Hidonac
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Hidonac: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Hidonac
01.0 Denominazione del medicinale
HIDONAC 5 g/25 ml soluzione per infusione
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Un flacone da 25 ml contiene: Principio attivo
N-Acetilcisteina g 5
Eccipienti: sodio
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
03.0 Forma farmaceutica
Soluzione per infusione.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento antidotico deve essere iniziato al più presto con la somministrazione della dose d’attacco, e deve quindi essere proseguito per almeno 72 ore.
L’infusione dev’essere effettuata lentamente per rendere meno probabile la comparsa delle reazioni di ipersensibilità descritte nel paragrafo "effetti indesiderati". A questo scopo il farmaco deve essere preventivamente diluito con soluzione glucosata al 5% o con soluzione fisiologica.
Dose d’attacco
Iniziare il trattamento con una dose d’attacco di 150 mg/kg di peso corporeo, da perfondersi in 60 minuti previa diluizione (in almeno 200 ml per l’adulto, 50 ml in età pediatrica).
Dosi successive
Proseguire il trattamento per 72 ore, con l’infusione lenta di 50 mg/kg di peso corporeo, ogni 4 ore, previa diluizione del prodotto.
DOSE D’ATTACCO: 150 mg/kg | |||||
Tempo di perfusione 60′ | |||||
Volume minimo di diluizione: adulti 200 ml – bambini 50 ml | |||||
Peso corporeo in kg | 20 | 40 | 60 | 80 | 100 |
mg NAC | 3000 | 6000 | 9000 | 12000 | 15000 |
ml HIDONAC | 15 | 30 | 45 | 60 | 75 |
DOSI SUCCESSIVE: 50 mg/kg ogni 4 ore | |||||
Peso corporeo in kg | 20 | 40 | 60 | 80 | 100 |
mg NAC | 1000 | 2000 | 3000 | 4000 | 5000 |
HIDONAC | 5 | 10 | 15 | 20 | 25 |
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
In caso di somministrazione di dosi antidotiche in pazienti con peso corporeo inferiore a 40 Kg vi è il possibile rischio di una eccessiva somministrazione di liquidi con conseguente iponatriemia, convulsioni e morte. Si raccomanda quindi di seguire attentamente le indicazioni riportate nel paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”.
I pazienti affetti da asma bronchiale o con precedenti episodi di broncospasmo debbono essere strettamente controllati durante la terapia; se compare broncospasmo è necessario ricorrere a terapia sintomatica.
La somministrazione endovenosa impone un’attenta sorveglianza in ambiente ospedaliero.
Gli effetti indesiderati conseguenti alla perfusione endovenosa di acetilcisteina sono più probabili se il farmaco è somministrato troppo rapidamente o in quantità eccessiva. E’ pertanto fondamentale il rispetto di quanto indicato al paragrafo posologia.
La somministrazione di N-acetilcisteina ai dosaggi antidotici può prolungare il tempo di protrombina (riduzione dell’indice protrombinico, aumento dell’INR), anche se non è chiaro se tale effetto rappresenti un’interferenza di tipo analitico o sia espressione di un’azione biologica della NAC. In ogni caso è necessario valutare con prudenza i fattori della coagulazione in pazienti trattati, specie se ai fini di indicazioni al trapianto di fegato.
La presenza di odore sulfureo non indica alterazione del preparato ma è propria del principio attivo in esso contenuto.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Il medicinale contiene 748 mg di sodio per flaconcino (32.5 mmoli). Tenere presente tale informazione nel caso di pazienti con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Interazione farmaco-farmaco
Sono stati condotti studi di interazione farmaco-farmaco solo su pazienti adulti. E’ stato dimostrato che la contemporanea assunzione di nitroglicerina e N- acetilcisteina causa una significativa ipotensione e determina dilatazione dell’arteria temporale.
Qualora fosse necessaria la contemporanea somministrazione di nitroglicerina e N-acetilcisteina, occorre monitorare i pazienti per la comparsa di ipotensione che può anche essere severa ed allertarli circa la possibile insorgenza di cefalea. Le informazioni disponibili in merito all’interazione antibiotico-N-acetilcisteina si riferiscono a prove in vitro, nelle quali sono state mescolate le due sostanze, che hanno evidenziato una diminuita attività dell’antibiotico. Tuttavia, a scopo precauzionale, si consiglia di non mescolare antibiotici alla soluzione di N- acetilcisteina.
Interazioni farmaco-test di laboratorio
L’N-acetilcisteina può causare interferenze con il metodo di dosaggio colorimetrico per la determinazione dei salicilati.
L’N-acetilcisteina può interferire con il test per la determinazione dei chetoni nelle urine.
04.6 Gravidanza e allattamento
Le informazioni cliniche relative alla somministrazione dell’N-acetilcisteina nel corso della gravidanza sono limitate.
Gli studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti tossici diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o post- natale.
Allattamento
Non ci sono informazioni disponibili circa l’escrezione del latte materno. Durante la gravidanza e l’allattamento il medicinale deve essere usato solo dopo aver valutato attentamente il rapporto rischio/beneficio.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non ci sono presupposti né evidenze che il farmaco possa modificare la capacità sull’attenzione e sui tempi di reazione.
04.8 Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse sono state riscontrate durante l’esperienza post- marketing (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione organo-sistemica | Reazioni avverse |
Disturbi del sistema immunitario | Shock anafilattico, reazione anafilattica, reazione anafilattoide, ipersensibilità |
Patologie cardiache | Tachicardia |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Broncospasmo, dispnea |
Patologie gastrointestinali | Vomito, nausea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Angioedema, orticaria, rossore, rash, prurito |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema della faccia |
Esami diagnostici | Diminuzione della pressione sanguigna, tempo di protrombina prolungato |
In rarissimi casi, si è verificata la comparsa di gravi reazioni cutanee in connessione temporale con l’assunzione di N-acetilcisteina, come la sindrome di Stevens-Johnson e la sindrome di Lyell.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia stato identificato almeno un altro farmaco sospetto e più probabilmente coinvolto nella genesi delle suddette sindromi mucocutanee, in caso di alterazioni mucocutanee è opportuno rivolgersi al proprio medico e l’assunzione dell’ N-acetilcisteina deve essere immediatamente interrotta.
Alcuni studi hanno confermato una riduzione dell’aggregazione piastrinica durante l’assunzione dell’ N-acetilcisteina. Il significato clinico di tali evidenze non è ancora stato definito.
04.9 Sovradosaggio
Via endovenosa
Sintomi
I sintomi da sovradosaggio sono simili per natura ma più gravi di quelli indicati nel paragrafo “Effetti indesiderati”.
Trattamento
La terapia del sovradosaggio si basa sulla immediata sospensione della somministrazione per infusione, su un trattamento sintomatico e su procedure di rianimazione. Non ci sono specifici trattamenti antidotici; la NAC è dializzabile.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica:Antidoti, codice ATC : V03AB23
La N-acetil-L-cisteina (NAC), principio attivo di HIDONAC, è un derivato cisteinico dotato di un gruppo tiolico libero (-SH), nucleofilo, in grado di interagire direttamente con i gruppi elettrofili dei radicali ossidanti.
La struttura della molecola le consente inoltre di attraversare facilmente le membrane cellulari. All’interno della cellula, la NAC viene deacetilata e si rende cosi disponibile L-cisteina, aminoacido indispensabile per la sintesi del glutatione (GSH).
Il GSH è un tripeptide altamente reattivo, diffuso ubiquitariamente nei vari tessuti degli organismi animali, essenziale per il mantenimento della capacità funzionale e dell’integrità morfologica cellulare, in quanto rappresenta il più importante meccanismo di difesa intracellulare verso radicali ossidanti, sia esogeni che endogeni, e verso numerose sostanze citotossiche.
Grazie alle sue proprietà di precursore del glutatione e di antiossidante, la NAC è utilizzata come substrato alternativo e favorisce la protezione cellulare verso agenti lesivi che, attraverso il progressivo depauperamento di GSH, esprimerebbero integralmente la loro azione citotossica, come nell’intossicazione da paracetamolo, che può condurre ad insufficienza epatica, encefalopatia e morte.
La somministrazione di N-acetilcisteina, incrementando le riserve di glutatione, consente di fronteggiarne l’aumentato fabbisogno e di prevenire il danno epatico. L’efficacia del trattamento antidotico è tanto maggiore quanto più precoce è l’inizio della terapia.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Per somministrazione orale il picco ematico è raggiunto dopo 1 ora e la biodisponibilità risulta inferiore al 10% della dose somministrata a causa dell’elevato effetto di primo passaggio a livello epatico. Il farmaco circola nel sangue principalmente come disolfuro dimero (N,N’-diacetilcistina) o misto con altri tioli a basso peso molecolare o con le proteine. L’emivita di eliminazione dopo somministrazione ripetuta, sia per os che endovena, è di 5-6 ore. L’eliminazione avviene soprattutto per via urinaria ed il principale metabolita è, in assenza di intossicazione, il solfato inorganico. Tuttavia, nei pazienti intossicati, i derivati della NAC presenti nelle urine dipendono in larga misura dal tossico e dalla sua possibile complessazione con il farmaco.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
L’N-acetilcisteina è caratterizzata da una tossicità particolarmente ridotta. La DL50 è superiore a 10 g/kg per via orale sia nel topo che nel ratto, mentre per via endovenosa è di 2,8 g/kg nel ratto e di 4,6 g/kg nel topo. Nei trattamenti prolungati, la dose di 1 g/kg/die per via orale è stata ben tollerata nel ratto per 12 settimane. Nel cane la somministrazione per via orale di 300 mg/kg/giorno, per la durata di un anno, non ha determinato reazioni tossiche. Il trattamento a dosi elevate in ratte e coniglie gravide durante il periodo della organogenesi, non ha determinato la nascita di soggetti con malformazioni.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Sodio idrossido, sodio edetato, acqua per preparazioni iniettabili.
06.2 Incompatibilità
Si consiglia di non mescolare altri farmaci alla soluzione di HIDONAC.
L’N-acetilcisteina può interagire con gomma e metalli (tra cui ferro, nichel, rame): si raccomanda l’uso di materiale di vetro o plastica.
06.3 Periodo di validità
Validità anni tre.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Flacone in vetro tipo I con tappo in gomma butile. Scatola da 1 flacone.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
La soluzione diluita per infusione endovenosa è stabile per 24 ore.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
ZAMBON ITALIA s.r.l. Via Lillo del Duca, 10 – 20091 Bresso (MI)
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
A.I.C. : 032268017
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Data di prima autorizzazione: 14/5/1997 Data di rinnovo: 26/5/2007
10.0 Data di revisione del testo
8 giugno 2011