Nanocoll: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Nanocoll

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Nanocoll: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Nanocoll

01.0 Denominazione del medicinale

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NANOCOLL 0,5 mg kit per preparazione radiofarmaceutica

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Principio attivo:

Albumina umana particelle nanocolloidali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .0,5 mg Almeno il 95% delle particelle colloidali di albumina umana ha un diametro ≤ 80 nm

NANOCOLL è preparato utilizzando sieroalbumina umana ottenuta da donatori di sangue umano testati in accordo alle normative della Comunità Europea e risultati non reattivi per:

antigeni di superficie dell’epatite B (HBsAg)

anticorpi antivirus dell’immunodeficienza umana (anti-HIV 1/2)

anticorpi antivirus dell’epatite C (anti-HCV) Il radionuclide non è incluso in questo kit.

Eccipienti: Sodio: 0.24 mg

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Kit per preparazione radio farmaceutica

Polvere granulare bianca. Polvere per soluzione iniettabile

NANOCOLL deve essere marcato con Sodio Pertecnetato (99mTc) soluzione iniettabile.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Medicinale solo per uso diagnostico.

Dopo marcatura con Sodio Pertecnetato (99mTc) soluzione iniettabile, il prodotto può essere usato per:

somministrazione endovenosa:

Visualizzazione del midollo osseo (il prodotto non è adatto per lo studio dell’attività emopoietica del midollo osseo)

Visualizzazione di processi infiammatori in aree diverse da quelle addominali.

somministrazione sottocutanea: Linfoscintigrafia

La linfoscintigrafia convenzionale per verificare l’integrità del sistema linfatico e differenziare fra ostruzioni linfatiche e venose.

Scintigrafia e rilevazione intraoperatoria del linfonodo sentinella (SLNS) per biopsia

radioguidata nel melanoma e nel carcinoma mammario.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti

Le dosi raccomandate negli adulti sono le seguenti:

somministrazione endovenosa:

– Visualizzazione del midollo osseo: 185-500 MBq.

– Visualizzazione di processi infiammatori: 370-500 MBq.

somministrazione sottocutanea:

Linfoscintigrafia convenzionale

L’attività raccomandata per la linfoscintigrafia tramite iniezione sottocutanea (interstiziale) singola o ripetuta è compresa tra 18,5 e 110 MBq per sito di iniezione e dipende dall’area anatomica da esaminare e dall’intervallo di tempo intercorso tra l’iniezione e la visualizzazione.

Il volume iniettato non deve superare i 0,2-0,3 ml. Un volume massimo di 0,5 ml per sito di iniezione è critico.

Dato che il sito di iniezione è sottocutaneo, si deve verificare tramite aspirazione che un vaso sanguigno non sia stato inavvertitamente perforato.

Scintigrafia e rilevazione intraoperatoria del linfonodo sentinella (SLNS) Melanoma: la dose raccomandata varia da 10 a 110 MBq, attraverso quattro iniezioni intomo alla lesione primitiva o alla cicatrice bioptica utilizzando un’ aliquota dell’attività totale suggerita. La dose dipende dai tempi che intercorrono tra l’iniezione e l’acquisizione delle immagini o l’intervento chirurgico.

Carcinoma mammario: Nanocoll può essere somministrato con iniezioni a livello intradermico, subdermico o periareolare, in presenza di tumore superficiale o a livello intratumorale o interstiziale peritumorale se il tumore è profondo.

L’ attività totale somministrata può variare da 5 a 200 MBq, a seconda delle necessità (tempo dell’intervento chirurgico, tumore superficiale o profondo), da somministrare mediante iniezione singola, possibilmente in un volume ridotto (circa 0,2 ml). La somministrazione mediante iniezioni multiple o di altre attività può essere effettuata in circostanze e/o condizioni speciali e a seconda della sensibilità della strumentazione utilizzata.

Carcinoma del pene: 40-131 MBq in più dosi, ciascuna da 20 MBq, mediante iniezione intratumorale o peritumorale (tumori profondi).

Si consiglia la somministrazione della dose 30 minuti dopo l’anestesia locale spray in un volume di 0,3-0,4 ml mediante iniezione intratumorale o peritumorale. Nei tumori profondi, è consigliabile somministrare nell’area circostante il tumore, creando un piccolo rilevamento dermico. L’iniezione può essere divisa in tre o quattro depositi da 0,1 ml e iniettati in prossimità del tumore. Per i tumori estesi, non limitati al glande, il tracciante può essere somministrato nel prepuzio. In caso di somministrazione intracavernosa, è possibile la rilevazione del linfonodo. La rilevazione del linfonodo sentinella è possibile in circa il 97% dei pazienti e i falsi negativi sono limitati al 4% dei casi.

Carcinoma squamocellulare del cavo orale: 30-100 MBq in una o più dosi, mediante iniezione intratumorale o peritumorale (tumori profondi).

È suggerito un volume di 0,1-0,2 ml per aliquota, per minimizzare la contaminazione dovuta alla resistenza del tessuto della lingua, in due – quattro iniezioni, da iniettare a 0,1-0,5 cm dal tumore, o dal margine cicatriziale, assumendo come riferimento la posizione della cicatrice chirurgica. Per le lesioni localizzate in siti con abbondanti tessuti molli (ad esempio palato molle o pavimento della bocca), devono essere somministrate quattro distinte iniezioni sottomucosali intomo alla lesione (alle ore: 3, 6, 9 e 12). Per le lesioni localizzate nel muscolo (ad esempio nella lingua), le iniezioni devono essere eseguite in base alla profondità della lesione. Dopo l’iniezione al paziente deve essere chiesto di effettuare un risciacquo della bocca, per ridurre al minimo l’accumulo del radiofarmaco nella cavità orale.

Carcinoma della vulva: 20-150 MBq, mediante iniezione peritumorale (tumori profondi).

Si suggeriscono da due a quattro iniezioni intradermiche/intramucosali peritumorali di Nanocoll, dopo l’applicazione di una crema o spray anestetico, come la lidocaina o il cloruro di etile. Le iniezioni dovranno raggiungere approssimativamente un volume totale di 0,4-0,5 mL (0,1 mL per iniezione).

Compromissione renale ed epatica

È richiesta un’attenta valutazione dell’attività da somministrare, poichè in questi pazienti è possibile un’aumentata esposizione alle radiazioni.

Popolazione pediatrica

L’utilizzo nei bambini e negli adolescenti deve essere attentamente considerato sulla base delle necessità cliniche e valutando il rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti.

La dose da somministrare a bambini e adolescenti deve essere una frazione di quella dell’adulto in accordo alle raccomandazioni del Paediatric Task Group dell’European Association of Nuclear Medicine (EANM-1990) sulla base del peso corporeo secondo la seguente tabella: Frazioni della dose per adulto.

3 kg = 0.10 22 kg = 0.50 42 kg = 0.78
4 kg = 0.14 24 kg = 0.53 44 kg = 0.80
6 kg = 0.19 26 kg = 0.56 46 kg = 0.82
8 kg = 0.23 28 kg = 0.58 48 kg = 0.85
10 kg = 0.27 30 kg = 0.62 50 kg = 0.88
12 kg = 0.32 32 kg = 0.65 52-54 kg = 0.90
14 kg = 0.36 34 kg = 0.68 56-58 kg = 0.92
16 kg = 0.40 36 kg = 0.71 60-62 kg = 0.96
18 kg = 0.44 38 kg = 0.73 64-66 kg = 0.98
20 kg = 0.46 40 kg = 0.76 68 kg = 0.99

Nei bambini molto piccoli (di età inferiore ad 1 anno) una dose minima di 20MBq (visualizzazione del midollo osseo) è necessaria per ottenere immagini di qualità sufficiente.

Nei bambini è possibile diluire il prodotto a 1:50 con soluzione fisiologica sterile (soluzione di sodio cloruro 0,9 %).

Metodo di somministrazione:

Questo prodotto medicinale deve essere marcato prima della somministrazione al paziente.

Per le istruzioni per la marcatura del prodotto medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.

Questo medicinale non è destinato alla somministrazione regolare o continuata.

Acquisizione dei dati:

Somministrazione endovenosa:

Visualizzazione del midollo osseo:

Le immagini possono essere acquisite 45 – 60 minuti dopo la somministrazione.

Visualizzazione di processi infiammatori:

Le immagini dinamiche possono essere acquisite subito dopo la somministrazione. Le immagini statiche prevedono una fase precoce di 15 minuti dopo l’iniezione e una fase "washout" 30-60 minuti dopo l’iniezione.

Somministrazione sottocutanea:

Linfoscintigrafia convenzionale

L’iniezione è per via sottocutanea dopo aver verificato tramite aspirazione che un vaso sanguigno non sia stato inavvertitamente perforato.

In caso di visualizzazione degli arti inferiori, immagini dinamiche possono essere acquisite subito dopo l’iniezione e una visualizzazione statica 30-60 minuti dopo l’iniezione.

Nelle visualizzazioni linfoparasternali possono essere richieste somministrazioni ripetute e successive acquisizioni di immagini.

Scintigrafia e rilevazione intraoperatoria del linfonodo sentinella (SLNS)

Melanoma:

Le immagini linfoscintigrafiche vengono acquisite a partire da dopo l’iniezione e successivamente in modo regolare fino alla visualizzazione del linfonodo sentinella.

Carcinoma mammario:

Le immagini della mammella e della regione ascellare possono essere acquisite con rilevazioni precoci (15-30 minuti) e tardive (3-18 ore) dopo l’iniezione.

Carcinoma squamocellulare del cavo orale: l’acquisizione dinamica per 20-30 minuti (20 secondi/frame, con matrice 128 x 128 o 256 x 256), iniziando immediatamente dopo l’iniezione del radiotracciante, mostrerà il modello di drenaggio.

Sono raccomandate due (o tre, se si utilizza una fotocamera a tripla testa) immagini simultanee nelle proiezioni anteriori e laterali. Sono acquisite (300 secondi, con matrice 256 × 256) immagini statiche nelle proiezioni anteriori e laterali da uno o da entrambi i lati (e oblique, se necessarie) per localizzare i nodi nelle tre dimensioni. Se i nodi caldi non sono chiaramente raffigurati, le immagini statiche possono essere ripetute, per esempio, 2 ore, 4-6 ore, o anche solo prima di un intervento chirurgico.

L’immagine SPECT può migliorare l’identificazione dei linfonodi sentinella, specialmente in prossimità del sito di iniezione. I parametri di acquisizione SPECT possono essere: matrice 128 × 128, 180° in rotazione anteriore L-mode, con passo angolare di 3° per 20-25 secondi per proiezione o in step di 60 per testa, 30 secondi ciascuno, e spessore della sezione di 4.42 mm.

I linfonodi sentinella sono solitamente rilevati 15-60 minuti dopo l’iniezione del radiotracciante.

Il mancato rilevamento dei linfonodi sentinella può essere correlato a una tecnica di iniezione errata o alla stretta vicinanza dei linfonodi sentinella al sito di iniezione (ad esempio nei tumori del pavimento orale). Inoltre, accumuli metastatici possono bloccare il drenaggio linfatico impedendo la visualizzazione dei linfonodi sentinella. In tale caso andrebbe valutatata una nuova iniezione e visualizzazione dell’immagine; tuttavia è preferibile procedere alla dissezione del collo, al fine di evitare un falso negativo sul linfonodo sentinella.

Carcinoma del pene: immagini dinamiche possono essere eseguite immediatamente dopo l’iniezione di Nanocoll e seguite da immagini statiche a 30 minuti, 90 minuti e 2 ore dopo l’iniezione, utilizzando una gamma camera a doppia testa.

Carcinoma della vulva: l’acquisizione delle immagini può essere ottenuta a 30 e 60-120 minuti dall’iniezione. L’iniezione e le immagini possono essere eseguite il giorno prima dell’intervento o il giorno dell’intervento. Immagini tardive sono utili per individuare il drenaggio a più bacini nodali. Acquisizione di immagini planari per 3 – 5 minuti in visione anteriore e laterale. Sebbene ogni struttura possa utilizzare un proprio protocollo, le opzioni più comunemente impiegate sono una matrice 256 × 256 o 128 × 128 con zoom 1.

La SPECT/CT è di solito eseguita immediatamente dopo l’imaging planare tardivo. In generale i parametri accettati sono 120 proiezioni (60 ogni rivelatore), a 3° e a 15 – 25 secondi per proiezione, matrice 128 × 128 e zoom 1. I parametri CT dipendono dal dispositivo CT utilizzato.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad uno qualsiasi dei componenti del prodotto marcato. In particolare, l’uso di particelle colloidali di albumina umana marcate con 99mTc è controindicato nelle persone con una storia di ipersensibilità a prodotti contenenti albumina umana.

Durante la gravidanza, la linfoscintigrafia che coinvolge la pelvi è strettamente controindicata a causa dell’accumulo nei linfonodi.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il contenuto del flaconcino è destinato esclusivamente per l’uso nella preparazione di 99mTc- albumina umana nanocolloidale e non deve essere somministrato direttamente al paziente senza prima essere sottoposto alla procedura di preparazione.

Gravidanza, vedere paragrafi 4.3 e 4.6. Possibilità di reazioni di ipersensibilità o anafilattiche.

Deve essere sempre considerata la possibilità che si verifichino reazioni di ipersensibilità gravi, comprese quelle di tipo anafilattico/anafilattoide che possono mettere in pericolo la vita o essere fatali.

Se si verificano reazioni di ipersensibilità o anafilattiche la somministrazione del medicinale deve essere interrotta immediatamente ed iniziato il trattamento per via endovenosa, se necessario. Per consentire l’intervento immediato in caso di emergenza, i medicinali e le attrezzature necessari, come il tubo endotracheale ed il ventilatore, devono essere immediatamente disponibili.

Giustificazione del rapporto rischio/beneficio individuale

Per ciascun paziente, l’esposizione a radiazioni deve essere valutata in base al possibile beneficio. La dose somministrata deve essere in ogni caso la più bassa utile per ottenere le informazioni diagnostiche richieste.

Il prodotto non può essere somministrato a donne in stato di gravidanza ed in allattamento o a pazienti sotto i 18 anni di età tranne nei casi in cui l’informazione clinica desiderata supera il rischio derivante dall’esposizione alle radiazioni.

Popolazione pediatrica

Popolazione pediatrica, vedere paragrafo 4.2

Nella popolazione pediatrica è richiesta una attenta considerazione dell’indicazione poiché la dose effettiva per MBq è maggiore che negli adulti (vedere paragrafo 11)

Preparazione del paziente

Il paziente deve essere ben idratato prima dell’inizio dell’esame ed invitato a vuotare la vescica il più spesso possibile durante le prime ore dopo l’esame, al fine di ridurre la dose di radiazioni assorbita.

Avvertenze generali

E’ fortemente raccomandato che il nome del prodotto e il numero di lotto vengano dichiarati ogni volta che Nanocoll viene somministrato ad un paziente allo scopo di mantenere una connessione tra il paziente il numero di lotto del prodotto utilizzato. Opportune misure standard sono adottate per prevenire la trasmissione di infezioni da prodotti farmaceutici contenenti preparati del sangue o del plasma umano, incluso la selezione dei donatori, il test dei singoli donatori e del ‘plasma pool’ per la ricerca di specifici agenti infettivi, ed anche le opportune fasi produttive per inattivazione/eliminazione dei virus come parte integrante del processo produttivo stesso.

Nonostante ciò, il rischio di trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente eliminato, quando vengono usati prodotti farmaceutici preparati da sangue umano o plasma. Ciò si applica anche a nuovi virus di natura sconosciuta e altri agenti patogeni.

Non vi sono segnalazioni di trasmissione di virus collegate all’albumina, preparata secondo le specifiche della Farmacopea Europea e secondo i processi di routine.

La linfoscintigrafia non è consigliabile in pazienti con ostruzione linfatica totale a causa del potenziale rischio di radiazione nel sito di iniezione.

I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e manipolati solo da personale autorizzato in strutture sanitarie opportunamente progettate. Il loro ricevimento, conservazione, utilizzo, trasferimento ed eliminazione è soggetto alle specifiche normative previste dalle autorità competenti locali. I radiofarmaci devono essere preparati in maniera da soddisfare sia la sicurezza radiologica che i parametri di qualità farmaceutica. Devono essere adottate appropriate precauzioni di asepsi.

Il contenuto dei flaconcini deve essere utilizzato solo per la preparazione di albumina marcata con soluzione iniettabile di sodio pertecnetato (99mTc) e non deve essere somministrato al paziente direttamente senza prima aver eseguito le procedure di preparazione.

Le precauzioni relative al rischio ambientale sono riportate al paragrafo 6.6. Avvertenze specifiche

Eccipienti

Sodio: Prima della marcatura questo medicinale contiene 0.24 mg di sodio per flaconcino (0,011 mmol) da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio. Precauzioni relative al rischio ambientale sono nel paragrafo 6.6.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Gli studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti.

I mezzi di contrasto iodati usati in linfoangiografia possono interferire con la visualizzazione linfatica realizzata con 99mTc albumina nanocolloidale.

04.6 Gravidanza e allattamento

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tenzialmente fertili

Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

Durante la gravidanza la somministrazione sottocutanea di albumina nanocolloidale marcata con tecnezio-99m per la linfoscintigrafia è strettamente controindicata (vedere paragrafo 4.3), a causa del possibile accumulo nei linfonodi pelvici. Metodiche che utilizzano radionuclidi, impiegate in donne in gravidanza, comportano dosi di radiazioni anche al feto.

Le indagini con radionuclidi durante la gravidanza devono essere condotte solo in casi assolutamente necessari, e quando il beneficio atteso supera il rischio in cui possono incorrere la madre e il feto.

La dose all’utero a seguito di somministrazione endovenosa di 500 MBq di albumina nanocolloidale marcata con tecnezio-99m è di 0.9 mGy. Dosi all’utero superiori a 0.5 mGy sono considerate potenzialmente rischiose per il feto.

Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali (vedi paragrafo 5.3)

Allattamento

Prima di somministrare un radiofarmaco ad una madre che allatta al seno si deve considerare la possibilità di ritardare l’esame diagnostico fino al termine dell’allattamento e valutare se è stata fatta la scelta del radiofarmaco più appropriata considerando la possibilità di escrezione di attività nel latte materno.

Se la somministrazione è ritenuta indispensabile, si deve interrompere l’allattamento al seno per 13 ore ed il latte prodotto deve essere eliminato.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi secondoMeDRA Termine preferito
Disturbi del Sistema Immunitario
Frequenza non nota Reazione allergica (ipersensibilità) alle proteine
Frequenza non nota Reazioni di ipersensibilità (incluso, molto raramente reazioni anafilattiche che mettono in pericolo la vita, dolore al petto, rigidità e collasso)

L’esposizione a radiazioni ionizzanti è correlata all’induzione di cancro ed alla potenziale insorgenza di difetti ereditari.

Poiché la dose efficace, dovuta alla somministrazione dell’attività massima raccomandata di 500 MBq, è di 2,3 mSv ci si aspetta che le reazioni avverse si manifestino con bassa probabilità.

Quando un radiofarmaco contenente proteine, come Nanocoll 0,5 mg marcato con tecnezio-99m, viene somministrato ai pazienti, si possono sviluppare reazioni di ipersensibilità. Devono essere disponibili durante l’indagine adeguati medicinali ed attrezzature necessarie per la rianimazione.

Per la sicurezza rispetto alla trasmissione di agenti infettivi vedere paragrafo 4.4.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".

04.9 Sovradosaggio

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Il rischio di sovradosaggio è dovuto ad una elevata esposizione non intenzionale a radiazioni ionizzanti.

In caso di somministrazione di albumina nanocolloidale marcata con (99mTc) che comporti una sovraesposizione alle radiazioni, non esistono misure pratiche da raccomandare per diminuire in modo soddisfacente l’esposizione tissutale essendo il marcato scarsamente eliminato attraverso le urine e le feci.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Tecnezio (99mTc) particelle e colloidi Codice ATC: V09DB01

Alla concentrazione chimica e attività usate per indagini diagnostiche, l’albumina nanocolloidale marcata con 99mTc sembra non esercitare alcun effetto farmacodinamico.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Le cellule reticoloendoteliali nel fegato, nella milza e nel midollo osseo sono responsabili della clearance ematica dopo iniezione endovenosa. Una piccola frazione di radioattività del tecnezio- 99m passa attraverso i reni e viene eliminate attraverso le urine.

La massima concentrazione nel fegato e nella milza viene raggiunta dopo circa 30 minuti, mentre nel midollo osseo solo dopo 6 minuti.

La rottura proteolitica del colloide inizia immediatamente dopo la sua captazione da parte Sistema Reticoloendoteliale (SRE), con l’escrezione dei prodotti di degradazione nella vescica,

attraverso i reni. Dopo la somministrazione sottocutanea nel tessuto connettivale, 30-40% delle particelle colloidali di albumina marcata con tecnezio-99m (inferiori a80 nm) vengono filtrate nei capillari linfatici la cui funzione principale è il drenaggio delle proteine dal fluido interstiziale al sangue.

Le particelle colloidali di albumina marcata con tecnezio-99m sono poi trasportate lungo i vasi linfatici nei linfonodi locali e nei vasi linfatici principali, e sono definitivamente intrappolati nelle cellule reticolari dei linfonodi principali.

Una frazione della dose iniettata è fagocitata dagli istiociti nel sito di iniezione. Un’altra frazione compare nel sangue e si accumula principalmente nel Sistema Reticolo Endoteliale del fegato, milza e midollo osseo; minime tracce sono eliminate attraverso i reni.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Nessun caso di morte nell’animale e nessun evidente alterazione patologica è stata notata dopo l’analisi necroscopica in seguito alla somministrazione endovenosa di 800 e 950 mg rispettivamente nel topo e nel ratto.

Nessuna reazione locale è stata osservata in seguito a somministrazione sottocutanea di lg/kg sia nel topo che nel ratto. Queste dosi corrispondono al contenuto di diverse decine di flaconcini per kg di peso corporeo, rispetto alla dose di albumina umana colloidale di 7 μg/kg generalmente usata in medicina nucleare a scopo diagnostico.

Non sono stati condotti studi di mutagenesi e carcinogenesi a lungo a termine. Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cloruro Stannoso diidrato Glucosio anidro Poloxamer 238

Sodio fosfato bibasico, anidro Sodio fitato anidro

Acido cloridrico (per l’aggiustamento del pH) Sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH) Azoto

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 12.

06.3 Periodo di validità

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Kit a confezionamento integro: 12 mesi dalla data di produzione.

Prodotto marcato: deve essere usato entro 6 ore dalla marcatura. Da conservare a temperatura non superiore a 25 °C. Non refrigerare e non congelare.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2-8 °C).

I radiofarmaci devono essere conservati in conformità con le normative nazionali relative ai prodotti radioattivi.

Per le condizioni di conservazione del prodotto marcato, si veda il paragrafo 6.3

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconcino in vetro (tipo I) da 10 mL con tappo in gomma bromobutilica e sigillato con capsula con apertura a strappo.

La confezione contiene 5 flaconcini multidose posti in un vassoio di polistirene, inserito in un astuccio di cartone.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Precauzioni generali

Per le istruzioni sulla marcatura del prodotto prima della somministrazione vedere paragrafo 12. Se in qualsiasi momento della preparazione di questo prodotto viene compromessa l’integrità del flaconcino, quest’ultimo non deve essere utilizzato.

Dopo marcatura con soluzione iniettabile di Sodio Pertecnetato (99mTc) Ph.Eur si deve assicurare una adeguata schermatura della preparazione finale.

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per altre persone, per irradiazione esterna o contaminazione proveniente dalla fuoriuscita di prodotto, urina, vomito, ecc.

Devono pertanto essere prese le dovute precauzioni conformemente alla normativa locale vigente.

Devono essere osservate le normali precauzioni per la manipolazione dei materiali radioattivi. Dopol’uso, tutti i materiali associati alla preparazione ed alla somministrazione di radiofarmaci, compreso il prodotto inutilizzato ed il suo contenitore, devono essere decontaminati o trattati come rifiuti radioattivi e smaltiti in accordo con le specifiche normative previste dalle autorità competenti locali.

Qualsiasi prodotto residuo inutilizzato, i materiali di scarto e qualsiasi materiale contaminato devono essere smaltiti in conformità con la normativa locale vigente per i materiali radioattivi.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GE Healthcare S.r.l. Via Galeno, 36

20126 – Milano – Italia

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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A.I.C. n. 038981015

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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22 Maggio 2012

10.0 Data di revisione del testo

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4 marzo 2013