Pazenir: effetti collaterali e controindicazioni

Pazenir: effetti collaterali e controindicazioni

Pazenir (Paclitaxel) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

La monoterapia con Pazenir è indicata nel trattamento del tumore metastatico della mammella in pazienti adulti che hanno fallito il trattamento di prima linea per la malattia metastatica e per i quali la terapia standard, contenente antraciclina, non è indicata (vedere paragrafo 4.4).

Pazenir in associazione con gemcitabina è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con adenocarcinoma metastatico del pancreas.

Pazenir in associazione con carboplatino è indicato per il trattamento di prima linea del tumore del polmone non a piccole cellule, in pazienti adulti non candidati a chirurgia potenzialmente curativa e/o a radioterapia.

Pazenir: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Pazenir ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pazenir, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pazenir: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Pazienti con un valore iniziale di conta dei neutrofili < 1.500 cellule/mm3.

Pazenir: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le piĂ¹ comuni reazioni avverse clinicamente rilevanti associate all’uso di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana sono state neutropenia, neuropatia periferica, artralgia/mialgia e patologie gastrointestinali.

La frequenza delle reazioni avverse associate alla somministrazione di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana è elencata nella tabella 6 (nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in monoterapia), nella tabella 7 (nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina) e nella tabella 9 (nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con carboplatino).

La frequenza è definita come segue: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Tumore della mammella (nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana somministrate in monoterapia)

Tabella delle reazioni avverse

Nella tabella 6 sono elencate le reazioni avverse associate alla somministrazione di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana e manifestate dai pazienti inclusi negli studi in cui nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana sono state somministrate in monoterapia per ogni dosaggio e per ogni indicazione (N = 789).

Tabella 6: Reazioni avverse segnalate con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in monoterapia negli studi clinici per ciascun dosaggio

Infezioni ed infestazioni Comune: infezione, infezione delle vie urinarie, follicolite, infezione delle vie respiratorie superiori, candidiasi, sinusite
Non comune: candidiasi orale, nasofaringite, cellulite, herpes simplex, infezioni virali, polmonite, infezioni correlate a catetere, infezioni fungine, herpes zoster,
infezioni al sito d’iniezione, sepsi2, sepsi neutropenica2
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e
polipi compresi)
Non comune: dolore metastatico, necrosi tumorale
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune: neutropenia, anemia, leucopenia, trombocitopenia, linfopenia, mielosoppressione
Comune: neutropenia febbrile
Raro: pancitopenia
Disturbi del
sistema immunitario
Non comune1: ipersensibilitĂ 
Raro: ipersensibilitĂ  severa
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune: anoressia
Comune: disidratazione, diminuzione dell’appetito, ipokaliemia
Non comune: ipofosfatemia, ritenzione di liquidi, ipoalbuminemia, polidipsia, iperglicemia, ipocalcemia, ipoglicemia, iponatriemia
Disturbi psichiatrici Comune: insonnia, depressione, ansia
Non comune: irrequietezza
Patologie del sistema nervoso Molto comune: neuropatia periferica, neuropatia, ipoestesia, parestesia.
Comune: neuropatia sensoriale periferica, cefalea, disgeusia, capogiro, neuropatia motoria periferica, atassia, disturbo sensoriale, istensione addominale, dolore nella parte superiore sonnolenza
Non comune: polineuropatia, areflessia, discinesia, iporeflessia, nevralgia, perdita sensoriale, sincope, capogiro posturale, dolore neuropatico, tremore
Patologie dell’occhio Comune: aumento della lacrimazione, offuscamento della vista, secchezza oculare, cheratocongiuntivite secca, madarosi
Non comune: irritazione oculare, dolore oculare, anomalie della vista, ridotta acuitĂ  visiva, congiuntivite, disturbi della vista, prurito oculare, cheratite
Raro: edema maculare cistoide2
Patologie
dell’orecchio e del labirinto
Comune: vertigini
Non comune: dolore auricolare, acufene
Patologie cardiache Comune: tachicardia, aritmia, tachicardia sopraventricolare
Raro: bradicardia, arresto cardiaco, disfunzione ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare2
Patologie vascolari Comune: flushing, vampate di calore, ipertensione, linfoedema
Non comune: ipotensione, freddo periferico, ipotensione ortostatica
Raro: trombosi
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: polmonite interstiziale3, dispnea, epistassi, dolore faringo-laringeo, tosse, rinite, rinorrea
Non comune: tosse produttiva, dispnea da sforzo, congestione sinusale, diminuzione dei rumori respiratori, effusione pleurica, rinite allergica, raucedine, congestione nasale, secchezza nasale, respirazione stertorosa,
embolia polmonare, tromboembolia polmonare
Patologie gastrointestinali Molto comune: nausea, diarrea, vomito, stitichezza, stomatite
Comune: dolore addominale, distensione addominale, dolore nella parte superiore dell’addome, dispepsia, malattia da reflusso gastroesofageo, ipoestesia orale
Non comune: disfagia, flatulenza, glossodinia, secchezza della bocca, dolore
gengivale, feci molli, esofagite, dolore della parte inferiore dell’addome, ulcere del cavo orale, dolore del cavo orale, emorragia rettale
Patologie
epatobiliari
Non comune: epatomegalia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune: alopecia, rash
Comune: alterazioni delle unghie, prurito, secchezza cutanea, eritema, pigmentazione/alterata colorazione delle unghie, iperpigmentazione cutanea, onicolisi, alterazioni delle unghie
Non comune: sensibilità dolorosa del letto dell’unghia, orticaria, dolore cutaneo, reazione di fotosensibilità, disturbi della pigmentazione, eruzione pruriginosa, disturbi cutanei, iperidrosi, onicomadesi, eruzione eritematosa, eruzione generalizzata, dermatite, sudorazione notturna, eruzione maculopapulare, vitiligine, ipotricosi, fastidio ungueale, prurito generalizzato, eruzione maculare, eruzione papulare, lesioni cutanee, gonfiore facciale
Molto raro: sindrome di Stevens-Johnson2, necrolisi epidermica tossica2
Patologie del sistema muscoloscheletric o e del tessuto connettivo Molto comune: artralgia, mialgia
Comune: dolore alle estremitĂ , dolore osseo, dolore alla schiena, crampi muscolari, dolori agli arti
Non comune: dolore alla parete toracica, debolezza muscolare, dolore al collo,
dolore inguinale, spasmi muscolari, dolore muscoloscheletrico, dolore a un fianco, fastidio a un arto, debolezza dei muscoli
Patologie renali e
urinarie
Non comune: disuria, pollachiuria, ematuria, nicturia, poliuria, incontinenza
urinaria
Patologie
dell’apparato
riproduttivo e della mammella
Non comune: dolore mammario
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla sede di somministrazione
Molto comune: spossatezza, astenia, piressia
Comune: edema periferico, infiammazione delle mucose, dolore, rigiditĂ , edema, debolezza, diminuzione delle prestazioni fisiche, dolore toracico, sintomi influenzali, malessere, letargia, iperpiressia
Non comune: fastidio al torace, andatura anomala, gonfiore, reazione nel sito dell’iniezione
Raro: stravaso
Esami diagnostici Comune: perdita di peso, aumento dell’alanina aminotransferasi, aumento
dell’aspartato aminotransferasi, diminuzione dell’ematocrito, diminuzione degli eritrociti, aumento della temperatura corporea, aumento della gamma- glutamiltransferasi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue
Non comune: aumento della pressione arteriosa, aumento di peso, aumento della lattato deidrogenasi nel sangue, aumento della creatininemia, aumento della glicemia, aumento della fosforemia, diminuzione della potassiemia, aumento
della bilirubina
Traumatismo,
avvelenamento e
Non comune: contusione
complicazioni da
procedura
Raro: fenomeno detto radiation recall, polmonite da radiazioni

MedDRA = Medical Dictionary for Regulatory Activities (Dizionario medico per le attivitĂ  di regolamentazione)

SMQ = Standardized MedDRA Query (quesiti standardizzati MedDRA, gruppo di diversi termini preferiti MedDRA per rendere un concetto medico).

1 La frequenza delle reazioni di ipersensibilità è calcolata in base ad un caso decisamente correlato in una popolazione di 789 pazienti.

2 Come segnalato nel monitoraggio post commercializzazione delle nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana.

3 La frequenza della polmonite è calcolata combinando i dati su 1.310 pazienti in studi clinici, trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in monoterapia per tumore della mammella e per altre indicazioni che utilizzano l’SMQ MedDRA Malattia polmonare interstiziale. Vedere paragrafo 4.4.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Sono indicate di seguito le reazioni avverse piĂ¹ comuni e clinicamente rilevanti relative a 229 pazienti con tumore metastatico della mammella trattati con 260 mg/m2 di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana una volta ogni tre settimane nello studio clinico pivotal di fase III.

Patologie del sistema emolinfopoietico

La forma di tossicitĂ  ematologica piĂ¹ frequente è risultata essere la neutropenia (riportata nel 79% dei pazienti), peraltro rapidamente reversibile e correlata al dosaggio; la leucopenia è stata riscontrata nel 71% dei pazienti. Una neutropenia di grado 4 (< 500 cellule/mm3) si è verificata nel 9% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana. In quattro pazienti si è manifestata neutropenia febbrile. Forme di anemia (Hb < 10 g/dl) sono state osservate nel 46% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana, con particolare gravitĂ  (Hb < 8 g/dl) in tre casi. Nel 45% dei pazienti si è verificata linfopenia.

Patologie del sistema nervoso

In generale, la frequenza e la gravità della neurotossicità nei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana è risultata correlata al dosaggio. Nel 68% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana è stata riscontrata neuropatia periferica (principalmente neuropatia sensoriale di grado 1 o 2), di cui il 10% era di grado 3; non si sono verificati casi di neuropatia sensoriale di grado 4.

Patologie gastrointestinali

Il 29% dei pazienti ha riferito nausea e il 25% diarrea.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Ăˆ stata osservata alopecia in > 80% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana. La maggior parte dei casi di alopecia si è verificata a meno di un mese dall’inizio del trattamento con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana. Una perdita di capelli pronunciata ? 50% è attesa nella maggior parte dei pazienti che presentano alopecia.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Nel 32% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana si sono manifestate forme di artralgia, severe nel 6% dei casi. Il 24% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana è stato affetto da mialgia, severa nel 7% dei casi.

I sintomi, generalmente transitori, sono comparsi tipicamente tre giorni dopo la somministrazione di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana e si sono risolti entro una settimana.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia/spossatezza sono state riportate nel 40% dei pazienti.

Adenocarcinoma pancreatico (Pazenir somministrato in associazione con gemcitabina)

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono state valutate in 421 pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina e in 402 pazienti trattati con gemcitabina in monoterapia, sottoposti a trattamento sistemico di prima linea per adenocarcinoma metastatico del pancreas, in uno studio di fase III randomizzato, controllato, in aperto. Nella

tabella 7 sono elencate le reazioni avverse valutate nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico, trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina.

Tabella 7: Reazioni avverse segnalate con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina (N=421)

Infezioni ed infestazioni Comune: sepsi, polmonite, candidiasi orale
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune: neutropenia, anemia, trombocitopenia
Comune: pancitopenia
Non comune: porpora trombotica trombocitopenica
Disturbi del metabolismo
e della nutrizione
Molto comune: disidratazione, appetito ridotto, ipokaliemia
Disturbi psichiatrici Molto comune: insonnia, depressione
Comune: ansia
Patologie del sistema nervoso Molto comune: neuropatia periferica1, disgeusia, cefalea, capogiro
Non comune: paralisi del VII nervo
Patologie dell’occhio Comune: lacrimazione aumentata
Non comune: edema maculare cistoide
Patologie cardiache Comune: insufficienza cardiaca congestizia, tachicardia
Patologie vascolari Comune: ipotensione, ipertensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune: dispnea, epistassi, tosse Comune: polmonite2, congestione nasale Non comune: gola secca, secchezza nasale
Patologie gastrointestinali Molto comune: nausea, diarrea, vomito, stipsi, dolore addominale, dolore addominale superiore
Comune: stomatite, ostruzione intestinale, colite, bocca secca
Patologie epatobiliari Comune: colangite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune: alopecia, eruzione cutanea
Comune: prurito, cute secca, patologia delle unghie, rossore
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune: dolore a un arto, artralgia, mialgia
Comune: debolezza muscolare, dolore osseo
Patologie renali e urinarie Comune: insufficienza renale acuta
Non comune: sindrome emolitico-uremica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune: stanchezza, edema periferico, piressia, astenia, brividi
Comune: reazione in sede di infusione
Esami diagnostici Molto comune: peso diminuito, alanina aminotransferasi aumentata Comune: aspartato aminotransferasi aumentata, bilirubinemia ematica aumentata, creatinina ematica aumentata

