Ribotrex: effetti collaterali e controindicazioni
Ribotrex (Azitromicina Diidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all’azitromicina.
infezioni delle alte vie respiratorie (sinusiti, tonsilliti e faringiti);
otiti medie
infezioni delle basse vie respiratorie (bronchiti e polmoniti);
infezioni odontostomatologiche;
infezioni della cute e dei tessuti molli;
uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis);
ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ribotrex ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ribotrex, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Ribotrex: controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, all’eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ribotrex: effetti collaterali
Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della sorveglianza post-marketing, suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nel corso della sorveglianza post-marketing sono riportate in corsivo. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (?1/10); Comune (? 1/100 e <1/10); Non comune (?1/1.000 e <1/100); Rara (? 1/10.000 e <1/1.000); Molto rara (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.
Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile all’azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing.
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa | Frequenza | |||
---|---|---|---|---|---|
Infezioni e infestazioni | Candidiasi, infezione vaginale, polmonite, infezione fungina, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite, candidiasi orale | Non comune | |||
Colite pseudomembranosa (vedere par. 4.4) |
Non nota | ||||
Patologie del emolinfopoietico | sistema | Leucopenia, neutropenia, eosinofilia | Non comune | ||
Trombocitopenia, anemia emolitica | Non nota | ||||
Disturbi del sistema immunitario | Angioedema, ipersensibilitĂ | Non comune | |||
Reazione anafilattica (vedere par. 4.4) |
Non nota | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | Non comune | |||
Disturbi psichiatrici | Nervosismo, insonnia | Non comune | |||
Agitazione | Rara | ||||
AggressivitĂ , ansia, delirio, allucinazioni | Non nota | ||||
Disturbi del sistema nervoso | Cefalea | Comune | |||
Capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia | Non comune | ||||
Sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattivitĂ psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, Miastenia gravis (vedere par. 4.4) |
Non nota | ||||
Patologie dell’occhio | Compromissione della vista | Non comune | |||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Disturbi dell’orecchio, vertigini | Non comune | |||
Compromissione dell’udito inclusa sordità e/o tinnito | Non nota | ||||
Patologie cardiache | Palpitazioni | Non comune | |||
Torsioni di punta (vedere par. 4.4), aritmia (vedere par. 4.4) compresa tachicardia ventricolare, prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogrammma (vedere par. 4.4) |
Non nota | ||||
Patologie vascolari | Vampate di calore | Non comune | |||
Ipotensione | Non nota | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea, epistassi | Non comune | |||
Patologie gastrointestinali | Diarrea | Molto comune | |||
Vomito, dolore addominale, nausea | Comune | ||||
Stipsi, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza del cavo orale, eruttazione, ulcerazioni della bocca, ipersecrezione salivare | Non comune | ||||
Pancreatite, alterazione del colore della lingua | Non nota | ||||
Patologie epatobiliari | Alterazione della funzionalitĂ epatica, ittero colestatico | Rara | |||
Insufficienza epatica (raramente fatale) (vedere par. 4.4) epatite fulminante, necrosi epatica |
Non nota | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Rash, prurito, orticaria, dermatite, pelle secca, iperidrosi | Non comune | |||
Reazione di fotosensibilitĂ , pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) | Rara | ||||
Sindrome | di | Stevens-Johnson, | necrolisi | Non nota |
epidermica tossica, eritema multiforme | ||
---|---|---|
rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) | Rara | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Osteoartrosi, mialgia, mal di schiena , dolore al collo | Non comune |
Artralgia | Non nota | |
Patologie renali e urinarie | Disuria, dolore al rene | Non comune |
Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale | Non nota | |
Patologia dell’apparato riproduttivo e della mammella | Metrorragia, disturbi testicolari | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Dolore in sede di iniezione,* infiammazione in sede di iniezione,* | Comune |
Edema, astenia, malessere, fatica, edema facciale, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico | Non comune | |
Esami diagnostici | Diminuzione della conta linfocitaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili | Comune |
Aumento della aspartato aminotransferasi (AST), aumento della alanina aminotransferasi (ALT), aumento della bilirubina ematica, aumento dell’urea ematica, aumento della creatinina ematica, alterazioni del potassio ematico, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento dei livelli di cloruro, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell’ematocrito, aumento dell’equilibrio acido-base, alterazioni dei livelli di sodio | Non comune | |
Traumi e avvelenamenti | Complicazioni post procedurali | Non comune |
* soltanto per la polvere per soluzione per infusione
Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e trattamento del Mycobacterium avium Complex sulla base dell’esperienza derivante dagli studi clinici e dalla sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato, nel tipo o nella frequenza:
Molto comune (? 1/10) |
Comune (? 1/100, <1/10) |
Non comune (? 1/1.000, <1/100) |
||||
---|---|---|---|---|---|---|
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | |||||
Patologie nervoso | del | sistema | Capogiri Emicrania Parestesia Disgeusia | Ipoestesia | ||
Patologie dell’occhio | Compromissione visione | della | ||||
Patologie dell’orecchio e | SorditĂ | Udito compromesso |
Patologie cardiache | Palpitazioni | ||
---|---|---|---|
Patologie gastrointestinali |
Diarrea Dolore addominale Nausea Flatulenza Disturbi addominali Perdita di feci |
||
Patologie epatobiliari | Epatite | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea Prurito |
Sindrome di Stevens- Johnson Reazione di fotosensibilitĂ |
|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Stanchezza | Astenia Malessere |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa e.
