Xiapex: effetti collaterali e controindicazioni

Xiapex: effetti collaterali e controindicazioni

Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile (Collagenasi Di Clostridium Histolyticum) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Xiapex è indicato nel

trattamento della contrattura di Dupuytren in pazienti adulti con corda palpabile.

trattamento di uomini adulti affetti da malattia di Peyronie con placca palpabile e deformità con curvatura di almeno 30 gradi, all’inizio della terapia (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Trattamento delle placche di Peyronie che coinvolgono l’uretra peniena, a causa di un potenziale rischio per questa struttura.

Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile: effetti collaterali

Contrattura di Dupuytren

Riassunto del profilo di sicurezza

Gli eventi avversi più frequentemente riportati durante gli studi clinici con Xiapex (272 pazienti su 409 hanno ricevuto fino a tre singole iniezioni di Xiapex e 775 pazienti hanno ricevuto due iniezioni contemporanee nella stessa mano), riguardavano reazioni locali al sito di iniezione, quali edema periferico (localizzato al sito di iniezione), contusione (inclusa l’ecchimosi), emorragia al sito di iniezione e dolore al sito di iniezione. Le reazioni molto comuni, verificatesi nella grande maggioranza dei pazienti, e che hanno interessato il sito di iniezione, sono state per la maggior parte di gravità da lieve a moderata e in genere sono scomparse entro 1-2 settimane dalla somministrazione. Sono stati osservati eventi avversi gravi correlati al prodotto, quali rottura del tendine (6 casi), tendinite (1 caso), altre lesioni dei legamenti (2 casi) e sindrome da dolore regionale complesso (1 caso). In un paziente precedentemente trattato con Xiapex è stata segnalata una reazione anafilattica (1 caso).

Tabella delle reazioni avverse

Nella Tabella 1 sono riportati gli eventi avversi in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza, utilizzando le seguenti categorie: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10) e non comune (?1/1.000, <1/100) e non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili. Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli eventi avversi sono riportati in ordine decrescente di gravità. Gli eventi avversi tratti dal programma di studi clinici sono insorti durante gli studi di fase III in doppio cieco, controllati con placebo, sul trattamento della contrattura di Dupuytren, in pazienti adulti con corda palpabile (AUX-CC-857, AUX-CC-859) e durante gli studi clinici successivi alla immissione in commercio (AUX-CC-864, AUX-CC-867), su due iniezioni contemporanee nella stessa mano.

Tabella 1: Tabella delle reazioni avverse.

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Non nota
Infezioni ed infestazioni Cellulite in sede di iniezione Linfangite
Patologie del sistema emolinfopoietico Linfoadenopatia Dolore linfonodale Trombocitopenia Linfoadenite
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Reazione anafilattica
Disturbi psichiatrici Disorientamento Agitazione Insonnia Irritabilità Irrequietezza
Patologie del sistema nervoso Parestesia Ipoestesia Sensazione di bruciore Capogiri Cefalea Sindrome da dolore regionale complesso Monoplegia Sincope vasovagale Tremore
Iperestesia
Patologie dell’occhio Edema palpebrale
Patologie vascolari Ematoma Ipotensione
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Iperventilazione
Patologie gastrointestinali Nausea Diarrea Vomito
Dolore addominale superiore
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Ecchimosi Vescicole ematichea Vescicole Eruzione cutanea Eritema Iperidrosi Eruzione maculare o eritematosa
Eczema Gonfiore del viso
Patologie della cute come esfoliazione, lesioni, dolore, tensione, scolorimento o croste ematiche
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore agli arti Artralgia Massa ascellare Tumefazione articolare Mialgia Dolore della parete toracica, all’inguine, al collo o alle spalle Fastidio o rigidità muscoloscheletrica, rigidità o crepitazione articolare
Fastidio all’arto Tendinite
Spasmi muscolari o debolezza muscolare
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Dolorabilità mammaria Ipertrofia mammaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema perifericoc Emorragia, dolore o gonfiore al sito di iniezione Dolorabilità Dolore ascellare Infiammazione Calore, eritema, infiammazione, vescicole o prurito al sito di iniezione Gonfiore Gonfiore localizzato Piressia
Dolore Fastidio Affaticamento
Sensazione di caldo Malattia simil- influenzale Reazione in sede di iniezione, malessere,
irritazione, anestesia, desquamazione, nodulo o scolorimento Intolleranza al freddo delle dita trattate
Esami diagnostici Linfonodo palpabile Aumento dell’alanina aminotransferasi Aumento dell’aspartato aminotransferasi Aumento della temperatura corporea
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Non nota
Traumatismo, Contusione Lacerazione Rottura del tendine Necrosi
avvelenamento e cutaneaa,b Traumatismo di digitaled
complicazioni da legamento Frattura
procedura Traumatismo dell’arto digitaled
Ferita aperta
Deiscenza della ferita

segnalato con incidenza maggiore (molto comune) nei pazienti che hanno ricevuto due iniezioni contemporanee di Xiapex nella stessa mano, in confronto ai soggetti trattati con un massimo di tre singole iniezioni negli studi registrativi di fase 3, controllati verso placebo, nella contrattura di Dupuytren.

“lacerazione cutanea” include “lacerazione in sede di iniezione” e “lacerazione”

“edema periferico” include “edema in sede di iniezione” ed “edema”

vedere anche paragrafo 4.4

L’incidenza di lacerazione cutanea (29,1%) è stata maggiore nei soggetti trattati con due iniezioni contemporanee di Xiapex nello studio clinico con controllo storico AUX-CC-867, in confronto ai soggetti trattati con un massimo di tre singole iniezioni negli studi registrativi di fase 3, controllati verso placebo, nella contrattura di Dupuytren (CORD I e CORD II) (8,8%). La maggior parte delle lacerazioni cutanee si è verificata il giorno della manipolazione. Una maggiore incidenza di lacerazione cutanea potrebbe essere attribuibile a procedure di estensione del dito più energiche nei pazienti sottoposti ad anestesia della mano. Nello studio AUX-CC-867, la maggior parte dei soggetti (85%) ha ricevuto un’anestesia locale prima della procedura di estensione del dito.

Per quanto riguarda il tipo di eventi avversi segnalati, non sono state riscontrate altre differenze clinicamente rilevanti tra due iniezioni contemporanee di Xiapex nella stessa mano e un massimo di tre singole iniezioni di Xiapex (la maggior parte degli eventi avversi era cioè localizzata all’estremità trattata e con intensità da lieve a moderata).

Il profilo di sicurezza globale è stato simile, indipendentemente da quando è stata effettuata la procedura di estensione del dito dopo l’iniezione (cioè, 24 ore, 48 ore e ?72 ore dopo l’iniezione), nei pazienti che hanno ricevuto due iniezioni contemporanee di Xiapex nello studio AUX-CC-867.

Malattia di Peyronie

Riassunto del profilo di sicurezza

Il profilo di sicurezza complessivo è stato simile nei due studi di fase 3 condotti in doppio cieco, controllati verso placebo (832 pazienti di sesso maschile, 551 pazienti hanno ricevuto Xiapex) e in uno studio di fase 3 in aperto (189 pazienti di sesso maschile), condotto sui pazienti che in precedenza avevano ricevuto un placebo negli studi controllati. Nei due studi di fase 3 in doppio cieco, controllati verso placebo, la maggior parte delle reazioni avverse erano costituite da eventi locali a carico del pene e dell’inguine; la maggior parte di questi eventi era di entità lieve o moderata e per lo più (79%) si è risolta entro 14 giorni dopo l’iniezione. Il profilo delle reazioni avverse è stato simile dopo ogni iniezione, indipendentemente dal numero di iniezioni effettuate. Le reazioni avverse al medicinale segnalate più frequentemente (?25%), durante gli studi clinici controllati su Xiapex, sono state ematoma del pene, gonfiore del pene e dolore al pene. Un ematoma severo del pene, comprendente un ematoma severo alla sede d’iniezione, è stato segnalato con una frequenza “molto comune”.

Negli studi clinici controllati e non controllati, condotti con Xiapex, nella malattia di Peyronie, sono state segnalate “non comunemente”, la rottura del corpo cavernoso e altre gravi lesioni del pene (vedere paragrafo 4.4).

Un rumore di scoppio o una sensazione di scoppio nel pene, talvolta descritto come uno “scatto” o “schiocco”, a volte accompagnato da detumescenza, ematoma e/o dolore, è stato segnalato in

73/551 (13,2%) pazienti trattati con Xiapex e in 1/281 (0,3%) pazienti trattati con placebonegli studi 1 e 2 combinati.

Tabella delle reazioni avverse

Nella Tabella 2 sono riportate le reazioni avverse elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alle categorie di frequenza, usando le seguenti convenzioni: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non comune (?1/1.000, <1/100) e non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le reazioni avverse segnalate nel programma clinico sono quelle osservate negli studi di fase III in doppio cieco, controllati verso placebo.

Tabella 2: Tabella delle reazioni avverse.

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni Micosi cutanea Infezione
Infezione delle vie aeree superiori
Patologie del sistema emolinfopoietico Dolore linfonodale Eosinofilia Linfoadenopatia
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità a farmaci Reazione anafilattica*
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ritenzione di liquidi
Disturbi psichiatrici Sogni anormali Depressione Inibizione sessuale
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri Disgeusia Parestesia
Sensazione di bruciore Iperestesia
Ipoestesia
Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito
Patologie cardiache Tachicardia
Patologie vascolari Ematoma Ipertensione Emorragia Linfoangiopatia
Tromboflebite superficiale
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse
Patologie gastrointestinali Distensione dell’addome Stitichezza
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Vescicole ematiche Alterazione del colore della cute Eritema
Ulcerazione del pene Esantema eritematoso Sudorazione notturna patologia della cute, nodulo, granuloma, vescicola, irritazione o edema
Disturbo della pigmentazione Iperpigmentazione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore alla schiena, al pube o all’inguine
Patologia dei legamenti Dolore al legamento Fastidio muscolo- scheletrico
Patologie renali e urinarie Disuria
Urgenza della minzione
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Ematomaa, gonfioreb, dolorec o ecchimosid al pene Vescicola del pene
Prurito genitale Erezione dolorosa Disfunzione erettile Dispareunia Eritema del pene
Aderenza del pene Patologia del pene Progressione della malattia di Peyronie
Disfunzione sessuale Eritema scrotale Fastidio ai genitali Emorragia genitale Dolore pelvico
Ridotte dimensioni del pene Trombosi della vena peniena
Edema scrotale Dolore scrotale
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Vesciche o prurito in sede di iniezione Edema localizzato Nodulo Dolore sovrapubico Sensazione di caldo Reazione o alterazione del colore in sede di iniezione Piressia
Gonfiore Astenia Brividi Cisti Indurimento
Malattia simil-influenzale Edema
Secrezione Dolorabilità
Esami diagnostici Aumento della glicemia Aumento della pressione sistolica
Aumento della temperatura corporea
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Traumatismi, intossicazioni Dolore Frattura del pene
e complicazioni da procedurale Lacerazione cutanea
procedura Ferita aperta
Ematoma scrotale
Lesione articolare
Lesione al pene

Sono inclusi: ematoma nel sito di iniezione ed ematoma del pene sono stati segnalati con il termine lividura del pene o lividura in sede di iniezione, nell’87% dei pazienti.

Sono inclusi: tumefazione in sede di iniezione, edema del pene, tumefazione del pene, tumefazione locale, gonfiore scrotale ed edema in sede di iniezione.

Sono inclusi: dolore in sede di iniezione, dolore al pene e fastidio in sede di iniezione.

Sono inclusi: contusione, ecchimosi, emorragia del pene ed emorragia in sede di iniezione.

* Segnalato in uno studio clinico effettuato dopo l’immissione in commercio in un paziente precedentemente esposto a Xiapex per il trattamento della contrattura di Dupuytren.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Xiapex 0,9 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile: avvertenze per l’uso

Reazioni allergiche

Dopo l’iniezione di Xiapex potrebbe manifestarsi una grave reazione allergica e i pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per 30 minuti prima che lascino l’ospedale, in modo da controllare l’eventuale comparsa di segni o sintomi di una reazione allergica grave, per es., arrossamento o eruzione cutanea diffusi, gonfiore, sensazione di costrizione alla gola o difficoltà respiratoria. I pazienti devono essere istruiti a consultare immediatamente un medico qualora si presenti uno qualsiasi di questi segni o sintomi. Devono essere disponibili misure d’emergenza per il trattamento di potenziali reazioni allergiche.

In uno studio clinico effettuato dopo l’immissione in commercio, è stata osservata una reazione anafilattica in un paziente precedentemente esposto a Xiapex, per il trattamento della contrattura di Dupuytren, il che dimostra che dopo le iniezioni di Xiapex possono manifestarsi gravi reazioni, inclusa l’anafilassi. Alcuni pazienti con contrattura di Dupuytren hanno sviluppato anticorpi IgE contro il farmaco in quantità maggiori e titoli più elevati dopo le successive iniezioni di Xiapex.

Nella fase in doppio cieco dei tre studi clinici controllati con placebo di fase III, condotti nella contrattura di Dupuytren, sono state osservate reazioni lievi (ad es., prurito) nel 17% dei pazienti trattati con Xiapex, dopo un massimo di 3 iniezioni. L’incidenza di prurito associato a Xiapex è aumentata dopo un numero maggiore di iniezioni di Xiapex, in pazienti con contrattura di Dupuytren.

Nella fase in doppio cieco dei due studi clinici di fase III, controllati verso placebo, condotti nella malattia di Peyronie, una percentuale maggiore di pazienti trattati con Xiapex (4%) ha manifestato prurito localizzato dopo un massimo di 4 cicli di trattamento (comprendenti fino a 8 iniezioni di Xiapex), in confronto ai pazienti trattati con placebo (1%). L’incidenza di casi di prurito associati a Xiapex è stata simile dopo ogni iniezione, indipendentemente dal numero di iniezioni effettuate.

Rottura del tendine o altre gravi lesioni al dito/alla mano in cui viene effettuata l’iniezione nel trattamento della contrattura di Dupuytren

Xiapex deve essere iniettato esclusivamente nella corda di Dupuytren. Poiché Xiapex induce la lisi del collagene, bisogna fare attenzione ad evitare di iniettare il farmaco nei tendini, nervi, vasi sanguigni o altre strutture della mano che contengono collagene. L’iniezione di Xiapex in strutture che contengono collagene può danneggiarle provocando possibili lesioni permanenti, quali la rottura dei tendini o lesioni ai legamenti. Si deve prestare attenzione quando si inietta Xiapex in corde che provocano una contrattura delle articolazioni PIP, perché gli studi clinici indicano un aumento del rischio di rottura dei tendini e di lesioni dei legamenti associato al trattamento delle contratture PIP con Xiapex. Questo aspetto è particolarmente importante per le corde situate nell’articolazione PIP del mignolo. Quando si inietta il farmaco in una corda che interessa un’articolazione PIP del mignolo, l’ago non deve essere introdotto per più di 2-3 mm di profondità e a non più di 4 mm distalmente alla piega digitale palmare. I pazienti devono essere istruiti ad attenersi alle istruzioni impartite per il trattamento (vedere paragrafo 4.2) e a contattare prontamente il proprio medico qualora abbiano problemi a piegare il dito una volta scomparso il gonfiore (sintomo di rottura del tendine).

La maggior parte dei pazienti che presentano rottura o lesioni dei tendini/ligamenti è stata sottoposta con successo al trattamento chirurgico. Una diagnosi precoce, una pronta valutazione e un trattamento tempestivo sono importanti, perché la rottura dei tendini e le lesioni dei legamenti possono potenzialmente ripercuotersi sulla funzione globale della mano.

I pazienti con contratture di Dupuytren che aderiscono alla cute possono presentare un rischio più elevato di lesioni cutanee dovute agli effetti farmacologici di Xiapex e alla procedura di estensione del dito sulla cute che ricopre la corda interessata dal trattamento.

Successivamente alla immissione in commercio, sono stati segnalati casi di lacerazione cutanea dopo le procedure di estensione del dito, che hanno reso necessari innesti cutanei. I segni o sintomi che potrebbero indicare gravi lesioni al dito o alla mano trattati dopo l’iniezione o la manipolazione devono essere valutati tempestivamente, perché può rendersi necessario un intervento chirurgico. In

uno studio controllato svolto successivamente alla immissione in commercio, è stata osservata una percentuale maggiore di lacerazioni cutanee dopo due iniezioni contemporanee nella stessa mano (vedere anche paragrafo 4.8).

Sono stati segnalati casi di necrosi delle dita che, in alcuni casi, hanno portato all’amputazione di alcune parti delle dita stesse. Possono avervi contribuito una riduzione preesistente della circolazione periferica (ad es. sindrome di Raynaud) e l’uso in questi pazienti di epinefrina in combinazione con anestetici locali (vedere anche paragrafo 4.8).

Sono stati segnalati casi di fratture delle falangi digitali dopo procedura di manipolazione delle dita. È necessario prestare cautela quando si effettuano procedure di estensione delle dita in pazienti con fragilità ossea, che potrebbe predisporre a fratture delle falangi digitali (ad es. in pazienti con osteopenia/osteoporosi). Dopo la manipolazione è raccomandato l’uso della diagnostica per immagini se si sviluppa deformità, dolore o aumento del gonfiore delle dita (vedere anche paragrafo 4.8).

Rottura del corpo cavernoso (frattura del pene) o altre gravi lesioni al pene, nel trattamento della malattia di Peyronie

L’iniezione di Xiapex in strutture contenenti collagene, come i corpi cavernosi del pene, può determinare danni a tali strutture e possibili lesioni come la rottura del corpo cavernoso (frattura del pene). Pertanto, Xiapex deve essere iniettato esclusivamente nella placca di Peyronie e si deve prestare attenzione a non iniettare il medicinale nell’uretra, nei nervi, nei vasi sanguigni, nei corpi cavernosi o in altre strutture del pene contenenti collagene.

La rottura del corpo cavernoso è stata segnalata come reazione avversa grave dopo l’iniezione di Xiapex in 5 pazienti su 1.044 (0,5%), negli studi clinici controllati e non controllati condotti nella malattia di Peyronie. In altri pazienti trattati con Xiapex (9 su 1.044; 0,9%), è stata osservata una combinazione di ecchimosi o ematoma penieno, improvvisa detumescenza del pene e/o un rumore o una sensazione di “scoppio” nel pene e, in questi casi, la diagnosi di rottura del corpo cavernoso non può essere esclusa.

È stato osservato anche un grave ematoma penieno, quale reazione avversa in 39 pazienti su 1.044 (3,7%), negli studi clinici controllati e non controllati condotti nella malattia di Peyronie.

I medici devono consigliare al paziente di attendere almeno 4 settimane dopo la seconda iniezione di un ciclo di trattamento prima di riprendere l’attività sessuale, prestando attenzione a che l’eventuale dolore e gonfiore siano cessati, e di prestare attenzione quando riprendono l’attività sessuale.

I segni o sintomi che potrebbero rispecchiare gravi lesioni al pene devono essere esaminati tempestivamente per valutare l’eventuale presenza di una rottura del corpo cavernoso o di un grave ematoma del pene, che potrebbero richiedere un intervento chirurgico.

Uso in pazienti con disturbi della coagulazione

Xiapex deve essere usato con cautela in pazienti con disturbi della coagulazione o che assumono anticoagulanti. Nei tre studi condotti in doppio cieco, controllati con placebo, di fase III, condotti nella contrattura di Dupuytren, nel 73% dei pazienti trattati con Xiapex, sono state osservate ecchimosi o contusioni e, nel 38% dei casi, emorragia al sito di iniezione. Nei due studi di fase III in doppio cieco, controllati verso placebo, condotti nella malattia di Peyronie, il 65,5% dei pazienti trattati con Xiapex ha sviluppato un ematoma del pene e il 14,5% ha sviluppato un’ecchimosi del pene. Non sono note l’efficacia e la sicurezza di Xiapex nei pazienti che assumono medicinali anticoagulanti, ad eccezione di acido acetilsalicilico fino a 150 mg/die. Non è raccomandato l’uso di Xiapex in pazienti che assumono anticoagulanti (ad eccezione di acido acetilsalicilico fino a 150 mg/die), entro 7 giorni dalla somministrazione di Xiapex.

Immunogenicità

Come con tutti i prodotti medicinali a base di proteine non umane, i pazienti potrebbero sviluppare anticorpi alla proteina terapeutica. Durante gli studi clinici, a diversi tempi sono stati esaminati

campioni ematici di pazienti con contrattura di Dupuytren e malattia di Peyronie per verificare la presenza di anticorpi alle componenti proteiche del prodotto medicinale (AUX-I e AUX-II).

Negli studi clinici condotti nella contrattura di Dupuytren, al giorno 30° dalla prima iniezione, sono stati rilevati anticorpi circolanti anti-AUX-I nel 92% dei pazienti e anticorpi anti-AUX-II nell’86% dei pazienti. Cinque anni dopo l’iniezione iniziale di Xiapex, rispettivamente il 92,8% e il 93,4% dei soggetti è risultato sieropositivo agli anticorpi anti-AUX-I e anti-AUX-II.

Pressoché tutti i pazienti avevano titoli positivi per gli anticorpi anti-AUX-I (97,9%) e anti-AUX-II (97,5%), 60 giorni dopo due iniezioni contemporanee.

Negli studi clinici sulla malattia di Peyronie, 6 settimane dopo il primo ciclo di trattamento con Xiapex, il 75% circa dei pazienti presentava anticorpi diretti contro AUX-I e il 55% circa dei pazienti presentava anticorpi diretti contro AUX-II. Sei settimane dopo l’ottava iniezione di Xiapex (quarto ciclo di trattamento), >99% dei pazienti trattati con Xiapex ha sviluppato titoli elevati di anticorpi diretti sia contro AUX-I che contro AUX-II. Gli anticorpi neutralizzanti sono stati studiati su un sottogruppo di 70 campioni selezionati in modo da essere rappresentativi delle risposte anticorpali con anticorpi leganti ad alto e basso titolo, alla settimana 12° di trattamento. Per ogni soggetto per il quale è stato scelto un campione della settimana 12°, i campioni corrispondenti delle settimane 6°, 18°, 24° e 52° sono stati analizzati per verificare se anch’essi fossero positivi agli anticorpi leganti. Anticorpi neutralizzanti diretti contro AUX-I o AUX-II sono stati riscontrati, rispettivamente, nel 60% e 51,8% dei pazienti esaminati. Cinque anni dopo l’iniezione iniziale di Xiapex, la maggior parte dei soggetti (>90%) è risultata sieropositiva agli anticorpi anti-AUX-I e anti-AUX-II. La sieropositività agli anticorpi neutralizzanti anti-AUX-I e anti-AUX-II è stata, inoltre, mantenuta.

Nei pazienti trattati per queste due indicazioni non è stata osservata alcuna correlazione evidente tra la frequenza di comparsa anticorpi, il titolo anticorpale o le proprietà neutralizzanti, rispetto alla risposta clinica o alle reazioni avverse.

Poiché gli enzimi di Xiapex presentano un’omologia di sequenza con le metalloproteinasi di matrice (MMP) umane, gli anticorpi antifarmaco (ADA) potrebbero teoricamente interferire con le MMP umane. Non è stato osservato alcun problema di sicurezza correlato all’inibizione delle MMP endogene, in particolare nessun evento avverso che indicasse lo sviluppo o l’esacerbazione di malattie autoimmuni o l’insorgenza di sindrome muscoloscheletrica. Benché in base ai dati di sicurezza attualmente disponibili non vi siano evidenze cliniche dello sviluppo di sindrome muscoloscheletrica, in seguito a somministrazione di Xiapex, tale evento non può essere escluso. Se tale sindrome dovesse svilupparsi, la sua insorgenza è progressiva ed è caratterizzata da uno o più dei seguenti segni e sintomi: artralgia, mialgia, rigidità articolare, rigidità delle spalle, edema delle mani, fibrosi palmare e ispessimento o formazione di noduli a livello tendineo.

Interventi chirurgici post-trattamento

Non è noto quale sia l’impatto del trattamento con Xiapex su un eventuale e successivo intervento chirurgico, qualora necessario.

Condizioni/malattie particolari del pene non esaminate in studi clinici

Non è stato studiato il trattamento con Xiapex in pazienti con placca calcificata che avrebbe potuto interferire con la tecnica d’iniezione, curvatura ventrale del pene in presenza o assenza di ipospadia, trombosi dell’arteria e/o della vena dorsale del pene, infiltrazione da parte di una massa benigna o maligna che determina una curvatura del pene, infiltrazione da parte di un agente infettivo, come nel caso del linfogranuloma venereo, curvatura ventrale per qualsiasi causa e isolata deformazione a clessidra del pene; pertanto, in tali pazienti, il trattamento deve essere evitato.

Eccipienti

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco