Levocetirizina: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Levocetirizina

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Levocetirizina: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

Levocetirizina Aurobindo 5 mg compresse rivestite con film

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Ciascuna compressa rivestita con film contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato (equivalenti a 4,2 mg di levocetirizina).

Eccipiente: ciascuna compressa rivestita con film contiene lattosio monoidrato 64,0 mg.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film, di colore da bianco a biancastro, ovali, biconvesse, con “L9CZ” impresso su di un lato e “5” impresso sull’altro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Levocetirizina Aurobindo è indicata per:

alleviare i sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne;

alleviare i sintomi dell’orticaria idiopatica cronica.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Le compresse rivestite con film devono essere assunte per via orale, deglutite intere con del liquido e possono essere assunta con o senza cibo.

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni

La dose giornaliera raccomandata è 5 mg (una compressa rivestita con film) una volta al giorno.

Bambini (dai 6 e ai 12 anni)

La dose giornaliera raccomandata è 5 mg (una compressa rivestita con film) al giorno.

Non si raccomanda l’impiego della levocetirizina nei bambini con meno di 6 anni non essendo disponibili sufficienti dati di sicurezza ed efficacia.

Anziani

Per il momento non sono disponibili dati che la suggeriscano necessità di aggiustare il dosaggio nei pazienti anziani, purchè la funzionalità renale sia normale.

Pazienti con alterazione della funzionalità renale da moderata a grave

Non sono disponibili dati che documentino il rapporto efficacia/sicurezza in pazienti con compromissione della funzionalità renale. Dato che la levocetirizina viene escreta principalmente per via renale (vedere il paragrafo 5.2), è necessaria una individualizzazione della frequenza dei dosaggi in base alla funzionalità renale, nei casi in cui non possa essere usato un trattamento alternativo. Fare riferimento alla seguente tabella e aggiustare il dosaggio come indicato. Per utilizzare questa tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina (CLcr) del paziente in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere stimata valore dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) mediante la seguente formula:

72 x creatinina sierica (mg/dl)

(x 0,85 per le donne)

CLcr = [140 – età (anni)] x peso (kg)

72 x creatinina sierica (mg/dl)

(x 0,85 per le donne)

CLcr = [140 – età (anni)] x peso (kg)

Aggiustamenti di dosaggio nei pazienti adulti con compromissione della funzionalità renale :

Gruppo Clearance della creatinina
(ml/min)
Dosaggio e frequenza
Normale ≥ 80 Una compressa una volta
al giorno
Lieve 50 – 79 Una compressa una volta
al giorno
Moderata 30 – 49 Una compressa una volta
ogni due giorni
Grave <30 Una compressa una volta
ogni tre giorni
Malattia renale allo stadio
terminale – pazienti in dialisi
<10 Controindicato

Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione della funzionalità renale, alterata la dose dovrà essere aggiustata su base individuale, tenendo conto della clearance renale, della sua età e del peso corporeo .

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

Nei pazienti affetti da sola compromissione della funzionalità epatica non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio.

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica e renale

In questi pazienti si raccomanda un aggiustamento del dosaggio (vedere “Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave” più sopra).

04.3 Controindicazioni

Indice

Ipersensibilità alla levocetirizina, ad uno qualsiasi degli eccipienti, all’idrossizina o a un qualsiasi altro derivato della piperazina.

Pazienti con grave compromissione della funzionalità renale, (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min).

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere levocetirizina compresse rivestite con film .

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

Non superare le dosi prescritte.

L’uso di levocetirizina dicloridrato non è raccomandato nei bambini di età inferiore a

6 anni, in quanto le compresse rivestite con film attualmente disponibili non consentono ancora una dose di adattamento.

Alle dosi terapeutiche non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con l’alcol (per tasso di alcolemia di 0,5 g/l). Si raccomanda tuttavia cautela nei casi in cui vi sia contemporanea assunzione di alcol.

Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

Sulla base delle proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche e del profilo di tolleranza di levocetirizina non si prevedono interazioni con questo antistaminico. In effetti non sono state segnalate rilevanti interazioni farmacodinamiche o

farmacocinetiche nell’ambito degli studi di interazione fra farmaci condotti, per lo più con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die).

La presenza di cibo non riduce l’entità di assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

I dati clinici disponibili sulle gravidanze esposte al trattamento con levocetirizina sono molto limitati . Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale, parto o sviluppo postnatale. Si deve usare cautela nel prescrivere il trattamento a donne in gravidanza o nel periodo di allattamento perchè la levocetirizina passa nel latte materno.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Valutazioni obiettive sulla capacità di guidare, sulla latenza del sonno e sulle prestazioni nelle catene di montaggio non hanno dimostrato alcun effetto clinicamente rilevante ai dosaggi raccomandati (5 mg).

I pazienti che hanno intenzione di guidare, esercitare attività potenzialmente pericolose o usare macchinari non devono superare il dosaggio raccomandato e devono tenere presente la risposta individuale al medicinale. Nei pazienti sensibili, l’uso concomitante di alcol o di altri depressori del SNC può causare una riduzione addizionale dello stato di allerta e compromettere la performance dei pazienti.

04.8 Effetti indesiderati

Indice

La frequenza degli effetti indesiderati è stata definita come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000,

<1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Comune Non comuni Rari Molto rari
Patologie del sistema
emolinfopoietico
Trombocitopenia
Disturbi del sistema
immunitario
Ipersensibilità Shock anafilattico
Disturbi psichiatrici Sonnolenza Agitazione Aggressività Confusione Depressione Allucinazioni
Insonnia
Tic nervosi
Patologie del sistema Capogiri Parestesia Convulsioni Disgeusia
nervoso Cefalea Disturbi del movimento Sincope Tremore Distonia
Discinesia
Patologie dell’occhio Disturbi dell’accomodamento Offuscamento della visione crisi
oculogira
Patologie cardiache Tachicardia
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Faringite
Rinite*
Patologie gastrointestinali Dolore addominale Secchezza delle fauci
Nausea
Diarrea
Patologie epatobiliari Anomalie della funzionalità epatica (aumento di transaminasi, fosfatasi alcalina, γ-GT
e bilirubina)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Rash Orticaria Edema angioneurotico Eruzione fissa da
farmaci
Patologie renali e urinarie Disuria
Enuresi
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede
di somministrazione
Affaticament o Astenia Malessere Edema
Esami diagnostici Aumento
ponderale

* nei bambini

04.9 Sovradosaggio

Indice

Sintomi

I sintomi osservati dopo un sovradosaggio di levocetirizina sono principalmente associati ad effetti a carico del SNC o ad effetti suggestivi di un effetto anticolinergico.

Gli eventi avversi riportati dopo l’assunzione di una dose almeno 5 volte superiore a quella quotidiana raccomandata sono: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, mal di testa, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremori e ritenzione urinaria.

Trattamento del sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico alla levocetirizina.

In caso di sovradosaggio si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica deve essere presa in considerazione nel caso in cui sia passato poco tempo dall’ ingestione.

L’emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: antistaminici per uso sistemico, derivati piperazinici, codice ATC: R06A E09

Levocetirizina, l’enantiomero (R) della cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.

Gli studi di binding hanno indicato che la levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L’affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l). Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con un’emivita di 115 ± 38 min. In seguito a una somministrazione singola levocetirizina mostra un grado di occupazione dei recettori del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.

Studi di farmacodinamica condotti su volontari sani hanno dimostrato che levocetirizina esercita un’attività comparabile a cetirizina a livello cutaneo e nasale, ma con un dosaggio dimezzato.

L’attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati.

In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5 mg, desloratadina 5 mg e placebo su pomfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina ha determinato una significativa diminuzione della formazione di pomfo e arrossamento, che ha raggiunto il massimo nelle prime 12 ore ed è durata 24 ore, (p < 0,001) rispetto a placebo e desloratadina ..

L’inizio dell’azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall’assunzione del farmaco in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.

Alcuni studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati cellulari) mostrano che levocetirizina inibisce la migrazione transendoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia del derma sia nel tessuto polmonare.

La levocetirizina inibisce la fase precoce della reazione allergica mediata dall’istamina, e riduce anche la migrazione di alcune specifiche cellule infiammatorie e la liberazione di determinati mediatori associati alla risposta allergica ritardata.

L’efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici in doppio cieco e controllati con placebo, condotti in pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale o rinite allergica perenne.

Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti adulti (comprendente 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti per 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere di casa ed al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente del placebo dal punto di vista clinico e statistico nel il miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell’intera durata dello studio, senza alcuna tachifilassi. Durante l’intera durata dello studio, la levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.

La sicurezza e l’efficacia di levocetirizina compresse in pediatria sono state esaminate in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 annied affetti da rinite allergica stagionale e perenne, rispettivamente. In entrambi gli studi, levocetirizina ha significativamente migliorato i sintomi e ha aumentato la qualità della vita dipendente dalla salute.

In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo e 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno sei durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell’intensità del prurito durante la prima settimana e durante tutto il periodo totale di trattamento rispetto al placebo. Llevocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute, valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.

Rapporto farmacocinetica/farmacodinamica

Levocetirizina 5 mg fornisce un modello di inibizione di pomfo e arrossamenti indotta da istamina analoga simile a quello ottenuto con cetirizina 10 mg . Come per

la cetirizina, l’azione esercitata sulle reazioni cutanee indotte dall’ istamina non è risultata correlata con le concentrazioni plasmatiche.

L’ECG non mostra effetti rilevanti di levocetirizina sull’intervallo QT.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

La farmacocinetica di levocetirizina è lineare con la dose e indipendente dal tempo, con una bassa variabilità inter-individuale. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando dato come singolo enantiomero o come cetirizina. Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.

Assorbimento

Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. I livelli di steady state stazionario vengono raggiunti dopo due giorni di trattamento. A seguito di somministrazione singola e ripetuta di 5 mg una volta al giorno, mediamente si raggiungono picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml rispettivamente. Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall’assunzione di cibo, ma la concentrazione di picco viene ridotta e ritardata.

Distribuzione

Non sono disponibili dati di distribuzione tissutale nell’uomo o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani i livelli tissutali più elevati si trovano nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del sistema nervoso centrale.

Levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%. La distribuzione di levocetirizina è restrittiva, poichè il volume di distribuzione è di 0,4 l/kg.

Biotrasformazione

Nell’uomo l’entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose; pertanto si ritiene che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o all’assunzione concomitante di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l’ossidazione aromatica, la N- e O- dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie di dealchilazione sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre per l’ossidazione aromatica coinvolge varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l’attività degli isoenzimi CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori a quelle di picco che si raggiungono nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.

Pertanto lo scarso metabolismo e l’assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo, rendono improbabile l’interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.

Eliminazione

L’emivita plasmatica è 7,9 ± 1,9 ore. Il valore medio della clearance corporea totale apparente è risultato di 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale della levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell’85,4% della dose somministrata. L’escrezione per via fecale è solo del 12,9% della dose. Levocetirizina viene escreta sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.

Compromisione renale

La clearance corporea apparente dilevocetirizina è correlata alla clearance della creatinina. Si raccomanda pertanto di modificare l’intervallo tra i dosaggi di levocetirizina, in base alla clearance della creatinina, nei pazienti con compromissione della funzionalità renale di grado moderato o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale la clearance corporea totale risulta ridotta dell’80% circa rispetto ai soggetti normali.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

I dati preclinici non rivelano speciali rischi per l’essere umanosulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di ripetuta somministrazione, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Nucleo della compressa Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina Magnesio stearato (E572)

Pellicola di rivestimento Ipromellosa (E464) Titanio biossido (E171) Macrogol 400

06.2 Incompatibilità

Indice

Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

Indice

3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Conservare il farmaco nella confezione originale per tenerlo al riparo dall’umidità.

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Blister in PVC/PVDC:Al o OPA/Al/PVC:Al Confezioni:

Blister contenenti 7, 10, 14, 15, 20, 21, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 90, 100, 112 o

120 compresse.

Blister divisibili per dose unitaria contenenti: 30 x 1 compresse È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

A Aurobindo Pharma (Italia) s.r.l. – via S.Giuseppe 102, Saronno (VA), 21047 Italy

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

039439056 “ 5 mg compresse rivestite con film” 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

30/03/2010

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 10/01/2020

Ultimo aggiornamento A.I.FA.: 10/01/2020