Allergia al grano e al frumento

Allergia al grano e al frumento

L’ Allergia al Grano viene definita come una reazione avversa su base immunologica alle proteine del frumento. La sua diffusione viene riportata da vari studi fra lo 0,5% ed il 4% della popolazione.

Patogenesi e clinica

Gli anticorpi anti-IgE hanno un ruolo fondamentale nella patogenesi dell’allergia al grano, ma a seconda della via di ingresso dell’ allergene e del tipo di meccanismo immunologico sottostante, essa può assumere diverse forme cliniche:

Allergia al Grano alimentare

La risposta allergica all’ingestione di grano può essere divisa in due tipi.

La Anafilassi Grano-Dipendente Indotta dall’ Esercizio fisico (WDEIA) che è una sindrome ben definita, indotta da un tipo specifico di proteina del grano: la Omega-5-Gliadina, ed altre forme aspecifiche di allergia come la dermatite atopica, l’orticaria e l’anafilassi, che sembrano correlate ad un’ampia varietà di proteine del grano.

Studi con proteine purificate, utilizzando test di legame con IgE del siero di pazienti affetti da queste forme aspecifiche, hanno dimostrato che il 60% dei pazienti aveva anticorpi IgE anti-alfa-gliadina, anti-beta-gliadina ed anti-subunità a basso peso molecolare, il 55% anti-gamma-gliadina, il 48% anti-omega-gliadina ed il 26% anti-subunità ad alto
peso molecolare.

Anafilassi Grano-Dipendente Indotta dall’ Esercizio fisico (WDEIA)

I pazienti con WDEIA mostrano una variabilità di sintomi clinici che vanno dall’orticaria generalizzata fino a gravi reazioni allergiche inclusa la anafilassi.

Utilizzando peptidi sintetici, i ricercatori hanno individuato sette epitopi (cioè la porzione di un antigene che reagisce con un anticorpo) nella sequenza primaria della omega-5-gliadina, che sono i maggiori responsabili della reazione allergica: QQIPQQQ, QQLPQQQ, QQFPQQQ, QQSPEQQ, QQSPQQQ, QQYPQQQ e PYPP.

E’ stato dimostrato che quattro di questi epitopi sono dominanti (QQIPQQQ, QQFPQQQ, QQSPEQQ e QQSPQQQ), e l’analisi mutazionale degli epitopi QQIPQQQ e QQFPQQQ sembra indicare che gli aminoacidi in posizione glutamina-1, prolina-4, glutamina-5, glutamina-6 e glutamina-7 siano critici per il legame con le IgE.

Asma del Panettiere

Note fin dall’epoca dell’ Impero Romano, la Rinite e l’Asma del Panettiere sono condizioni ben definite, che insorgono come risposta allergica alla farina ed alle polveri del grano e di altri cereali.

Uno studio polacco ha dimostrato che in una popolazione di apprendisti fornai, la frequenza di asma del panettiere era di 4,2% dopo un anno e dell’ 8,6% dopo due anni, mentre la rinite compariva nell’ 8,4% dopo un anno e nel 12,5% dopo due anni.

L’ asma del panettiere, spesso preceduta dalla rinite, si manifesta come una dispnea (affanno, fame d’aria) con difficoltà soprattutto ad espirare (cioè a far fuoriuscire l’aria dai polmoni), causata dalla contrazione della muscolatura dei bronchioli scatenata dalla reazione allergica.

La diagnosi di asma del panettiere si basa sui test allergometrici cutanei a lettura immediata (Prick Tests) e sulla individuazione nel sangue degli anticorpi IgE specifici (RAST) anti-farina di frumento, orzo o segale, oppure di anticorpi IgE anti-alfa-amilasi.

Studi recenti hanno individuato le singole proteine responsabili dell’ asma del panettiere e sembra accertato che un gruppo particolare di proteine del frumento (gli inibitori dell’ alfa-amilasi) contenga gli allergeni più importanti.

Tuttavia un certo numero di altre proteine presenti nel grano, comprese la agglutinina del germe, le perossidasi e proteine di trasporto lipidico non specifiche (LPTs), sono state segnalate come possibili cause della asma del panettiere.

È interessante notare che questi due ultimi tipi di proteine causano probabilmente anche l’allergia alimentare al grano.

Diagnosi dell’allergia al grano

I test allergometrici cutanei (Prick Tests) ed il dosaggio delle IgE specifiche (RAST) nel siero sono i test diagnostici di primo livello nella allergia al grano, tuttavia il valore predittivo di questi esami è inferiore al 75%, specialmente negli adulti, a causa di una cross-reattività con i pollini dell’erba.

Inoltre molti reagenti per Prick Test in commercio hanno una bassa sensibilit` poiché sono delle misture di proteine del grano idrosolubili e che quindi non hanno gli allergeni della frazione insolubile della gliadina.

Testando singoli allergeni uno alla volta, parzialmente si risolve questo problema, ma spesso per giungere ad una diagnosi certa ad esempio di allergia alimentare al grano, è necessaria la somministrazione per bocca di componenti del grano.

Negli ultimi anni sono state isolate ed individuate come allergeni numerose proteine del grano ed alcune di loro sono attualmente utilizzate nei test diagnostici in vitro, aumentandone l’accuratezza e la sensibilità.

Non c’è invece alcuna prova che individuare la presenza di anticorpi IgG anti-gliadina nel siero dimostri la presenza di malattia.