Librax: effetti collaterali e controindicazioni

Librax: effetti collaterali e controindicazioni

Librax (Clidinio Bromuro + Clordiazepossido) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Manifestazioni spastico-dolorose, con componente ansiosa, dell’apparato gastro-enterico.

Le benzodiazepine sono indicate negli stati di ansia soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

Librax: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Librax ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Librax, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Librax: controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Librax è controindicato nei pazienti con:

Rischio di glaucoma ad angolo chiuso

ipertrofia prostatica o altre cause di uropatia ostruttiva

ileo paralitico e patologie ostruttive dell’apparato gastrointestinale

sindromi di ritenzione urinaria

colite ulcerosa

megacolon tossico

pazienti con polipatologie di etĂ  superiore ai 65 anni

pazienti con etĂ  superiore ai 75 anni

bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di etĂ 

miastenia grave

grave insufficienza respiratoria

grave insufficienza epatica acuta o cronica (rischio di insorgenza di encefalopatia)

sindrome da apnea notturna

gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Librax: effetti collaterali

l piĂ¹ comuni effetti indesiderati includono sedazione, capogiri, sonnolenza, atassia, affaticamento e disturbi dell’equilibrio. Questi effetti sono dose-correlati e possono persistere nei giorni successivi al trattamento, anche dopo una singola dose.

Tuttavia questi effetti si manifestano principalmente all’inizio della terapia e normalmente scompaiono con le successive somministrazioni.

Gli anziani sono particolarmente sensibili agli effetti dei farmaci depressivi a livello centrale per cui possono verificarsi episodi di confusione, soprattutto se sono presenti alterazioni cerebrali organiche.

La valutazione degli effetti indesiderati si basa sulle seguenti frequenze: Molto comune (? 1/10)

Comune (? 1/100, <1/10)

Non comune (? 1/1.000, <1/100) Raro (? 1/10.000, <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione Organo / Sistema

Effetti indesiderati

Patologia del sistema emolinfopoietico Raro: depressione del midollo osseo (es.
trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia)
Disturbi del sistema immunitario Frequenza non nota: ipersensibilitĂ 
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune: aumento dell’appetito
Disturbi psichiatrici Frequenza non nota: amnesia, allucinazioni, dipendenza, depressione, irrequietezza, agitazione, irritabilitĂ , depressione del livello di coscienza, aggressivitĂ , delusione, incubi, disturbi psicotici, alterazione del comportamento, disturbi emozionali, reazione paradossa al farmaco (es.
ansia, problemi del sonno, insonnia, tentativo di suicidio, ideazione suicidaria)
Classificazione Organo / Sistema Effetti indesiderati
Patologia del sistema nervoso Comune: sedazione, capogiri, sonnolenza, atassia, disturbi dell’equilibrio, stato confusionale
Raro: cefalea, vertigini
Frequenza non nota: disartria, disturbi dell’andatura, disturbi extrapiramidali (es.
tremore, discinesia)
Patologie dell’occhio Non comune: lacrimazione diminuita, disturbi dell’accomodazione
Raro: difficoltĂ  visive incluso diplopia
Patologia cardiache Frequenza non nota: tachicardia, palpitazioni
Patologia vascolari Raro: ipotensione
Patologia respiratorie, mediastiniche toraciche e Frequenza non nota: depressione respiratoria, aumento della viscositĂ  della secrezione bronchiale
Patologie gastrointestinali Raro: disturbi intestinali, stipsi
Patologie epatobiliari Frequenza non nota: ittero, aumento della bilirubina ematica, aumento delle transaminasi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue
Patologie della cute sottocutaneo e del tessuto Raro: reazioni della pelle (es.
rash, prurito)
Patologia del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Frequenza non nota: debolezza muscolare, astenia
Patologie renali e urinarie Raro: ritenzione urinaria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro: disturbi della libido, disfunzione erettile, problemi mestruali
Molto raro: dismenorrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: affaticamento
Non comune: secchezza delle fauci

Amnesia

Amnesia anterograda puĂ² avvenire anche ai dosaggi terapeutici di benzodiazepine, il rischio aumenta ai dosaggi piĂ¹ alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego).

Depressione

Durante l’uso di benzodiazepine puĂ² essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilitĂ , aggressivitĂ , delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Sono piĂ¹ probabili negli anziani.

Dipendenza

L’uso di benzodiazepine, anche alle dosi terapeutiche, puĂ² condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puĂ² provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego). PuĂ² verificarsi dipendenza psichica.

E’ stato segnalato abuso di benzodiazepine.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

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Librax: avvertenze per l’uso

L’uso concomitante di Librax ed oppioidi puĂ² causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi quali le benzodiazepine o correlati ad esse come Librax con gli oppioidi, deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere Librax in concomitanza agli oppioidi, deve essere usata la dose efficace piĂ¹ bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piĂ¹ breve possibile (vedere anche le raccomandazìonì generalì sulla posologìa nel paragrafo 4.2)

I pazienti devono essere attentamente valutati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (dove applicabile) di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Questo medicinale contiene una benzodiazepina e un antispasmodico atropinico.

Essendo una associazione, se preso con altri farmaci ad azione analoga, gli effetti indesiderati possono sinergizzare e moltiplicarsi, in particolare gli effetti sedativi e atropinici (vedere paragrafo 4.5).

