Elmiron: effetti collaterali e controindicazioni

Elmiron: effetti collaterali e controindicazioni

Elmiron (Pentosano Polisolfato Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Elmiron è indicato per il trattamento della sindrome della vescica dolorosa caratterizzata da glomerulazioni o ulcere di Hunner negli adulti con dolore da moderato a severo, urgenza e frequenza aumentata della minzione (vedere paragrafo 4.4).

Elmiron: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Elmiron ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Elmiron, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Elmiron: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

A causa del debole effetto anticoagulante di polisolfato di pentosano sodico, elmiron non deve essere utilizzato in pazienti con sanguinamento attivo. Le mestruazioni non sono controindicazioni.

Elmiron: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Il paragrafo seguente elenca gli eventi avversi segnalati nella letteratura dagli studi clinici con polisolfato di pentosano sodico. La potenziale correlazione tra questi eventi avversi e il trattamento con polisolfato di pentosano sodico non è stata discussa nelle rispettive pubblicazioni.

Gli eventi avversi piĂ¹ comuni segnalate dagli studi clinici sono cefalea, capogiro e eventigastro- intestinali quali diarrea, nausea, dolore addominale e sanguinamento del retto.

Gli eventi avversi segnalati durante il trattamento con polisolfato di pentosano sodico erano comparabili a quelli riportati durante il trattamento con placebo per quanto riguarda qualitĂ  e quantitĂ .

Tabella riepilogativa delle reazioni avverse

Gli eventi avversi sono elencati di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA e per frequenza. Molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1 000, < 1/100), raro (? 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Infezioni ed infestazioni Comune Infezioni, influenza
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune Anemia, ecchimosi, emorragia, leucopenia,
trombocitopenia
Non nota Disturbi della coagulazione
Disturbi del sistema immunitario Non comune FotosensibilitĂ 
Non nota Reazioni allergiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Anoressia, aumento ponderale, calo
ponderale
Disturbi psichiatrici Non comune LabilitĂ  emotiva severa/depressione
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea, capogiro
Non comune Sudorazione aumentata, insonnia,
ipercinesia, parestesia
Patologie dell’occhio Non comune Lacrimazione, ambliopia
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Tinnito
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Non comune Dispnea
Patologie gastrointestinali Comune Nausea, diarrea, dispepsia, dolore
addominale, addome ingrossato, emorragia rettale
Non comune Indigestione, vomito, ulcera della bocca,
flatulenza, stipsi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Edema periferico, alopecia
Non comune Eruzione cutanea, aumento delle dimensioni
dei nevi
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune Dolore dorsale
Non comune Mialgia, artralgia
Patologie renali e delle vie
urinarie
Comune Aumentata frequenza della minzione
Patologie sistemiche e
condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune Astenia, dolore pelvico
Esami diagnostici Non nota Anomalie della funzionalitĂ  epatica

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Elmiron: avvertenze per l’uso

Poiché la sindrome della vescica dolorosa è una diagnosi di esclusione, altri disturbi urologici, come l’infezione delle vie urinarie o il cancro della vescica, devono essere scartati dal medico prescrittore.

Polisolfato di pentosano sodico è un anticoagulante debole. I pazienti sottoposti a procedure invasive o aventi segni/sintomi di coagulopatia sottostante o altre condizioni di aumentato rischio di sanguinamento [dovuto al trattamento con altri medicinali che influenzano la coagulazione quali anticoagulanti, derivati dell’eparina, trombolitici o antipiastrinici, incluso l’acido acetilsalicilico o medicinali anti-infiammatori non steroidei (vedere paragrafo 4.5)] devono essere sottoposti a valutazione per individuare l’eventuale rischio di eventi emorragici. I pazienti con anamnesi di trombocitopenia indotta da eparina o da polisolfato di pentosano sodico devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con polisolfato di pentosano sodico.

Insufficienza epatica o renale

Elmiron non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale. PoichĂ© è dimostrato che il fegato e il rene contribuiscono all’eliminazione di polisolfato di pentosano sodico, la compromissione della funzionalitĂ  epatica o renale puĂ² influire sulla farmacocinetica di polisolfato di pentosano sodico. I pazienti con insufficienza epatica o renale rilevante devono essere monitorati attentamente durante il trattamento con polisolfato di pentosano sodico.

Rari casi di maculopatia pigmentosa sono stati riportati con l’uso di polisolfato di pentosano sodico (PPS), soprattutto in seguito all’utilizzo a lungo termine. I sintomi visivi possono includere disturbi legati a difficoltà di lettura e lentezza nell’adattamento ad ambienti scarsamente illuminati o a luce ridotta. Tutti i pazienti devono essere sottoposti a esami oculistici regolari per l’individuazione precoce di maculopatia pigmentosa, in particolare per coloro che utilizzano PPS a lungo termine. In tali circostanze si deve considerare l’interruzione del trattamento.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco