Sintamin Hepa: effetti collaterali e controindicazioni

Sintamin Hepa: effetti collaterali e controindicazioni

Sintamin hepa (Aminoacidi) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Apporto parenterale di aminoacidi in caso di gravi alterazioni della funzionalità epatica (insufficienza epatica) con e senza deterioramento delle funzioni cerebrali (encefalopatia), trattamento del coma epatico.

Sintamin hepa: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Sintamin hepa ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Sintamin hepa, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Sintamin hepa: controindicazioni

Turbe del metabolismo degli aminoacidi, stati di iperidratazione, iponatriemia, ipokaliemia, turbe della funzionalità renale (insufficienza renale), gravi disturbi della funzionalità cardiaca (insufficienza miocardica).

Sintamin hepa: effetti collaterali

La somministrazione endovenosa della specialità può aumentare l’acidità gastrica ed indurre la comparsa di ulcera da stress.

Sintamin hepa: avvertenze per l’uso

È opportuno verificare se si debbono somministrare a scopo profilattico H2-antagonisti.

In aggiunta al prodotto è opportuno somministrare un ulteriore apporto calorico sotto forma di carboidrati e lipidi quali parti della nutrizione parenterale iniettandoli a mezzo altra via venosa o attraverso la diramazione del deflussore perfusionale.

Utile è anche una integrazione bilanciata con elettroliti.

Se è possibile una nutrizione enterale, l’ulteriore rapporto calorico ed elettrolitico è opportuno che venga somministrato per os o per sonda infondendo il prodotto attraverso una vena periferica usando la velocità di gocciolamento più elevata.

Il prodotto va impiegato finchè è necessaria una nutrizione parenterale e finchè la terapia lo richieda.

Altre misure terapeutiche usuali per il trattamento della insufficienza epatica (lattulosio, neomicina, ecc.) devono essere continuate.

È opportuno monitorare lo ionogramma serico, il bilancio idrico e l’equilibrio acido-base.

Usare solo se la soluzione è limpida, priva di particelle visibili in sospensione e se il contenitore è integro.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco