Livin: effetti collaterali e controindicazioni

Livin: effetti collaterali e controindicazioni

Livin (Ranitidina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

LIVIN 150 mg compresse rivestite con film:

Per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove è necessario ridurre la secrezione acida gastrica:

Ulcera duodenale

Ulcera gastrica benigna

Trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti. Il trattamento a lungo termine è indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti.

Esofagite da reflusso

Sindrome di Zollingerllison

LIVIN 300 mg compresse rivestite con film:

Per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove è necessario ridurre la secrezione gastrica:

Ulcera duodenale

Ulcera gastrica benigna

Esofagite da reflusso

Sindrome di Zollingerllison

LIVIN non è indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.

Livin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Livin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Livin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Livin: controindicazioni

LIVIN non deve essere somministrata ai pazienti con nota ipersensibilitĂ  al principio attivo, ranitidina cloridrato, o agli altri eccipienti.

Segnalazioni isolate hanno indicato una coerenza tra l’inizio di una porfiria acuta intermittente e la somministrazione di ranitidina cloridrato. Pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittente non devono essere trattati con LIVIN.

Livin: effetti collaterali

La frequenza degli effetti indesiderati comuni è inferiore al 2%.

Cefalea, affaticamento e lievi disturbi gastrointestinale sono stati gli effetti indesiderati più comunemente riportati, e di norma, l’interruzione del trattamento non si è reso necessario.

Alterazioni del sangue e sistema linfatico Non comuni (>1/1000 e <1/100) Rari (>1/10.000 e <1/1000) Leucopenia, trombocitopenia Agranulocitosi, pancitopenia
Alterazioni del sistema immunitario Rari (>1/10.000 e <1/1000) Reazioni di ipersensibilità , edema anginoneurotico, febbrer, shock anafilattico
Disturbi psichiatrici Rari (>1/10.000 e <1/1000) Confusione (in particolare in soggetti anziani con riduzione della funzionalità epatica e renale) Depressione, allucinationi (tutte reversibili)
Alterazioni del sistema nervoso Comuni (>1/100 e <1/10) Cefalea, vertigini, stanchezza
Disturbi oculari Rari (>1/10.000 e <1/1000) Ridotta accomodazione, reversibile
Alterazioni cardiache Rari (>1/10.000 e <1/1000) Bradicardia, Blocco atrio-ventricolare
Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino Rari (>1/10.000 e <1/1000) Broncospasmo
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale Comune (>1/100 e <1/10) Rare (>1/10.000 e <1/1000) Diarrea Pancreatine acuta
Alterazioni del sistema epatobiliare Non comuni (>1/1000 e <1/100) Rari (>1/10.000 e <1/1000) Alterazione della funzionalità epatica, reversibile Epatite con o senza ittero
Alterazioni della cute e del tessuto subcutaneo Comuni (>1/100 e <1/10) Rari (>1/10.000 e <1/1000) Rash cutanei Eritema multiforme, alopecia, orticaria
Alterazioni del tessuto muscoloscheletrico e connettivo Rari (>1/10.000 e <1/1000) Mialgia, artralgia
Alterazioni dell’apparato riproduttivo e della mammella Rari (>1/10.000 e <1/1000) Ginecomastia reversibile, impotenza reversibile

Livin: avvertenze per l’uso

In pazienti come gli anziani, persone con malattie polmonari croniche, diabetici o immunocompromessi, puĂ² esserci un aumentato rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunitĂ . Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un aumentato rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunitĂ  in pazienti che usavano Ranitidina rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, con un incremento del rischio relativo aggiustato osservato di 1,82 (95% CI 1,26-2,64).

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La possibilità di una patologia di natura maligna deve essere esclusa prima dell’inizio della terapia nei pazienti con ulcera gastrica poiché il trattamento con Ranitidina potrebbe nascondere i sintomi associati al carcinoma gastrico.

La Ranitidina è escreta per via renale e quindi i livelli plasmatici del farmaco sono aumentati in pazienti con compromissione renale grave.

In caso di compromissione renale il dosaggio deve essere regolato come (vedere sezìone 4.2 Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone).

Segnalazioni isolate hanno indicato che la ranitidina puĂ² accelerare attacchi di porfiria acuta. Pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta non devono essere trattati con Ranitidina.

In caso di assunzione contemporanea di ranitidina e teofillina, il livello di teofillina nel plasma deve essere controllato e se necessario ne deve essere regolato il dosaggio (vedere 4.5, ìnterazìonì con altrì medìcìnalì e altre forme dì ìnterazìone).

Ăˆ raccomandato un controllo regolare dei pazienti che assumono farmaci antinfiammatori non-steroidei in concomitanza con Ranitidina, soprattutto negli anziani e nei pazienti con storia di ulcera peptica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco