COVID-19: i positivi asintomatici non sono contagiosi?

COVID-19: i positivi asintomatici non sono contagiosi?

Un recente studio pubblicato il 20 novembre 2020 sulla prestigiosa rivista “Nature”, dimostrerebbe che i soggetti positivi al SARS-CoV-2 ma asintomatici, non sarebbero in grado di infettare i contatti stretti.

Lo studio è basato su un programma di screening effettuato nella cittĂ  di Whuan, epicentro della pandemia, fra il 14 maggio ed il 1 giugno 2020, nella fase di “post-lockdown”, mediante tampone naso-faringeo per la ricerca degli acidi nucleici del Coronavirus (“tampone molecolare”).

Hanno partecipato praticamente tutti i cittadini di Whuan: 92,9% della popolazione, per un totale di 9.899.828 cittadini.

Lo screening dei 9.865.404 partecipanti senza una precedente storia clinica di COVID-19 non ha dimostrato nessun nuovo caso di malattia e ha identificato 300 casi positivi asintomatici.

Sono stati “tracciati” 1.174 contatti stretti dei 300 casi positivi asintomatici e tutti quanti sono risultati negativi.

Dei 34.424 partecipanti che erano stati precedentemente ricoverati per COVID-19, 107 sono risultati nuovamente positivi (0,310 %).

Le colture virali effettuate su tutti i soggetti positivi asintomatici e su tutti i casi risultati nuovamente positivi dopo una precedente infezione, sono risultate negative.

Il dosaggio degli anticorpi anti SARS-CoV-2 eseguito sui 300 casi positivi asintomatici è risultato positivo in 190 casi, indicando che il 63,3% dei casi asintomatici era realmente infetto, mentre il restante 36,7% negativo sia alle IgG sia alle IgM indicherebbe o la possibilitĂ  di una “finestra” infettiva o di “falsi negativi” del tampone molecolare.

Studi precedenti hanno dimostrato che gli individui asintomatici infettati da SARS-CoV-2 erano contagiosi (https://www.nature.com/articles/s41467-020-19802-w#ref-CR3) e potevano sviluppare sintomi in un secondo tempo. (https://www.nature.com/articles/s41467-020-19802-w#ref-CR4)

Tuttavia i soggetti asintomatici hanno una minore carica virale ed una minore durata di diffusione del virus rispetto ai soggetti sintomatici (https://www.nature.com/articles/s41467-020-19802-w#ref-CR5) ed in questo studio, le colture virali eseguite sui positivi asintomatici sono risultate tutte negative e tutti i contatti stretti dei positivi asintomatici sono risultati negativi al tampone molecolare, indicando che i casi positivi asintomatici non erano contagiosi.

Il tasso dei ripositivizzati è risultato molto basso ed i risultati delle colture virali e del contact tracing dei soggetti nuovamente positivi mostra che essi non sono contagiosi, in accordo anche con altre fonti: uno studio coreano ha infatti dimostrato che su 790 contatti di 285 casi ripositivizzati, nessuno ha contratto la malattia.

Questi risultati potrebbero essere molto importanti per stabilire strategie di controllo e prevenzione nelle fasi di post-lockdown.

Per leggere l’articolo originale: https://www.nature.com/articles/s41467-020-19802-w?s=09