Ibustrin 200 mg compresse: Scheda Tecnica del Farmaco

Ibustrin

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Ibustrin: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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IBUSTRIN 200 mg compresse

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa contiene:

principio attivo: Indobufene 200 mg Eccipiente con effetto noto: lattosio

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse.

Le compresse di Ibustrin da 200 mg sono compresse convesse, circolari, di colore bianco, con una linea di frattura su un lato e con impresso “I” sull’altro lato.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Indobufene è indicato:

nella prevenzione dell’occlusione degli innesti di by pass dell’arteria coronaria

nel trattamento della claudicazione intermittente dovuta a malattia occlusiva arteriosa periferica.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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La posologia giornaliera è generalmente 400 mg, assunta suddivisa in due somministrazioni ad intervalli di 12 ore. Si raccomanda di assumere una compressa (200 mg) al mattino e alla sera rispettivamente dopo la colazione o dopo la cena.

Poiché indobufene è eliminato essenzialmente attraverso i reni è necessario ridurre il dosaggio dipendentemente dal grado di funzionalità renale. In particolare, nei pazienti anziani (oltre i 65 anni), il medico deve decidere attentamente il dosaggio tenendo in considerazione che la funzionalità renale si riduce progressivamente con l’età.

Si suggerisce il seguente schema:

Clearance della creatinina (ml/min):

> 80: 200 mg due volte al giorno; 30-80: 100 mg due volte al giorno;

< 30: 100 mg al giorno.

04.3 Controindicazioni

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L’indobufene non deve essere somministrato a soggetti che hanno mostrato ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; non deve essere usato né in presenza di ulcera gastrica duodenale,

gastrite emorragica, grave insufficienza epatica e/o renale né in soggetti con diatesi emorragica.

Esiste la possibilità di sensibilità crociata con acido acetil salicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei; per questo motivo l’indobufene non deve essere somministrato ai pazienti nei quali questi farmaci hanno indotto sintomi asmatici, rinite o orticaria.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Lesioni pregresse dell’apparato gastroenterico cosi come la contemporanea somministrazione di altri farmaci antiaggreganti o analgesici-antiinfiammatori non steroidei richiedono cautela nell’uso del prodotto.

Nell’eventuale comparsa di dispepsia (ad esempio pirosi, dolore epigastrico) si consiglia la riduzione della dose o l’interruzione temporanea del trattamento.

In pazienti con insufficienza renale la dose deve essere ridotta secondo il grado di funzionalità renale.

Se si verificano reazioni allergiche, come orticaria, il trattamento deve essere sospeso.

Nei soggetti con insufficienza renale è opportuna una riduzione delle dosi in rapporto al grado di funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

La somministrazione dei farmaci nel paziente anziano richiede cautela anche in considerazione della progressiva riduzione della funzionalità renale con l’età.

La posologia consigliata per pazienti anziani (oltre i 65 anni) tiene conto di questo fattore (vedere paragrafo 4.2).

IBUSTRIN contiene lattosio quindi i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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A causa dell’elevato legame di indobufene alle proteine plasmatiche esiste la possibilità di un piazzamento di altri farmaci legati alle proteine. Per questo motivo in pazienti diabetici in trattamento con ipoglicemizzanti orali a base di sulfaniluree devono essere effettuati controlli periodici dei livelli di glucosio nel sangue.

Per lo stesso motivo, gli effetti degli anticoagulanti orali (derivati cumarinici) e /o dell’eparina possono essere potenziati.

Se si assumono contemporaneamente questi farmaci è necessario effettuare regolarmente la misurazione del tempo di protrombina e di altri test di coagulazione. Nel corso della sperimentazione clinica non sono stati segnalati segni o sintomi che possano fare sospettare interazioni con altri farmaci e altre interazioni, anche nel corso di trattamenti prolungati a 6 e 12 mesi.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Anche se la sperimentazione nell’animale non ha evidenziato danni per il feto si sconsiglia l’uso del farmaco in caso di gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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IBUSTRIN non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Patologie del sistema emolinfopoietico: porpora trombocitopenica Patologie del sistema nervoso: cefalea, emorragia cerebrale Patologie dell’occhio: emorragia congiuntivale

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: emottisi, epistassi

Patologie gastrointestinali: gastrite emorragica, ematemesi, melena, emorragia rettale, gastrite erosiva, ulcera peptica, dispepsia, dolore addominale, dolore epigastrico, stipsi, diarrea, distensione addominale, nausea, vomito, sanguinamento delle gengive, emorragia delle labbra

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatiti allergiche, prurito (frequenza non nota)

Patologie renali e urinarie: emorragia vescicale

Esami diagnostici: incremento delle transaminasi, riduzione della clearance della creatinina, incremento del livello di azoto ureico.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Nessun caso di sovradosaggio è stato segnalato, né intenzionale né accidentale. Il trattamento dei casi di sovradosaggio dovrà essere rivolto a contrastare i sintomi che si possono presentare ed appropriato.

La diuresi forzata è efficace nel potenziare la velocità di eliminazione. L’emodialisi non è efficace nell’eliminazione dell’indobufene dal circolo generale. Le possibili alterazioni gastrointestinali si possono trattare con antiacidi, H2-antagonisti e inibitori della pompa protonica .

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antiaggreganti piastrinici, indobufene – Codice ATC: B01AC10

Ricerche in animali da esperimento e nell’uomo hanno dimostrato che indobufene non interferisce con i parametri plasmatici della emocoagulazione ed il prolungamento del tempo di sanguinamento è modesto e rapidamente reversibile con la sospensione del trattamento. Esperimenti condotti in babbuini geneticamente predisposti alla trombosi hanno dimostrato che l’indobufene normalizza la funzionalità piastrinica alterata. Per quanto riguarda il meccanismo d’azione, ricerche in vitro e in vivo hanno documentato che indobufene interviene sulla funzionalità piastrinica agendo sul metabolismo dell’acido arachidonico. Esperimenti nell’uomo hanno dimostrato che il farmaco a dosi terapeutiche agisce selettivamente sulla ciclossigenasi piastrinica bloccando la sintesi di trombossano senza alterare i livelli ematici di prostaciclina. Dopo somministrazione orale o parenterale il farmaco manifesta prontamente la sua azione antiaggregante che raggiunge i valori massimi dopo 2-4 ore e si mantiene fino a 12-24 ore, secondo le dosi e le tecniche utilizzate.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Indobufene è rapidamente assorbito per via orale ed i livelli plasmatici massimi si osservano dopo circa 2 ore dalla somministrazione. L’emivita del composto è di circa 8 ore, con un volume apparente di distribuzione di 15 litri. L’indobufene è legato per il 99% alle proteine plasmatiche e l’eliminazione avviene prevalentemente per via renale (75%) sotto forma di prodotto coniugato (glucorunato) e in piccola parte come composto inalterato.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici hanno scarsa rilevanza clinica alla luce della vasta esperienza acquisita con l’uso nell’uomo del principio attivo contenuto nel medicinale.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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COMPRESSE: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido , magnesio laurilsolfato, magnesio stearato.

06.2 Incompatibilità

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Non sono stati evidenziati casi d’incompatibilità.

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in alluminio/PVC, 30 compresse, 48 compresse.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Non pertinente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Pfizer Italia S.r.l., via Isonzo, 71-04100 Latina

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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30 COMPRESSE: AIC n. 025308038.

48 COMPRESSE: AIC n. 025308040.

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data delle prima autorizzazione: 5 maggio 1984

Data del rinnovo più recente: 31 maggio 2010

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 25/02/2020