MedDRA = Medical Dictionary for Regulatory Activities (Dizionario medico per le attivitĂ  di regolamentazione);

SMQ = Standardized MedDRA Query (quesiti standardizzati MedDRA, gruppo di diversi termini preferiti MedDRA per rendere un concetto medico).

1 valutata mediante SMQ (ambito di applicazione ampio).

2 valutata mediante SMQ malattia polmonare interstiziale (ambito di applicazione ampio)

In questo studio di fase III randomizzato, controllato, in aperto, le reazioni avverse che hanno provocato il decesso entro 30 giorni dall’ultima dose del farmaco in studio sono state segnalate nel 4% dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina e nel 4% dei pazienti trattati con gemcitabina in monoterapia.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Sono indicate di seguito le incidenze piĂ¹ comuni e importanti di reazioni avverse in 421 pazienti con adenocarcinoma metastatico del pancreas, trattati con 125 mg/m2 di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina, a una dose di 1.000 mg/m2 somministrata nei giorni 1, 8 e 15 di ogni ciclo di 28 giorni, nello studio clinico di fase III.

Patologie del sistema emolinfopoietico

La tabella 8 riporta la frequenza e la gravitĂ  delle anomalie ematologiche rilevate in laboratorio per i pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina o con gemcitabina da sola.

Tabella 8: Anomalie ematologiche rilevate in laboratorio nello studio sull’adenocarcinoma pancreatico

Nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana (125 mg/m2)/
gemcitabina
Gemcitabina
Gradi 1-4 (%) Grado 3-4 (%) Gradi 1-4 (%) Grado 3-4 (%)
Anemiaa,b 97 13 96 12
Neutropenia a,b 73 38 58 27
Trombocitopeniab,c 74 13 70 9

a 405 pazienti valutati nel gruppo trattato con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica/gemcitabina

b 388 pazienti valutati nel gruppo trattato con gemcitabina

c 404 pazienti valutati nel gruppo trattato con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica/gemcitabina

Neuropatia periferica

Per i pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina, il tempo mediano alla prima comparsa di neuropatia periferica di grado 3 è stato di 140 giorni. Il tempo mediano al miglioramento di almeno 1 grado è stato di

21 giorni, e il tempo mediano al miglioramento della neuropatia periferica da grado 3 a grado 0 o 1 è stato di 29 giorni. Dei pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa della neuropatia periferica,

il 44% (31/70 pazienti) è stato in grado di riprendere nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana a una dose ridotta. Nessuno dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina ha avuto neuropatia periferica di

grado 4.

Sepsi

La sepsi è stata osservata con un’incidenza del 5% nei pazienti con o senza neutropenia, trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina durante la conduzione di uno studio clinico nell’adenocarcinoma pancreatico. Le complicanze dovute al preesistente tumore del pancreas, in particolare ostruzione biliare o presenza di stent biliare, sono state identificate come importanti fattori coinvolti. Se un paziente presenta febbre (indipendentemente dalla conta dei neutrofili), iniziare il trattamento con antibiotici ad ampio spettro. In caso di neutropenia febbrile, sospendere Pazenir e gemcitabina fino alla scomparsa della febbre e a

ANC ? 1.500 cellule/mm3, poi riprendere il trattamento a livelli della dose ridotti (vedere paragrafo 4.2).

Polmonite

La polmonite è stata osservata con un’incidenza del 4% con l’uso di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina. Dei 17 casi di polmonite segnalati nei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina, 2 hanno avuto esito fatale. Monitorare attentamente i pazienti per rilevare segni e sintomi di polmonite. Una volta esclusa un’eziologia infettiva e accertata la diagnosi di polmonite, interrompere definitivamente il trattamento con Pazenir e gemcitabina e iniziare immediatamente un’idonea terapia e misure di supporto (vedere paragrafo 4.2).

Tumore del polmone non a piccole cellule (nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana somministrate in associazione con carboplatino)

Tabella delle reazioni avverse

Nella tabella 9 sono elencate le reazioni avverse associate alla somministrazione di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con carboplatino.

Tabella 9: Reazioni avverse segnalate con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con carboplatino (N = 514)

Infezioni ed infestazioni Comune: polmonite, bronchite, infezione delle vie respiratorie superiori, infezione delle vie urinarie
Non comune: sepsi, candidiasi orale
Patologie del sistema emolinfopoietico1 Molto comune: neutropenia1, trombocitopenia1, anemia1, leucopenia1
Comune: neutropenia febbrile, linfopenia
Non comune: pancitopenia
Disturbi del sistema
immunitario
Non comune: ipersensibilitĂ  a farmaci, ipersensibilitĂ 
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Molto comune: diminuzione dell’appetito
Comune: disidratazione
Disturbi psichiatrici Comune: insonnia
Patologie del sistema nervoso Molto comune: neuropatia periferica2
Comune: disgeusia, cefalea, capogiro
Patologie dell’occhio Comune: offuscamento della vista
Patologie vascolari Comune: ipotensione, ipertensione
Non comune: flushing
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune: dispnea
Comune: emottisi, epistassi, tosse
Non comune: polmonite3
Patologie gastrointestinali Molto comune: diarrea, vomito, nausea, stitichezza
Comune: stomatite, dispepsia, dolore addominale, disfagia
Patologie epatobiliari Comune: iperbilirubinemia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune: rash, alopecia
Comune: prurito, alterazioni delle unghie
Non comune: esfoliazione cutanea, dermatite allergica, orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune: artralgia, mialgia
Comune: dolore alla schiena, dolore alle estremitĂ , dolore muscoloscheletrico
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune: affaticamento, astenia, edema periferico
Comune: piressia, dolore toracico
Non comune: infiammazione delle mucose, stravaso nel sito di infusione, infiammazione nel sito dell’infusione, rash nel sito dell’infusione
Esami diagnostici Comune: aumento dell’alanina aminotransferasi, aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, perdita di peso

MedDRA = Medical Dictionary for Regulatory Activities (Dizionario medico per le attivitĂ  di regolamentazione): SMQ = Standardized MedDRA Query (quesiti standardizzati MedDRA)

1 Basato su valutazioni di laboratorio: massimo grado di mielosoppressione (popolazione trattata)

2 valutata mediante SMQ neuropatia (ambito di applicazione ampio)

3 valutata mediante SMQ malattia polmonare interstiziale (ambito di applicazione ampio)

Per i pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule trattati con paclitaxel e carboplatino, il tempo mediano alla prima comparsa di neuropatia periferica di grado 3 correlata al trattamento è stato di 121 giorni, mentre il tempo mediano al miglioramento della neuropatia periferica correlata al trattamento da grado 3 a grado 1 è stato di 38 giorni. Nessuno dei pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana e carboplatino ha manifestato neuropatia periferica di grado 4.

Anemia e trombocitopenia sono state riportate piĂ¹ comunemente nel braccio nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana rispetto al braccio con Taxol (rispettivamente, 54% vs 28% e 45% vs 27%).

La tossicità associata ai taxani riferita dal paziente è stata valutata mediante i 4 sottogruppi del questionario Functional Assessment of Cancer Therapy (FACT)-Taxani. Utilizzando l’analisi di misure ripetute, 3 dei 4 sottogruppi (neuropatia periferica, dolore alle mani/piedi e udito) risultavano a favore di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana e carboplatino (p ? 0,002). Per l’altro sottogruppo (edema), non vi sono state differenze fra i bracci di trattamento.