Uso prolungato

Quando il prodotto viene assunto per lunghi periodi di tempo, sorvegliare periodicamente l’andamento dei valori pressori, della crasi ematica e dello stato di funzionalitĂ  epatica e renale.

Tolleranza

Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puĂ² svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.

Dipendenza

L’uso di benzodiazepine puĂ² condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità.

Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremitĂ , ipersensibilitĂ  alla luce, al rumore ed al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici. I sintomi da sospensione possono manifestarsi nei

giorni seguenti l’interruzione del trattamento. L’associazione di diverse benzodiazepine, qualunque sia l’indicazione (ansiolitica o ipnotica}, aumenta il rischio di dipendenza dal farmaco.

Insonnia rebound ed ansia

Alla sospensione del trattamento puĂ² presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi, che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine, ricorrono in forma aggravata. PuĂ² essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno.

Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.

Durata del trattamento

La durata del trattamento deve essere la piĂ¹ breve possibile ma non deve superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.

L’estensione oltre questi periodi, non deve avvenire senza una rivalutazione della condizione del paziente. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata d’azione, è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina a durata di azione breve, poichĂ© possono presentarsi sintomi di astinenza.

PuĂ² essere utile informare il paziente, quando inizia il trattamento, che esso sarĂ  di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio debba essere diminuito progressivamente.

Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del farmaco.

Amnesia e alterazione della funzione psicomotoria

Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda e alterazioni delle funzioni psicomotorie. CiĂ² accade piĂ¹ spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere paragrafo 4.8 Effettì ìndesìderatì).

Reazioni psichiatriche e paradosse

Quando si usano benzodiazepine e prodotti analoghi, è noto che in alcuni soggetti possano dar luogo ad una combinazione di alterazioni che riguardano lo stato di coscienza, il comportamento e problemi di memoria.

Possono manifestarsi le seguenti reazioni:

aggravamento dell’insonnia, incubi, agitazione, nervosismo

pensieri deliranti, allucinazioni, stato confusionale-onirico, sintomi di tipo psicotico

perdita di inibizioni con impulsivitĂ 

euforia, irritabilitĂ 

amnesia anterograda

suggestionabilitĂ .

Questa sindrome puĂ² essere accompagnata da problemi potenzialmente pericolosi per il paziente o per gli altri come:

comportamento insolito per il paziente

comportamenti auto- o etero-aggressivi, in particolare se amici e parenti tentano di ostacolare l’attivitĂ  del paziente

comportamento automatico con amnesia post-evento

Se ciĂ² dovesse avvenire durante il trattamento con Librax è necessario sospenderne la somministrazione. Tali reazioni sono piĂ¹ frequenti negli anziani. Particolare precauzione deve essere presa nella prescrizione di benzodiazepine a pazienti con disturbi della personalitĂ .

Gruppi specifici di pazienti e rischio di accumulo

Poiché il clordiazepossido è una benzodiazepina a lunga durata d’azione, i pazienti devono essere regolarmente monitorati per diminuire, se necessario la dose o la frequenza di somministrazione per prevenire un sovradosaggio dovuto ad accumulo.

Nelle persone anziane o nei pazienti con insufficienza epatica, e/o renale l’emivita delle benzodiazepine potrebbe essere notevolmente estesa. Potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2).

Le benzodiazepine e prodotti similari dovrebbero essere utilizzate con cautela in soggetti anziani a causa del rischio di sedazione e/o effetto miorilassante, che potrebbero portare a cadute con conseguenze che sono spesso gravi in questa popolazione.

Nei soggetti con episodi depressivi maggiori, le benzodiazepine e prodotti simili non dovrebbero essere prescritti da soli, dal momento che possono portare a depressione con rischio persistente o aumentato di suicidio.

Precauzioni per l’uso (associate al clordiazepossido)

PuĂ² essere utile informare il paziente che il trattamento sarĂ  di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio verrĂ  progressivamente diminuito. Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilitĂ  di fenomeni rebound, in modo da minimizzare l’ansia del paziente qualora questi sintomi si presentassero durante l’interruzione del trattamento.

In caso di insufficienza respiratoria, occorre tener conto dell’effetto depressivo di benzodiazepine e prodotti simili (visto che l’ansia e l’agitazione possono costituire segni indicativi dello scompenso della funzione respiratoria, che giustifica un ricovero in terapia intensiva).

Precauzioni per l’uso (associate al clidinio bromuro) Usare con cautela in caso di:

ipertrofia della prostata,

insufficienza renale o epatica,

insufficienza coronarica, problemi di frequenza cardiaca, ipertiroidismo,

bronchite cronica a causa di un aumento della viscositĂ  delle secrezioni bronchiali.

Alcool e abuso di farmaci

l pazienti sotto l’effetto del medicinale, cosi come di qualsiasi altro farmaco psicotropo, dovrebbero astenersi dalle bevande alcoliche, dato che le reazioni individuali sono imprevedibili. Le benzodiazepine devono essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga ed alcool o dipendenza da farmaci (vedere paragrafo 4.5).

Informazìonì ìmportantì su alcunì eccìpìentì

Librax contiene lattosio. l pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Librax contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da insufficienza di sucrasi isomaltasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Per la presenza di betacarotene nella composizione, l’uso prolungato del prodotto puĂ² aumentare il rischio di insorgenza di tumore polmonare nei forti fumatori (venti o piĂ¹ sigarette al giorno).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco