Ranitidina Endovena: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Ranitidina Endovena

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Ranitidina Endovena: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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RANITIDINA HEXAL 50 mg/5ml soluzione iniettabile

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni fiala contiene:

Principio attivo: ranitidina cloridrato 56 mg, pari a ranitidina 50 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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i (di età superiore ai 18 anni)

Attacchi acuti e riacutizzazioni di:

ulcera duodenale

ulcera gastrica benigna

ulcera recidivante

ulcera post-operatoria

esofagite da reflusso. Sindrome di Zollinger-Ellison. Bambini (da 6 mesi a 18 anni)

Trattamento a breve termine dell’ulcera peptica

Trattamento del reflusso gastro-esofageo, inclusi l’esofagite da reflusso e il sollievo dei sintomi della malattia da reflusso gastro- esofageo.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Adulti (inclusi gli anziani) / Adolescenti (di età pari o superiore ai 12 anni)

La ranitidina iniettabile va somministrata, sotto stretta sorveglianza medica, esclusivamente a pazienti in preda ad attacchi acuti di ulcere particolarmente severe o nei casi in cui non sia praticabile la terapia orale. Il trattamento è limitato a brevi periodi e può essere proseguito con preparazioni di RANITIDINA HEXAL per uso orale (vedere il relativo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto).

La ranitidina può essere somministrata per via parenterale sia sotto forma di iniezione endovenosa di 50 mg ripetibile ogni 6-8 ore sia mediante infusione endovenosa intermittente. In tal caso la dose normale è di 25 mg/ora per 2 ore e può essere ripetuta ad intervalli di 6-8 ore.

Per la somministrazione mediante iniezione endovenosa diluire una fiala da 50 mg in soluzione fisiologica od altra soluzione endovenosa compatibile (vedere sezione 6.6), ad un volume di 20 ml ed iniettare in un periodo di tempo non inferiore ai 5 minuti.

Nella profilassi dell’emorragia da ulcera da stress in pazienti gravi o della emorragia ricorrente in pazienti affetti da ulcera peptica sanguinante può essere somministrata una dose iniziale di 50 mg per via endovenosa lenta seguita da infusione endovenosa continua di 0,125 – 0,250 mg/Kg/ora; i pazienti in corso di terapia con RANITIDINA HEXAL per via parenterale considerati ancora a rischio, non appena riprende l’alimentazione per bocca, possono essere trattati con preparazioni di RANITIDINA HEXAL per uso orale, 150 mg due volte al giorno.

Emorragie del tratto gastro-intestinale superiore

Il trattamento può essere iniziato con una fiala di ranitidina da 50 mg per via endovenosa per 3 o 4 volte al giorno seguito da terapia orale con 300 mg al giorno per il tempo necessario (vedere Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto delle preparazioni di RANITIDINA HEXAL per uso orale).

Premedicazione in anestesia

A quei pazienti che rischino di sviluppare una sindrome da aspirazione acida (sindrome di Mendelson) può essere somministrata una fiala di RANITIDINA HEXAL da 50 mg per iniezione e.v. lenta, da 45 a 60 minuti prima dell’induzione dell’anestesia generale.

Può essere adottata anche la via di somministrazione orale (vedere Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto delle preparazioni di RANITIDINA HEXAL per uso orale).

Ulcera da stress

Nella prevenzione e trattamento delle ulcere da stress in pazienti gravi il trattamento iniziale è di 50 mg per 3-4 volte al giorno per via endovenosa seguito dalla terapia orale (vedere Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto delle preparazioni di RANITIDINA HEXAL per uso orale).

Pazienti con insufficienza renale

Nei pazienti con grave riduzione della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min), si verifica un accumulo di ranitidina con conseguente aumento delle concentrazioni plasmatiche. Si raccomanda che la dose giornaliera in tali pazienti sia di 25 mg.

Bambini (da 6 mesi a 11 anni)

Vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche – Popolazioni speciali di pazienti.

RANITIDINA HEXAL Iniettivo può essere somministrato con una iniezione endovenosa lenta (oltre i 2 minuti) fino ad un massimo di 50 mg ogni 6-8 ore.

Trattamento in acuto dell’ulcera peptica e del reflusso gastro-esofageo La terapia endovenosa nei bambini con ulcera peptica è indicata solo quando la terapia orale non è possibile.

Per il trattamento acuto dell’ulcera peptica e del reflusso gastro-esofageo nei pazienti pediatrici, RANITIDINA HEXAL Iniettivo può essere somministrato a dosi che si siano dimostrate efficaci in queste patologie negli adulti ed efficaci nella soppressione acida nei bambini malati gravemente. La dose iniziale (2,0 mg/kg o 2,5 mg/kg, massimo 50 mg) può essere somministrata in infusione endovenosa lenta per oltre 10 minuti, o

con una siringa seguita da 3 ml di soluzione salina normale per oltre 5 minuti, oppure a seguito di diluizione con soluzione salina normale a 20 ml. Il mantenimento del pH >4,0 può essere raggiunto tramite infusione intermittente di 1,5 mg/kg ogni 6-8 ore. In alternativa il trattamento può essere continuativo, somministrando una dose da carico di 0,45 mg/kg seguita da una infusione continua di 0,15 mg/kg/ora.

Profilassi dell’ulcera da stress nei pazienti gravemente malati

La dose raccomandata per la profilassi dell’ulcera da stress è di 1 mg/kg (massimo 50 mg) ogni 6-8 ore.

In alternativa il trattamento può essere continuo, somministrando 125-250 microgrammi/kg/ora come infusione continua.

Neonati (al di sotto di 1 mese di età)

Vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche – Popolazioni speciali di pazienti.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Raramente sono state riportate segnalazioni di bradicardia in concomitanza con la somministrazione rapida di RANITIDINA HEXAL soluzione Iniettabile, per lo più in pazienti portatori di fattori predisponenti a disturbi del ritmo cardiaco. I tempi di somministrazione raccomandati non devono essere superati.

L’uso di dosi di H2-antagonisti per via endovenosa, maggiori di quelle raccomandate, è stato associato con aumenti degli enzimi epatici quando il trattamento è stato protratto oltre i cinque giorni.

In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche, diabetici, o immunocompromessi, può esserci un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunità. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunità nei pazienti ancora in corso di trattamento con ranitidina rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato pari a 1,82% (95% IC, 1,26 – 2,64).

Carcinoma gastrico

Prima di iniziare la terapia con ranitidina in pazienti con ulcera gastrica, deve essere esclusa la sua possibile natura maligna poiché il trattamento con ranitidina può mascherare i sintomi del carcinoma gastrico.

Malattie renali

La ranitidina viene eliminata per via renale e pertanto i livelli plasmatici del farmaco risultano aumentati nei pazienti con compromissione renale.

Il dosaggio deve essere modificato come riportato sopra (vedere paragrafo 4.2 ).

Cautela deve essere usata nei pazienti con disturbi della funzionalità epatica. La somministrazione di ranitidina, come tutti gli inibitori degli H2 recettori, favorisce lo sviluppo batterico intragastrico per diminuzione dell’acidità gastrica.

Secondo rare segnalazioni la ranitidina potrebbe favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria.

Pertanto dovrebbe essere evitata la somministrazione in pazienti con anamnesi di attacchi acuti di porfiria.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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La ranitidina ha la capacità di influenzare l’assorbimento, il metabolismo o l’escrezione renale di altri farmaci. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato o l’interruzione del trattamento.

Le interazioni si verificano attraverso vari meccanismi, che includono:

Inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo epatico P450:

la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l’azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina.

Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici (ad esempio warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico, si raccomanda un attento monitoraggio degli aumenti e delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con ranitidina.

Competizione per la secrezione tubulare renale:

la ranitidina, essendo parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, può influenzare la clearance di altri farmaci eliminati per questa via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l’escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide; ciò comporta un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci.

Alterazione del pH gastrico:

la biodisponibilità di alcuni farmaci può essere influenzata. Ciò può dar luogo sia ad un aumento dell’assorbimento (ad esempio triazolam, midazolam, glipizide), che ad una riduzione dell’assorbimento (ad esempio ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitnib).

La ranitidina è compatibile con le soluzioni più comunemente usate per infusione endovenosa.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Fertilità

Non ci sono dati sugli effetti della ranitidina sulla fertilità umana. Negli studi in animali non ci sono stati effetti sulla fertilità maschile e femminile.

Gravidanza

La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci deve essere somministrata durante la gravidanza solo se considerata essenziale.

Allattamento

La ranitidina è escreta nel latte materno umano. Come altri farmaci deve essere somministrata durante l’allattamento solo se considerata essenziale.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Qualora, durante la terapia, si notassero stordimento, sonnolenza o vertigini, evitare di guidare o di operare sui macchinari o comunque svolgere attività che richiedano pronta vigilanza.

04.8 Effetti indesiderati

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Per la classificazione della frequenza degli effetti indesiderati è stata adottata la seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (>1/100,

<1/10), non comune (>1/1000, <1/100), raro (>1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Le frequenze degli eventi avversi sono state stimate in base ai dati di segnalazione spontanea successivamente all’immissione in commercio.

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Molto raro: modifiche, in genere reversibili, nella conta delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Agranulocitosi o pancitopenia talvolta accompagnata da ipoplasia o aplasia midollare.

Disturbi del sistema immunitario:

Raro: reazioni di ipersensibilità (orticaria, dermatite bollosa, eczemi, edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, ipotensione, dolore toracico e eosinofilia).

Molto raro: shock anafilattico. Non nota: dispnea

I suddetti eventi sono stati riportati successivamente alla somministrazione di una singola dose.

Disturbi psichiatrici:

Molto raro: confusione mentale reversibile, depressione, allucinazioni ed agitazione.

I suddetti eventi sono stati riportati soprattutto in pazienti gravemente ammalati, in pazienti anziani e nei nefropatici. In tali evenienze occorre sospendere la somministrazione.

Patologie del sistema nervoso:

Molto raro: cefalea (a volte grave), capogiri, sonnolenza, insonnia e movimenti involontari reversibili.

Patologie dell’occhio:

Molto raro: offuscamento reversibile della vista.

Sono stati riportati alcuni casi di offuscamento della vista attribuibile ad alterazione dell’accomodazione.

Patologie cardiache:

Molto raro: come con gli altri H2-antagonisti vi sono stati rari casi di bradicardia, tachicardia, palpitazioni, extrasistoli, asistolia, blocco atrio- ventricolare e stato di shock.

Patologie vascolari: Molto raro: vasculite.

Patologie gastrointestinali:

Non comuni: dolori addominali, stipsi, nausea, (questi sintomi quasi sempre migliorano nel trattamento continuato)

Molto raro: pancreatite acuta, diarrea, vomito

Patologie epato-biliari:

Raro: modifiche transitorie e reversibili dei test di funzionalità epatica. Molto raro: epatite in genere reversibile (epatocellulare, colestatica o mista) con o senza ittero.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Raro: esantema della cute.

Molto raro: eritema multiforme, alopecia.

Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo:

Molto raro: sintomatologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico quali artralgia e mialgia.

Patologie renali e urinarie:

Raro: aumento della creatinina plasmatica (generalmente lieve, che si normalizza nel trattamento continuato).

Molto raro: nefrite interstiziale acuta.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella:

Molto raro: impotenza reversibile ed alterazione della libido. Sintomi e alterazioni a carico della mammella (come ginecomastia e galattorrea).

Popolazione pediatrica

La sicurezza di ranitidina è stata valutata in bambini di età compresa tra 0 e 16 anni con patologie acido-correlate ed è stata generalmente ben tollerata, con un profilo di eventi avversi simile a quello degli adulti. Sono disponibili dati limitati sulla sicurezza a lungo termine, in particolare relativamente alla crescita ed allo sviluppo.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi e segni

La ranitidina possiede un’attività farmacologica molto specifica per cui non sono attesi problemi particolari a seguito di sovradosaggio del farmaco.

Trattamento

Come appropriato, deve essere praticata una terapia sintomatica e di supporto.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria Farmacoterapeutica: farmaco per il trattamento dell’ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo. Antagonisti dei recettori H2.

Codice ATC: A02BA02

RANITIDINA HEXAL è un antagonista specifico e rapido dei recettori H2 dell’istamina. Inibisce la secrezione acida gastrica basale e stimolata con riduzione sia del volume che del contenuto di acido e di pepsina della secrezione.

I dati clinici disponibili si riferiscono all’uso di ranitidina nei bambini per prevenire le ulcere da stress. Non sono disponibili evidenze dirette per la prevenzione delle ulcere da stress. Il trattamento per questi pazienti si basa sull’osservazione che il pH sia superiore a 4 dopo somministrazione di ranitidina. Resta da stabilire il valore di questo parametro surrogato nei bambini con ulcera da stress.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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L’assorbimento di ranitidina dopo iniezione intramuscolare è rapido e il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto di solito entro 15 minuti dalla somministrazione.

La ranitidina non è estensivamente metabolizzata. L’eliminazione del farmaco avviene principalmente mediante secrezione tubulare. L’emivita di eliminazione è di 2-3 ore.

In studi di eliminazione con bilanci di massa condotti con 3H-ranitidina (150 mg) il 93% di una dose endovenosa è stata escreta nelle urine ed il 5% nelle feci; il 60-70% di una dose orale è stata escreta nelle urine ed il 26% nelle feci. L’analisi delle urine escrete nelle prime 24 ore successive alla somministrazione ha mostrato che il 70% della dose endovenosa ed il 35% di quella orale erano eliminati come composto immodificato. Il metabolismo della ranitidina è simile sia dopo somministrazione orale che endovenosa; circa il 6% della dose viene escreta nelle urine come N-

ossido, il 2% come S-ossido, il 2% come demetilderivato e l’1-2% come analogo dell’acido furoico.

Popolazioni speciali di pazienti Bambini (di età pari o superiore a 6 mesi)

Dati limitati di farmacocinetica mostrano che non vi sono differenze significative nell’emivita (range nei bambini da 3 anni in su: 1,7 – 2,2 ore) e nella clearance plasmatica (range nei bambini da 3 anni in su: 9-22 ml/min/kg) tra bambini e adulti sani che ricevevano ranitidina per via endovenosa, quando viene effettuata la correzione per il peso corporeo. I dati di farmacocinetica nei bambini più piccoli sono estremamente limitati ma appaiono essere in linea con quelli dei bambini più grandi.

Neonati (al di sotto di 1 mese di età)

Dati limitati di farmacocinetica relativi ai bambini a termine in trattamento con Ossigenatore Extracorporeo a Membrana (EMCO), suggeriscono che la clearance plasmatica a seguito di somministrazione endovenosa, può essere ridotta (1,5-8,2 ml/min/kg) e l’emivita aumentata nei neonati. La clearance della ranitidina sembra essere correlata al tasso stimato di filtrazione glomerulare nei neonati.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Non si segnalano dati aggiuntivi di rilievo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità

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La ranitidina è compatibile con le seguenti soluzioni per infusione endovenosa:

sodio cloruro 0,9%

destrosio 5%

sodio cloruro 0,18% e destrosio 4%

sodio bicarbonato 4,2%

soluzione di Hartmann. La ranitidina non è compatibile con soluzioni contenenti fruttosio.

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura non superiore a 25 °C, al riparo dalla luce.

La soluzione per infusione, preparata immediatamente prima dell’uso, deve essere utilizzata entro 24 ore.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Fiala OPC in vetro contenente 5 ml di soluzione iniettabile. Astuccio contenente 10 fiale da 50 mg/5 ml.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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La soluzione per infusione deve essere preparata immediatamente prima dell’uso. Non sterilizzare in autoclave.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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HEXAL S.p.A

Largo U. Boccioni 1 21040 Origgio (VA)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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035331089 – “50 mg/5ml soluzione iniettabile” 10 fiale :

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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8.4.2002

10.0 Data di revisione del testo

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27/03/2014

PRESCRIVIBILITÀ ED INFORMAZIONI PARTICOLARI

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Ranitidina hex – 10 F 50 mg/5 ml (Ranitidina Cloridrato)
Classe A: Rimborsabile dal SSN (gratuito o con ticket per il paziente) NotaAIFA: 48 Ricetta: Ricetta Ripetibile Tipo: Generico Info: Prontuario terapeutico regionale ATC: A02BA02 AIC: 035331089 Prezzo: 8,11 Ditta: Sandoz Spa


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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  • Buscopan antiacido 75 mg compresse effervescenti – 10 Cpr Eff 75 mg
  • Gipsy – 20 Cpr Eff 150 mg
  • Raniben, compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Ranibloc, compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Ranidil 150 – 300 mg compresse effervescenti – 20 Cpr Eff 150 mg
  • Ranidil 150 mg/10 ml sciroppo – Scir 200 ml 150 mg/10 ml
  • Ranidil 50 mg/5 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso – Ev 10 F 50 mg/5 ml
  • Ranidil 75 mg compresse rivestite con film – 10 Cpr Riv 75 mg
  • Ranitidina 150 – 300 mg – 20 Cpr Riv150 M
  • Ranitidina abc compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Ranitidina actavis 150 mg compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Ranitidina almus 150 – 300 mg compresse rivestite con film – 20 Cpr 300 mg
  • Ranitidina alter – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Ranitidina angenerico 50 mg/5ml soluzione iniettabile per uso en – 10 F 50 mg 5 ml
  • Ranitidina doc generici – 10 Cpr Riv75 mg
  • Ranitidina eg – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Ranitidina germed compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Ranitidina hexal – 10 F 50 mg/5 ml
  • Ranitidina hexal compresse – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Ranitidina mylan generics – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Ranitidina mylan generics – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Ranitidina ranbaxy italia 150 mg compresse rivestite con film – 20 Cpr 150 mg
  • Ranitidina ratiopharm compresse rivestite con film – 20 Cpr 150 mg
  • Ranitidina s.a.l.f. 50 mg/5 ml – Ev 5 F 50 mg 5 ml
  • Ranitidina tecnigen compresse rivestite con film – 20 Cpr 300 mg
  • Ranitidina ts compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Sensigard – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Ulcex 150 – 300 mg compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 300 mg
  • Zantac – compresse rivestite con film – 20 Cpr Riv 150 mg
  • Zantac 150 mg/10 ml sciroppo – Scir 200 ml 150 mg/10 ml
  • Zantac 50 mg/5 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso – Ev 10 F 50 mg/5 ml