Esperienza post commercializzazione

Durante il monitoraggio post commercializzazione di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana sono stati riportati casi di paralisi dei nervi cranici, paresi delle corde vocali, e – raramente – di gravi reazioni da ipersensibilitĂ .

Durante il trattamento con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana, vi sono state rare segnalazioni di riduzione dell’acuità visiva dovuta a edema maculare cistoide. Alla diagnosi di edema maculare cistoide il trattamento con Pazenir deve essere sospeso.

Durante il trattamento con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana sono stati segnalati casi di sindrome da lisi tumorale.

Nell’ambito del monitoraggio continuo di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana, sono stati riportati casi di eritrodisestesia palmo-plantare in pazienti precedentemente trattati con capecitabina. Dato che tali eventi sono stati riportati volontariamente nel corso della pratica clinica, non è possibile eseguire una valutazione accurata della frequenza e non è stata quindi accertata una correlazione causale con l’uso del medicinale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Pazenir: avvertenze per l’uso

Pazenir è una formulazione di paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle, la quale puĂ² avere proprietĂ  farmacologiche sostanzialmente diverse da quelle di altre formulazioni di paclitaxel (vedere paragrafì 5.1 e 5.2). Non deve essere sostituita con altre formulazioni di paclitaxel.

IpersensibilitĂ 

Sono stati riportati rari casi di severe reazioni di ipersensibilitĂ , compresi eventi molto rari di reazioni anafilattiche ad esito fatale. Se si verifica una reazione di ipersensibilitĂ , il medicinale deve essere immediatamente sospeso, si deve iniziare una terapia sintomatica e il paziente non deve piĂ¹ essere sottoposto a trattamento con paclitaxel.

Ematologia

La soppressione del midollo osseo (principalmente neutropenia) è frequente in seguito a terapia con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana. La neutropenia è correlata alla dose ed è una forma di tossicità limitante la dose. Durante la terapia con Pazenir si dovranno eseguire frequenti controlli della conta emocromocitometrica. Il paziente non deve essere nuovamente sottoposto a cicli successivi di Pazenir fino a quando i neutrofili non tornano a livelli di > 1.500 cellule/mm3 e le piastrine a livelli di > 100.000 cellule/mm3 (vedere paragrafo 4.2).

Neuropatia

La neuropatia sensoriale è frequente in seguito a terapia con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana, anche se lo sviluppo di sintomi severi è meno comune. Una neuropatia sensoriale di grado 1 o 2 non richiede in generale alcuna riduzione della dose. Quando Pazenir è utilizzato in monoterapia, qualora si sviluppi una neuropatia sensoriale di grado 3, la terapia dovrà essere sospesa finché la condizione ritorna al grado 1 o 2, e in seguito si raccomanda di ridurre la dose per tutti i cicli successivi di Pazenir (vedere paragrafo 4.2). Per l’uso combinato di Pazenir e gemcitabina, se si sviluppa neuropatia periferica di grado 3 o superiore, sospendere Pazenir; continuare il trattamento con gemcitabina alla stessa dose. Riprendere Pazenir a una dose ridotta quando la neuropatia periferica scende al grado 0 o 1 (vedere paragrafo 4.2). Per l’uso combinato di Pazenir e carboplatino, in presenza di neuropatia periferica di grado 3 o superiore, il trattamento deve essere sospeso fino al miglioramento al grado 0 o 1, e in seguito la dose di Pazenir e carboplatino deve essere ridotta per tutti i cicli successivi (vedere paragrafo 4.2).

Sepsi

La sepsi è stata osservata con un’incidenza del 5% nei pazienti con o senza neutropenia, trattati con Pazenir in associazione con gemcitabina. Le complicanze dovute al preesistente tumore del pancreas, in particolare ostruzione biliare o presenza di stent biliare, sono state identificate come importanti

fattori coinvolti. Se un paziente ha la febbre (indipendentemente dalla conta dei neutrofili), iniziare il trattamento con antibiotici ad ampio spettro. In caso di neutropenia febbrile, sospendere Pazenir e gemcitabina fino alla scomparsa della febbre e a un ANC ? 1.500 cellule/mm3, poi riprendere il trattamento a livelli della dose ridotti (vedere paragrafo 4.2).

Polmonite

La polmonite si è verificata nell’1% dei pazienti quando nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana sono state utilizzate in monoterapia e nel 4% dei pazienti quando Pazenir è stato utilizzato in associazione con gemcitabina. Monitorare attentamente tutti i pazienti per rilevare segni e sintomi di polmonite. Una volta esclusa un’eziologia infettiva e accertata la diagnosi di polmonite, interrompere definitivamente il trattamento con Pazenir e gemcitabina e iniziare immediatamente un’idonea terapia e misure di supporto (vedere paragrafo 4.2).

Insufficienza epatica

PoichĂ© la tossicitĂ  del paclitaxel puĂ² essere aumentata in caso di insufficienza epatica, la somministrazione di Pazenir in pazienti con insufficienza epatica richiede cautela. I pazienti con insufficienza epatica possono presentare un maggiore rischio di tossicitĂ , soprattutto in seguito

a mielosoppressione; tali pazienti vanno tenuti sotto attento controllo, in quanto possono sviluppare forme di mielosoppressione profonda.

Pazenir non è raccomandato nei pazienti con bilirubina totale > 5 x ULN o AST > 10 x ULN. Inoltre, Pazenir non è raccomandato nei pazienti affetti da adenocarcinoma metastatico del pancreas con insufficienza epatica da moderata a severa (bilirubina totale > 1,5 x ULN e AST ? 10 x ULN) (vedere paragrafo 5.2).

CardiotossicitĂ 

Rare segnalazioni di insufficienza cardiaca congestizia e disfunzione ventricolare sinistra sono state osservate tra i soggetti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana. La maggior parte dei soggetti era stata esposta in precedenza a medicinali cardiotossici, come le antracicline, o aveva cardiopatie pregresse. Pertanto i pazienti trattati con Pazenir dovranno essere sottoposti ad attento monitoraggio al fine di rilevare l’insorgenza di eventi cardiaci.

Metastasi del sistema nervoso centrale

L’efficacia e la sicurezza di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana nei pazienti con metastasi a livello del sistema nervoso centrale (SNC) non sono state stabilite. Le metastasi del SNC non sono generalmente ben controllate dalla chemioterapia sistemica.

Sintomi gastrointestinali

In caso di nausea, vomito e diarrea dopo la somministrazione di Pazenir, i pazienti possono essere sottoposti a terapia con antiemetici e agenti costipanti di uso comune.

Pazienti di etĂ  uguale o superiore a 75 anni

Per i pazienti di età uguale o superiore a 75 anni, non è stato dimostrato un beneficio del trattamento con Pazenir in associazione a gemcitabina, rispetto a gemcitabina in monoterapia. Nei pazienti molto anziani (? 75 anni) trattati con Pazenir e gemcitabina, si è registrata una maggiore incidenza di reazioni avverse serie e di reazioni avverse che hanno comportato la sospensione del trattamento, tra cui tossicità ematologica, neuropatia periferica, diminuzione dell’appetito e disidratazione. Nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico di età uguale o superiore a 75 anni, valutare attentamente la capacità di tollerare Pazenir in associazione con gemcitabina, tenendo conto in particolare del performance status, delle co-morbilità e del maggiore rischio di infezioni (vedere paragrafì 4.2 e 4.8).

Altro

Sebbene i dati disponibili siano limitati, non è stato dimostrato un chiaro beneficio in termini di sopravvivenza globale prolungata nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico che presentano livelli normali di CA 19-9 prima dell’inizio del trattamento con Pazenir e gemcitabina

(vedere paragrafo 5.1).

Erlotinib non deve essere somministrato in combinazione con Pazenir piĂ¹ gemcitabina (vedere paragrafo 4.5).

Eccipienti

In forma ricostituita, Pazenir concentrato contiene 4,2 mg di sodio per mL. Da tenere in considerazione in pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

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Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

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Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco