Citalopram Arrow: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Citalopram Arrow

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Citalopram Arrow: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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CITALOPRAM ARROW

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Citalopram Arrow compresse film-rivestite da 20mg: 1 compressa film-rivestita contiene 24.99 mg di citalopram bromidrato, equivalenti a 20 mg di citalopram.

Citalopram Arrow compresse film-rivestite da 40mg: 1 compressa film-rivestita contiene 49.98 mg di citalopram bromidrato, equivalenti a 40 mg di citalopram

Per gli eccipienti, vedere capitolo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Citalopram Arrow 20mg compresse rivestite con film:

compresse rotonde, bianche, con impresso CT20 su un lato e con un solco di divisione dall’altro, e diametro di 8 mm.

Citalopram Arrow 40mg compresse rivestite con film:

compresse rotonde, bianche, con impresso CT40 su un lato e con un solco di divisione dall’altro, e diametro di 10 mm.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento degli episodi depressivi di maggiori.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Si consiglia di somministrare il citalopram in una singola dose orale, al mattino oppure alla sera. Le compresse possono essere ingerite con o senza alimenti, ma devono essere accompagnate dall’ingestione di liquidi.

In seguito all’inizio del trattamento, l’effetto antidepressivo non compare prima di un periodo di almeno due settimane. La terapia deve proseguire fino a che il paziente non sia libero da sintomi per 4-6 mesi.

Adulti:

La dose iniziale consigliata è di 20 mg al giorno. Se necessario, tale dose può essere aumentata fino a 40 mg /al giorno, in base alla risposta individuale del singolo paziente. La dose massima è di 60 mg /al giorno.

Pazienti anziani (>65 anni di età):

Nei pazienti anziani si consiglia di ridurre la dose alla metà della dose raccomandata, p.es. a 10-20 mg / al giorno. In base alla risposta individuale del singolo paziente, la dose può essere aumentata.

Bambini ed adolescenti di età inferiore ai 18 anni:

Citalopram Arrow non deve essere usato nel trattamento di bambini ed adolescenti al di sotto dei 18 anni di età (vedere sezione 4.4: Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

Ridotta funzionalità renale:

Non è necessario aggiustare la dose in presenza di insufficienza renale lieve o moderata. Non esistono dati relativi al trattamento di pazienti affetti da grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min).

Ridotta funzionalità epatica:

I pazienti affetti da insufficienza epatica devono ricevere una dose iniziale di 10 mg / al giorno. La dose somministrata non deve superare i 30 mg/al giorno. Questi pazienti devono essere sottoposti a monitoraggio clinico.

Reazioni da sospensione osservate durante l’interruzione del trattamento con gli SSRI

Si deve evitare la sospensione brusca del trattamento. Quando si interrompe il trattamento con le compresse di citalopram, la dose deve essere ridotta gradualmente per un periodo di almeno una o due settimane, per ridurre il rischio che si verifichino reazioni da sospensione (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’ impiego e paragrafo 4.8. Effetti indesiderati).

Se si verificano sintomi non tollerabili durante una diminuzione del dosaggio o dopo l’interruzione del trattamento, si deve considerare la possibilità di riprendere la dose precedentemente prescritta. Successivamente, il medico può continuare a diminuire il dosaggio, ma in maniera più graduale.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al citalopram o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Citalopram non deve essere somministrato a pazienti che assumono Inibitori della Monoamina Ossidasi (MAOI), compresa la selegilina, in dosi giornaliere superiori ai 10 mg/al giorno. Il citalopram non deve essere somministrato nei quattordici giorni seguenti l’interruzione dell’assunzione di un farmaco MAOI irreversibile, o per il periodo di tempo specificato nelle istruzioni relative in seguito all’interruzione dell’assunzione di un farmaco MAOI reversibile (RIMA). Una terapia con un farmaco MAOI non deve essere avviata nei primi sette giorni seguenti l’interruzione dell’assunzione del citalopram.

Sono stati riportati casi di reazioni gravi e talvolta fatali in pazienti che assumevano un farmaco SSRI in combinazione con un inibitore della monoamina ossidasi (MAOI), compreso il farmaco MAOI selettivo selegilina ed il farmaco MAOI reversibile (RIMA), moclobemide ed anche in pazienti che da poco avevano interrotto l’assunzione di una preparato SSRI ed avevano iniziato un trattamento con un MAOI.

Alcuni casi presentavano sintomi simili a quelli riscontrati nella sindrome della serotonina. I sintomi di un’interazione attiva di una sostanza con un MAOI comprendono: ipertermia, rigidità, mioclono, instabilità autonoma con possibile fluttuazione rapida dei segni vitali, alterazioni dello stato mentale comprendenti confusione, irritabilità ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Assunzione da parte di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni

Citalopram Arrow non deve essere assunto nel trattamento dei bambini e degli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.

Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera)sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Per di più, non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale.

Suicidio/ ideazione suicidaria o peggioramento del quadro clinico

La depressione è associata ad un aumentato rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Questo rischio persiste sino a quando non si verifica una significativa remissione dei sintomi. Poiché il miglioramento potrebbe non avvenire durante le prime settimane o più di trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino all’avvenuto miglioramento. E’ esperienza clinica generale che il rischio di suicidio può aumentare nelle prime fasi della guarigione.

I pazienti con una storia precedente di eventi correlati al suicidio o che manifestano un significativo grado di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono soggetti ad un maggior rischio di pensieri suicidari o di tentativi di suicidio, e devono quindi essere attentamente monitorati durante il trattamento.

Una meta-analisi di studi clinici controllati con placebo di farmaci antidepressivi in pazienti adulti con disturbi psichiatrici, ma mostrano un aumento del rischio di comportamento suicidario con antidepressivi rispetto al placebo in pazienti di età inferiore ai 25 anni. Una stretta sorveglianza dei pazienti e in particolare di quelli ad alto rischio deve sempre accompagnare la terapia farmacologica soprattutto all’inizio del trattamento e a seguito di variazioni del dosaggio.

I pazienti (e coloro che si prendono cura dei pazienti), devono essere allertati circa la necessità di monitorare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l’insorgenza di comportamento o pensieri suicidari e cambiamenti insoliti del comportamento e di rivolgersi immediatamente ad un medico se questi sintomi si presentano.

Acatisia/irrequietezza psicomotoria

L’uso di citalopram è stato associato allo sviluppo dell’acatisia, un disturbo caratterizzato da irrequietezza che, a seconda del soggetto, può risultare spiacevole o angosciante e dalla necessità di muoversi spesso, accompagnata da un’incapacità di sedersi o stare in piedi fermi. Questa condizione è più comune nelle prime settimane del trattamento. In pazienti che sviluppano questi sintomi, l’aumento della dose può essere dannoso.

Il citalopram va prescritto con il numero minimo possibile di compresse in modo da ridurre il rischio di sovradosaggio.

Il citalopram non deve essere impiegato contemporaneamente a medicinali dall’effetto serotoninergico, quali sumatriptan o altri triptani, tramadol, ossitriptano e triptofano.

Nei pazienti diabetici il trattamento con un farmaco SSRI può alterare il controllo della glicemia. È possibile che si renda necessario adeguare il dosaggio dell’insulina e/o degli ipoglicemizzanti orali.

La somministrazione del citalopram deve essere interrotta nei pazienti che sviluppano convulsioni. Il citalopram non deve essere somministrato ai pazienti affetti da epilessia instabile, ed i pazienti affetti da epilessia controllata devono essere sottoposti ad attento monitoraggio. La somministrazione del citalopram deve essere interrotta in caso di aumento della frequenza delle convulsioni.

Esistono pochi dati clinici relativi alla somministrazione del citalopram contemporaneamente ad una terapia elettro-convulsiva, perciò in questi casi si raccomanda prudenza.

Il citalopram deve essere usato con cautela nei pazienti con un’anamnesi di mania/ipomania. Il citalopram deve essere interrotto nei pazienti che entrano in una fase maniacale.

In corso di trattamento con SSRI sono stati riportati casi di tempi di sanguinamento prolungati e/o di alterazioni della coagulazione quali ecchimosi, emorragie ginecologiche, emorragie gastrointestinali ed altre emorragie mucose o cutanee (vedere il paragrafo 4.8 Effetti indesiderati). Si raccomanda prudenza nei pazienti che assumono farmaci SSRI, in particolare se in combinazione con sostanze attive che alterano la funzionalità piastrinica o che possono aumentare il rischio di emorragia, oltre che nei pazienti con alterazioni della coagulazione nell’anamnesi (vedere il paragrafo 4.5 Interazioni).

Raramente è stata riportata l’insorgenza di una sindrome da serotonina in pazienti che assumevano farmaci SSRI. La comparsa di combinazioni di sintomi quali agitazione, tremori, mioclono ed ipertermia può essere indizio dell’instaurarsi di tale condizione. Il trattamento con citalopram deve essere interrotto immediatamente e deve essere iniziato un trattamento sintomatico.

Il trattamento di pazienti psicotici con episodi depressivi può portare ad un peggioramento della sintomatologia psicotica.

Si sconsiglia altresì l’uso del citalopram nei pazienti affetti da grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore ai 20 ml/min.), dal momento che non sono disponibili dati relativi a questa categoria di pazienti (vedere il paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione.)

In presenza di una ridotta funzionalità epatica si raccomanda una riduzione della dose (vedere il paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione) e la funzionalità epatica deve essere sottoposta a stretto monitoraggio.

Raramente sono state riportate una iponatriemia e la sindrome della secrezione impropria di ormone anti-diuretico (SIADH), soprattutto negli anziani; tali alterazioni in genere regrediscono in seguito alla sospensione del trattamento.

Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti in caso di assunzione contemporanea del citalopram con preparati vegetali contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). Perquesto motivo, il citalopram ed i preparati a base di erba di San Giovanni non devono essere assunti contemporaneamente (vedere il paragrafo 4.5 Interazioni).

All’inizio del trattamento possono comparire insonnia ed agitazione. Può essere utile in questo caso una titolazione della dose.

Devono essere presi in considerazione i fattori che possono influenzare la tendenza del metabolita minore del citalopram (didemetilcitalopram), poichè aumentati livelli di questo metabolita possono in teoria essere causa di un prolungamento dell’intervallo QT in soggetti predisposti. Comunque, durante il monitoraggio elettrocardiografico di 2500 pazienti inclusi in studi clinici, compresi 277 pazienti affetti da disturbi cardiaci preesistenti, non sono state rilevate alterazioni clinicamente significative.

Reazioni da sospensione osservate durante l’interruzione del trattamento con gli SSRI

I sintomi da astinenza osservati durante l’interruzione del trattamento sono comuni, in particolare se l’interruzione è brusca. (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).

Il rischio di sintomi da sospensione può dipendere da diversi fattori che includono la durata del trattamento, la dose somministrata e la velocità di riduzione della dose. Vertigini, disturbi sensori (incluso parestesia) disturbi del sonno (incluso insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e emicrania sono le reazioni più comuni riportate. Generalmente questi sintomi sono da lievi a moderati, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere gravi in intensità. Di solito si verificano entro i primi giorni dall’interruzione del trattamento, ma sono stati riportati rari casi di tali sintomi in pazienti che hanno inavvertitamente mancato una dose del medicinale. Generalmente questi sintomi sono auto limitanti e di solito si risolvono entro due settimane, sebbene in alcuni individui essi possano prolungarsi (2-3 mesi e più). È consigliabile che le compresse di citalopram vengano gradualmente diminuite, prima di interrompere il trattamento, per un periodo di molte settimane o mesi, in base alle necessità del paziente (vedere Reazioni da sospensione osservate durante l’interruzione del trattamento con gli SSRI, paragrafo 4.2 Posologia e metodo di somministrazione)

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Interazioni farmacodinamiche

L’uso simultaneo del citalopram e degli inibitori MAO può essere causa di gravi effetti collaterali, compresa la sindrome della serotonina (vedere il paragrafo 4.3 Controindicazioni).

L’effetto serotonergico del sumatriptan può essere potenziato dagli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Finché non saranno disponibili ulteriori dati, si sconsiglia l’uso contemporaneo del citalopram e di agonisti 5-HT, quali sumatriptan ed altri triptani (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

È necessaria prudenza nei pazienti che vengono contemporaneamente trattati con anticoagulanti, medicinali che influiscono sulla funzionalità dei trombociti, quali i FANS, acido acetilsalicilico, il dipiridamolo, la ticlopidina ed altri prodotti (p.es. antipsicotici atipici, fenotiazine, antidepressivi triciclici) che possono far aumentare il rischio di emorragia (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

L’impiego del citalopram non ha dimostrato alcuna interazione clinicamente rilevante con i neurolettici. Tuttavia, come nel caso d’impiego di altri SSRI, l’eventualità di un’interazione farmacodinamica non può essere esclusa.

Gli effetti indesiderati possono comparire con maggiore frequenza in caso di uso contemporaneo del citalopram con preparati vegetali contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

Non sono state dimostrate interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra il citalopram e l’alcol. Tuttavia, si sconsiglia l’assunzione contemporanea di citalopram ed alcol.

Interazioni farmacocinetiche

Le interazioni farmacocinetiche basate sul legame con le proteine plasmatiche sono poco probabili. Il citalopram è un debole inibitore del CYP2D6. Benché le interazioni clinicamente rilevanti tra altri medicinali ed il citalopram siano inusuali, un’interazione non può essere del tutto esclusa se il citalopram viene somministrato contemporaneamente ad un altro farmaco metabolizzato dal CYP2D6. La somministrazione del citalopram con il metoprololo (substrato del CYP2D6) risulta in un raddoppio dei livelli plasmatici del metoprololo. Non sono però stati osservati effetti clinicamente rilevanti sulla pressione ematica o sulla frequenza cardiaca.

La cimetidina, noto inibitore enzimatico, provoca un leggero rialzo dei livelli medi allo stato stazionario del citalopram. Si raccomanda pertanto prudenza in caso di somministrazione di alte dosi di citalopram in combinazione con alte dosi di cimetidina.

Non esistono interazioni farmacocinetiche tra litio e citalopram. Tuttavia, esistono dati relativi ad effetti serotonergici aumentati in caso di somministrazione di farmaci SSRI in combinazione con litio o triptofano. Si raccomanda prudenza in caso di impiego contemporaneo del citalopram con tali sostanze attive. Il monitoraggio routinario dei livelli di litio deve proseguire come d’abitudine.

In uno studio farmacocinetico non sono stati dimostrati effetti sui livelli del citalopram o dell’imipramina, nonostante il livello della desipramina, il metabolita principale dell’imipramina, fosse aumentato. In seguito alla combinazione della desipramina con il citalopram, è stato osservato un aumento della concentrazione plasmatica della desipramina. Può rendersi necessaria pertanto una riduzione della dose di desipramina.

Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra citalopram e levomepromazina, digossina o carbamazepina ed il suo metabolita carbamazepin-epossido.

Non vi sono dati relativi ad un effetto degli alimenti sull’assorbimento e su altre proprietà farmacocinetiche del citalopram.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza:

Esistono pochi dati relativi all’uso del Citalopram in donne in stato di gravidanza. Gli studi condotti nei ratti hanno dimostrato effetti teratogeni a dosaggi alti, tossici per la madre(vedere il paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza). Non è noto il rischio potenziale per la specie umana. Si consiglia di impiegare il citalopram in gravidanza solo in caso di effettiva necessità.

Possono verificarsi sintomi da astinenza nel neonato nel caso di assunzione del prodotto da parte della madre a ridosso della data del parto.

Casi di sintomi da astinenza nel neonato sono state descrittidopo l’uso di SSRI al termine della gravidanza.

Allattamento:

Il citalopram viene escreto nel latte materno in piccola quantità.

I vantaggi dell’allattamento devono superare i potenziali effetti avversi per il bambino.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Il citalopram ha una ridotta o moderata influenza sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari.

I farmaci psicoattivi possono ridurre la facoltà di giudizio e la capacità di reagire alle emergenze. I pazienti devono essere informati di tali effetti e devono essere avvertiti dell’eventualità che la loro capacità di guidare o usare macchinari possa essere compromessa.

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse osservate in seguito all’uso del citalopram sono in genere ridotte e transitorie. Sono più pronunciate durante le prime settimane di trattamento e generalmente si riducono con il miglioramento dello stato depressivo.

Eventi avversi comparsi in corso di trattamento e riportati in studi clinici:

Molto comuni (> 10 %) Comuni (> 1 %) Non comuni (< 1 %) Molto rari (<0.01% incluso casi isolati) Frequenza non nota
Disturbi psichiatrici Sonnolenza, insonnia, agitazione, nervosismo Disturbi del sonno, concentrazione ridotta, sogni anomali, amnesia, ansietà, libido ridotta, aumento dell’appetito, anoressia, apatia, confusione Euforia, aumento della libido Allucinazioni, mania, depersonalizzazione, attacchi di panico (questi sintomi possono essere dovuti alla malattia di base) Ideazione suicidaria e comportamento suicidario *
Patologie del sistema nervoso Cefalea, tremori, vertigini Emicrania, parestesie Disturbi extrapiramidali, convulsioni
Patologie cardiache Palpitazioni Tachicardia Bradicardia Aritmia sopraventricolare e ventricolare
Patologie vascolari Ipotensione posturale, ipotensione, ipertensione
Patologie gastrointestinali Nausea, secchezza delle fauci, costipazione, diarrea Dispepsia, vomito, dolori addominali, flatulenza, aumento della salivazione
Patologie renali ed urinarie Disturbi della minzione, poliuria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Perdita di peso, aumento di peso
Patologie epatobiliari Aumento della concentrazione degli enzimi epatici
Patologie respiratorie Rinite, sinusite Tosse
Patologie dell’apparato riproduttivo Assenza di eiaculazione, anorgasmia femminile, dismenorrea, impotenza Galattorrea
Patologie della cute Aumento della sudorazione Eruzione cutanea, prurito Fotosensibilità Angioedema
Patologie dell’occhio Accomodamento anomalo Anomalie della visione
Disturbi sensoriali Anomalie del gusto
Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito
Patologie del sistema muscoloscheletrico Mialgie Artralgie
Patologie sistemiche Astenia Affaticamento, sbadigli Reazioni allergiche, sincope, malessere Reazioni anafilattoidi

*: Sono stati riscontrati casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari durante la terapia con citalopram o subito dopo l’interruzione del trattamento (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

Rare (< 0.1 %)

Raramente possono verificarsi emorragie (per esempio, emorragie ginecologiche o gastrointestinali, ecchimosi ed altre forme di emorragie cutanee sanguinamenti della membrana mucosa).

In pazienti sottoposti a terapia con SSRI sono stati descritti rari casi di sindrome serotoninergica. Raramente sono stati descritti anche una iponatriemia e la sindrome di inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (SIADH), soprattutto in pazienti anziani (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

Acatisia/irrequietezza psicomotoria (vedere paragrafo 4.4. Avvertenze Speciali e opportune precauzioni d’impiego).

Reazioni da sospensione osservate durante l’interruzione del trattamento con gli SSRI

L’interruzione di citalopram (soprattutto se brusca) è frequentemente associata ai sintomi di astinenza .Vertigini, disturbi sensori (incluso parestesia) disturbi del sonno (incluso insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e emicrania sono le reazioni più frequenti riportate. Generalmente questi sintomi sono da lievi a moderati e autolimitanti, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere gravi in intensità e/o prolungati. Quando non è più richiesto il trattamento con le compresse di citalopram, si deve effettuare una riduzione graduale della dose (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione e paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi di sovradosaggio

Sono noti otto casi di sovradosaggio acuto di citalopram, a dosi superiori ai 2000 mg. Sono stati osservati i seguenti sintomi: sonnolenza, coma, stato di stupore, convulsioni, tachicardia sinusale, traspirazione, nausea, deglutizione difficoltosa, cianosi, iperventilazione e raramente alterazioni dell’ ECG. Tutti i pazienti si sono ripresi.

Sono stati descritti sei casi ad esito fatale, soprattutto in seguito a combinazione con altri medicinali.

Trattamento del sovradosaggio

Non è noto alcun antidoto specifico del citalopram. Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.

Se possibile, indurre il vomito nel paziente e somministrare quindi carbone attivo ed un lassativo osmotico (ad esempio sodio solfato). Considerare l’eventualità di uno svuotamento gastrico. Se lo stato di coscienza è compromesso, intubare il paziente. Si consiglia il monitoraggio cardiaco ed il monitoraggio dei segni vitali, in combinazione con misure sintomatiche generali di supporto.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica

Antidepressivi

Codice ATC: N06A B04

Il Citalopram è un antidepressivo, con un effetto inibitorio forte e selettivo sulla ricaptazione delle 5-idrossitriptamina (5-HT, serotonina).

Meccanismo di azione ed effetti farmacodinamici

Durante un trattamento a lungo termine non si verifica alcuna tolleranza all’effetto inibitorio del citalopram sull’uptake della 5-HT.

L’effetto antidepressivo è probabilmente collegato all’inibizione specifica dell’uptake della serotonina da parte dei neuroni cerebrali.

Il citalopram non possiede pressoché alcun effetto sull’assorbimento neuronale della noradrenalina, della dopamina e dell’acido gamma-aminobutirrico. Il citalopram non possiede alcuna affinità, o presenta solo un’affinità trascurabile, per i recettori colinergici, istaminergici ed una serie di recettori adrenergici, serotonergici e dopaminergici.

Il citalopram è un derivato biciclico dell’isobenzofurano, chimicamente non correlato con gli antidepressivi triciclici e tetraciclici o con altri antidepressivi disponibili. Anche i metaboliti principali del citalopram sono inibitori selettivi dell’uptake della serotonina, ma in misura minore. Secondo i dati a disposizione, i metaboliti non contribuiscono all’effetto antidepressivo generale.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Caratteristiche generali del principio attivo

Assorbimento

In seguito a somministrazione orale, il citalopram viene rapidamente assorbito: la massima concentrazione plasmatica viene raggiunta in media dopo 4 (1-7) ore. L’assorbimento è indipendente dall’assunzione di alimenti. La biodisponibilità orale è di circa 80%.

Distribuzione:

Il volume apparente di distribuzione è di 12-17 l/kg. Il legame con le proteine plasmatiche del citalopram e dei suoi metaboliti è inferiore all’ 80%.

Biotrasformazione:

Il citalopram viene metabolizzato in demetilcitalopram, didemetilcitalopram, N-ossido-citalopram e derivato deaminato dell’acido propionico. Il derivato dell’acido propionico è farmacologicamente inattivo. Demetilcitalopram, didemetilcitalopram e N-ossido-citalopram sono inibitori selettivi dell’uptake della serotonina, ma dall’azione inferiore rispetto al prodotto parentale.

Ricerche in vivo hanno dimostrato che i livelli plasmatici del citalopram e dei suoi metaboliti dipendono dal fenotipo sparteina/debrisochina e dal fenotipo mefenitoina. Tuttavia, non è necessario un aggiustamento individuale della dose in base a tali fenotipi.

Eliminazione:

L’emivita plasmatica è di circa 1,5 giorni. La clearance plasmatica corrisponde a circa 0,3-0,4 l/min in seguito a somministrazione sistemica, ed a 0,4 l/min in seguito a somministrazione orale.

Il citalopram viene eliminato soprattutto attraverso il fegato (85%), ma in parte (15%) anche attraverso il rene. Il 12- 23% della quantità di citalopram somministrata viene eliminata inalterata con le urine. La clearance epatica corrisponde a circa 0,3 l/min e la clearance renale è di 0,05-0,08 l/min.

Le concentrazioni allo stato stazionario vengono raggiunte dopo 1-2 settimane. È stata dimostrata una correlazione lineare tra i livelli plasmatici allo stato stazionario e la dose somministrata.

Con un dosaggio di 40 mg/al giorno si ottiene una concentrazione plasmatica media di circa 300 nmol/l. Non esiste una relazione evidente tra i livelli plasmatici di citalopram e l’entità della risposta terapeutica o degli effetti collaterali.

Caratteristiche relative ai pazienti

In pazienti anziani, a causa di un metabolismo ridotto, sono stati riscontrati valori maggiori di emivita plasmatica ed una clearance ridotta.

L’eliminazione del citalopram avviene più lentamente in pazienti affetti da ridotta funzionalità epatica. L’emivita plasmatica del citalopram è all’incirca raddoppiata e la concentrazione plasmatica allo stato stazionario corrisponde circa al doppio rispetto ai valori riscontrati in pazienti con funzionalità epatica nella norma.

L’eliminazione del citalopram avviene più lentamente in pazienti affetti da disturbi lievi o moderati della funzionalità renale, in assenza di effetti negativi rilevanti sulla farmacocinetica. Non esistono dati relativi al trattamento di pazienti affetti da grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore ai 20 ml/min) ( vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e speciali precauzioni per l’uso).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Dagli studi condotti con animali da laboratorio non risultano dati relativi ad un particolare pericolo per la specie umana. Questa affermazione si basa su studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dose ripetuta, genotossicità e carcinogenesi. Negli studi relativi alla tossicità a dose ripetuta, condotti nei ratti, è stata osservata una fosfolipidosi in diversi organi.

Tale effetto reversibile è riscontrabile in seguito alla somministrazione di svariate amine lipofiliche e non è accompagnato da effetti morfologici o funzionali. La sua rilevanza clinica è dubbia. Studi di embriotossicità nei ratti hanno dimostrato la comparsa di anomalie scheletriche ad alte dosi di tossicità per la madre. Tali effetti possono essere correlati all’attività farmacologica, oppure possono essere un effetto indiretto dell’intossicazione della madre. Non è noto il rischio potenziale per la specie umana.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo:

mannitolo;

cellulosa microcristallina;

silice colloidale anidra;

magnesio stearato.

Rivestimento:

ipromellosa;

macrogol 6000;

titanio diossido (E171).

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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4 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Compresse di Citalopram da 20 mg e 40 mg, confezionati in blister in PVC/PVDC/Al, sono diponibili in confezioni da 10, 14, 20, 28, 30, 50, 56, 98 e 100 compresse per confezione.

Blister da 100xl dose unica.

Contenitore per compresse HDPE con coperchio anti-manomissione LDPE contenente 250 o 500 compresse. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Arrow Generics Limited

Unit 2, Eastman Way

Stevenage

Herts

SG1 4 SZ

UK

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

10 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC.n.036510016/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

20 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC.n.036510028/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

14 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510030/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

28 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510042/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

30 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510055/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

50 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510067/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

56 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510079/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

98 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510081/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

100 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510093/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film (100 x 1)

compresse in blister PVC/PVDC/AL monodose

AIC n.036510105/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

10 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510117/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

14 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510129/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

20 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510131/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

28 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510143/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

30 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510156/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

50 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510168/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

56 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510170/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

98 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510182/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

100 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n.036510194/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film ( 100 x 1)

compresse in blister PVC/PVDC/AL monodose

AIC n.036510206/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

250 compresse in contenitore hdpe

AIC n.036510218/M

Citalopram Arrow 40 mg compresse rivestite con film

500 compresse in contenitore hdpe

AIC n.036510220/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

250 compresse in contenitore hdpe

AIC n.036510232/M

Citalopram Arrow 20 mg compresse rivestite con film

500 compresse in contenitore hdpe

AIC n.036510244/M

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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