Optisulin: effetti collaterali e controindicazioni

Optisulin: effetti collaterali e controindicazioni

Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5 (Insulina Glargine) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento del diabete mellito in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di etĂ .

Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5 ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5: effetti collaterali

L’ipoglicemia, che generalmente è la reazione avversa piĂ¹ frequente della terapia insulinica, puĂ² essere causata da una dose di insulina troppo elevata rispetto a quella richiesta.

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Tabella delle reazioni avverse

Le seguenti reazioni avverse correlate provenienti dagli studi clinici sono riportate di seguito suddivise secondo la classificazione per sistemi e organi e in base all’incidenza decrescente (molto comune: >1/10; comune: >1/100, <1/10; non comune: >1/1.000, <1/100; raro: >1/10.000, <1/1.000; molto raro: <1/10.000).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per Sistemi eOrgani MedDRA Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia
Patologie del sistema nervoso Disgeusia
Patologie dell’occhio Compromissione della visione Retinopatia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Lipoipertrofia Lipoatrofia
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni nel sito d’iniezione Edema

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Gli attacchi ipoglicemici gravi, soprattutto se ricorrenti, possono causare danni neurologici. Gli episodi ipoglicemici prolungati o severi possono costituire una minaccia per la vita.

In molti pazienti i segni ed i sintomi di ipoglicemia centrale sono preceduti da segni di contro-regolazione adrenergica. Generalmente, piĂ¹ elevato e piĂ¹ rapido è l’abbassamento dei livelli di glucosio ematico, tanto piĂ¹ marcati si presentano i fenomeni di contro-regolazione e i relativi sintomi.

Disturbi del sistema immunitario

Le reazioni allergiche all’insulina di tipo immediato sono rare. Tali reazioni all’insulina (e all’insulina glargine) o agli eccipienti possono essere associate, ad esempio, a reazioni cutanee generalizzate, angioedema, broncospasmo, ipotensione e shock e possono rappresentare una minaccia per la vita.

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La somministrazione di insulina puĂ² determinare la formazione di anticorpi anti-insulina. In alcuni studi clinici gli anticorpi che mostravano reazioni crociate con l’insulina umana e con l’insulina glargine sono stati osservati con la stessa frequenza nei gruppi trattati con insulina NPH e in quelli trattati con insulina glargine. In rari casi la presenza di tali anticorpi anti-insulina puĂ² richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina al fine di correggere una tendenza all’iperglicemia o all’ipoglicemia.

Patologie dell’occhio

Una variazione marcata del controllo glicemico puĂ² causare una compromissione temporanea della vista, dovuta ad una temporanea alterazione della imbibizione e dell’indice di rifrazione del cristallino.

Il miglioramento a lungo termine del controllo glicemico diminuisce il rischio di progressione di retinopatia diabetica. L’intensificazione della terapia insulinica e il conseguente repentino miglioramento del controllo glicemico possono tuttavia essere associati ad un peggioramento temporaneo della retinopatia diabetica. Nei pazienti affetti da retinopatia proliferativa, in particolare in quelli non trattati con la fotocoagulazione, episodi ipoglicemici gravi possono causare amaurosi transitoria.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Come in tutte le terapie insuliniche, si puĂ² verificare una lipodistrofia nel sito di iniezione che rallenta l’assorbimento locale di insulina. La rotazione continua del sito di iniezione all’interno dell’area di iniezione prescelta puĂ² contribuire a ridurre o a prevenire queste reazioni.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Reazioni nel sito d’iniezione comprendono arrossamento, dolore, prurito, orticaria, edema o infiammazione. La maggior parte delle reazioni minori alle insuline nel sito d’iniezione di solito si risolvono nel giro di alcuni giorni o settimane.

Raramente l’insulina puĂ² causare ritenzione sodica ed edema, particolarmente se uno scarso controllo metabolico precedente è stato migliorato con una terapia insulinica intensiva.

Popolazione pediatrica

In generale il profilo di sicurezza nei bambini e adolescenti (età < 18 anni) è simile a quello osservato negli adulti.

Le reazioni avverse riportate dopo la commercializzazione del medicinale comprendono reazioni nel sito di iniezione (dolore nel sito di iniezione, reazione nel sito di iniezione) e reazioni cutanee (rash, orticaria) relativamente piĂ¹ frequenti in bambini e adolescenti (etĂ  < 18 anni) rispetto agli adulti.

Non sono disponibili dati clinici sulla sicurezza in bambini di etĂ  inferiore a 2 anni.

Optisulin 100 ui ml sol iniett in cart uso sc cart 3 ml 5: avvertenze per l’uso

Optisulin non è l’insulina di prima scelta nel trattamento della chetoacidosi diabetica. In tali casi si consiglia invece l’insulina regolare somministrata per via endovenosa.

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Se il controllo glicemico non è ottimale o se il paziente mostra una tendenza ad episodi iperglicemici o ipoglicemici, si devono rivedere l’aderenza del paziente al regime di trattamento prescritto, i siti e le tecniche di iniezione, l’uso del sistema a penna e tutti gli altri fattori rilevanti prima di considerare un aggiustamento della dose.

Il passaggio di un paziente ad altro tipo o marca di insulina deve essere fatto sotto stretto controllo medico. Modifiche di concentrazione, marca (produttore), tipo (regolare, NPH, lenta, a lunga durata ecc.), origine (animale, umana, analogo dell’insulina umana) e/o metodo di preparazione possono rendere necessario un aggiustamento della dose.

La somministrazione di insulina puĂ² determinare la formazione di anticorpi anti-insulina. In rari casi la presenza di tali anticorpi anti-insulina puĂ² richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina al ^ne di correggere una tendenza all’iperglicemia o all’ipoglicemia (vedere paragrafo 4.8).

Ipoglicemia

La frequenza di eventi ipoglicemici dipende dal pro^lo di azione dei vari tipi di insulina usati e possono quindi cambiare quando viene modificato il regime di trattamento. A causa di un maggiore apporto di insulina basale con Optisulin, potrebbe verificarsi ipoglicemia con minor frequenza durante la notte ed una maggior frequenza di prima mattina.

Si devono prendere precauzioni particolari e si consiglia di effettuare un monitoraggio piĂ¹ frequente del glucosio ematico nei pazienti nei quali gli episodi ipoglicemici possono essere di particolare rilevanza clinica, ad esempio in pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigni che irrorano il cervello (rischio di complicanze cardiache o cerebrali dell’ipoglicemia), così come in pazienti con retinopatia proliferativa, in particolare se non sono trattati con fotocoagulazione (rischio di amaurosi transitoria conseguente all’ipoglicemia).

I pazienti devono saper riconoscere le circostanze in cui i sintomi premonitori dell’ipoglicemia sono diminuiti. I sintomi di allarme dell’ipoglicemia possono cambiare, risultare meno evidenti o assenti in certi gruppi a rischio. Questi includono pazienti:

– con marcato miglioramento del controllo glicemico,

– nei quali l’ipoglicemia si sviluppa gradualmente,

– anziani,

– che sono passati da un’insulina animale a un’insulina umana,

– con neuropatia autonomica,

– con una lunga storia di diabete,

– che soffrono di disturbi psichiatrici,

– che ricevono contemporaneamente un trattamento con alcuni altri medicinali (vedere paragrafo 4.5).

Tali situazioni possono provocare ipoglicemia grave (e possibile perdita di conoscenza) prima che il paziente ne sia consapevole.

Gli effetti prolungati della somministrazione sottocutanea di insulina glargine possono ritardare la normalizzazione di una ipoglicemia.

Se si osservano valori di emoglobina glicosilata normali o diminuiti si deve considerare la possibilitĂ  che si siano verificati episodi ricorrenti, non riconosciuti (specialmente notturni) di ipoglicemia.

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L’aderenza del paziente alla dose e al regime dietetico, una corretta somministrazione di insulina ed il riconoscimento dei sintomi dell’ipoglicemia sono essenziali per ridurre il rischio di ipoglicemia. I fattori che aumentano la suscettibilitĂ  all’ipoglicemia richiedono un monitoraggio particolarmente attento e potrebbe essere necessario aggiustare la dose. Tali fattori includono:

– variazione dell’area di iniezione,

– miglioramento della sensibilitĂ  all’insulina (ad esempio eliminando i fattori di stress),

– esercizio fisico non abituale, aumentato o prolungato,

– disturbi intercorrenti (ad esempio vomito, diarrea),

– assunzione inadeguata di cibo,

– omissione di pasti,

– consumo di alcool,

– disordini non compensati del sistema endocrino (ad esempio nell’ipotiroidismo e nell’insufficienza corticosurrenale e dell’ipofisi anteriore),

– trattamento concomitante con alcuni altri medicinali.

Malattie intercorrenti

Le malattie intercorrenti richiedono un monitoraggio metabolico intensificato. In alcuni casi è consigliabile eseguire i test delle urine per i chetoni e spesso è necessario aggiustare la dose di insulina. La domanda di insulina di solito aumenta. I pazienti con diabete di tipo 1 devono mantenere un apporto regolare di carboidrati, se pure in piccole quantità, anche se mangiano poco o non sono in grado di mangiare, oppure vomitano, ecc. e non devono mai sospendere completamente la somministrazione di insulina.

Penne da utilizzare con le cartucce di Optisulin

Le cartucce di Optisulin devono essere utilizzate solo con le seguenti penne: OptiPen, ClikSTAR, Tactipen, Autopen 24 e AllStar e non devono essere utilizzate con nessun’altra penna ricaricabile poiché l’accuratezza del dosaggio è stata stabilita solo con le penne elencate.

E’ possibile che non tutte le penne siano commercializzate nel suo Paese.

Errori di somministrazione del medicinale

Sono stati riportati errori di somministrazione del medicinale in cui altre insuline, in particolare insuline rapide, sono state accidentalmente somministrate al posto dell’insulina glargine. Si deve sempre controllare l’etichetta dell’insulina prima di ogni iniezione per evitare errori di somministrazione del medicinale fra insulina glargine e altre insuline.

Associazione di Optisulin con pioglitazone

Sono stati riportati casi di scompenso cardiaco quando pioglitazone era usato in associazione con insulina, specialmente in pazienti con fattori di rischio per lo sviluppo di scompenso cardiaco. CiĂ² va tenuto in considerazione se si imposta il trattamento con l’associazione di pioglitazone e Optisulin. Se viene utilizzata l’associazione, i pazienti devono essere osservati per segni e sintomi di scompenso cardiaco, aumento di peso e edema.

Pioglitazone deve essere interrotto se si verifica un qualsiasi deterioramento nei sintomi cardiaci.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco