Lampard – Nd: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Lampard

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Lampard: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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LAMPARD 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale LAMPARD 50.000 U.I./5 ml soluzione orale

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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LAMPARD 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione

10 ml contengono: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. 1 goccia contiene: 250 U.I. di vitamina D3.

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orali in contenitore monodose.

Un contenitore monodose contiene: colecaciferolo (vitamina D3) 0,625 mg pari a 25.000 U.I.

LAMPARD 50.000 U.I./5 ml soluzione orale in contenitore monodose

Un contenitore monodose contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 1,25 mg pari a 50.000 U.I.

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale in flacone multidose con siringa dosatrice

10 ml contengono: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I.

Ogni dose da 2,5 ml contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 0,625 mg pari a 25.000 U.I. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione orale; Gocce orali, soluzione.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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LAMPARD può essere somministrato a cadenza giornaliera, settimanale, mensile o annuale (vedere paragrafo 5.2).

Si raccomanda di somministrare LAMPARD durante i pasti (vedere paragrafo 5.2).

Prevenzione della carenza di vitamina D: la somministrazione preventiva di LAMPARD è consigliata in tutte le condizioni caratterizzate da maggior rischio di carenza o da aumentato fabbisogno. È generalmente riconosciuto che la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere effettuata:

in maniera sistematica nel neonato (in particolare nel prematuro), nel lattante, nella donna in gravidanza (ultimo trimestre) e nella donna che allatta alla fine dell’inverno e in primavera, nel soggetto anziano, eventualmente nel bambino e nell’adolescente se l’esposizione solare è insufficiente;

nelle seguenti condizioni:

scarsa esposizione solare o intensa pigmentazione cutanea, regime alimentare squilibrato (povero di calcio, vegetariano, ecc.), patologie dermatologiche estese o malattie granulomatose (tubercolosi, lebbra, ecc.);

soggetti in trattamento con anticonvulsivanti (barbiturici, fenitoina, primidone);

soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee a lungo termine;

patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);

insufficienza epatica.

Trattamento della carenza di vitamina D: la carenza di vitamina D deve essere accertata clinicamente e/o con indagini di laboratorio. Il trattamento è teso a ripristinare i depositi di vitamina D e sarà seguito da una terapia di mantenimento se persiste il rischio di carenza, ad un dosaggio di vitamina D idoneo alla prevenzione (vedi sopra “Prevenzione della carenza di vitamina D”). Nella maggior parte dei casi è consigliabile non superare, in fase di trattamento, una dose cumulativa di 600.000 U.I. all’anno, salvo diverso parere del medico.

A titolo indicativo si fornisce il seguente schema posologico, da adattare a giudizio del medico sulla base della natura e gravità dello stato carenziale (vedere anche paragrafo 4.4).

LAMPARD 10.000 U.I /ml gocce orali, soluzione

Le posologie giornaliere sotto indicate possono essere assunte anche una volta alla settimana moltiplicando per sette la dose giornaliera indicata.

Adulti e Anziani

Prevenzione: 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3). In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3).

Trattamento: 20-40 gocce al giorno (pari a 5.000-10.000 U.I. di vitamina D3) per 1-2 mesi.

Neonati, Bambini e Adolescenti (< 18 anni)

Prevenzione: 2-4 gocce al giorno (pari a 500-1.000 U.I. di vitamina D3).

Trattamento: 8-16 gocce al giorno (pari a 2.000-4.000 U.I. di vitamina D3) per 4-5 mesi.

Donne in gravidanza

3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3) nell’ultimo trimestre di gravidanza.

Istruzioni per l’uso

Prima dell’uso agitare il flacone.

Svitare la capsula di sicurezza a prova di bambino facendo una pressione dall’alto verso il basso e girando contemporaneamente in senso antiorario

Contare le gocce in un cucchiaio e somministrare direttamente in bocca.

Chiudere il flacone avvitando la capsula girando a fondo in senso orario e riporlo nella confezione.

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale in contenitore monodose

Adulti e Anziani

Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 2 contenitori monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese.

Trattamento: 2 contenitori monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 2-3 mesi.

Neonati, Bambini e Adolescenti (< 18 anni)

Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) ogni 1-2 mesi . Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta a settimana per 4-6 mesi.

Donne in gravidanza

contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese nell’ultimo trimestre di gravidanza.

LAMPARD 50.000 U.I./5 ml soluzione orale in contenitore monodose

Adulti e Anziani

Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2 mesi. In soggetti ad alto rischio di carenza 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese.

Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 2-3 mesi.

Neonati ,Bambini e Adolescenti (2-18 anni)

Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2-4 mesi. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta ogni 15 giorni per 4-6 mesi.

Donne in gravidanza

contenitori monodose (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) all’inizio dell’ultimo trimestre di gravidanza.

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale in flacone multidose con siringa dosatrice

La dose prescritta deve essere prelevata utilizzando l’apposita siringa dosatrice presente all’interno della confezione e riempiendola fino alla tacca come riportato nelle “istruzioni per l’utilizzo della siringa dosatrice” di seguito. Ogni prelievo corrisponde ad una dose da 25.000 U.I. e ogni contenitore permette 4 prelievi corrispondenti a 4 dosi da 25.000 U.I. di principio attivo ciascuna.

Adulti e Anziani

Prevenzione: 1 dose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 2 dosi (pari a 50.000 U.I. di vitamina D 3) una volta al mese.

Trattamento: 2 dosi (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 8-12 settimane.

Neonati, Bambini e Adolescenti (< 18 anni)

Prevenzione: 1 dose ogni 1-2 mesi.

Trattamento: 1 dose una volta a settimana per 16-24 settimane.

Donne in gravidanza

1 dose) una volta al mese nell’ultimo trimestre di gravidanza

Istruzioni per l’uso della siringa dosatrice

Una dose prelevata con la siringa dosatrice annessa alla confezione, aspirando la soluzione dal flacone fino alla tacca, corrisponde a 2,5 ml (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3). Ogni flacone permette 4 prelievi corrispondenti a 4 dosi.

Prima dell’uso agitare il flacone.

Aprire la chiusura di sicurezza a prova di bambino facendo una pressione dall’alto verso il basso e girando contemporaneamente in senso antiorario.

Inserire la siringa dosatrice, pulita e asciutta, nell’apertira del flacone in modo tale che si inserisca saldamente e fino in fondo nell’adattatore per la siringa.

Per riempire la siringa dosatrice senza creare bolle d’aria, girare lentamente il flacone a testa in giù, tenendo saldamente la siringa dosatrice e, quindi, tirare lentamente lo stantuffo verso il basso fino a raggiungere la tacca.

Qualora fossero visibili bolle d’aria o si sia ecceduto nel prelievo fino ad oltre la tacca, spingere lo stantuffo verso l’alto reinserendo, in parte o totalmente, la soluzione nel flacone e ripetere il prelievo.

Se è stata prescritta più di una dose, prelevare il numero di dosi prescritte, riempiendo la siringa dosatrice più volte.

Rimettere diritto il flacone con la siringa dosatrice ancora in sede e quindi rimuovere la siringa dosatrice dall’apertura del flacone girandola con cautela e tirandola contemporaneamente.

E’ possibile vuotare la siringa dosatrice direttamente in bocca o versarne il contenuto in un cucchiaio. Se si vuota la siringa dosatrice direttamente in bocca, il paziente deve essere seduto e ben diritto. Preferibilmente, la siringa viene vuotata lentamente contro la parete interna della guancia. Al fine di evitare un soffocamento, si deve adattare lo svuotamento della siringa alla velocità di deglutizione-

Chiudere il flacone con il suo tappo, avvitando la capsula e girando a fondo in senso orario e riporlo nella confezione.

La siringa dosatrice deve essere lavata accuratamente e asciugata per essere utilizzata per un successivo prelievo.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Ipercalcemia, ipercalciuria.

Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi). Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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In caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, si consiglia di monitorare il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo. Interrompere l’assunzione di LAMPARD quando il livello sierico di 25- idrossi-colecalciferolo supera i 100 ng/ml (pari a 250 nmol/l).

Nei pazienti anziani già in trattamento con glicosidi cardiaci o diuretici è importante monitorare la calcemia e la calciuria. In caso di ipercalcemia o di insufficienza renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento.

Per evitare un sovradosaggio, tenere conto della dose totale di vitamina D in caso di associazione con trattamenti contenenti già vitamina D, cibi addizionati con vitamina D o in caso di utilizzo di latte arricchito con vitamina D.

Nei seguenti casi può essere necessario un aumento dei dosaggi rispetto a quelli indicati:

soggetti in trattamento con anticonvulsivanti o barbiturici (vedere paragrafo 4.5);

soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee (vedere paragrafo 4.5);

soggetti in trattamento con ipolipidemizzanti quali colestipolo, colestiramina e orlistat (vedere paragrafo 4.5);

soggetti in trattamento con antiacidi contenenti alluminio (vedere paragrafo 4.5);

soggetti obesi (vedere paragrafo 5.2);

patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);

insufficienza epatica.

Il medicinale deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del possibile incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine.

Pazienti affetti da insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D; perciò, se devono essere trattati con colecalciferolo, è necessario monitorare gli effetti sull’omeostasi di calcio e fosfato.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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L’uso concomitante di anticonvulsivanti o barbiturici può ridurre l’effetto della vitamina D3 per inattivazione metabolica.

In caso di trattamento con diuretici tiazidici, che riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio.

L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3.

In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale, la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia). È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio.

Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l’efficacia del farmaco, diminuendo l’assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesiemia.

Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell’azione del warfarin quando somministrato con calciferolo. Sebbene non vi siano simili evidenze con l’impiego di colecalciferolo è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente.

La colestiramina, il colestipolo e l’orlistat riducono l’assorbimento della vitamina D, mentre l’alcolismo cronico diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Nei primi 6 mesi di gravidanza la vitamina D deve essere assunta con cautela per il rischio di effetti teratogeni (vedere paragrafo 4.9).

Allattamento

Quando necessario, la vitamina D può essere prescritta durante l’allattamento. Anche se il colecalciferolo è escreto nel latte materno, la supplementazione somministrata alla madre non sostituisce l’eventuale necessità di somministrazione di vitamina D al neonato.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono disponibili dati sugli effetti del medicinale sulla capacità di guidare. Tuttavia, un effetto su tale capacità è improbabile.

In ogni caso, poiché si può manifestare sonnolenza come effetto indesiderato del trattamento con LAMPARD, tenga conto di questo se deve mettersi alla guida di veicoli o debba utilizzare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Sulla base dei dati degli studi clinici e dell’esperienza post-marketing, di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di vitamina D.

Le frequenze stimate degli eventi si basano sulla seguente convenzione: comune (≥ 1/100,

<1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); rara (≥1/10000, <1/1000); molto rara (≤ 1/10000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Frequ
enza
Sist
ema
Classificazio ne
organo
Comune Non comune Rara Molto rara Non nota
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità
Disturbi del metabolism o e della
nutrizione
Debolezza, anoressia, sete
Disturbi
psichiatrici
Sonnolenza,
stato
confusionale
Patologie del sistema
nervoso
Cefalea
Patologie gastrointest inali Costipazione, flatulenza, dolore addominale, nausea,
diarrea
Vomito, gusto metallico, secchezza delle fauci
Patologie della cute e del tessuto
sottocutane o
Rash, prurito
Patologie renali ed urinarie Nefrocalcinosi
, poliuria, polidispsia, insufficienza
renale
Esami
diagnostici
Ipercalciuria,
ipercalcemia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

04.9 Sovradosaggio

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Interrompere l’assunzione di LAMPARD quando la calcemia supera i 10,6 mg /dl (2,65 mmol/l) o se la calciuria supera 300 mg/24 h negli adulti o 4-6 mg/kg/die nei bambini. Il sovradosaggio si manifesta come ipercalciuria e ipercalcemia, i cui sintomi sono i seguenti: nausea, vomito, sete, polidipsia, poliuria, costipazione e disidratazione.

Sovradosaggi cronici possono portare a calcificazione vascolare e degli organi, come risultato dell’ipercalcemia.

Il sovradosaggio durante i primi 6 mesi di gravidanza può avere effetti tossici nel feto: esiste una correlazione tra eccesso di assunzione o estrema sensibilità materna alla vitamina D durante la gravidanza e ritardo dello sviluppo fisico e mentale del bambino, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia. L’ipercalcemia materna può anche portare alla soppressione della funzione paratiroidea nei neonati con conseguente ipocalcemia, tetania e convulsioni.

Trattamento in caso di sovradosaggio

Interrompere la somministrazione di LAMPARD e procedere alla reidratazione.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Vitamina D e analoghi, colecalciferolo. Codice ATC: A11CC05

La vitamina D corregge una situazione carenziale della stessa e aumenta l’assorbimento intestinale di calcio.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Come per le altre vitamine liposolubili, l’assorbimento del colecalciferolo a livello intestinale è favorito dalla concomitante assunzione di alimenti contenenti grassi.

Il colecalciferolo è presente nel circolo ematico in associazione a specifiche α-globuline che lo trasportano al fegato, dove viene idrossilato a 25-idrossi-colecalciferolo. Una seconda idrossilazione avviene nei reni, dove il 25-idrossi-colecalciferolo viene trasformato in 1,25-diidrossi- colecalciferolo, che rappresenta il metabolita attivo della vitamina D responsabile degli effetti sul metabolismo fosfocalcico.

Il colecalciferolo non metabolizzato viene accumulato nei tessuti adiposi e muscolari per essere reso disponibile in funzione del fabbisogno dell’organismo. Nei soggetti obesi si riduce la biodisponibilità della vitamina D a causa dell’eccesso di tessuto adiposo.

La vitamina D viene eliminata attraverso le feci e le urine.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Gli studi preclinici condotti in varie specie animali dimostrano che gli effetti tossici si verificano nell’animale a dosi nettamente superiori a quelle previste per l’uso terapeutico nell’uomo.

Negli studi di tossicità a dosi ripetute, gli effetti più comunemente riscontrati sono stati: aumento della calciuria, diminuzione della fosfaturia e della proteinuria.

A dosi elevate, è stata osservata ipercalcemia. In una condizione prolungata di ipercalcemia le alterazioni istologiche (calcificazione) più frequenti sono state a carico dei reni, cuore, aorta, testicoli, timo e mucosa intestinale.

Gli studi di tossicità riproduttiva hanno dimostrato che il colecalciferolo non ha effetti nocivi sulla fertilità e riproduzione.

A dosi che sono equivalenti a quelle terapeutiche, il colecalciferolo non ha attività teratogena. Il colecalciferolo non ha potenziale attività mutagena e carcinogena.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Olio di oliva raffinato.

06.2 Incompatibilità

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Non sono note eventuali incompatibilità con altri farmaci.

06.3 Periodo di validità

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LAMPARD 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione: 18 mesi.

Dopo la prima apertura del flacone: 5 mesi. Trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: 18 mesi.

LAMPARD 50.000 U.I./5 ml soluzione orale: 18 mesi

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale in flacone multidose: 18 mesi

Dopo la prima apertura del flacone: 6 mesi. Trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura non superiore ai 30° C, nella confezione originale per tenere il medicinale al riparo dalla luce. Non congelare.

Dopo la prima apertura del flacone di LAMPARD 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione il medicinale deve essere utilizzato entro 5 mesi; trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

Dopo la prima apertura del flacone di LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale in flacone multidose il medicinale deve essere utilizzato entro 6 mesi; trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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LAMPARD 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione

Flacone in vetro ambrato contenente 10 ml, chiuso con una capsula a prova di bambino in polietilene.

La confezione contiene un flacone contagocce

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale

Contenitore monodose in vetro ambrato contenente 2,5 ml, chiuso con una capsula in polietilene. Confezioni da 1 o da 2 o da 4 contenitori monodose.

LAMPARD 50.000 U.I./5 ml soluzione orale

Contenitore monodose in vetro ambrato contenente 5 ml di soluzione, chiuso con una capsula in polietilene. Confezioni da 1 o da 2 o da 4 contenitori monodose.

LAMPARD 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale in flacone multidose da 10 ml con siringa dosatrice

Contenitore in vetro ambrato contenente 10 ml di soluzione, chiuso con una capsula a prova di bambino in polietilene. La confezione include anche una siringa dosatrice.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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MYLAN S.P.A. , VIA VITTOR PISANI, 20, 20124 – MILANO (MI).

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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“10.000 U.I./ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE” 1 FLACONE IN VETRO DA 10 ML 044774014

“25.000 U.I./2,5 ML SOLUZIONE ORALE” 1 CONTENITORE MONODOSE IN VETRO DA 2,5 ML 044774026

“25.000 U.I./2,5 ML SOLUZIONE ORALE” 1 FLACONE IN VETRO DA 10 ML CON SIRINGA DOSATRICE044774089

“25.000 U.I./2,5 ML SOLUZIONE ORALE” 2 CONTENITORI MONODOSE IN VETRO DA 2,5 ML 044774038

“25.000 U.I./2,5 ML SOLUZIONE ORALE” 4 CONTENITORI MONODOSE IN VETRO DA 2,5 ML 044774040

“50.000 U.I./5 ML SOLUZIONE ORALE” 1 CONTENITORE MONODOSE IN VETRO DA 5 ML 044774053

“50.000 U.I./5 ML SOLUZIONE ORALE” 2 CONTENITORI MONODOSE IN VETRO DA 5 ML 044774065

“50.000 U.I./5 ML SOLUZIONE ORALE” 4 CONTENITORI MONODOSE IN VETRO DA 5 ML 044774077

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data determinazione AIFA

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 28/02/2021