Etinilestradiolo+Levonorgestrel Mylan: Scheda Tecnica

Etinilestradiolo+Levonorgestrel Mylan

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Etinilestradiolo+Levonorgestrel Mylan: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Myfreesia 20 microgrammi/100 microgrammi compresse rivestite con film

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa rivestita con film contiene 20 microgrammi di etinilestradiolo e 100 microgrammi di levonorgestrel Eccipiente con effetto noto Ogni compressa rivestita con film contiene 36,56 mg di lattosio monoidrato.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film, rotonde, convesse, di color bianco – biancastro

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Contraccezione orale.

La decisione di prescrivere Myfreesia deve prendere in considerazione i fattori di rischio presenti nella donna, particolarmente per il tromboembolismo venoso (TEV), e confrontare il rischio di TEV con Myfreesia rispetto ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC), vedere paragrafi 4.3 e 4.4.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Modo di somministrazione: uso orale

Posologia

Come prendere Myfreesia

Le compresse devono essere assunte nell’ordine indicato sulla confezione blister, ogni giorno, approssimativamente alla stessa ora, se necessario con una piccola quantità di liquido. La dose è di una compressa al giorno, per 21 giorni consecutivi. Ogni confezione successiva deve essere iniziata dopo un’interruzione di 7 giorni durante la quale, di solito, si verifica un’emorragia da sospensione. Questo inizia abitualmente dopo 2 o 3 giorni da quando è stata assunta l’ultima compressa e può non terminare prima dell’inizio della confezione successiva.

Come iniziare l’assunzione di Myfreesia

Se non si sono usati contraccettivi ormonali (nell’ultimo mese).

L’assunzione della compressa deve avvenire il 1º giorno del normale ciclo mestruale (ossia il primo giorno che ha emorragia mestruale). È inoltre possibile iniziare tra il secondo e il quinto giorno del periodo mestruale, ma in questo caso la donna deve essere avvisata di utilizzare un contraccettivo non-ormonale addizionale per i primi 7 giorni.

In caso di passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (contraccettivo orale combinato, anello vaginale o cerotto transdermico) L’assunzione di Myfreesia deve iniziare preferibilmente il giorno successivo all’assunzione dell’ultima compressa attiva del precedente contraccettivo orale combinato (l’ultima compressa contenente il principio attivo), ma comunque entro e non oltre il giorno successivo al consueto intervallo di non assunzione delle compresse o della compressa di placebo del precedente contraccettivo orale combinato. In caso siano stati usati l’anello vaginale o il cerotto transdermico, l’assunzione di Myfreesia deve avvenire di preferenza il giorno della rimozione, al più tardi quando sarebbe dovuta avvenire la successiva applicazione.

In caso di passaggio da un contraccettivo solo progestinico (pillole di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progesterone (IUS) Il passaggio dalle pillole di solo progestinico può avvenire in qualunque giorno (nel caso di un impianto o IUS, il passaggio deve essere effettuato nel giorno della sua rimozione; nel caso di un’iniezione, il passaggio deve essere effettuato alla data in cui si sarebbe praticata la successiva iniezione) ma in tutti questi caso si consiglia di ricorrere ad un ulteriore metodo contraccettivo a barriera nei primi 7 giorni di assunzione delle compresse.

Dopo aborto nel primo trimestre

L’assunzione delle compresse può iniziare immediatamente. In questo caso, non sono necessarie misure contraccettive supplementari.

Dopo il parto, oppure dopo aborto nel secondo trimestre

Si consiglia di iniziare l’assunzione delle compresse fra il 21º e il 28º giorno dopo il parto o l’aborto nel secondo trimestre. Se l’assunzione inizia più tardi, si consiglia di ricorrere ad un ulteriore metodo contraccettivo a barriera nei primi 7 giorni. Tuttavia, in caso di precedenti rapporti sessuali, è necessario escludere una gravidanza prima di iniziare l’assunzione del contraccettivo orale combinato; alternativamente, si dovrà aspettare fino al primo ciclo mestruale.

Per le donne che allattano, vedere paragrafo 4.6.

In caso di dimenticanza delle compresse

In caso di mancata assunzione della compressa entro 12 ore, non si ha nessuna riduzione nella protezione contraccettiva. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e continuare ad assumere le successive compresse alla solita ora.

Se il ritardo dell’assunzione della compressa supera 12 ore, la protezione contraccettiva potrebbe risultare compromessa.

Per assumere le compresse dimenticate, basarsi su queste due semplici regole:

Non ritardare mai di oltre 7 giorni l’assunzione delle compresse.

Per avere adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisario-ovarico è necessario assumere ininterrottamente le compresse per 7 giorni.

In base a quanto sopra, è possibile avanzare la seguente raccomandazione pratica:

Settimana 1

L’utilizzatore deve assumere la compressa dimenticata appena se ne ricorda, anche se questo significa dover prendere 2compresse contemporaneamente. In seguito, deve continuare ad assumere le compresse all’ora consueta ogni giorno. Inoltre, si deve utilizzare un ulteriore metodo contraccettivo a barriera, come un preservativo, per i 7 giorni successivi. In caso di rapporti sessuali durante i 7 giorni precedenti, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse dimenticate, e tanto più questo si verifica in prossimità del periodo di non assunzione delle compresse, maggiore sarà il rischio di gravidanza.

Settimana 2

L’utilizzatore deve assumere la compressa dimenticata appena se ne ricorda, anche se questo significa dover prendere 2 compresse contemporaneamente. In seguito, deve continuare ad assumere le compresse all’ora consueta ogni giorno. Se l’assunzione nei 7 giorni precedenti la dimenticanza della compressa è avvenuta correttamente, non sarà necessario ricorrere a misure contraccettive supplementari. In caso di mancata assunzione di più di una compressa, si deve consigliare alla donna di usare precauzioni supplementari per i 7 giorni successivi.

Settimana 3

Il rischio di ridotta affidabilità è imminente per via dell’approssimarsi dell’intervallo dei 7 giorni di non assunzione delle compresse. Tuttavia, è possibile evitare una riduzione della protezione contraccettiva modificando l’assunzione delle compresse. Se ci si attiene a una delle due alternative seguenti non sarà necessario prendere ulteriori precauzioni contraccettive, sempre che si siano assunte correttamente tutte le compresse nei 7 giorni che precedono la prima compressa dimenticata. In caso contrario, lei deve seguire la prima delle due alternative e usare precauzioni extra per i 7 giorni successivi.

L’utilizzatore deve assumere l’ultima compressa dimenticata appena se ne ricorda, anche se questo significa assumere 2 compresse contemporaneamente. In seguito, deve continuare ad assumere le compresse all’ora consueta ogni giorno. La successiva confezione blister di compresse deve essere iniziata non appena sia finito l’attuale blister, ossia senza alcun intervallo tra una confezione e l’altra. È improbabile che l’utilizzatore presenti una emorragia da sospensione fino al termine della seconda confezione di compresse, tuttavia lei potrebbe notare spotting o metrorragia durante l’assunzione delle compresse.

La donna può anche essere consigliata di interrompere l’assunzione di compresse dell’attuale confezione blister. Lei poi deve osservare un intervallo di 7 giorni senza assumere compresse, compresi i giorni in cui non sono state assunte, e poi proseguire con la successiva confezione blister.

Se la donna dimentica di assumere le compresse e successivamente non presenta sanguinamento da sospensione nel primo intervallo normale di non assunzione, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza.

Consigli in caso di patologie gastrointestinali

In caso di patologie gastrointestinali gravi (come ad esempio vomito o diarrea), l’assorbimento può non essere completo e devono quindi essere prese misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione di una compressa, una nuova compressa (come sostituzione) deve essere assunta non appena possibile. La nuova compressa deve essere presa entro 12 ore dall’ora consueta di assunzione della compressa se possibile. Se passano più di 12 ore, si applica il consiglio relativo alla mancata assunzione, dato nel paragrafo 4.2 “In caso di dimenticanza delle compresse”. Se la donna non vuole variare il suo consueto schema di assunzione delle compresse, lei deve prendere la compressa (o compresse) extra da un’altra confezione blister.

Come ritardare l’emorragia da sospensione

Per ritardare il mestruo, la donna deve continuare con un’altra confezione blister di Myfreesia senza alcun intervallo di non assunzione delle compresse. È possibile continuare a ritardare il ciclo come desiderato, massimo fino al termine della seconda confezione. In questo periodo la donna può presentare più frequentemente spotting o metrorragia.

L’assunzione regolare di Myfreesia è poi ripresa dopo il consueto intervallo libero da compresse di 7 giorni.

Per spostare il mestruo ad un giorno diverso rispetto a quello previsto con le attuali compresse, si può consigliare alla donna di abbreviare il successivo intervallo di non assunzione delle compresse di quanti giorni si desidera. Più breve è questo intervallo e maggiore sarà il rischio di non avere emorragia mestruale ma avrà metrorragia e spotting durante l’assunzione delle compresse della seconda confezione (questo si verifica anche quando si ritarda il mestruo).

 

04.3 Controindicazioni

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I contraccettivi ormonali combinati (COC) non devono essere utilizzati se ha i seguenti disturbi. Se una delle seguenti condizioni dovesse insorgere per la prima volta durante l’uso di un COC, deve essere interrotta immediatamente la sua assunzione.

Presenza o rischio di tromboembolismo venoso (TEV)

Tromboembolismo venoso – TEV in atto (terapia anticoagulante) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare).

Predisposizione ereditaria nota o acquisita per tromboembolismo venoso, come la resistenza della proteina C attivata (APC, tra cui il fattore V di Leiden), deficit di antitrombina-III, carenza di proteina C, carenza di proteina S Intervento chirurgico importante con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4) o Alto rischio di tromboembolismo venoso dovuto alla presenza di multipli fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) Presenza di fattore di rischio per la trombosi arteriosa

o Tromboembolismo arterioso – tromboembolismo arterioso in atto, pregresso di tromboembolismo arterioso (ad es. infarto miocardico) o sintomi prodromici (ad es. angina pectoris) Accidente cerebrovascolare – ictus in atto, pregresso di ictus o sintomi prodromici (ad es. attacco ischemico transitorio, TIA) Predisposizione al tromboembolismo arterioso ereditaria nota

o acquisita, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoaugulanti) Pregresso di emicrania con sintomi neurologici focali

o Alto rischio di tromboembolismo arterioso dovuto a fattori multipli (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come: diabete mellito con sintomi vascolari

ipertensione grave

dislipoproteinemia grave

Patologia epatica grave, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalità epatica non sono tornati alla norma Tumori epatici (benigni o maligni), in atto o pregressi

Tumori maligni la cui crescita è influenzata dagli steroidi sessuali (per esempio degli organi genitali o della mammella), accertati o sospetti Emorragia vaginale di natura non accertata

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

È controindicato l’uso concomitante di Myfreesia con medicinali contenenti ombitasvir / paritaprevir / ritonavir e dasabuvir (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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e In presenza di una delle condizioni ofattori di rischio sotto riportati, l’appropriatezza di Myfreesia deve essere valutata con la donna.

In caso di peggioramento o insorgenza di una delle seguenti condizioni o fattori di rischio, la donna deve essere allertata di contattare il medico per decidere se l’uso di Myfreesia debba essere sospeso.

Rischio di tromboembolismo venoso (TEV)

L’uso di qualsiasi contraccettivo ormonale combinato (COC) accresce il rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non usarlo. Prodotti che contengono levonorgestrel, norgestimato o noretisterone sono associati con il rischio più basso di TEV. Il rischio di TEV è il più alto nel primo anno di utilizzo. Ci sono anche evidenze che il rischio è incrementato quando la terapia con un COC viene ricominciata dopo una pausa di 4 settimane o più.

Nelle donne che non usano un COC e non sono incinta, circa 2 su 10.000 svilupperanno un TEV in un anno. Tuttavia, il rischio individuale può essere molto più elevato, in base ai fattori di rischio latenti (vedere di seguito).

In circa 61 donne su 10.000 che utilizzano un COC contenente Levonorgestrel e non sono incinta, si manifesta una TEV nel corso di un anno.

Il numero di TEV all’anno è minore rispetto a quelle attese durante la gravidanza o nel periodo post-parto. La TEV può essere fatale nell’1-2% dei casi.

Numero di casi di TEV su 10.000 donne in un anno Mediana dell’intervallo di 5-7 su 10.000 donne, basata sul rischio relative dei COC contenenti levonorgestrel versus il non utilizzo di contraccettivi approssimativamente da 2.3 a 3.6 Numero di casi di TEV

<.. image removed ..> COC Donne che non usano (2 casi)

COC contenenti Levonorgestrel (5-7 casi)

In casi estremamente rari sono stati segnalate trombosi a carico di altri vasi sanguigni nelle utilizzatrici di COC, es. nelle vene ed arterie epatiche, mesenteriche, renali, retiniche Fattori di rischio per la TEV

Il rischio di complicanze tromboemboliche venose fra le utilizzatrici di COC può aumentare sensibilmente in una donna con fattori di rischio aggiuntivi, particolarmente se ci sono fattori di rischio multipli (vedere tabella).

Myfreesia è controindicato in donne con fattori di rischio multipli che portano ad un alto rischio di trombosi venosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna rientra in più di un fattore di rischio, è possibile che il rischio totale sia maggiore della semplice somma dei fattori singoli – in questo caso il suo rischio di TEV deve essere preso in considerazione. Se il bilancio tra rischio e beneficio è considerato negativo, un COC non deve essere prescritto (vedere paragrafo 4.3).

Tabella: fattori di rischio per la TEV

Fattore di rischio Commento
Obesità (indice di massa corporea oltre 30 kg/m2) Il rischio aumenta sensibilmente all’aumentare dell’indice di massa corporea. È particolarmente importante se sono presenti altri
fattori di rischio
Immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici maggiori, qualsiasi intervento chirurgico a
gambe o bacino, neurochirurgia, o
In questi casi è consigliabile interrompere l’uso della pillola (in caso di interventi programmati con
almeno 4 settimane di anticipo) e
traumi maggiori
Nota: l’immobilizzazione temporanea compresi i viaggi aerei maggiori di 4 ore può essere un fattore di rischio per TEV, specialmente in donne con altri fattori di rischio
non riprenderla per almeno due settimane successive alla completa riabilitazione. Per evitare gravidanze inattese deve essere utilizzato un altro metodo contraccettivo.
Deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico se Myfreesia non è stato interrotto per tempo.
Anamnesi familiare positiva (tromboembolismo venoso in un fratello o parente specialmente in età relativamente giovane, ad es.
prima dei 50 anni)
Se c’è il sospetto di una predisposizione ereditaria, la donna dovrebbe essere indirizzata ad uno specialista per un consiglio prima
di decidere l’uso di un COC
Altre condizioni cliniche associate con TEV Cancro, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitica uremica, malattia infiammatoria cronica dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerativa) e
malattia a cellule falciformi
Età avanzata In particolare sopra i 35 anni

Non vi è consenso sul possibile ruolo di vene varicose e tromboflebiti superficiali nell’esordio o nell’evoluzione della trombosi venosa.

Deve essere considerato il maggiore rischio di tromboembolia durante la gravidanza, e particolarmente nelle 6 settimane del periodo puerperale (per maggiori informazioni, vedere paragrafo 4.6 “Gravidanza e allattamento”).

Sintomi della TEV (trombosi venosa profonda e embolia polmonare)

In caso di sintomi, le donne devono essere allertate di cercare urgentemente aiuto medico e informare il professionista sanitario del fatto che sta assumendo un COC.

I sintomi della trombosi venosa profonda possono includere:

gonfiore unilaterale della gamba e/o piede o lungo una vena della gamba;

dolore o indolenzimento della gamba, percepibile solo quando si è in piedi o si cammina

aumento di calore nella gamba in questione, scolorimento o rossore della pelle della gamba.

I sintomi dell’embolia polmonare possono includere:

improvvisa e ingiustificata mancanza di respiro o respiro accelerato;

improvvisa tosse, che può essere associata ad emottisi;

dolore toracico acuto;

grave stordimento o vertigini;

battito cardiaco rapido o irregolare.

Alcuni di questi sintomi (ad es. “mancanza di respiro”, “tosse”) non sono specifici e possono essere male interpretati come eventi più comuni e meno gravi (ad es. infezioni del tratto respiratorio).

Altri segni di occlusione vascolare possono includere: dolore improvviso, gonfiore e colorazione bluastra di un’estremità.

Se l’occlusione avviene nell’occhio, i sintomi possono passare da una sfocatura indolore della visione alla perdita di visione. A volte la perdita della visione può verificarsi immediatamente.

Rischio di tromboembolismo arterioso (TEA)

Studi epidemiologici hanno associato l’uso di COC con un aumento del rischio di tromboembolismo arterioso (infarto miocardico) o accidente cerebrovascolare (ad es. attacco ischemico transitorio, ictus). I casi di tromboembolismo arterioso possono essere fatali.

Fattori di rischio per TEA

Il rischio di complicazioni tromboembolitiche arteriose o di accidenti cerebrovascolari nelle utilizzatrici di COC aumenta nelle donne che presentano fattori di rischio (vedere tabella). Myfreesia è controindicato se una donna ha un fattore di rischio grave o più fattori per TAP che la pongono ad alto rischio per trombosi arteriosa (vedere paragrafo 4.3). Se una donna presenta più di un fattore di rischio, è possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei fattori individuali – in questo caso il rischio totale dovrebbe essere preso in considerazione. Se il bilancio tra i benefici e i rischi è considerato negativo, non dovrebbe essere prescritto un COC (vedere paragrafo 4.3).

Tabella: fattori di rischio per TEA

Fattore di rischio Commento
Età avanzata Specialmente oltre i 35 anni
Fumo Le donne devono essere allertate di non fumare se intendono usare un COC. Le donne oltre i 35 anni che continuano a fumare devono essere fermamente avvisate di utilizzare un altro metodo di
contraccezione
Ipertensione
Obesità (indice di massa corporea oltre 30 kg/m2) Il rischio aumenta sensibilmente all’aumentare dell’indice di massa corporea. È particolarmente
importante se sono presenti altri fattori di rischio
Anamnesi familiare positiva Se c’è il sospetto di una
(tromboembolismo arterioso in un fratello o parente specialmente in età relativamente giovane, ad es.
prima dei 50 anni)
predisposizione ereditaria, la donna dovrebbe essere indirizzata ad uno specialista per un consiglio prima
di decidere l’uso di un COC
Emicrania Un aumento della frequenza o gravità dell’emicrania durante l’uso di COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può essere motivo di interruzione
immediata
Altre condizioni cliniche associate con TEV Diabete mellito, iperomocistinemia, disturbo cardiaco valvolare e fibrillazione atriale, dislipoproteinemia e lupus
eritematoso sistemico

Sintomi della TEA

In caso di sintomi, le donne devono essere allertate di cercare urgentemente aiuto medico e informare il professionista sanitario del fatto che sta assumendo un COC.

I sintomi di un accidente cerebrovascolare possono includere:

improvviso intorpidimento o debolezza di viso, braccio o gamba, specialmente in un solo lato del corpo; improvvisa difficoltà a camminare, vertigini, perdita di equilibrio e coordinazione;

improvvisa confusione, difficoltà a parlare o a comprendere;

improvvisa difficoltà di vista da uno o entrambi gli occhi;

improvviso e forte mal di testa senza causa conosciuta;

perdita di coscienza o svenimento con convulsioni o meno.

Sintomi temporanei suggeriscono che si tratti di un attacco ischemico transitorio (TIA).

I sintomi dell’infarto miocardico possono includere:

dolore, malessere, agitazione, pesantezza, sensazione di compressione o riempimento a petto, braccio, o sotto dello sterno; fastidio della parte alta del corpo che irradia la schiena, mandibola, gola, braccia e stomaco sensazione di pienezza, indigestione o soffocamento;

sudorazione, nausea, vomito o vertigini;

marcata debolezza, ansia, o fiato corto;

battito cardiaco rapido o irregolare

Tumori

Alcuni studi epidemiologici riportano un maggiore rischio di cancro della cervice uterina nelle donne che fanno uso di contraccettivi orali a lungo termine (> 5 anni), tuttavia non si è ancora adeguatamente chiarito in che misura questo risultato possa essere influenzato dagli effetti del comportamento sessuale e da altri fattori come il papilloma virus umano (HPV).

Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici mostra che esiste un leggero aumento del rischio relativo di tumore della mammella (RR=1,24) nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati. Questo maggiore rischio si riduce gradualmente nei 10 anni successivi alla sospensione del contraccettivo orale combinato. Poiché il tumore della mammella insorge raramente nelle donne di età inferiore ai 40 anni, l’aumento dei casi diagnosticati di neoplasia tumore della mammella nelle donne che usano contraccettivi orali, o che li hanno usati in precedenza, è basso rispetto al rischio globale di tumore della mammella. Questi studi non evidenziano alcun rapporto causale. L’andamento del rischio maggiore osservato potrebbe essere riconducibile a una diagnosi più precoce del tumore della mammella in donne che assumono contraccettivi orali combinati, agli effetti biologici dei contraccettivi orali combinati o a una combinazione di entrambi i fattori. I casi diagnosticati di tumore della mammella nelle donne che assumono contraccettivi orali tendono ad essere meno avanzati dal punto di vista clinico, rispetto ai casi diagnosticati nelle donne che non assumono contraccettivi orali.

In rari casi nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati si sono riscontrati tumori epatici benigni e ancora più raramente casi di tumori epatici maligni. In casi isolati questi tumori hanno portato ad emorragia intra-addominale con esito potenzialmente fatale. Considerare la possibilità di tumore epatico come diagnosi differenziale in presenza di forte dolore addominale superiore, in caso di epatomegalia o dinanzi a segni di emorragia intra-addominale nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati.

L’uso di contraccettivi orali combinati al alto dosaggio (50 μg etinilestradiolo) riduce il rischio di cancro all’endometrio e all’ovaio. Rimane da confermare se ciò sia valido anche per i contraccettivi orali combinati a basso dosaggio.

Disturbi di altro tipo

Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare di questo disturbo possono essere a maggiore rischio di pancreatite se assumono un contraccettivo orale combinato.

Malgrado siano stati segnalati lievi innalzamenti della pressione arteriosa in molte donne che prendono contraccettivi orali combinati, gli innalzamenti rilevanti dal punto di vista clinico sono rari. Solo in questi rari casi una interruzione immediata dell’uso dei contraccettivi orali combinati è giustificata. Se durante l’assunzione dei contraccettivi orali combinati in preesistente ipertensione, i valori di pressione costantemente elevati o un significante aumento di pressione non rispondono in modo adeguato al trattamento antipertensivo, i contraccettivi orali combinati devono essere sospesi. Quando appropriato l’uso dei contraccettivi orali combinati deve essere ripreso una volta raggiunta una pressione normotesa con la terapia antipertensiva.

E’ stata segnalata la possibilità dei seguenti disturbi o il loro peggioramento, sia durante la gravidanza sia con l’uso dei contraccettivi orali combinati, benché l’evidenza di un’associazione con l’uso di contraccettivi orali combinati non è conclusiva: ittero e/o prurito legato a colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydeham, herpes gestationis, perdita di udito a causa di otosclerosi.

Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema.

Una compromissione acuta o cronica della funzionalità epatica può necessitare della sospensione dell’uso dei contraccettivi orali combinati fino alla normalizzazione dei test di funzionalità epatica. La ricomparsa di ittero colestatico o prurito da colestasi manifestatosi per la prima volta in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali impone l’interruzione dei contraccettivi orali combinati.

Sebbene i contraccettivi orali combinati possano influire sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è evidenza della necessità di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano contraccettivi orali combinati a basse dosi (contenenti < 0,05 mg etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente monitorate, particolarmente durante il periodo iniziale di assunzione dei contraccettivi orali combinati.

L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati ben noti dell’uso di contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.8). La depressione può essere grave ed è un fattore di rischio ben noto per il comportamento suicidario e il suicidio. Alle donne va consigliato di contattare il medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se insorti poco dopo l’inizio del trattamento.

Il peggioramento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa è stato segnalato durante l’impiego dei contraccettivi orali combinati.

Occasionalmente si può verificare la comparsa di cloasmi, in particolare in donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne predisposte al cloasma devono evitare l’esposizione alla luce solare o alla radiazione ultravioletta durante l’assunzione dei contraccettivi orali combinati.

Questo medicinale contiene lattosio. Le pazienti con intolleranza ereditaria al galattosio, mancanza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio– galattosio che sono in una dieta senza lattosio dovrebbero prendere in considerazione il contenuto di lattosio di questo medicinale.

Esame/consulto medico

Prima di iniziare o di riprendere il trattamento con Myfreesia, si deve raccogliere un’anamnesi medica completa (incluso un’anamnesi familiare) e si deve escludere la gravidanza. Deve essere misurata la pressione arteriosa ed effettuato un esame obiettivo, secondo quanto indicato alle voci controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e avvertenze (vedere paragrafo 4.4). È importante attirare l’attenzione della donna sulle informazioni riguardanti la trombosi venosa e arteriosa, incluso il rischio di Myfreesia rispetto ad altri COC, i sintomi di TEV e TEA, i fattori di rischio noti e cosa fare in caso di una sospetta trombosi.

Informare le pazienti di leggere sempre attentamente il foglio illustrativo e seguire i consigli indicati. La frequenza e la natura di tali valutazioni devono basarsi sui protocolli clinici correntemente accettati ed essere adattate individualmente alla singola paziente Informare le pazienti che i contraccettivi ormonali non proteggono da infezioni da HIV (AIDS) o da altre infezioni sessualmente trasmissibili.

Efficacia ridotta

L’efficacia dei contraccettivi orali combinati potrebbe ridursi in caso di mancata assunzione delle compresse (vedere paragrafo 4.2), di disturbi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.2) o di trattamenti concomitanti (vedere paragrafo 4.5).

Riduzione del controllo del ciclo

Con l’assunzione di qualunque contraccettivo orale combinato può verificarsi emorragia irregolare (spotting o metrorragia), particolarmente nei primi mesi d’uso. Pertanto è opportuno procedere alla valutazione di eventuale emorragia irregolare solo dopo un periodo di adattamento di circa 3 cicli mestruali.

Se l’emorragia irregolare persiste, oppure si verifica dopo precedenti cicli regolari, considerare la possibilità di cause non ormonali e prendere adeguate precauzioni diagnostiche per escludere neoplasie maligne o una gravidanza. Queste possono includere il ‘curettage’.

In alcune donne l’emorragia da sospensione potrebbe non presentarsi nell’intervallo di non assunzione delle compresse. Tuttavia, se i contraccettivi orali combinatisono stati assunti in base alle istruzioni riportate al paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Se, invece, l’assunzione del contraccettivo orale combinati non è avvenuta correttamente nel periodo precedente alla prima assenza di ciclo, o di due cicli consecutivi, escludere la possibilità di gravidanza prima di continuare l’assunzione del contraccettivo orale combinato.

Aumento livelli ALT

Durante i trial clinici con i pazienti trattati per infezioni da virus dell’epatite C (HCV) con i medicinali contenenti ombitasvir / paritaprevir / ritonavir e dasabuvir con o senza ribavirina, si è verificato un aumento delle transaminasi (ALT) di 5 volte maggiori rispetto al limite superiore del normale (ULN) in modo significativamente più frequente nelle donne che usano farmaci contenenti etinilestradiolo come contraccettivi ormonali combinati (CHC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

Nota: Prendere visione delle informazioni di prescrizione dei medicinali concomitanti, per identificare le potenziali interazioni.

Effetto di altri medicinali su Myfreesia

Le interazioni si possono verificare con i farmaci che inducono gli enzimi microsomiali che possono determinare un aumento della clearance degli ormoni sessuali e che possono portare a metroraggia e/o fallimento della contraccezione.

Gestione

L’induzione enzimatica può essere osservata dopo qualche giorno di trattamento. L’induzione massima di enzimi si osserva generalmente nell’arco di qualche settimana. Dopo l’interruzione della terapia l’induzione enzimatica può essere mantenuta per circa 4 settimane.

Terapia a breve termine

Le donne in trattamento con farmaci induttori enzimatici, devono ricorrere ad un metodo contraccettivo a barriera o ad altro metodo contraccettivo in aggiunta al contraccettivo orale combinato. Il metodo barriera deve essere usato durante tutto il periodo della somministrazione concomitante del medicinale e per 28 giorni dopo la sua sospensione. Se la terapia concomitante procede oltre la fine delle compresse contenute nell’astuccio di contraccettivo orale combinato, il successivo astuccio di contraccettivo orale combinato deve essere cominciato subito dopo senza rispettare il solito intervallo senza compresse.

Terapia a lungo termine

Nelle donne sottoposte a trattamenti a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda l’uso di altri metodi contraccettivi affidabili, non ormonali.

Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura.

Sostanze che aumentano la clearance dei contraccettivi orali combinati (ridotta efficacia dei contraccettivi orali combinati per induzione enzimatica), ad es.: Barbiturici, bosentan, carbamazepina, fenitoina, primidone, rifampicina, e i farmaci contro l’HIV ritonavir, nevirapina e efavirenz ed eventualmente anche felbamato, griseofulvina, oxcarbazepina, topiramato e prodotti contenenti Hypericum perforatum (erba di S. Giovanni).

Sostanze con effetti variabili sulla clearance dei contraccettivi orali combinati:

Quando co-somministrati con i contraccettivi orali combinati, diverse combinazioni di inibitori delle proteasi HIV e inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa, incluse le combinazioni con inibitori HCV possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeno o progestinici. L’effetto netto di questi cambiamenti più avere rilevanza clinica in alcuni casi.

Di conseguenza, la informazioni prescrittive di medicinali HIV/HCV concomitanti devono essere consultate per identificare potenziali interazioni e tutte le raccomandazioni correlate. In caso di dubbi, un metodo contraccettivo a barriera addizionale deve essere utilizzato dalla donna in terapia con inibitori della proteasi o inibitori non nucleosidi della trascrittasi inversa.

Sostanze che diminuiscono la clearance dei contraccettivi orali combinati (inibitori enzimatici): La rilevanza clinica della potenziale interazione con inibitori enzimatici rimane sconosciuta.

La somministrazione concomitante di forti inibitori CYP3A4 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di estrogeno o progestinico di entrambi.

Dosi di etoricoxib da 60 a 120 mg/giorno hanno dimostrato di incrementare le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo di 1,4 – 1,6 volte, rispettivamente quando assunti in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilestradiolo.

Effetto di Myfreesia su altri medicinali

I contraccettivi orali combinati potrebbero influenzare il metabolismo di certi altri principi attivi. Di conseguenza le concentrazioni tissutali e plasmatiche potrebbero aumentare (ad esempio ciclosporina) o diminuire (ad esempio lamotrigina).

Etinilestradiolo in vitro è un inibitore reversibile di CYP 2C19, CYP 1A1 e 1A2 cosi come un inibitore meccanico di CYP3A4 / 5, CYP 2C8 e CYP 2J2. Negli studi clinici, l’uso di un contraccettivo ormonale contenente etinilestradiolo non ha portato ad un incremento, o solo ad un minimo incremento, nei livelli plasmatici dei substrati del CYP3A4 (ad es. midazolam) mentre le concentrazioni plasmatiche dei substrati del CYP1A2 sono state incrementate in modo leggero (ad es. teofillina) o moderato (ad es. tizanidina).

Interazioni farmacodinamiche

L’uso concomitante con i medicinali contenenti ombitasvir / paritaprevir / ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirina può aumentare il rischio di aumentati livelli di ALT (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Pertanto, chi utilizza Myfreesia deve passare ad un metodo alternativo di contraccezione (ad esempio, la contraccezione con solo progesterone o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime farmacologico combinato.

Myfreesia può essere ripreso 2 settimane dopo il completamento del trattamento con questo regime farmacologico combinato.

Analisi di laboratorio

L’uso di steroidi contraccettivi potrebbe influire sui risultati di talune analisi di laboratorio, compresi i parametri biochimici di funzionalità epatica, tiroidea, surrenale e renale, i livelli plasmatici di proteine (di trasporto), come la globulina legante corticosteroidi e le frazioni di lipidi/lipoproteine, i parametri del metabolismo dei carboidrati e quelli di coagulazione e fibrinolisi. Normalmente le alterazioni rientrano nei normali valori di riferimento di laboratorio.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Myfreesia non è indicato durante la gravidanza.

In caso di gravidanza durante l’assunzione di Myfreesia, sospendere immediatamente il trattamento.

Studi epidemiologici estesi non evidenziano un aumento del rischio di difetti congeniti in bambini nati da donne che hanno assunto contraccettivi orali combinati prima della gravidanza, né un effetto teratogeno a seguito di inavvertita assunzione di contraccettivi orali combinati durante la gravidanza.

Studi condotti su animali hanno mostrato effetti indesiderati durante la gravidanza e l’allattamento (vedi paragrafo 5.3). Sulla base di questi dati relativi agli animali, non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all’azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati durante la gravidanza non ha fornito alcuna evidenza di un attuale effetto indesiderato nell’uomo.

I dati disponibili circa l’uso di Myfreesia durante la gravidanza sono troppo limitati per consentire delle conclusioni circa gli effetti negativi di Myfreesia sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Finora non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti.

Deve essere preso in considerazione l’aumento del rischio di TEV durante il periodo postpartum quando Myfreesia viene ripreso (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Allattamento

L’uso dei contraccettivi orali combinati può influire sull’allattamento poiché essi potrebbero ridurre la quantità ed alterare la composizione del latte materno. Pertanto, in generale l’uso dei contraccettivi orali combinati non è raccomandato fino allo svezzamento completo del bambino. È possibile l’escrezione di piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti nel latte materno durante il trattamento con i contraccettivi orali combinati. Tali quantità possono influire sul bambino.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari in utilizzatrici di COC.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Descrizione di reazioni avverse selezionate

È stato osservato un aumento del rischio di eventi tromboembolici e trombotici arteriosi e venosi, incluso infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosi venosa ed embolia polmonare nelle donne utilizzatrici di COC, discussi più in dettaglio nel paragrafo 4.4.

Le reazioni avverse più frequenti associate a Myfreesia sono mal di testa (inclusa emicrania), spotting e sanguinamento intermestruale.

Inoltre, le seguenti reazioni avverse sono state segnalate con l’uso di contraccettivi orali combinati contenenti etinilestradiolo/lenovorgestrel. Le seguenti categorie sono state definite per indicare la frequenza delle reazioni avverse: Frequenza delle reazioni avverse:

Molto comune: ≥ 1/10 Comune: ≥ 1/100 a < 1/10

Non comune: ≥ 1/1.000 a < 1/100 Raro: ≥ 1/10.000 a < 1/1.000 Molto raro: < 1/10.000 Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

Classifica zione per Sistemi e
Organi
frequenza degli effetti indesiderati
molto comu
me
comune non comune raro molto raro non nota
Infezioni e infestazioni Vaginiti, incluso
candidiasi
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi
compresi)
Carcinom a epatocell ulare
Disturbi del sistema immunitari o Reazioni allergich e, orticaria
,
angioed ema, gravi reazioni anafilatti che/ana filattoidi con sintomi respirato ri e circolato ri
Disturbi del metabolism o e della nutrizione Variazio ni dell’app etito (aument o o diminuzi one) Intollera nza al glucosio
Disturbi psichiatrici alterazioni dell’umore, incluso depression e; variazioni
della libido
Patologie del sistema
nervoso
Nervosismo
, stupore, capogiri
Patologie dell’occhio Intollera nza alle lenti a
contatto
Patologie gastrointes tinali Nausea, vomito, dolore addominale Crampi addomin ali e flatulenz
a
Patologie epatobiliari Ittero colestati
co
Patologie della cute e del tessuto sottocutan eo Acne Rash, cloasma (melias ma), irsutism o protratto
,
alopecia
Eritema nodoso Eritema multiform e
Patologie dell’appara to riproduttivo e della mammella Dolore al seno, sensibilità delle mammelle, ingrossame nto del seno, secrezione della ghiandola mammaria, dismenorre a, variazioni del flusso mestruale, variazioni delle secrezioni del muco cervicale e della cervice, amenorrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministr
azione
Ritenzione idrica/edem a
Patologie TEV
vascolari TEA
Esami diagnostici Variazioni di peso (aumento o diminuzion e) Aument o della pression e arteriosa
,
variazio ni dei livelli dei lipidi nel sangue incluso ipertrigli ceridemi a
Diminuzi one dei livelli sierici di acido folico (i livelli sierici di acido folico possono essere diminuiti da una terapia con contracc ettivi orali combina ti. In caso di gravidan za poco dopo l’interru zione del contracc ettivo orale, la diminuzi one dei livelli sierici di acido folico può essere di rilevanz a clinica).

Inoltre i seguenti eventi avversi sono stati segnalati con l’uso di contraccettivi orali combinati: la frequenza di queste reazioni avverse non può essere determinata dalle segnalazioni.

Infiammazione nervo ottico (può causare perdita della vista totale o parziale), trombosi dei vasi retinici Esacerbazione di vene varicose

Pancreatite con contemporanea grave ipertrigliceridemia

colite ischemica

Danno epatico (ad es. epatite, disfunzione epatica) Disturbi biliari, inclusi calcoli biliari (i contraccettivi orali combinati possono causare un disturbo biliare o esacerbare un disturbo biliare esistente) Sindrome emolitica-uremica

Herpes gestazionale

Otosclerosi

Esacerbazione del lupus eritematoso sistemico

Esacerbazione della porfiria

Esacerbazione della corea di Sydenham)

Esacerbazione della depressione

Disturbi infiammatori intestinali cronici (morbo di Crohn, colite ulterosa)

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati riportati finora effetti di sovradosaggio con Myfreesia. Sulla base dell’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono verificarsi in tal caso sono: nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, leggera emorragia vaginale. Non vi è alcun antidoto e il trattamento deve essere sintomatico.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse

Codice ATC: G03AA07

Gli studi clinici sono stati condotti con un altro contraccettivo orale combinato contenente etinilestradiolo/Levonorgestrel 20 microgrammi/100 microgrammi su un totale di 2498 donne di età compresa tra 18 e 40 anni. Il Pearl Index calcolato sulla base di questi studi è stato circa di 0,69 (intervallo di confidenza 95% 0,30-1,36) sulla base di un totale di 15.026 cicli.

Meccanismo d’azione

L’effetto contraccettivo di Etinilestradiolo/Levonorgestrel è basato sull’interazione di diversi fattori, tra i quali i più importanti sono l’inibizione dell’ovulazione e cambiamenti dell’endometrio.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Levonorgestrel

Assorbimento

Il levonorgestrel viene assorbito in modo rapido e completo dopo somministrazione orale e le concentrazioni sieriche massime di levonorgestrel di approssimativamente 4-9 ng/ml vengono raggiunte circa 1-2 ore dopo l’assunzione. La biodisponibilità è circa del 101%.

Distribuzione

I livelli sierici di levonorgestrel diminuiscono in due fasi. La fase terminale è caratterizzata da un’emivita di circa 25 ore.

Il levonorgestrel è legato all’albumina sierica e alla globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG). Solo l’1,1% delle concentrazioni sieriche totali del farmaco è presente come steroide libero, approssimativamente il 65% è legato in modo specifico all’SHBG e circa il 35% non è specificatamente legato all’albumina. L’aumento di SHBG indotto dall’etinilestradiolo influenza la distribuzione relativa di levonorgestrel nelle varie frazioni proteiche. L’aumento nella frazione legata all’SHBG e una diminuzione della frazione legata all’albumina sono indotti dalla proteina legante. Il volume di distribuzione apparente del levonorgestrel è 129 l dopo una dose.

Biotrasformazione

Il levonorgestrel viene metabolizzato principalmente con la riduzione del gruppo ∆4-3-osso e con l’idrossilazione alle posizioni 2α, 1β e 16β seguita da coniugazione. Gran parte dei metaboliti presenti nella circolazione ematica sono solfati di 3α, 5β-tetraidro-levonorgestrel, mentre l’escrezione ha principalmente luogo in forma di glucuronidi. Parte del levonorgestrel immodificato circola anche in forma di 17β-solfato. I valori della clearance metabolica possono variare sensibilmente da soggetto a soggetto, e questo potrebbe in parte spiegare le ampie variazioni nelle concentrazioni di levonorgestrel riscontrate nelle pazienti.

Eliminazione

Levonorgestrel e i suoi metaboliti vengono eliminati principalmente nelle urine (40% – 68%), mentre circa il 16% – 48% nelle feci.

Condizioni allo stato stazionario

Durante l’uso continuativo di Myfreesia, i livelli sierici di levonorgestrel aumentano approssimativamente di tre volte e raggiungono lo steady- state durante la seconda metà del ciclo di trattamento. La farmacocinetica del levonorgestrel è influenzata dal livello sierico di SHBG, che aumenta approssimativamente di 1.5-1.6 volte durante la somministrazione di estradiolo. Di conseguenza, allo stadio stazionario, il tasso di clearance sierica e il volume di distribuzione risultano leggermente ridotti (0.7 ml/min/kg e approssimativamente 100 L).

Etinilestradiolo

Assorbimento

Dopo somministrazione orale, l’etinilestradiolo è assorbito in modo rapido e completo. Le massime concentrazioni sieriche pari a circa 54,4 pg/ml vengono raggiunte entro le prime 2 ore dopo la somministrazione di una compressa. Durante l’assorbimento e il metabolismo di primo passaggio, l’etinilestradiolo è completamente metabolizzato, con il risultato di una biodisponibilità di circa il 40-45% (variabilità individuale circa 20-65%). La biodisponibilità relativa in confronto a soluzione acquosa è del 99%.

Distribuzione

I livelli sierici di etinilestradiolo diminuiscono in due fasi, caratterizzate da una emivita da circa 1 ora e 10 a 20 ore.

L’etinilestradiolo è principalmente (circa 98%) ma non specificatamente legato all’albumina sierica e induce un aumento nelle concentrazioni sieriche di SHBG. Il volume di distribuzione apparente dell’etinilestradiolo è 2.8 – 8.6 L/kg.

Biotrasformazione

L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica sia nella mucosa del piccolo intestino sia nel fegato. L’etinilestradiolo è metabolizzato principalmente mediante l’idrossilazione aromatica, ma viene formata una grande varietà di metaboliti idrossilati e metilati e questi sono presenti come metaboliti liberi e come coniugati con glucoronidi e solfati.

L’etinilestradiolo è soggetto a circolazione enteroepatica.

Eliminazione

L’etinilestradiolo non viene escreto in forma immodificata. I metaboliti sono escreti tramite urine e bile in rapporto 4:6.

Condizioni allo stato stazionario

Durante l’uso continuativo di Myfreesia, i livelli sierici di etinilestradiolo aumentano approssimativamente di due volte. Lo stato stazionario è raggiunto dopo circa una settimana, a seguito di somministrazione giornaliera e variabilità dell’emivita nella fase terminale della clearance sierica.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Il profilo di tossicità di etinilestradiolo e di levonorgestrel è ben noto. I dati emersi da esperimenti su animali con estrogeni sono solo di limitato valore predittivo ai fini dell’applicazione nell’uomo, per via delle marcate differenze inter-specie.

Negli esperimenti sugli animali l’etinilestradiolo ha evidenziato un effetto embrioletale già a dosi relativamente basse; si sono osservate malformazioni del tratto urogenitale e femminizzazione dei feti maschi; il levonorgestrel ha mostrato un effetto embrioletale in esperimenti su animali e un effetto virilizzante nei feti femmine ad alte dosi. Gli studi sulla tossicologia riproduttiva in ratti, topi e conigli non hanno evidenziato effetti teratogeni.

I dati preclinici per etinilestradiolo e levonorgestrel sulla base di studi convenzionali di tossicità cronica, genotossicità e potenziale cancerogeno non rivelano alcun rischio rilevante per gli esseri umani ad eccezione di quelli già descritti in altri paragrafi di questo riassunto delle caratteristiche del prodotto.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa: Lattosio monoidrato Amido di mais Gelatina Magnesio stearato Rivestimento della compressa: Ipromellosa (3 cps) Macrogol 4000 Titanio diossido (E171)

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Confezioni in blister di alluminio-PVC/PVDC o confezioni in alluminio PP/COC/PP con 21 compresse rivestite con film (confezione-calendario) Confezioni: 1 x 21 compresse rivestite con film 3 x 21 compresse rivestite con film 6 x 21 compresse rivestite con film 13 x 21 compresse rivestite con film 100 x 21 compresse rivestite con film (confezione ospedaliera) È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

Tutti i medicinali non utilizzati o i rifiuti devono essere smaltiti in conformità alle disposizioni di legge locali.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Mylan S.p.A.

Via Vittor Pisani 20 20124 Milano, Italia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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039963018 – 20 microgrammi/100 microgrammi – lx21 compresse in blister AL/PVC/PVDC

039963020 – 20 microgrammi/100 microgrammi – 3×21 compresse in blister AL/PVC/PVDC

039963032 – 20 microgrammi/100 microgrammi – 6×21 compresse in blister AL/PVC/PVDC

039963044 – 20 microgrammi/100 microgrammi – 13×21 compresse in blister AL/PVC/PVDC

039963057 – 20 microgrammi/100 microgrammi – 100×21 compresse in blister AL/PVC/PVDC

039963069 – 20 microgrammi/100 microgrammi – lx21 compresse in blister PP/COC/PP

039963071- 20 microgrammi/100 microgrammi – 3×21 compresse in blister PP/COC/PP

039963083- 20 microgrammi/100 microgrammi – 6×21 compresse in blister PP/COC/PP

039963095- 20 microgrammi/100 microgrammi – 13×21 compresse in blister PP/COC/PP

039963107- 20 microgrammi/100 microgrammi – 100×21 compresse in blister PP/COC/PP

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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16 Novembre 2010

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 25/02/2022