Ribotrex: avvertenze per l’uso
IpersensibilitĂ
Come per l’eritromicina e altri macrolidi, sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui l’edema angioneurotico e l’anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e eruzionecutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate a Ribotrexhanno provocato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati.
Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto chequando la terapia sintomatica viene sospesa puĂ² verificarsi la comparsa di sintomi allergici.
EpatotossicitĂ
Poiché il fegato è la principale via di eliminazione dell’azitromicina, il suo impiego nei pazienti con patologie epatiche importanti deve essere intrapreso con cautela.
Con azitromicina sono stati segnalati casi di alterata funzionalitĂ epatica, epatite, ittero colestatico, necrosi epatica ed epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica, alcuni dei quali sono risultati fatali (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti potrebbero aver avuto malattie epatiche pregresse o potrebbero aver assunto altri medicinali epatotossici.
Nei casi in cui si sviluppano segni e sintomi di disfunzione epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, si devono eseguire immediatamente analisi/esami diagnostici per la funzionalitĂ epatica.
Interrompere immediatamente il trattamento con azitromicina se compaiono segni di disfunzione epatica.
Stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS)
In seguito all’uso di azitromicina nei neonati (trattamento fino al 42° giorno di vita), è stata riportata stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS). I genitori e gli operatori sanitari devono essere informati di contattare il medico qualora si verifichi vomito o irritabilità in seguito all’assunzione di cibo.
Derivati dell’ergotamina
In pazienti in trattamento con derivati dell’ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilitĂ di un’interazione tra ergotamina ed azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilitĂ teorica di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non devono essere somministrate contemporaneamente.
Così come con ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare attenzione per l’eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili, inclusi i funghi.
Diarrea associata a Clostridium difficile
Con l’uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l’azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravitĂ puĂ² variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.
Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità , poiché queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E’ inoltre necessaria un’attenta anamnesi poiché i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.
Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 ml/min.), è stato osservato un aumento del 33% dell’esposizione sistemica all’azitromicina (vedere paragrafo 5.2).
Prolungamento dell’intervallo QT
Durante il trattamento con i macrolidi, inclusa azitromicina, è stato riscontrato all’ECG un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell’intervallo QT, che determina il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsione di punta (vedere paragrafo 4.8).
Di conseguenza, poichĂ© le seguenti situazioni possono determinare un aumento del rischio di aritmie ventricolari (compresa la torsione di punta), che puĂ² portare a un arresto cardiaco, l’azitromicina deve essere somministrata con cautela nei pazienti che presentano condizioni di proaritmia in atto (soprattutto in donne e pazienti anziani).
I medici prescrittori devono tenere in considerazione il rischio del prolungamento dell’intervallo QT, che puĂ² essere fatale, nel valutare i rischi-benefici di azitromicina in gruppi di pazienti a rischio, come:
Pazienti con prolungamento congenito o documentato dell’intervallo QT;
Pazienti in trattamento con altri principi attivi che prolungano l’intervallo QT, quali antiaritmici della Classe IA (chinidina e procainamide) e della Classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; farmaci antipsicotici come pimozide; antidepressivi come citalopram; fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina, clorochina;
Pazienti con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e
ipomagnesiemia;
Pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca;
Donne ed anziani che potrebbero mostrare maggiore sensibilità agli effetti correlati al farmaco dell’alterazione dell’intervallo QT.
Miastenia gravis
Nei pazienti in terapia con azitromicina sono state riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8).
Ribotrex 200mg/5ml polvere per sospensione orale contiene saccarosio
(5 ml di sospensione contengono 3,87 g di saccarosio). I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Per il contenuto di saccarosio, inoltre, occorre cautela nel trattamento di pazienti diabetici.
Ribotrex 500 mg compresse rivestite con film
Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco