Kogenate Bayer 250 Ui: Scheda Tecnica del Farmaco

Kogenate Bayer 250 Ui

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Kogenate Bayer 250 Ui: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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KOGENATE Bayer 1000 UI Polvere e solvente per soluzione iniettabile

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Descrizione generale

Ogni flaconcino ha un contenuto nominale di 1000 UI di Fattore VIII umano della coagulazione (INN: octocog alfa).

Il fattore VIII umano della coagulazione viene prodotto con la tecnologia del DNA ricombinante (rDNA) da cellule renali di criceti neonati contenenti il gene del fattore VIII umano.

Composizione qualitativa e quantitativa

1 ml di KOGENATE Bayer contiene circa 400 UI (1000 UI / 2,5 ml) di Fattore VIII umano della coagulazione (INN: octocog alfa) dopo ricostituzione.

La potenza (UI) viene determinata utilizzando il saggio di coagulazione ad uno stadio con lo standard FDA Mega che è stato calibrato con lo standard WHO in Unità Internazionali (UI).

L’attività specifica di KOGENATE Bayer è approssimativamente di 4000 UI/mg di proteina. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per soluzione iniettabile.

Polvere: secca, o compattata, di colore da bianco a giallo pallido. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili, soluzione trasparente incolore.

Il prodotto ricostituito è una soluzione limpida e incolore.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento e profilassi dell’emorragia nei pazienti con emofilia A (carenza congenita di fattore VIII).

Questa preparazione non contiene il fattore di von Willebrand e perciò non è indicata nella malattia di von Willebrand.

Questo medicinale è indicato per adulti, adolescenti e bambini di tutte le età.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Il trattamento dovrà essere iniziato sotto il controllo di un medico esperto nel trattamento dell’emofilia.

Posologia

Il numero di unità di fattore VIII somministrate viene espresso in UI, che sono riferite allo standard attuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per i prodotti a base di fattore VIII. L’attività del fattore VIII nel plasma si esprime o come percentuale (riferita al plasma umano normale) o in UI (riferita ad uno standard internazionale per il fattore VIII nel plasma). Una UI di attività di fattore VIII è equivalente alla quantità di fattore VIII presente in un ml di plasma umano normale. Il

calcolo della dose necessaria di fattore VIII si basa sull’osservazione empirica che 1 UI di fattore VIII per Kg di peso corporeo eleva l’attività plasmatica del fattore VIII dall’ 1,5% al 2,5% dell’attività normale. La dose necessaria è determinata utilizzando le seguenti formule:

I. UI necessarie = peso corporeo (kg) x aumento desiderato di fattore VIII (% della norma) x 0,5

II. Aumento di fattore VIII atteso (% della norma) = 2 x UI somministrate
peso corporeo (kg)

Trattamento a domanda

la dose, la frequenza e la durata della terapia sostitutiva devono essere regolati in base alle necessità individuali del paziente (peso, gravità dell’alterazione della funzione emostatica, localizzazione ed entità dell’emorragia, presenza di inibitori e livello desiderato di fattore VIII).

La tabella seguente fornisce una guida per i livelli ematici minimi di fattore VIII. Nel caso degli eventi emorragici sottoelencati l’attività del fattore VIII non dovrebbe scendere al di sotto del livello indicato (in % della norma) nel periodo corrispondente:

Grado dell’emorragia/ Tipo di procedura chirurgica Livello di fattore VIII necessario (%) (UI/dl) Frequenza di somministrazione (ore)/ Durata della terapia (giorni)
Emorragia
Emartri o emorragie muscolari iniziali, o emorragie della cavità orale 20 – 40 Ripetere ogni 12-24 ore. Per almeno 1 giorno, fino a quando si è risolto l’episodio emorragico come indicato dal dolore o si è raggiunta la guarigione
Emartri o emorragie muscolari più estesi, o ematomi 30 – 60 Ripetere l’infusione ogni 12-24 ore per 3-4 giorni o più fino a scomparsa del dolore e dell’invalidità
Emorragie pericolose per la vita come emorragie intracraniche, emorragie della gola, gravi emorragie addominali 60 – 100 Ripetere l’infusione ogni 8-24 ore fino a scomparsa del pericolo
Chirurgia
Minore inclusa l’estrazione dentaria 30 – 60 Ogni 24 ore, per almeno 1 giorno fino a raggiungimento della guarigione
Maggiore 80 – 100 (pre- e post- a) Mediante infusione in bolo Ripetere l’infusione ogni 8-24 ore fino a quando non si ottenga un’adeguata cicatrizzazione della ferita; continuare poi la terapia per almeno altri 7 giorni allo scopo di mantenere un’attività di fattore VIII del 30-60%.
operatorio)
b) Mediante infusione continua Aumentare l’attività del Fattore VIII prima dell’intervento chirurgico con un’infusione iniziale in bolo e far seguire immediatamente un’infusione continua (in UI/Kg/h) per almeno 7 giorni, effettuando un aggiustamento della dose in base alla clearance giornaliera del paziente e dei livelli di Fattore VIII desiderati.

La quantità da somministrare e la frequenza di somministrazione devono sempre essere regolati in base all’efficacia clinica nel singolo caso. In determinate circostanze possono essere necessarie quantità maggiori di quelle calcolate, in particolare per quanto riguarda la dose iniziale.

Durante il trattamento, si consiglia un’adeguata determinazione dei livelli di fattore VIII in modo da stabilire la dose da somministrare e la frequenza alla quale ripetere le infusioni. In particolare, nel caso di interventi di chirurgia maggiore è indispensabile l’attento controllo della terapia sostitutiva tramite l’analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore VIII). La risposta al fattore VIII può variare nei singoli pazienti, raggiungendo valori differenti di recupero in vivo e dimostrando emivite diverse.

Infusione continua

Per il calcolo della velocità d’infusione iniziale, l’eliminazione può essere calcolata costruendo una curva di decadimento prima dell’intervento oppure partendo da un valore medio della popolazione (3,0-3,5 ml/h/kg) e poi effettuando il relativo aggiustamento. Velocità di infusione (in UI/kg/h) = clearance (in ml/h/kg) x il livello desirato di Fattore VIII (in UI/ml).

Per l’infusione continua, la stabilità clinica ed in vitro è stata dimostrata usando pompe portatili con serbatoio in PVC. KOGENATE Bayer contiene un basso livello di polisorbato 80 come eccipiente, che notoriamente aumenta la velocità di estrazione del di-(2-etilesil)ftalato (DEHP) da materiali di polivinil-cloruro (PVC). Questo elemento dev’essere preso in considerazione nel caso di una somministrazione mediante infusione continua.

Profilassi

Per la profilassi a lungo termine dei sanguinamenti in pazienti affetti da grave emofilia A, le dosi abituali sono da 20 a 40 UI di KOGENATE Bayer per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. In alcuni casi, specialmente nei pazienti più giovani, possono essere necessari intervalli tra le somministrazioni più brevi o dosi più elevate.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di KOGENATE Bayer sono state stabilite nei bambini di tutte le età. I dati sono stati ottenuti da studi clinici su 61 bambini sotto i 6 anni di età e da studi non interventistici su bambini di tutte le età.

Pazienti con inibitori

Nei pazienti dev’essere controllato lo sviluppo degli inibitori del fattore VIII. Se non si raggiungono gli attesi livelli di attività plasmatica del fattore VIII, o se l’emorragia non è controllata da una dose idonea, dev’essere condotta un’analisi per determinare la presenza di inibitori del fattore VIII. Se sono presenti inibitori a livelli inferiori a 10 Unità Bethesda (UB) per ml, una somministrazione aggiuntiva di fattore VIII della coagulazione ricombinante può neutralizzare l’inibitore e permettere la continuazione di una terapia clinicamente efficace con KOGENATE Bayer. Tuttavia, in presenza di inibitori, le dosi necessarie sono variabili e devono essere aggiustate in base alla risposta clinica e al controllo dell’attività plasmatica del fattore VIII. Nei pazienti con titoli di inibitori superiori a 10 UB o con elevata risposta anamnestica, si deve considerare l’uso di un concentrato (attivato) del complesso della protrombina (PCC) o di preparazioni di fattore VII ricombinante attivato (rFVIIa). Queste terapie devono essere condotte da medici con esperienza nella cura dei pazienti con emofilia.

Modo di somministrazione Per uso endovenoso

KOGENATE Bayer dev’essere iniettato per via endovenosa per parecchi minuti. La velocità di somministrazione dev’essere determinata in base al grado di benessere del paziente (velocità massima di iniezione: 2 ml/min).

Infusione continua

KOGENATE Bayer può essere infuso mediante infusione continua. La velocità d’infusione deve essere calcolata in base all’eliminazione (clearance) ed al livello desiderato di Fattore VIII Esempio: per un paziente del peso di 75 kg con una clearance di 3 ml/h/kg, la velocità d’infusione iniziale dovrebbe essere di 3 UI/h/kg per ottenere un livello di FVIII del 100%. Per il calcolo dei

ml/ora, moltiplicare la velocità d’infusione in UI/h/kg per i kg di peso corporeo/concentrazione della soluzione (UI/ml).

Esempio di calcolo della velocità d’infusione per un’infusione continua dopo un’iniziale infusione in bolo

Livello plasmatico desiderato di FVIII Velocità di infusione UI/h/kg Velocità di infusione per paziente di 75 kg ml/h
Clearance: 3 ml/h/kg Concentrazioni della soluzione di rFVIII
100 UI/ml 200 UI/ml 400 UI/ml
100 % (1 UI/ml) 3,0 2,25 1,125 0,56
60 % (0,6 UI/ml) 1,8 1,35 0,68 0,34
40 % (0,4 UI/ml) 1,2 0,9 0,45 0,225

In condizioni di clearance accelerata, come durante emorragie imponenti o danno esteso dei tessuti durante gli interventi chirurgici, possono essere necessarie velocità di infusione più elevate.

Dopo le prime 24 ore di infusione continua, la clearance deve essere ricalcolata ogni giorno, usando l’equazione per lo stato stazionario con il livello misurato di FVIII e la velocità d’infusione, con la seguente equazione: clearance = velocità di infusione/livello attuale di FVIII.

Durante l’infusione continua, la sacca d’infusione deve essere cambiata ogni 24 ore.

Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6 e il foglio illustrativo.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Ipersensibilità nota alle proteine di topo o di criceto

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Ipersensibilità

Sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico con KOGENATE Bayer. Il prodotto contiene tracce di proteine di topo e di criceto e proteine umane diverse dal fattore VIII (vedere paragrafo 5.1).

Se si manifestano sintomi di ipersensibilità, i pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente l’uso del medicinale e di contattare il medico.

I pazienti devono essere informati dei segni precoci delle reazioni di ipersensibilità, che comprendono eruzione cutanea, nausea, orticaria generalizzata, costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi.

In caso di shock deve essere effettuato il trattamento medico standard per lo shock.

Inibitori

La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) il fattore VIII è una nota complicanza nel trattamento di soggetti con emofilia A. Questi inibitori sono solitamente immunoglobuline IgG dirette contro l’attività procoagulante del fattore VIII, che sono quantificate in Unità Bethesda (UB) per ml di plasma usando il test modificato. Il rischio di sviluppo di inibitori è correlato all’esposizione al fattore VIII e, tra gli altri, a fattori genetici; questo rischio è massimo nei primi 20 giorni di esposizione.

Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione.

Casi di ricorrenza di inibitori (a basso titolo) sono stati osservati dopo il passaggio da un prodotto con Fattore VIII ricombinante ad un altro, in pazienti precedentemente trattati, con più di 100 giorni di esposizione e con anamnesi positiva per lo sviluppo di inibitori. Si raccomanda pertanto di monitorare attentamente tutti i pazienti per lo sviluppo di inibitori a seguito di un qualsiasi cambio di prodotto.

In generale tutti i pazienti trattati con prodotti contenenti fattore VIII della coagulazione devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori attraverso appropriate osservazioni cliniche ed esami di laboratorio. Qualora non si raggiungano i livelli plasmatici attesi di attività di fattore VIII o qualora l’emorragia non sia controllabile con una dose adeguata, deve essere ricercata la presenza di inibitore di fattore VIII. Nei pazienti con livelli elevati di inibitori è possibile che la terapia con fattore VIII non sia efficace e devono essere valutare altre opzioni terapeutiche. La gestione di questi pazienti deve essere affidata a medici esperti nel trattamento dell’emofilia e nella gestione degli inibitori del fattore VIII.

Infusione continua

In uno studio clinico sull’uso dell’infusione continua in chirurgia, è stata impiegata l’eparina per prevenire le tromboflebiti nella sede dell’infusione com’è di norma necessario per qualsiasi altra forma di infusione endovenosa di lunga durata.

Contenuto di sodio

Questo medicinale contiene una quantità inferiore a 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino ed è da considerarsi essenzialmente “privo di sodio”.

Eventi cardiovascolari

I pazienti emofilici con fattori di rischio o malattie cardiovascolari possono presentare lo stesso rischio di sviluppare eventi cardiovascolari dei pazienti non emofilici, una volta che la coagulazione sia stata normalizzata grazie al trattamento con FVIII. L’aumento dei livelli di FVIII dopo una somministrazione, specialmente in presenza di fattori di rischio cardiovascolare, può esporre il paziente almeno allo stesso rischio di occlusione dei vasi o di infarto del miocardio di un paziente non emofilico. Perciò i pazienti devono essere attentamente valutati ed osservati in relazione ai fattori di rischio cardiaci.

Complicanze da catetere

Se è necessario un dispositivo di accesso venoso centrale (central venous access device, CVAD), dev’essere considerato il rischio di complicanze legate al CVAD, comprendenti infezioni locali, batteriemia e trombosi della sede del catetere.

Documentazione

Si raccomanda vivamente di annotare il nome e il numero di lotto del medicinale ogniqualvolta si somministri KOGENATE Bayer a un paziente, per mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del medicinale.

Popolazione pediatrica

Le avvertenze e precauzioni riportate riguardano sia gli adulti, sia i bambini.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono state segnalate interazioni di KOGENATE Bayer con altri medicinali.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con KOGENATE Bayer. Gravidanza e allattamento

A causa della scarsa incidenza dell’emofilia A nelle donne, non sono disponibili informazioni sull’uso

di KOGENATE Bayer durante la gravidanza e l’allattamento. Quindi durante la gravidanza e l’allattamento KOGENATE Bayer deve essere usato solo se chiaramente indicato.

Fertilità

Non sono disponibili dati sulla fertilità.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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KOGENATE Bayer non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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La reazione avversa riportata più comunemente è la formazione di anticorpi neutralizzanti (prevalente in pazienti precedentemente non trattati o minimamente trattati).

La frequenza delle reazioni avverse riportate con KOGENATE Bayer è riassunta nella tabella seguente. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Le classi di frequenza sono definite come comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, <1/100) e raro (>1/10.000, <1/1.000) e molto raro (< 1/10.000) o non nota.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non comune Raro Molto raro / non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico Formazione di Inibitore del Fattore VIII (Riportato in studi clinici con PUP e pazienti minimamente trattati)* Formazione di Inibitore del Fattore VIII (Riportato in PTP negli studi clinici e Post Marketing)*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazione al sito d’infusione Reazione febbrile correlata all’infusione (piressia)
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità della cute (prurito, orticaria ed eruzione cutanea) Reazioni di ipersensibilità sistemica (compresa una reazione anafilattica, nausea,alterazione della pressione arteriosa e capogiro)
Patologie del sistema nervoso Disgeusia

* vedere sezione seguente

Descrizione di alcune reazioni avverse

Lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti nei confronti del fattore VIII (inibitori) è una complicanza nota nel trattamento dei pazienti con emofilia A. In studi con preparazioni di FVIII ricombinante, lo sviluppo di inibitori è stato prevalentemente osservato in emofilici precedentemente non trattati. I pazienti devono essere attentamente controllati per lo sviluppo di inibitori mediante idonee osservazioni cliniche e indagini di laboratorio.

Negli studi clinici, KOGENATE Bayer è stato utilizzato nel trattamento degli episodi di sanguinamento in 37 pazienti precedentemente non trattati (previously untreated patients, PUPs) e in 23 pazienti pediatrici minimamente trattati (minimally treated pediatric patients, MTPs, definiti come pazienti che sono stati trattati per 4 o meno giorni di esposizione). 5 dei 37 (14%) pazienti PUP e 4 dei 23 pazienti (17%) MTP, trattati con KOGENATE Bayer, hanno sviluppato inibitori: in totale 9 su 60 (15%) hanno sviluppato inibitori, 6 su 60 (10%) con un titolo superiore a 10 UB e 3 su 60 (5%) con un titolo inferiore a 10 UB. In questi pazienti, la mediana dei giorni di trattamento al momento del riscontro degli inibitori era di 9 giorni (intervallo 3 – 18 giorni).

La mediana dei giorni di esposizione negli studi clinici era di 114 (intervallo: 4-478). Quattro dei cinque pazienti che non avevano raggiunto 20 giorni di esposizione alla fine dello studio, hanno poi raggiunto più di 20 giorni di esposizione nel follow-up e uno di essi ha sviluppato un inibitore a basso titolo. Il quinto paziente non si è presentato al follow-up.

Negli studi clinici con 73 pazienti precedentemente trattati (previously treated patients, PTP, definiti come pazienti che sono stati sottoposti a più di 100 giorni di esposizione), seguiti per 4 anni, nessun inibitore de novo è stato osservato.

Negli studi post-registrazione su larga scala con KOGENATE Bayer, che hanno coinvolto più di 1000 pazienti, è stato osservato che: meno dello 0,2% di PTP ha sviluppato inibitori de novo. In un sottogruppo di pazienti con meno di 20 giorni di esposizione all’ingresso nello studio, meno dell’ 11% ha sviluppato inibitori de novo.

Durante gli studi, nessun paziente ha sviluppato titoli anticorpali clinicamente rilevanti nei confronti delle quantità in tracce di proteine murine e proteine di criceto presenti nella preparazione. Sussiste tuttavia, in pazienti particolarmente predisposti, la possibilità di reazioni allergiche ai componenti, ad es. alle quantità in tracce di proteine murine e di criceto presenti nella preparazione (vedere paragrafi 4.3. e 4.4.).

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio con il fattore VIII della coagulazione ricombinante.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antiemorragici, fattore VIII della coagulazione del sangue, codice ATC: B02B D02.

Meccanismo d’azione

Il complesso fattore VIII/fattore di von Willebrand (FvW) è costituito da due molecole (fattore VIII e FvW) con differenti funzioni fisiologiche. Quando viene infuso in un paziente emofilico, il fattore VIII si lega al FvW nella circolazione del paziente. Il fattore VIII attivato agisce come cofattore per il fattore IX attivato, accelerando la conversione del fattore X a fattore X attivato. Il fattore X attivato converte la protrombina in trombina. Quindi la trombina converte il fibrinogeno in fibrina e si può formare il coagulo. L’emofilia A è un disordine della coagulazione ematica ereditario legato al sesso dovuto a diminuiti livelli di fattore VIII:C e si manifesta con emorragie diffuse nelle articolazioni, nei muscoli o negli organi interni, sia spontaneamente sia come risultato di un trauma accidentale o chirurgico. Con la terapia sostitutiva si elevano i livelli plasmatici di fattore VIII, permettendo quindi una temporanea correzione della carenza del fattore stesso e una correzione della tendenza al sanguinamento.

Effetti farmacodinamici

La determinazione del tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) è un metodo analitico convenzionale in vitro per l’attività biologica del fattore VIII. L’aPTT è allungato in tutti gli emofilici. Il grado e la durata di normalizzazione dell’aPTT osservati dopo somministrazione di KOGENATE Bayer sono simili a quelli raggiunti con il fattore VIII derivato dal plasma.

Infusione continua

In uno studio clinico effettuato con pazienti adulti affetti da emofilia A e sottoposti a interventi di chirurgia maggiore, è stato dimostrato che KOGENATE Bayer può essere utilizzato per l’infusione continua in chirurgia (in fase preoperatoria, durante l’intervento ed in fase postoperatoria). In questo studio è stata utilizzata eparina per la prevenzione della tromboflebite nella sede di infusione, come per qualsiasi altra infusione endovenosa a lunga durata.

Ipersensibilità

Durante gli studi clinici, nessun paziente ha sviluppato titoli anticorpali clinicamente rilevanti nei confronti delle quantità di proteine murine e proteine di criceto presenti in tracce nella preparazione. Sussiste tuttavia, in pazienti particolarmente predisposti, la possibilità di reazioni allergiche ai componenti, ad es. alle quantità di proteine murine e di criceto presenti in tracce nella preparazione (vedere paragrafi 4.3. e 4.4.).

Induzione dell’immunotolleranza (ITI)

I dati sull’induzione dell’immunotolleranza sono stati ottenuti in pazienti affetti da emofilia A che avevano sviluppato inibitori contro il FVIII. E’ stata fatta una rassegna retrospettiva su 40 pazienti e 39 pazienti sono stati inclusi in uno studio clinico prospettico promosso dallo sperimentatore. I dati hanno mostrato che KOGENATE Bayer è stato utilizzato per l’induzione dell’immunotolleranza. Nei pazienti in cui si era raggiunta l’immunotolleranza, le emorragie potevano nuovamente essere prevenute o controllate con KOGENATE Bayer e il paziente poteva proseguire il trattamento profilattico come terapia di mantenimento.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

L’analisi di tutti i recuperi registrati in vivo nei pazienti precedentemente trattati ha dimostrato un innalzamento medio del 2% per UI/kg di peso corporeo per KOGENATE Bayer. Questo risultato è simile ai valori riportati per il fattore VIII derivato dal plasma umano.

Distribuzione ed eliminazione

Dopo somministrazione di KOGENATE Bayer, l’attività di picco del fattore VIII diminuisce, secondo un decadimento esponenziale a due fasi con un’emivita terminale media di circa 15 ore. Questa è simile a quella del fattore VIII derivato dal plasma che ha un’emivita di circa 13 ore. Ulteriori parametri farmacocinetici per KOGENATE Bayer per l’infusione in bolo sono: tempo medio di permanenza [MRT (0 – 48)] di circa 22 ore e clearance di circa 160 ml/h. La clearance media al basale di 14 pazienti adulti sottoposti a chirurgia maggiore con infusione continua è di 188 ml/h che corrisponde a 3,0 ml/h/kg (range di 1.6-4.6 ml/h/kg).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Anche dosi diverse volte più elevate della dose clinica raccomandata (riferita al peso corporeo) non hanno dimostrato alcun effetto tossico acuto o subacuto per KOGENATE Bayer negli animali di laboratorio (topo, ratto, coniglio e cane).

Con octocog alfa non sono stati condotti studi specifici per somministrazione ripetuta come la tossicità sulla riproduzione, la tossicità cronica e la carcinogenesi a causa della risposta immunitaria alle proteine eterologhe in tutte le specie non-umane di mammifero.

Non sono stati condotti studi sul potenziale mutageno di KOGENATE Bayer, dal momento che non è stato possibile rilevare alcun potenziale mutageno in vitro o in vivo per il prodotto predecessore di KOGENATE Bayer.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Polvere Glicina Sodio cloruro

Calcio cloruro Istidina Polisorbato 80 Saccarosio

Solvente

Acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

Per la ricostituzione e l’iniezione devono essere utilizzati solo i set di somministrazione forniti (il flaconcino di polvere, la siringa pre-riempita contenente il solvente, l’adattatore del flaconcino e il set per la somministrazione in vena) poiché si possono verificare fallimenti del trattamento legati all’adsorbimento del fattore VIII della coagulazione umano ricombinante alle superfici interne di alcuni dispositivi per infusione.

06.3 Periodo di validità

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30 mesi.

Dopo ricostituzione, da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le conservazione prima dell’uso ricadono sotto la responsabilità dell’utilizzatore.

Tuttavia durante gli studi in vitro è stata dimostrata stabilità chimica e fisica durante l’uso per 24 ore a 30°C in sacche di PVC per infusione continua. Dopo ricostituzione, è stata dimostrata la stabilità chimico-fisica per 3 ore in studi in vitro.

Non refrigerare dopo ricostituzione.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare. Tenere il flaconcino e la siringa pre-riempita nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

Durante il periodo di validità complessivo di 30 mesi, il prodotto confezionato può essere mantenuto a temperatura ambiente (fino a 25°C) per un periodo limitato di 12 mesi. In questo caso la validità del prodotto termina alla fine del periodo di 12 mesi o alla data di scadenza riportata sul flaconcino, a seconda di quale data sia anteriore. La nuova data di scadenza dev’essere, quindi, annotata sulla confezione.

Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Ogni confezione di KOGENATE Bayer contiene:

un flaconcino, contenente polvere (flaconcino da 10 ml di vetro trasparente di tipo 1 con tappo grigio di miscela di gomma alogenobutilica priva di lattice e un sigillo di alluminio)

una siringa pre-riempita con 2,5 ml di solvente (cilindro di vetro trasparente di tipo 1 con tappo grigio di miscela di gomma clorobutilica priva di lattice)

stantuffo della siringa

un adattatore del flaconcino

1 set per l’iniezione in vena

2 tamponi monouso imbevuti di alcol

due tamponi asciutti

due cerotti

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Le istruzioni dettagliate per la preparazione e la somministrazione sono contenute nel foglio illustrativo fornito con KOGENATE Bayer.

La polvere di KOGENATE Bayer deveessere ricostituita solo con il solvente fornito (2,5 ml di acqua per preparazioni iniettabili) contenuto nella siringa pre-riempita e l’adattatore del flaconcino. Il medicinale deve essere preparato per l’infusione in condizioni di asepsi. Se un componente della confezione risultasse aperto o danneggiato, non utilizzarlo.

Ruotare delicatamente il flaconcino fino a completa dissoluzione della polvere. Dopo ricostituzione la soluzione è limpida. Prima della somministrazione, i medicinali per uso parenterale devono essere esaminati visivamente per rilevare l’eventuale presenza di materiale corpuscolato e alterazioni del colore. Non utilizzare KOGENATE Bayer se si riscontrano particelle visibili o torbidità.

Dopo ricostituzione, la soluzione viene trasferita nuovamente dentro la siringa. KOGENATE Bayer deve essere ricostituito e somministrato con i componenti forniti in ogni confezione.

Il medicinale ricostituito deve essere filtrato prima della somministrazione per rimuovere il materiale corpuscolato eventualmente presente nella soluzione. Per la filtrazione, servirsi dell’adattatore del flaconcino.

Esclusivamente per uso singolo. La soluzione non utilizzata deve essere eliminata.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Bayer Pharma AG 13342 Berlin Germania

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/00/143/009

034955094

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 04 agosto 2000

Data del rinnovo più recente: 06 agosto 2010

10.0 Data di revisione del testo

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Aprile 2012

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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  • Helixate nexgen 1000 ui – 3000 UI+1 fl+Kit
  • Helixate nexgen 1000 ui – 2000 UI+1 fl+Kit
  • Helixate nexgen 1000 ui – 1000 UI+1 fl+Kit
  • Helixate nexgen 1000 ui – 250 UI+1 fl+1 Kit
  • Kogenate bayer 250 ui polvere e solvente per soluzione iniettabi – Ev2000 UI+Sir+Di
  • Kogenate bayer 250 ui polvere e solvente per soluzione iniettabi – Fl1000 UI+Sir+1 K
  • Kogenate bayer 250 ui polvere e solvente per soluzione iniettabi – Fl500 UI+Sir+1 Ki
  • Kogenate bayer 250 ui polvere e solvente per soluzione iniettabi – Fl250 UI+Sir+1 Ki