Riges: effetti collaterali e controindicazioni

Riges: effetti collaterali e controindicazioni

Riges 10 mg compresse (Domperidone) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

RIGES è indicato per alleviare i sintomi di nausea e vomito.

Riges 10 mg compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Riges 10 mg compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Riges 10 mg compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Riges 10 mg compresse: controindicazioni

Domperidone è controindicato nelle seguenti situazioni:

IpersensibilitĂ  nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Tumori pituitari a rilascio di prolattina (prolattinomi).

Nei pazienti affetti da compromissione epatica moderata o grave (vedere paragrafo 5.2).

Nei pazienti con noto prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaci, in particolare dell’intervallo QTc, nei pazienti affetti da significativi disturbi elettrolitici e patologie cardiache preesistenti, ad esempio insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4).

Co-somministrazione con farmaci –noti per prolungare il QT, ad eccezione dell’apomorfina (vedere paragrafì 4.4 e 4.5).

RIGES non deve essere utilizzato nei casi in cui una stimolazione della motilitĂ  gastrica puĂ² risultare dannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione.

Riges 10 mg compresse: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati al farmaco sono elencati di seguito, in ordine di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1000, < 1/100); raro (?1/10000, < 1/1000); molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Disturbi del sistema immunitario: molto raro: reazioni allergiche incluse anafilassi, shock anafilattico, reazione anafilattica, orticaria e angioedema.

Patologie endocrine: raro: aumento dei livelli di prolattina.

Disturbi psichiatrici: molto raro: agitazione, nervosismo

Patologie del sistema nervoso: molto raro: effetti indesiderati extrapiramidali, convulsioni, sonnolenza, cefalea; non nota: sindrome delle gambe senza riposo*.

Patologie gastrointestinali: raro: patologie gastrointestinali, inclusi crampi intestinali passeggeri; molto raro: diarrea.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: molto raro: orticaria, prurito, eruzione cutanea.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: raro: galattorrea, ginecomastia, amenorrea.

Disturbi cardiaci: Non nota: aritmie ventricolari, prolungamento dell’intervallo QTc, torsioni di punta, morte cardiaca improvvisa (vedere paragrafo 4.4).

Esami diagnostici: molto raro: test di funzionalitĂ  epatica anormale.

*esacerbazione della sindrome delle gambe senza riposo nei pazienti con malattia di Parkinson.

PoichĂ© l’ipofisi è situata all’esterno della barriera ematoencefalica, il domperidone puĂ² causare un aumento dei livelli di prolattina.

In rari casi tale iperprolattinemia puĂ² causare effetti indesiderati di tipo neuro-endocrino come galattorrea, ginecomastia e amenorrea.

Gli effetti indesiderati extrapiramidali sono molto rari nei neonati e nei bambini piccoli ed eccezionali in soggetti adulti. Tali effetti indesiderati scompaiono spontaneamente e completamente con la sospensione del trattamento.

Ulteriori effetti indesiderati a livello del sistema nervoso centrale come convulsioni, agitazione e sonnolenza sono stati anche segnalati come molto rari e principalmente in neonati e bambini.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

Riges 10 mg compresse: avvertenze per l’uso

Precauzioni per l’uso

Le compresse contengono lattosio e possono essere inadatte per pazienti con intolleranza al galattosio da deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio/galattosio.

Utilizzo durante l’allattamento

Il verificarsi di effetti avversi, in particolare di effetti cardiaci, non puĂ² essere escluso dopo l’esposizione attraverso il latte materno. In tal caso occorre decidere se cessare l’allattamento al seno o cessare/sospendere la terapia a base di domperidone valutando i vantaggi dell’allattamento al

seno per il bambino e i benefici della terapia per la madre (vedere paragrafo 4.6).

Utilizzo in pazienti con patologie epatiche

Poiché il domperidone è prevalentemente metabolizzato nel fegato, RIGES non deve essere usato nei pazienti con compromissione epatica.

Compromissione renale

L’emivita di eliminazione di domperidone viene prolungata in caso di insufficienza renale grave. In pazienti con insufficienza renale grave (creatinina sierica > 6 mg/100 ml, cioè > 0,6 mmol/l) si è verificato un aumento dell’emivita di eliminazione del domperidone da 7,4 a 20,8 ore, ma i livelli plasmatici del farmaco sono apparsi piĂ¹ bassi che nei volontari sani. PoichĂ© solo una quantitĂ  molto piccola di farmaco immodificato viene escreta per via renale, è improbabile che la dose di una singola somministrazione necessiti di correzione in pazienti con insufficienza renale. In caso di somministrazione ripetuta, la frequenza di dosaggio di domperidone deve essere ridotta a una o due volte al giorno a seconda della gravitĂ  della compromissione. PuĂ² inoltre essere necessario ridurre il dosaggio.

Tali pazienti in terapia prolungata devono essere regolarmente seguiti.

Effetti cardiovascolari

Domperidone è stato associato al prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma. Durante la sorveglianza post-commercializzazione, sono stati riscontrati casi molto rari di prolungamento dell’intervallo QT e torsioni di punta nei pazienti che assumono domperidone. Tali casi includevano pazienti con fattori di rischio confondenti, disturbi elettrolitici e trattamento concomitante che potrebbero essere stati fattori contribuenti (vedere paragrafo 4.8).

Domperidone deve essere utilizzato alla dose minima efficace in adulti e bambini.

Domperidone è controindicato nei pazienti con noto prolungamento esistente degli intervalli di conduzione cardiaca, in particolare dell’intervallo QTc, nei pazienti con significativi disturbi elettrolitici (ipocalcemia, ipercalcemia, ipomagnesemia), o bradicardia, o nei pazienti affetti da patologie cardiache preesistenti, quali insufficienza cardiaca congestizia a causa del maggiore rischio di aritmia ventricolare (vedere paragrafo 4.3). Disturbi elettrolitici (ipocalcemia, ipercalcemia, ipomagnesemia) o bradicardia sono noti per essere condizioni che aumentano il rischio proaritmico.

Il trattamento con domperidone deve essere interrotto in presenza di segni o sintomi associati ad aritmia cardiaca e i pazienti devono consultare il medico.

Si deve consigliare ai pazienti di segnalare tempestivamente eventuali sintomi cardiaci.

Utilizzo con apomorfina

Domperidone è controindicato in associazione con farmaci che prolungano il QT inclusa apomorfina, a meno che il beneficio della co-somministrazione con apomorfina non superi i rischi e solo se sono strettamente soddisfatte le precauzioni raccomandate per la co-somministrazione specificate nell’RCP di apomorfina. Fare riferimento all’RCP di apomorfina.

Co-somministrazione con levodopa: benchè non sia ritenuto necessario un aggiustamento della dose di levodopa, è stato osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di levodopa (max 30- 40%), quando domperidone è stato assunto in concomitanza con levodopa. Vedere paragrafo 4.5.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco