Pritor Plus: effetti collaterali e controindicazioni

Pritor Plus: effetti collaterali e controindicazioni

Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse (Telmisartan + Idroclorotiazide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento dell’ipertensione essenziale.

PritorPlus, associazione a dose fissa, (80 mg telmisartan/12,5 mg idroclorotiazide) è indicato negli adulti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo pressorio con telmisartan in monoterapia.

Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. IpersensibilitĂ  ad altre sostanze sulfonamide derivate (l’idroclorotiazide è una sostanza sulfonamide derivata).

Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).

Colestasi e ostruzioni delle vie biliari.

Insufficienza epatica grave.

Insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min).

Ipopotassiemia refrattaria, ipercalcemia.

L’uso concomitante di PritorPlus con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocitĂ  di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1).

Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

La reazione avversa piĂ¹ comunemente riportata è il capogiro. Raramente si puĂ² verificare angioedema grave (>1/10.000, <1/1.000).

L’incidenza complessiva delle reazioni avverse riportate con PritorPlus è risultata confrontabile a quella riportata con telmisartan in monoterapia, in studi randomizzati controllati che hanno coinvolto 1.471 pazienti randomizzati per ricevere telmisartan e idroclorotiazide (835) o telmisartan in monoterapia (636). Non è stata stabilita una relazione tra le reazioni avverse e la dose e il genere, l’etĂ  o la razza dei pazienti.

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse

Le reazioni avverse riportate in tutti gli studi clinici e verificatesi piĂ¹ frequentemente (p < 0,05) con telmisartan e idroclorotiazide che con il placebo sono di seguito riportate in accordo alla classificazione per sistemi e organi. Le reazioni avverse note per uno dei singoli componenti, che non siano state osservate negli studi clinici, possono verificarsi durante il trattamento con PritorPlus.

Le reazioni avverse sono state classificate per frequenza ricorrendo alla seguente convenzione: molto comune (>1/10); comune (>1/100, <1/10); non comune (>1/1.000, <1/100); raro (>1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)

All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità.

Bronchite, faringite, sinusite

Infezioni e infestazioni Raro:

Disturbi del sistema immunitario

Esacerbazione o attivazione di lupus eritematoso

Raro:

sistemico

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune:

Raro:

Disturbi psichiatrici Non comune:

Raro:

Patologie del sistema nervoso Comune:

Non comune:

Raro:

Ipokaliemia

Iperuricemia, iponatremia

Ansia

Depressione

Capogiro

Sincope, parestesia Insonnia, disturbi del sonno

Patologie dell’occhio Raro:

Disturbo della vista, visione offuscata

Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune:

Patologie cardiache Non comune:

Vertigini

Tachicardia, aritmia

Patologie vascolari Non comune:

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune:

Raro:

Ipotensione, ipotensione ortostatica

Dispnea

Distress respiratorio (polmonite ed edema polmonare inclusi)

Patologie gastrointestinali Non comune:

Raro:

Patologie epatobiliari Raro:

Diarrea, bocca secca, flatulenza

Dolore addominale, stipsi, dispepsia, vomito,

gastrite

FunzionalitĂ  epatica alterata/disturbo epatico2

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro:

Angioedema (anche con esito fatale), eritema, prurito, eruzione cutanea, iperidrosi, orticaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non comune: Dolore alla schiena, spasmi muscolari, mialgia

Raro: Artralgia, crampi muscolari, dolore agli arti

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Non comune: Disfunzione erettile

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: Dolore toracico

Raro: Malattia simil- influenzale, dolore

Aumento di acido urico ematico Aumento della creatinina ematica, aumento della creatina fosfochinasi ematica, aumento degli enzimi epatici

Esami diagnostici Non comune: Raro:

1: Sulla base dell’esperienza successiva alla commercializzazione

2: Per ulteriore descrizione, vedere sottoparagrafo "Descrizione delle reazioni avverse selezionate" Ulteriori informazioni sui singoli componenti

Le reazioni avverse riportate in precedenza per uno dei singoli componenti possono essere potenziali reazioni avverse associate a PritorPlus, anche se non osservate negli studi clinici con questo prodotto.

Telmisartan:

Le reazioni avverse si sono verificate con frequenza simile nei pazienti trattati con telmisartan e nei pazienti trattati con placebo.

L’incidenza complessiva delle reazioni avverse riportate con telmisartan (41,4%) è stata solitamente confrontabile a quella riportata con il placebo (43,9%) nel corso di studi controllati. Le seguenti reazioni avverse sono state raccolte da tutti gli studi clinici in pazienti trattati con telmisartan per l’ipertensione o in pazienti di almeno 50 anni di etĂ  ad alto rischio di eventi cardiovascolari.

Infezioni e infestazioni Non comune:

Raro:

Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune:

Raro:

Disturbi del sistema immunitario Raro:

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune:

Raro:

Patologie cardiache Non comune:

Infezioni del tratto respiratorio superiore, infezione del tratto urinario inclusa cistite Sepsi anche con esito fatale3

Anemia

Eosinofilia, trombocitopenia

IpersensibilitĂ , reazioni anafilattiche

Iperkaliemia

Ipoglicemia (in pazienti diabetici)

Bradicardia

Sonnolenza

Patologie del sistema nervoso Raro:

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune:

Molto raro:

Patologie gastrointestinali Raro:

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro:

Tosse

Malattia polmonare interstiziale3

Disturbo gastrico

Eczema, eruzione da farmaci, eruzione cutanea tossica

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Raro: Artrosi, dolore ai tendini

Patologie renali e urinarie Non comune:

Compromissione renale (inclusa insufficienza renale acuta)

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: Astenia

Esami diagnostici

Raro: Riduzione dell’emoglobina

3: Per ulteriore descrizione, vedere sottoparagrafo "Descrizione delle reazioni avverse selezionate" Idroclorotiazide:

L’idroclorotiazide puĂ² causare o esacerbare l’ipovolemia che potrebbe determinare uno squilibrio elettrolitico (vedere paragrafo 4.4).

Le reazioni avverse di frequenza non nota riportate con l’uso di idroclorotiazide in monoterapia includono:

Scialoadenite

Infezioni e infestazioni Non nota:

Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota:

Anemia aplastica, anemia emolitica, depressione del midollo osseo, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia

Disturbi del sistema immunitario Non nota:

Patologie endocrine Non nota:

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota:

Reazioni anafilattiche, ipersensibilitĂ 

Diabete mellito non adeguatamente controllato

Anoressia, appetito ridotto, squilibrio elettrolitico, ipercolesterolemia, iperglicemia, ipovolemia

Disturbi psichiatrici Non nota:

Patologie del sistema nervoso Non nota:

Agitazione

Stordimento

Patologie dell’occhio Non nota:

Xantopsia, miopia acuta, glaucoma acuto ad angolo chiuso

Patologie vascolari Non nota:

Vasculite necrotizzante

Patologie gastrointestinali Non nota:

Pancreatite, disturbo gastrico

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: Debolezza

Patologie renali e urinarie Non nota:

Nefrite interstiziale, disfunzione renale, glicosuria

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota: Piressia

Aumento dei trigliceridi

Patologie epatobiliari Non nota:

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non nota:

Ittero epatocellulare, ittero colestatico

Sindrome simil lupus eritematoso, reazioni di fotosensibilitĂ , vasculite cutanea, necrolisi tossica epidermica

Esami diagnostici Non nota:

Descrizione delle reazioni avverse selezionate FunzionalitĂ  epatica alterata / disturbo epatico

La maggior parte dei casi di funzionalitĂ  epatica alterata / disturbo epatico registrati con telmisartan successivamente alla commercializzazione si sono verificati in pazienti giapponesi. I pazienti giapponesi sono piĂ¹ predisposti a manifestare queste reazioni avverse.

Sepsi

Nello studio PRoFESS è stata osservata un’aumentata incidenza di sepsi con telmisartan rispetto a placebo. L’evento puĂ² essere un risultato casuale o puĂ² essere correlato ad un meccanismo attualmente non noto (vedere paragrafo 5.1).

Malattia polmonare interstiziale

Sono stati riportati casi di malattia polmonare interstiziale successivamente alla commercializzazione, in associazione temporale con l’assunzione di telmisartan. Tuttavia non è stata stabilita una relazione causale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Pritorplus 80 mg/12,5 mg compresse: avvertenze per l’uso

Gravidanza

La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafì 4.3 e 4.6).

Insufficienza epatica

PritorPlus non dovrebbe essere somministrato a pazienti con colestasi, ostruzioni delle vie biliari o grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3) in quanto telmisartan è eliminato principalmente per via biliare. Per questi pazienti è prevedibile una ridotta clearance epatica di telmisartan.

Inoltre, PritorPlus deve essere utilizzato con cautela in pazienti con funzionalitĂ  epatica compromessa

0 malattia epatica progressiva, poichĂ© alterazioni minori del fluido o dell’equilibrio elettrolitico possono causare coma epatico. Non c’è esperienza clinica nell’utilizzo di PritorPlus in pazienti con insufficienza epatica.

Ipertensione renovascolare

Nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria renale afferente al singolo rene funzionante, trattati con un farmaco che influenza il sistema renina-angiotensina-aldosterone, c’è un aumentato rischio di ipotensione grave ed insufficienza renale.

Insufficienza renale e trapianto renale

PritorPlus non deve essere utilizzato in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3). Non ci sono dati riguardo la somministrazione di PritorPlus in pazienti recentemente sottoposti a trapianto renale. L’esperienza con PritorPlus in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata è limitata e pertanto si raccomanda un controllo periodico dei livelli sierici di potassio, di creatinina e di acido urico. Nei pazienti con insufficienza renale puĂ² verificarsi aumento dell’azotemia associato ai diuretici tiazidici.

Ipovolemia intravascolare

Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da dosi elevate di diuretici, diete con restrizione di sale, diarrea o vomito, si potrebbe verificare ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose. Deplezione di sodio e/o ipovolemia devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con PritorPlus.

Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)

Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalitĂ  renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciĂ² deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalitĂ  renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.

Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

Altre condizioni legate alla stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone

Nei pazienti il cui tono vascolare e la funzione renale dipendono principalmente dall’attivitĂ  del sistema renina-angiotensina-aldosterone (ad es. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o affetti da malattie renali, inclusa la stenosi dell’arteria renale), il trattamento con medicinali che influenzano questo sistema è stato associato ad ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta (vedere paragrafo 4.8).

Aldosteronismo primario

1 pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono a medicinali antipertensivi che agiscono tramite l’inibizione del sistema renina-angiotensina. Quindi, si sconsiglia l’utilizzo di PritorPlus.

Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva

Come per altri vasodilatatori. si consiglia particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi della valvola aortica o mitrale. o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.

Effetti sul metabolismo e sull’apparato endocrino

La terapia con tiazidici puĂ² compromettere la tolleranza al glucosio. mentre si puĂ² verificare ipoglicemia in pazienti diabetici in terapia con insulina o antidiabetici ed in trattamento con telmisartan. Pertanto in questi pazienti si deve prendere in considerazione un monitoraggio della glicemia; potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose dell’insulina o degli antidiabetici. ove indicato. Durante la terapia con tiazidici. il diabete mellito latente puĂ² diventare manifesto.

Alla terapia con diuretici tiazidici è stato associato un incremento dei livelli di colesterolo e trigliceridi; tuttavia alla dose di 12.5 mg contenuta in PritorPlus. sono stati riportati effetti minimi o non sono stati riportati affatto.

In alcuni pazienti trattati con tiazidici possono verificarsi iperuricemia o manifestazioni gottose. Squilibrio elettrolitico

Il controllo periodico degli elettroliti sierici deve essere effettuato ad intervalli appropriati. come per tutti i pazienti sottoposti a trattamento con diuretici.

I tiazidici. inclusa l’idroclorotiazide. possono causare squilibrio di fluido o di elettroliti (incluse ipokaliemia. iponatremia e alcalosi ipocloremica). Segni indicativi di squilibrio di fluido o di elettroliti sono secchezza delle fauci. sete. astenia. letargia. sonnolenza. irrequietezza. dolore muscolare o crampi. affaticamento muscolare. ipotensione. oliguria. tachicardia e disturbi gastrointestinali quali nausea o vomito (vedere paragrafo 4.8).

– Ipokaliemia

Sebbene con l’uso dei diuretici tiazidici possa svilupparsi ipokaliemia. la terapia concomitante con telmisartan puĂ² ridurre l’ipokaliemia indotta dal diuretico. Il rischio di ipokaliemia è maggiore nei pazienti con cirrosi epatica. nei pazienti caratterizzati da diuresi abbondante. nei pazienti con un apporto non adeguato di elettroliti per via orale e nei pazienti in trattamento concomitante con corticosteroidi o ormone adrenocorticotropico (ACTH) (vedere paragrafo 4.5).

– Iperkaliemia

Viceversa. a causa dell’antagonismo esercitato sui recettori dell’angiotensina II (AT1) dal telmisartan contenuto in PritorPlus. puĂ² verificarsi iperpotassemia. Sebbene non sia stata documentata iperpotassemia clinicamente significativa associata all’uso di PritorPlus. i fattori di rischio per lo sviluppo di iperpotassemia includono insufficienza renale e/o insufficienza cardiaca e diabete mellito. Diuretici potassio-risparmiatori. integratori di potassio. sostitutivi del sale contenenti potassio devono essere somministrati con cautela in concomitanza con PritorPlus (vedere paragrafo 4.5).

– Iponatremia e alcalosi ipocloremica

Non c’è evidenza che PritorPlus riduca o prevenga l’iponatremia indotta da diuretici.

La deficienza di cloruro è generalmente lieve e solitamente non richiede trattamento.

– Ipercalcemia

I diuretici tiazidici possono ridurre l’escrezione urinaria del calcio e causare. in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio. un intermittente e lieve aumento del calcio sierico. Un’ipercalcemia marcata puĂ² essere indicativa di iperparatiroidismo latente. La somministrazione di diuretici tiazidici deve essere sospesa prima di effettuare i test di funzionalitĂ  paratiroidea.

– Ipomagnesemia

I diuretici tiazidici hanno dimostrato di aumentare l’escrezione urinaria del magnesio determinando ipomagnesemia (vedere paragrafo 4.5).

Sorbitolo e Lattosio Monoidrato

Questo medicinale contiene lattosio monoidrato e sorbitolo. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio e/o al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Differenze etniche

Come tutti gli altri antagonisti del recettore dell’angiotensina II, telmisartan è apparentemente meno efficace nel ridurre la pressione sanguigna nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza bianca, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di bassi livelli di renina nella popolazione di ipertesi di colore.

Altro

Come con qualsiasi agente antipertensivo, un’eccessiva diminuzione della pressione sanguigna in pazienti con cardiopatia ischemica o patologia cardiovascolare ischemica potrebbe causare infarto del miocardio o ictus.

Generale

Reazioni di ipersensibilitĂ  alla idroclorotiazide possono verificarsi in pazienti con o senza storia precedente di allergia o asma bronchiale, ma è piĂ¹ probabile che si verifichino in pazienti con tale anamnesi.

Con l’uso di diuretici tiazidici, compresa idroclorotiazide, è stata riportata esacerbazione o attivazione di lupus eritematoso sistemico.

Casi di reazioni di fotosensibilitĂ  sono stati riportati con i diuretici tiazidici (vedere paragrafo 4.8). Se durante il trattamento si manifesta una reazione di fotosensibilitĂ , si raccomanda di sospendere il trattamento. Se la risomministrazione del diuretico è ritenuta necessaria, si raccomanda di proteggere le aree esposte ai raggi solari o ai raggi UVA artificiali.

Miopia e glaucoma ad angolo chiuso acuti

L’idroclorotiazide, una sulfonamide, puĂ² causare una reazione idiosincratica, con conseguenti miopia transitoria acuta e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi includono l’insorgenza acuta di una diminuzione dell’acutezza visiva o di dolore oculare e tipicamente si verificano da ore a settimane dopo l’inizio dell’assunzione del medicinale. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato puĂ² portare alla perdita permanente della vista. Il trattamento primario consiste nell’interrompere l’idroclorotiazide il piĂ¹ rapidamente possibile. PuĂ² essere necessario prendere in considerazione dei trattamenti medici o chirurgici immediati se la pressione intraoculare rimane incontrollata. I fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere una storia di allergia alla sulfonamide o alla penicillina.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco