somministrata è stato rinvenuto nelle urine sotto forma di metabolita attivo (16%), metabolita carbossile (34%), metabolita carbossil-N-desisopropile (18%) o metabolita N-desisopropile (1%), e una quantità minore (7%) è stata rinvenuta nelle feci.
A seguito di somministrazione orale l´emivita terminale del metabolita attivo è di circa 7 ore ed è limitata dalla velocità di assorbimento.

Età e sesso Non si raccomanda alcun adeguamento di dosaggio in queste sottopopolazioni.
La farmacocinetica di fesoterodina non è significativamente influenzata dall´età e dal sesso.

Pazienti pediatrici La farmacocinetica di fesoterodina non è stata valutata nei pazienti pediatrici.

Insufficienza renale In pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (VFG 30-80 ml/min), i valori di Cmax e AUC del metabolita attivo sono rispettivamente aumentati fino a 1,5 e 1,8 volte rispetto ai soggetti sani.
In pazienti con insufficienza renale grave (VFG
< 30 ml/min), i valori di Cmax e AUC sono rispettivamente aumentati di 2,0 e 2,3 volte.

Insufficienza epatica In pazienti con insufficienza epatica moderata (Child Pugh B), i valori di Cmax e AUC del metabolita attivo sono rispettivamente aumentati di 1,4 e 2,1 volte rispetto ai soggetti sani.
La farmacocinetica di fesoterodina in pazienti con insufficienza epatica grave non è stata studiata.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In studi non clinici di safety pharmacology, tossicità generale, genotossicità e di carcinogenicità non sono stati osservati effetti clinicamente rilevanti, ad esclusione di quelli correlati all´effetto farmacologico del principio attivo.
Studi sulla riproduzione hanno evidenziato embriotossicità di entità minima a dosi simili a quelle tossiche per la madre (aumento dei casi di riassorbimento, perdite pre-impianto e post-impianto).

Concentrazioni del metabolita attivo di fesoterodina superiori a quelle terapeutiche hanno mostrato una inibizione della corrente di ioni K+ in canali clonati del gene umano ether-à-go-go-correlato (hERG) e un prolungamento della durata del potenziale d´azione (70% e 90% di ripolarizzazione) in fibre isolate del Purkinje di cane.
Tuttavia, in cani coscienti dopo assunzione di fesoterodina 8 mg una volta al giorno il metabolita attivo non ha prodotto alcun effetto sugli intervalli QT e QTc a esposizioni plasmatiche di almeno 33 volte superiori rispetto al picco medio di concentrazione plasmatica libera rilevata in soggetti umani riconosciuti come metabolizzatori rapidi, e di 21 volte superiori rispetto a quelle misurate in soggetti riconosciuti come metabolizzatori lenti del CYP2D6.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa Xilitolo Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina Ipromellosa Dibeenato di glicerina Talco Rivestimento Alcol polivinilico Diossido di titanio (E171) Macrogol (3350) Talco Lecitina di soia Lacca di alluminio, contenente indaco carminio (E132)

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente

06.3 Periodo di validità

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2 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere dall´umidità.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Le compresse di TOVIAZ da 4 mg sono confezionate in blister alluminio-alluminio in astucci di cartone contenenti 7, 14, 28, 56 o 98 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità con la normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Schwarz Pharma AG Alfred-Nobel-Straße 10 40789 Monheim Germania Tel + 49 2173 48.0 Fax + 49 2173 48.1608 e-mail:
info-schwarzpharma.com

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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ND

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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{GG/MM/AAAA}

10.0 Data di revisione del testo

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{MM/AAAA} I