Gottart: effetti collaterali e controindicazioni

Gottart: effetti collaterali e controindicazioni

Gottart (Febuxostat Emidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

GOTTART è indicato per il trattamento dell’iperuricemia cronica nella quale si è già verificato deposito di urato (compresa un’anamnesi, o la presenza, di tofi e/o di artrite gottosa).

GOTTART è indicato per la prevenzione e il trattamento dell’iperuricemia in pazienti adulti sottoposti a chemioterapia per neoplasie ematologiche maligne con rischio di Sindrome da Lisi Tumorale (TLS) da intermedio ad alto.

GOTTARTè indicato negli adulti.

Gottart: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Gottart ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Gottart, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Gottart: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere anche paragrafo 4.8).

Gottart: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse segnalate più comunemente negli studi clinici (4.072 soggetti trattati almeno con una dose da 10 mg a 300 mg) e nell’esperienza post-marketing in pazienti affetti da gotta

sono attacchi acuti di gotta, alterazionidella funzionalità epatica, diarrea, nausea, cefalea, eruzioni cutanee ed edema. Queste reazioni avverse sono state per lo più di lieve o moderata gravità. Rare reazioni gravi di ipersensibilità a febuxostat,alcune delle quali sono state associate a sintomi sistemici, si sono verificate nell’esperienza post- marketing.

Elenco tabellare delle reazioni avverse

Le reazioni avverse comuni (?1/100,<1/10), non comuni (?1/1.000,<1/100) e rare (?1/10.000, <1/1.000) osservate nei pazienti trattati con febuxostat sono riportate di seguito.

Le frequenze si basano sugli studi e sull’esperienza post-marketing nei pazienti con gotta.

All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1: Reazioni avverse segnalate negli studi combinati di fase III a lungo termine e nell’esperienza post-marketing nei pazienti con gotta

Patologie del sistema emolinfopoietico Rari
Pancitopenia, trombocitopenia,agranulocitosi*
Disturbi del sistemaimmunitario Rari
Reazione anafilattica*, ipersensibilità al farmaco*
Patologie endocrine Non comuni
Incremento dei livelli ematici dell’ormone stimolante la tiroide
Patologiedell’occhio Rari Visioneoffuscata
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comuni*** Attacchi di gotta Non comuni
Diabete mellito, iperlipidemia, diminuzione dell’appetito,aumento del peso
Rari
Diminuzione del peso, aumento dell’appetito, anoressia
Disturbipsichiatrici Non comuni
Calo della libido, insonnia Rari
Nervosismo
Patologie del sistemanervoso Comuni Cefalea Non comuni
Capogiri, parestesie, emiparesi, sonnolenza, alterazioni del gusto, ipoestesie, iposmia
Patologie dell’orecchio e del labirinto Rari Tinnito
Patologiecardiache Non comuni
Fibrillazioni atriali, palpitazioni, ECG anormale, blocco di branca sinistra (vedì paragrafo “Sìndrome da Lìsì Tumorale”), tachicardia, sinusale (vedì paragrafo “Sìndrome da Lìsì Tumorale”)
Patologievascolari Non comuni
Ipertensione, arrossamento del volto, vampate di calore, emorragia (vedì paragrafo “Sìndrome da Lìsì Tumorale”).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comuni
Dispnea, bronchite, infezione del tratto respiratorio superiore, tosse
Patologiegastrointestinali Comuni Diarrea**, nausea Non comuni
Dolore addominale, distensione addominale, malattia da reflusso gastro-esofageo, vomito, bocca secca, dispepsia, stipsi, defecazione frequente, flatulenza, fastidio gastrointestinale
Rari
Pancreatite, Ulcerazionebuccale
Patologieepatobiliari Comuni
Anomalie nei valori dei test di funzionalità epatica** Non comuni
Colelitiasi Rari
Epatite, ittero*, danno epatico*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comuni
Rash cutaneo (tra cui vari tipi di rash riportati con frequenze più basse, vedere sotto)
Non comuni
Dermatite, orticaria, prurito, alterazione del colore della pelle, lesioni cutanee, petecchie, rash maculare, rashmaculopapulare, rash papulare
Rari
Necrolisi epidermica tossica*, Sindrome di Stevens-Johnson*, angioedema*, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomisistemici*, eruzione cutanea generalizzata (grave)*, eritema, eruzione cutanea esfoliativa, rash follicolare, rash vescicolare, rash pustoloso, rash pruriginoso*, rash eritematoso, rashmorbillifome, alopecia, iperidrosi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comuni
Artralgia, artrite, mialgia, dolore muscoloscheletrico, debolezza muscolare, spasmi muscolari, tensione muscolare, borsite
Rari
Rabdomiolisi*, rigidità articolare, rigidità muscoloscheletrica
Patologierenali e urinarie Non comuni
Insufficienza renale, nefrolitiasi, ematuria, pollachiuria, proteinuria
Rari
Nefrite tubulointerstiziale*, urgenza della minzione
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comuni Disfunzioneerettile
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comuni Edema Non comuni
Spossatezza, dolore toracico, fastidio toracico Rari
Sete
Esamidiagnostici Non comuni
Aumento dell’amilasi nel sangue, diminuzione della conta piastrinica, diminuizione del numero di leucociti, diminuzione della conta dei linfociti, aumento della creatina nel sangue, aumento della creatinina nel sangue, diminuzione dell’emoglobina, aumento dell’urea nel sangue, aumento dei trigliceridi nel sangue, aumento del colesterolo nel sangue, diminuzione dell’ematocrito, aumento della lattato deidrogenasi nel sangue, aumento del potassio nel sangue
Rari
Aumento del glucosio nel sangue, tempo di tromboplastina parziale attivato prolungato, diminuzione della conta cellulare deiglobuli rossi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumentodella creatina fosfochinasi nel sangue*

* Reazioni avverse raccolte nell’esperienza post-marketing

** Il trattamento emergente di diarrea non-infettiva, e alterazione dei test di funzionalità epatica negli studi combinati di fase 3 sono più frequenti nei pazienti trattati contemporaneamente concolchicina.

*** Vedere paragrafo 5.1 per l’incidenza degli attacchi di gotta nei singoli studi di fase 3 randomizzati e controllati.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Rari casi di gravi reazioni di ipersensibilità a febuxostat, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica e reazioni anafilattiche/shock, si sono verificati nell’esperienza post- marketing. La sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica sono caratterizzate daeruzioni cutanee progressive associate a vescicole o lesioni della mucosa e irritazione agli occhi. Reazioni di ipersensibilità a febuxostat possono essere associate ai seguenti sintomi: reazioni cutaneecaratterizzate da eruzione maculopapulare infiltrata, rash generalizzati o esfoliativi, ma anche lesionicutanee, edema facciale, febbre, alterazioni ematologiche quali trombocitopenia ed eosinofilia, ecoinvolgimento singolo o multiplo di organi (fegato e reni, inclusa nefrite tubulo-interstiziale) (vedere paragrafo 4.4).

Attacchi acuti di gotta sono stati comunemente osservati subito dopo l’inizio del trattamento e durante i primi mesi. Successivamente, la frequenza di riacutizzazione della gotta diminuisce in modo dipendente dal tempo. Èraccomandata la profilassi degli attacchi acuti di gotta (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

Sindrome da Lisi Tumorale

Riassunto del profilo di sicurezza Nello studio registrativo randomizzato, in doppio cieco, di fase 3 FLORENCE (FLO-01), che ha confrontato il febuxostat con l’allopurinolo (346 pazienti sottoposti a chemioterapia per neoplasie ematologiche maligne a rischio di TLS da intermedio ad elevato), solo 22 pazienti (6,4%) complessivamente hanno sperimentato reazioni avverse, cioè 11 pazienti (6,4%) in ciascun gruppo di trattamento. La maggior parte delle reazioni avverse sono state lievi o moderate.

Nel complesso lo studio FLORENCE non ha evidenziato alcuna preoccupazione particolare per lasicurezza in aggiunta a quella derivante dall’esperienza precedente con febuxostat nel trattamento dell’iperuricemia cronica con deposito di urato, fatta eccezione per le tre seguenti reazioni avverse(elencate sopra in tabella 1).

Patologie cardiache: Non comuni: blocco di branca sinistra, tachicardia sinusale

Patologie vascolari: Non comuni: emorragia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio delmedicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite ilsistema nazionale di segnalazione riportato al sito Web:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Gottart: avvertenze per l’uso

Disturbi cardio-vascolari Trattamento dell’iperuricemia cronica

Il trattamento con febuxostat non è raccomandato nei pazienti con cardiopatia ischemica o con scompenso cardiaco congestizio.

È stata osservata un’incidenza numericamente maggiore di eventi cardiovascolari APTC (endpoint definiti dalla Anti-PlateletTrialists’ Collaboration) segnalati dallo sperimentatore (compresa morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale) nel gruppo trattato con febuxostat rispetto a quello trattato con allopurinolo negli studi APEX e FACT (1,3 vs 0,3 eventi per 100 anni paziente), ma non nello studio CONFIRMS (vedere paragrafo 5.1 per le caratterìstìche dettaglìate deglì studì). L’incidenza degli eventi cardiovascolari APTC segnalati dallo sperimentatore negli studi combinati di fase 3 (APEX, FACT e CONFIRMS) è stata di 0,7 vs 0,6 eventi per 100 anni paziente.

Negli studi di estensione a lungo termine, le incidenze degli eventi APTC segnalati dallo sperimentatore sono state 1,2 e 0,6 eventi per 100 anni paziente per febuxostat e allopurinolo, rispettivamente. Non è

stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa e non è stata stabilita alcuna relazione causale con febuxostat. I fattori di rischio individuati per questi pazienti sono stati una anamnesi clinica di malattia aterosclerotica e/o di infarto miocardico, oppure di insufficienza cardiaca congestizia.

Prevenzione e trattamento dell’iperuricemia nei pazienti a rischio di Sindrome da Lisi Tumorale I pazienti trattati con febuxostat sottoposti a chemioterapia per neoplasie ematologiche maligne, conrischio di Sindrome da Lisi Tumorale (TLS) da intermedio ad alto, devono essere sottoposti a monitoraggio cardiaco in modo clinicamente appropriato.

Allergia/ipersensibilità al farmaco

Nel periodo post-marketing sono state raccolte rare segnalazioni di gravi reazioni allergiche/ipersensibilità, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson con esito potenzialmente letale,necrolisi epidermica tossica e reazioni anafilattiche acute/shock. Nella maggior parte dei casi, queste reazioni si sono verificate durante il primo mese di terapia con febuxostat. Alcuni di questi pazienti, ma non tutti, hanno riportato compromissione renale e/o precedente ipersensibilità all’allopurinolo. In alcuni casi, reazioni di ipersensibilità grave, inclusa reazione da farmaco con eosinofilia e sintomisistemici (DRESS) sono state associate a febbre, coinvolgimento ematologico, renale o epatico.

I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e monitorati attentamente per sintomi di reazioni allergiche/ipersensibilità (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento con febuxostat deve essereimmediatamente interrotto se insorgono gravi reazioni allergiche/ipersensibilità, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, in quanto l’interruzione preventiva del trattamento è associata a una prognosi migliore. Se il paziente ha sviluppato reazione allergica/ipersensibilità, inclusa la sindrome di Stevens- Johnson e reazione anafilattica acuta/shock, febuxostat non deve essere più somministrato al paziente.

Attacchi acuti di gotta (riacutizzazione)

Il trattamento con febuxostat non deve essere iniziato fino a quando l’attacco acuto di gotta non si sia completamente risolto. All’inizio della terapia è possibile che si verifichino delle riacutizzazioni della gotta dovute ad una variazione dei livelli di acido urico sierico, che si determina in seguito ad una mobilitazione degli urati dai depositi tessutali (vedere paragrafì 4.8 e 5.1). All’inizio del trattamento con febuxostat si raccomanda una profilassi contro le riacutizzazioni della gotta per almeno 6 mesi facendo uso di un FANS oppure della colchicina (vedere paragrafo 4.2).

Qualora si verifichi una riacutizzazione della gotta durante il trattamento con febuxostat, l’assunzione di quest’ultimo non va sospesa. La riacutizzazione deve essere trattata simultaneamente, secondo leesigenze del singolo paziente. Il trattamento continuato con febuxostat riduce la frequenza e l’intensità delle riacutizzazioni della gotta.

Deposito dellaxantina

Nei pazienti nei quali risulta aumentata la velocità con la quale gli urati si formano (ad esempio nelle neoplasie maligne e durante il loro trattamento, sindrome di Lesch-Nyhan), la concentrazione assoluta di xantina nelle urine potrebbe, in rari casi, aumentare in misura tale da consentirne il deposito nelle vie urinarie. Questo effetto non è stato osservato nello studio clinico di registrazione con febuxostat nella Sindrome da Lisi Tumorale.

Poiché non esiste esperienza con febuxostat, il suo uso <in questepopolazioni><nei pazienti con sindrome di Lesch-Nyhan>

non è raccomandato.

Mercaptopurina/azatioprina

L’uso di febuxostat non è raccomandato nei pazienti trattati contemporaneamente con mercaptopurina/azatioprina. Quando l’utilizzo concomitante non può essere evitato i pazienti devono essere attentamente monitorati. Per evitare possibili effetti ematologici è raccomandata una riduzione della dose di mercaptopurina o azatioprina (vedere paragrafo 4.5).

Soggetti che hanno subito un trapianto d’organo

Poiché non c’è esperienza sull’uso di febuxostat in soggetti che hanno subito un trapianto d’organo, l’uso di febuxostat non è raccomandato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.1).

Teofillina

La somministrazione concomitante di febuxostat 80 mg e teofillina 400 mg in dose singola in soggetti sani ha dimostrato l’assenza di interazione farmacocinetica (vedere paragrafo 4.5). Febuxostat 80 mg può essere utilizzato in pazienti trattati contemporaneamente con teofillina senza il rischio di un aumento dei livelli plasmatici di teofillina.

Non ci sono dati disponibili per febuxostat 120 mg.

Epatopatie

Durante gli studi clinici combinati di fase 3, nei pazienti trattati con febuxostat sono state osservate delle lievi anomalie nei valori dei test di funzionalità epatica (5,0%). Si raccomanda lo svolgimento di test di funzionalità epatica prima dell’inizio della terapia con febuxostat e successivamente ad intervalli periodici secondo il giudizio del medico (vedere paragrafo 5.1).

Malattie della tiroide

Negli studi di estensione in aperto a lungo termine sono stati osservati aumentati valori del TSH (>5,5

µUI/mL) in pazienti trattati per lungo tempo con febuxostat (5,5%). Si deve usare cautela confebuxostat nei pazienti con alterata funzione tiroidea (vedere paragrafo 5.1).

Lattosio

GOTTARTcontiene lattosio. I pazienti con rare forme ereditarie di intolleranza al galattosio, con deficit di lattasi di Lapp o affetti da sindrome di malassorbimento di glucosio-galattosionon devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco