Percitale: effetti collaterali e controindicazioni

Percitale: effetti collaterali e controindicazioni

Percitale compresse rivestite (Citalopram Bromidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Sindromi depressive endogene e prevenzione delle ricadute e delle ricorrenze.

Disturbi d’ansia con crisi di panico, con o senza agorafobia.

Percitale compresse rivestite: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Percitale compresse rivestite ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Percitale compresse rivestite, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Percitale compresse rivestite: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (v. paragrafo 6.1.).

Età inferiore ai 18 anni.

MAOIs (Inibitori delle monoamino ossidasi)

Alcuni casi hanno presentato caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica.

Citalopram non dovrebbe essere dato a pazienti che stanno assumendo Inibitori delle Monoamino Ossidasi (MAOIs) incluso selegilina in dosi giornaliere che superino i 10mg/dì.

Citalopram non dovrebbe essere dato per 14 giorni dopo l’interruzione di un MAOI irreversibile o per il tempo specificato dopo la sospensione di un MAOI reversibile (RIMA) come definito nella prescrizione del RIMA. MAOIs non dovrebbero essere introdotti per sette giorni dopo la sospensione del citalopram (v. sezione 4.5).

Citalopram è controindicato in associazione con linezolide a meno che non ci siano le condizioni per la stretta osservazione e il monitoraggio della pressione arteriosa (v. sezione 4.5).

Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.

Citalopram è controindicato per i pazienti di cui è noto che sono affetti da prolungamento dell’intervallo QT o sindrome congenita del QT lungo.

Citalopram è controindicato in co-somministrazione con medicinali noti per causare un prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5).

Percitale compresse rivestite: effetti collaterali

Le reazioni secondarie osservate sono in generale di lieve entità e di tipo transitorio. Esse si manifestano soprattutto nella prima o seconda settimana di terapia, per poi sparire con il miglioramento dello stato depressivo.

Le reazioni avverse sono presentate a livello di termini preferenziali del MedDRA.

Per le seguenti reazioni è stata scoperta una relazione dose-risposta : aumento della sudorazione, secchezza delle fauci, insonnia, sonnolenza, diarrea, nausea e affaticamento.

La tabella mostra la percentuale di reazioni avverse associate con SSRIs e/o citalopram osservate in ? 1% di pazienti sia in studi controllati in doppio cieco contro placebo o nel periodo post-marketing. Le frequenze sono definite come: molto comune (?1/10); comune (da ?1/100 a <1/10); non comune (da ?1/1000 a <1/100); raro (da ?1/10000 a <1/1000); molto raro (<1/10000), non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).

Classificazione

per sistemi e organi

Disturbi del sangue e del

Frequenza Reazione avversa

sistema linfatico Non nota Trombocitopenia

Disturbi del sistema

immunitario Non nota Ipersensibilità, reazioni anafilattiche

Patologie endocrine Non nota Secrezione inappropriata di ADH

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Comune Riduzione dell’appetito e diminuzione di peso Non comune Incremento dell’appetito, aumento di peso

Rara Iponatriemia

Non nota Ipokaliemia

Disturbi psichiatrici Comune Agitazione, calo della libido, ansietà, nervosismo, stato confusionale, anormalità dell’orgasmo (donne), sogni anormali

Non comune Aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni, mania

Non nota Attacchi di panico, bruzismo, agitazione, ideazione suicidaria, comportamento suicidario1

Molto comune Sonnolenza, insonnia, mal di testa

Comune Tremore parestesia, vertigini, disturbi dell’attenzione

Patologie del sistema nervoso

Patologie dell’occhio Disturbi dell’orecchio e del

Non comune Sincope

Rara Convulsione grande male, discinesia, disturbi del gusto

Non nota Convulsioni , sindrome serotoninica, disturbi extrapiramidali, acatisia, disturbi del movimento

Non comune Midriasi

Non nota Disturbi visivi

labirinto Comune Tinnito

Non comune Bradicardia, tachicardia

Patologie cardiache

Disturbi vascolari

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non nota Electrocardiogramma con QT prolungato, aritmia ventricolare incluso torsione di punta

Rara Emorragia

Non nota Ipotensione ortostatica

Comune Sbadigli

Non nota Epistassi

Molto comune Secchezza delle fauci, nausea

Patologie gastrointestinali

Comune Diarrea, vomito, costipazione

Non nota Emorragia gastrointestinale (incluso emorragia rettale)

Patologie epatobiliari

Rara Epatite

Non nota Anomalie nel test di funzionalità epatica

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Patologie del sistema muscolo- scheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa

Molto comune Aumento della sudorazione Comune Prurito

Non comune Orticaria, alopecia, rash, porpora, reazioni fotosensibili Non nota Ecchimosi, angioedemi

Comune Mialgia, artralgia

Patologie renali ed urinarie Non comune Ritenzione urinaria

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Comune Impotenze, disturbi dell’eiaculazione, mancata eiaculazione Non comune Donna: Menorragia

Non nota Donna: Metrorragia Uomo: Priapismo, galattorrea

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune Affaticamento

Non comune Edema Rara Piressia

1 Casi di ideazione suicidaria e comportamento suicida sono stati riportati durante la terapia con citalopram o subito dopo la sospensione del trattamento (v. sezione 4.4).

Fratture ossee

Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti con 50 anni di età e oltre, mostrano un aumento del rischio di fratture nei pazienti trattati con SSRI. Il meccanismo con cui aumenta questo rischio è sconosciuto.

Prolungamento dell’intervallo QT

Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere paragrafì 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1).

Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento L’interruzione del trattamento con PERCITALE (soprattutto se brusca) porta in genere a sintomi da sospensione.

Sono stati riportati vertigini, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emozionale, irritabilità e disturbi visivi.

Generalmente tali eventi sono da lievi a moderati ed auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Si consiglia pertanto che, se non è più richiesto il trattamento con PERCITALE, vi sia una graduale interruzione, condotta tramite un decremento graduale della dose (vedere paragrafo 4.2 “Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone” e paragrafo 4.4 “Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego”).

Percitale compresse rivestite: avvertenze per l’uso

Trattamento di pazienti anziani e pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica, v. sezione 4.2.

Assunzione da parte di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni di età PERCITALE non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.

Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base alle esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Per di più, non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale.

Ansia paradossale

Alcuni pazienti con disturbi di panico possono evidenziare un’intensificazione dei sintomi d’ansia all’inizio del trattamento con antidepressivi. Questa reazione paradossale di solito si esaurisce entro le prime due settimane dall’inizio del trattamento. Si consiglia una bassa dose di partenza per ridurre la probabilità di un effetto ansiogeno paradossale (v. sezione 4.2).

Iponatriemia

L’iponatriemia, probabilmente dovuta a inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (SIADH), è stata riportata come reazione avversa rara con l’uso di SSRIs e generalmente si risolve con la sospensione della terapia. Pazienti femmina anziani sembrano essere a rischio particolarmente alto.

Suicidio/Ideazione suicidaria

La depressione è associata ad un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiché possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E’ esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio può aumentare nelle prime fasi del miglioramento.

Altre patologie psichiatriche per le quali PERCITALE è prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con altri disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche.

Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di età inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo.

La terapia farmacologica con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessità di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l’insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali.

Acatisia/Irrequietezza Psicomotoria

L’uso di PERCITALE è stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione interna di irrequietezza e di agitazione psicomotoria quale l’impossibilità di sedere o stare immobile, generalmente associate ad un malessere soggettivo. Ciò è più probabile che accada entro le prime settimane di trattamento. In pazienti che sviluppino questi sintomi, l’aumento del dosaggio può essere dannoso.

Mania

In pazienti con sindrome maniaco-depressiva si può verificare un cambiamento verso la fase maniacale. Qualora il paziente entrasse in una fase maniacale, il trattamento deve essere sospeso e si deve istituire un trattamento appropriato con neurolettici.

Convulsioni

Le convulsioni costituiscono un rischio potenziale con i farmaci antidepressivi. Citalopram deve essere interrotto nei pazienti che presentano convulsioni. Citalopram deve essere evitato in pazienti con epilessia instabile e i pazienti con

epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. Citalopram deve essere interrotto se si verifica un aumento della frequenza delle crisi.

Diabete

Nei pazienti con diabete, una terapia a base di SSRI può alterare il controllo glicemico; questo potrebbe essere una conseguenza del miglioramento della depressione.

E’ possibile che sia necessario aggiustare il dosaggio dell’insulina e/o di antidiabetici orali.

Sindrome serotoninica

In rari casi, in pazienti in terapia con SSRIs è stata riportata una sindrome serotoninica. Una combinazione di sintomi come agitazione, tremore, mioclone e ipertermia possono indicare lo sviluppo di questa condizione. Il trattamento con citalopram dovrebbe essere sospeso immediatamente e iniziato un trattamento sintomatico.

Medicinali serotoninergici

Citalopram non dovrebbe essere usato in associazione con prodotti medicinali con effetti serotoninergici, come sumatriptan o altri triptani, tramadolo, oxitriptano e triptofano.

Emorragia

Con gli SSRI sono state riportati prolungamenti del tempo di sanguinamento e/o anormalità nella coagulazione, come ecchimosi, emorragie ginecologiche, sanguinamento gastrointestinale, e altre manifestazioni cutanee o mucose SSRIs (v. sezione 4.8). Deve essere usata cautela in pazienti che assumono SSRIs, in particolare con uso concomitante di sostanze attive con attività nota sulla funzione piastrinica o altre sostanze attive che possono accrescere il rischio di emorragia, così come in pazienti con una storia di disturbi del sanguinamento (v. sezione 4.5).

ECT (terapia elettroconvulsiva)

L’esperienza clinica dell’uso contemporaneo di SSRIs ed ECT è limitata; pertanto è auspicabile la cautela.

Erba di San Giovanni

Si possono verificare con più frequenza effetti indesiderati con l’uso concomitante di citalopram e preparazioni erboristiche contenenti Hypericum perforatum. Pertanto citalopram e Iperico non dovrebbero essere assunti contemporaneamente (v. sezione 4.5).

Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento

I sintomi da sospensione osservati quando il trattamento è interrotto sono comuni, in particolare in caso di brusca interruzione (vedere paragrafo 4.8 “Effettì ìndesìderatì”).

In uno studio clinico sulla prevenzione delle ricorrenze si sono manifestati eventi avversi nel 40% dei pazienti dopo l’interruzione del trattamento con citalopram rispetto al 20% dei pazienti che non hanno interrotto il trattamento.

Il rischio di comparsa dei sintomi da sospensione può dipendere da diversi fattori, compresi la durata della terapia, il dosaggio e il tasso di riduzione della dose.

Sono stati riportati vertigini, disturbi del sensorio (compreso parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni

vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. Generalmente, l’intensità di tali sintomi è da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti può essere grave. In genere compaiono entro i primi giorni di sospensione del trattamento, ma vi sono stati casi molto rari nei quali sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato la dose. Generalmente tali sintomi sono auto-limitanti e di solito si risolvono entro due settimane, sebbene in alcuni individui possono durare più a lungo (2-3 mesi o più). Si consiglia, pertanto di ridurre gradualmente la dose di PERCITALE quando si sospende il trattamento, nel corso di un periodo di diverse settimane o mesi, in base alle necessità del paziente (vedere Sìntomì da sospensìone osservatì ìn seguìto ad ìnterruzìone del trattamento, paragrafo 4.2 “Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone”).

Pazienti con insufficienza epatica devono iniziare il trattamento con una dose bassa ed essere attentamente monitorati.

Nei pazienti con funzionalità renale fortemente ridotta è consigliabile attenersi al dosaggio minimo consigliato.

Psicosi

Il trattamento di pazienti psicotici con episodi depressivi può accrescere i sintomi psicotici.

Prolungamento dell’intervallo QT

Citalopram è risultato causare un prolungamento dose dipendente dell’intervallo QT. Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere paragrafì 4.3, 4.5, 4.8, 4.9 e 5.1).

Si consiglia cautela con i pazienti affetti da significativa bradicardia, in pazienti con recente infarto acuto del miocardio o con insufficienza cardiaca non compensata. Squilibri elettrolitici come ipopotassiemia e ipomagnesemia aumentano il rischio di aritmie maligne e devono essere corretti prima di iniziare il trattamento con citalopram.

Se si trattano pazienti con patologia cardiaca stabile, si deve considerare l’opportunità di effettuare un controllo ECG prima di iniziare il trattamento.

Se durante il trattamento con citalopram si dovessero presentare segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere sospeso e deve essere effettuato un ECG.

Glaucoma ad angolo chiuso

Gli SSRIs incluso il citalopram possono avere un effetto sulla dimensione della pupilla che risulta in una midriasi. Questo effetto midriatico ha la capacità di ridurre l’angolo oculare risultante in una aumentata pressione intraoculare e il glaucoma ad angolo chiuso, specialmente in pazienti predisposti. Citalopram dovrebbe pertanto essere usato con cautela in pazienti con galucoma ad angolo chiuso o precedenti di glaucoma.

Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti durante l’uso contemporaneo di inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRIs), nefazodone, trazodone, triptani e preparazioni a base di Hypericum perforatum.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

PERCITALE contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco