Vaxipar
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Vaxipar: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
VAXIPAR
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Sospensione liofilizzata del ceppo attenuato Urabe AM 9 di virus della parotite coltivato in colture di cellule di embrione di pollo.
Ogni dose di 0,5 ml, dopo ricostituzione con l’apposito solvente (acqua per preparazioni iniettabili), contiene:
Principi attivi: non meno di 5.000 TCID50 di virus della parotite (ceppo Urabe AM 9).
Eccipienti: soluzione salina stabilizzante q.b. a 0,5 ml. Il vaccino contiene non più di 5 mg/dose di neomicina solfato (residuo del processo di produzione).
03.0 Forma farmaceutica
Liofilizzato da ricostituire con 0,5 ml di solvente – iniettabile per via sottocutanea.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Vaccinazione preventiva contro la parotite
Età per la vaccinazione – L’età raccomandata per la vaccinazione è intomo al primo anno di vita (12 mesi) o dopo. La vaccinazione in età più precoce può essere presa in considerazione per particolari condizioni epidemiologiche. In questi casi poiché gli anticorpi passivi di origine materna eventualmente ancora presenti possono influire sull’efficacia della vaccinazione, deve essere valutata l’opportunità di una dose di richiamo al 15° mese di età. La profilassi vaccinale contro la parotite è inoltre raccomandata negli adolescenti e negli adulti maschi senza storia di parotite, specie se vivono in comunità; cioè in quelle fasce di età per le quali maggiormente si riscontrano quadri clinici con severe complicanze. Ad ogni modo la vaccinazione di soggetti già immuni o con malattia in incubazione non presenta alcun rischio particolare.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Una sola dose di 0,5 ml iniettata per via sottocutanea nella regione glutea o deltoidea dopo aver ricostituito con l’apposito solvente il vaccino liofilizzato. Prima di infiggere l’ago si lascino asciugare le superfici (cute, tappo del flacone con vaccino) che sono state disinfettate. Tracce di alcool o di altri antisettici possono inattivare il virus.
04.3 Controindicazioni
Malattie febbrili
In caso di malattie febbrili la vaccinazione deve essere differita fino al completo ristabilimento dei soggetti da vaccinare.
Stati immunitari alterati: alcuni stati morbosi o il trattamento con alcuni farmaci possono potenziare la moltiplicazione dei virus attenuati utilizzati per la vaccinazione. Pertanto in caso di affezioni proliferative maligne dei tessuti linforeticolari (leucemia, linfosarcoma,mielomatosi, morbo di Hodgkin) o trattamento con immunodepressori o a/e ipogammaglobulinemie, la vaccinazione è controindicata.
Allergie
Il vaccino è controindicato in caso di ipersensibilità accertata alla neomicina.
Tubercolosi
La presenza di forme attive non trattate di tubercolosi rappresenta una controindicazione alla vaccinazione, anche se non esistono dati che dimostrano che il vaccino abbia un effetto esacerbante nella infezione tubercolare.
La vaccinazione è controindicata in gravidanza. Questa precauzione è basata sul rischio teorico di infezione fetale che potrebbe manifestarsi quando si usa un qualsiasi vaccino a virus vivo, in donne gravide o che risultino tali nei tre mesi seguenti la vaccinazione. Sebbene non siano riportati casi di infezioni fetali associati all’uso del vaccino antiparotitico, non è consigliabile intraprendere una gravidanza prima che siano trascorsi almeno 3 mesi dalla vaccinazione.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
La iniezione di numerose sostanze, in particolare proteine, può causare reazioni di tipo anafilattico e perciò una soluzione di adrenalina 1:1000 deve essere tenuta pronta per l’uso immediato.
Avvertenze
Il vaccino deve essere somministrato con cautela ai bambini che hanno una storia di disturbi cerebrali o convulsioni febbrili. In tali casi il Medico deve vigilare per una reazione febbrile che può occorrere tra il 5° ed il 12° giorno e deve prendere le appropriate precauzioni.
Una temporanea soppressione della reattività alla prova con tubercolina può verificarsi in alcuni soggetti dopo la somministrazione del vaccino. Questa anergia può persistere da 3 a 8 settimane.
Prima di iniettare il vaccino nei soggetti che abbiano ricevuto iniezioni di immunoglobuline umane si devono attendere tre mesi,perché gli anticorpi presenti nelle immunoglobuline possono neutralizzare il virus attenuato e così pure è consigliabile un intervallo di tre settimane dalla vaccinazione nella somministrazione di immunoglobuline.
La somministrazione del vaccino contro la parotite può essere eseguita contemporaneamente alla somministrazione del vaccino poliomielitico orale, di vaccino contro il morbillo, di vaccino contro la rosolia.
Se la somministrazione non è contemporanea, occorre attendere almeno 4 settimane.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Nei soggetti sottoposti a trattamento con immunodepressori la risposta immunitaria al vaccino può essere diminuita.
04.6 Gravidanza e allattamento
La vaccinazione contro la parotite è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono riportati effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.
04.8 Effetti indesiderati
Le reazioni postvaccinali provocate dal vaccino contro la parotite sono molto rare e benigne.
Occasionalmente possono verificarsi in una limitata percentuale di casi: febbre, rash, prurito, porpora e tumefazione delle parotidi. Tali reazioni sono modeste e di breve durata.
Sono state segnalate, sia pure raramente, reazioni del sistema nervoso centrale come convulsioni febbrili, meningiti o meningoencefaliti. Le meningiti o meningoencefaliti sono normalmente benigne e completamente reversibili.
L’incidenza di questi episodi è comunque nettamente inferiore a quella che si verifica in seguito a infezione da virus parotitico selvaggio.
04.9 Sovradosaggio
Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
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05.2 Proprietà farmacocinetiche
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05.3 Dati preclinici di sicurezza
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INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
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06.2 Incompatibilità
Non sono stati riportati casi di incompatibilità.
06.3 Periodo di validità
La validità del prodotto è di 24 mesi, se conservato alla temperatura compresa fra +2 °C e +8 °C.
La data di scadenza indicata sull’astuccio si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
In frigorifero alla temperatura compresa fra +2 °C e +8 °C. Proteggere dalla luce. Il vaccino ricostituito deve essere utilizzato immediatamente.
06.5 Natura e contenuto della confezione
1 flacone di vetro bianco neutro 1ª classe idrolitica, contenente 1 dose di vaccino liofilizzato ed 1 fiala di vetro bianco neutro1ª classe idrolitica, contenente 0,5 ml di solvente
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
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07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
CHIRON S.p.A.
Via Fiorentina, 1 – 53100 Siena (SI)
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
AIC n. Min.San. n. 027504036 – Fl liof 1 ds + fiala solv 0,5 ml
Data di prima commercializzazione: anno 1991.
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
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10.0 Data di revisione del testo
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