Somavert: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Somavert

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Somavert: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Somavert

01.0 Denominazione del medicinale

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SOMAVERT 20 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flaconcino contiene 20 mg di pegvisomant.

Dopo ricostituzione, 1 ml di soluzione contiene 20 mg di pegvisomant. Pegvisomant è prodotto con la tecnica del DNA ricombinante usando E. Coli. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per soluzione iniettabile.

La polvere è da bianca a leggermente biancastra.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento di pazienti con acromegalia, che non hanno risposto in modo adeguato ad intervento chirurgico e/o a radioterapia, e per i quali un’ appropriata terapia farmacologica con analoghi della somatostatina si è dimostrata inefficace nel normalizzare le concentrazioni di IGF-1 o è risultata non tollerata.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un Medico con esperienza nel trattamento dell’acromegalia.

Per i differenti regimi posologici sono disponibili i seguenti dosaggi: SOMAVERT 10 mg, SOMAVERT 15 mg e SOMAVERT 20 mg.

Per istruzioni sulla preparazione, vedere pagarafo 6.6.

Una dose iniziale di 80 mg di pegvisomant deve essere somministrata per via sottocutanea sotto controllo medico. Successivamente devono essere somministrati una volta al giorno mediante iniezione sottocutanea SOMAVERT 10 mg, ricostituito in 1 ml di solvente.

Il sito di inizione deve essere cambiato giornalmente per prevenire la formazione di lipoipertrofia. Aggiustamenti posologici devono essere basati sui livelli serici di IGF-I.

Le concentrazioni sieriche di IGF-I sierico devono essere misurate ogni quattro – sei settimane e la dose deve essere adeguata con incrementi di 5 mg/giorno per mantenere la concentrazione sierica di IGF-I nei limiti di normalità per l’età e per mantenere una ottimale risposta terapeutica.

La dose massima non deve superare i 30 mg/giorno.

Pazienti anziani

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Pazienti pediatrici

Non c’è esperienza sull’uso nei bambini. Pazienti con funzionalità epatica o renale compromessa

Non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia di SOMAVERT in pazienti con insufficienza renale o epatica.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Tumori ipofisari GH secernenti possono talvolta espandersi causando gravi complicazioni (es. alterazioni del campo visivo). Il trattamento con SOMAVERT non riduce le dimensioni della massa tumorale. Tutti i pazienti affetti da questi tumori devono essere attentamente controllati al fine di evitare qualsiasi eventuale progressione delle dimensioni della massa tumorale durante il trattamento.

SOMAVERT è un potente antagonista dell’azione dell’ormone della crescita. La somministrazione di SOMAVERT può causare una condizione di deficit di ormone della crescita, nonostante la presenza di elevati livelli sierici dello stesso. Le concentrazioni sieriche di IGF-I devono essere monitorate e mantenute nei limiti di normalità relativi all’età del paziente mediante aggiustamento della dose di SOMAVERT.

Le concentrazioni sieriche di alanina aminotransferasi (ALT) e di aspartato transaminasi (AST) devono essere controllate ad intervalli di 4-6 settimane per i primi sei mesi di trattamento con SOMAVERT o in qualsiasi momento in pazienti con evidenti sintomi di epatite. Devono essere escluse evidenze di tipo ostruttivo del tratto biliare in pazienti con innalzamenti di ALT e AST o in pazienti trattati in precedenza con qualsiasi analogo della somatostatina.

La somministrazione di SOMAVERT deve essere interrotta se persistono segni di malattia epatica.

Gli studi condotti con SOMAVERT in pazienti diabetici trattati sia con insulina o con farmaci ipoglicemizzanti orali hanno evidenziato in questa popolazione il rischio di ipoglicemia. Quindi nei pazienti acromegalici con diabete mellito, può essere necessaria una riduzione della dose di insulina o di farmaci ipoglicemizzanti. (vedere anche paragrafo 4.5).

I benefici terapeutici di una riduzione della concentrazione di IGF-I che si manifestano nel miglioramento delle condizioni cliniche del paziente, potrebbero potenzialmente aumentare la fertilità nelle pazienti femmine. Se necessario, le pazienti devono essere informate di usare un contraccettivo adeguato. Il trattamento con SOMAVERT non è raccomandato durante la gravidanza (vedere anche paragrafo 4.6).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati condotti studi di interazione. Si deve valutare se proseguire il trattamento con gli analoghi della somatostatina. L’uso di SOMAVERT in combinazione ad altri medicinali indicato nel trattamento dell’acromegalia non è stato studiato in modo approfondito.

I pazienti in trattamento con insulina o con farmaci ipoglicemizzanti orali possono necessitare di una riduzione della dose di questi medicinali a causa dell’effetto di pegvisomant sulla sensibilità dell’insulina. (vedere paragrafo 4.4).

SOMAVERT è strutturalmente molto simile all’ormone della crescita, è pertanto possibile una reazione crociata con i dosaggi di ormone della crescita disponibili in commercio.Dato che le concentrazioni plasmatiche terapeuticamente efficaci di SOMAVERT, sono da 100 a 1000 volte superiori alle effettive concentrazioni plasmatiche di ormone della crescita riscontrate negli acromegalici, le determinazioni delle concentrazioni plasmatiche di ormone delle crescita risulterebbero riportate in modo falsato nei dosaggi dell’ormone della crescita in commercio. Il trattamento con SOMAVERT non deve quindi essere monitorato o modificato sulla base delle concentrazioni plasmatiche di ormone della crescita risultanti da tali determinazioni.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Per pegvisomant non sono disponibili dati clinici relativi a pazienti in gravidanza.

Risultano insufficienti gli studi negli animali rispetto agli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postatale (vedere paragrafo 5.3).

Non è noto il rischio potenziale per l’uomo.

SOMAVERT non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità (vedere anche paragrafo 4.4)

Uso durante l’allattamento

L’escrezione di pegvisomant nel latte materno non è stata studiata negli animali. I dati clinici sono troppo limitati (un caso segnalato) per trarre qualsiasi conclusione sull’escrezione di pegvisomant nel latte materno. Pertanto, SOMAVERT non deve essere utilizzato durante l’allattamento. Tuttavia, l’allattamento può proseguire se il trattamento con SOMAVERT viene interrotto: questa decisione deve tenere conto del beneficio della terapia con SOMAVERT per la madre e del beneficio dell’allattamento per il bambino.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati condotti studi per valutare gli effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

L’elenco sottoriportato riporta le reazioni avverse osservate negli studi clinici con SOMAVERT.

In studi clinici, per pazienti trattati con pegvisomant (n=550), la maggioranza di reazioni avverse a pegvisomant sono state di grado da lieve a moderato, di durata limitata e non è stato necessario interrompere il trattamento.

Le reazioni avverse più comunemente riportate, osservate in una percentuale ≥ 10% dei pazienti con acromegalia trattati con pegvisomant durante gli studi clinici, sono state, mal di testa 25%, artralgia 16% e diarrea 13%.

Tabella delle reazioni avverse

La lista di seguito riportata contiene le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici o quelle segnalate spontaneamente, classificate per sistemi, organi e frequenza.

Gli eventi avversi sono elencati secondo le seguenti categorie di frequenza:

Molto comune: ≥1/10

Comune: ≥1/100 a <1/10

Non comune: ≥ 1/1.000 a <1/100

Non nota (la frequenza non può essere calcolata sulla base dei dati disponibili)

Classificazione perSistemi ed Organi Moltocomune≥1/10 Comune≥1/100 a <1/10 Non comune: ≥1/1.000 a <1/100 Frequenzanon nota (non può essere calcolata sulla base dei dati disponibili)
Patologie del sistema emolinfopoietico trombocitopenia, leucopenia, leucocitosi, diatesi emorragica
Disturbi del sistema immunitario reazioni di ipersensibilitàb reazione anafilattica b, reazione anafilattoide b
Disturbi del metabolismo e della nutrizione ipercolesterolemia, iperglicemia, ipoglicemia, aumento di peso ipertrigliceridemia
Disturbi psichiatrici sogni anomali attacchi di panico, perdita della memoria a breve termine, apatia, confusione, disturbi del sonno, aumento della libido collera
Patologie del sistema nervoso cefalea sonnolenza, tremori, capogiro, ipoestesia narcolessia, emicrania, disgeusia
Patologie dell’occhio dolore agli occhi astenopia
Patologie dell’orecchio e del labirinto malattia di Meniere
Patologie cardiache edema periferico
Patologie vascolari ipertensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea laringospasmo b
Patologie gastrointestinali diarrea vomito, stipsi, nausea, gonfiore addominale, dispepsia, flatulenza emorroidi, ipersecrezione salivare, bocca secca, patologia dei denti
Patologie epatobiliari alterazioni dei test di funzionalità epatica (ad es. aumento delle transaminasi) (vedere paragrafo 4.4)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo iperidrosi, contusione, prurito b, eruzione cutanea b edema facciale, secchezza della cute, tendenza all’ecchimosi, sudorazione notturna, eritemab, orticariab angioedema b
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo artralgia mialgia, artrite
Patologie renali e urinarie ematuria proteinuria, poliuria, insufficienza renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione reazione in sede di iniezione (inclusa ipersensibilità in sede di iniezione), ecchimosi o sanguinamento in sede di iniezione, ipertrofia in sede di iniezione (ad es. lipoipertrofia)a, sindrome simil- influenzale, affaticamento, astenia, piressia alterazione della sensibilità, anomalia di cicatrizzazione, fame

a Vedere di seguito Descrizione delle reazioni avverse segnalate

b Reazioni avverse correlate a reazioni di ipersensibilità

Descrizione delle reazioni avverse segnalate

La maggioranza delle reazioni nel sito di iniezione sono state caratterizzate da eritemi locali e dolorabilità, risoltisi spontaneamente con trattamento sintomatico locale, mentre la terapia con pegvisomant veniva continuata. Sono stati osservati casi di ipertrofia nel sito di iniezione, inclusa lipoipertrofia.

Nel 16,9% di pazienti trattati con pegvisomant si è osservato lo sviluppo di isolati anticorpi anti ormone della crescita a basso titolo. Non è noto il significato clinico di questi anticorpi.

Reazioni di ipersensibilità a livello sistemico, incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi, laringospasmo, angioedema, reazioni generalizzate della cute (rash cutaneo, eritema, prurito, orticaria), sono state segnalate nell’uso dopo la commercializzazione. Per alcuni pazienti è stata necessaria l’ospedalizzazione. Dopo una nuova somministrazione, i sintomi non si sono ripresentati in tutti i pazienti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

04.9 Sovradosaggio

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Esiste un’esperienza limitata di sovradosaggio con SOMAVERT. E’ stato riportato un caso di sovradosaggio acuto con somministrazione di 80 mg/giorno per 7 giorni, in cui il paziente ha lamentato un leggero aumento della stanchezza e secchezza delle fauci. Nella settimana successiva all’interruzione del trattamento le reazioni avverse osservate sono state: insonnia, aumento della fatica, edema periferico, tremore ed aumento di peso. Dopo due settimane dall’interruzione del trattamento, è stata osservata leucocitosi e moderato sanguinamento nel sito di iniezione e di puntura venosa, che sono stati considerati possibilmente correlati a SOMAVERT.

In caso di sovradosaggio, la somministrazione di SOMAVERT deve essere interrotta e non dove essere ripristinata finché i livelli di IGF-I non rientrino entro o sopra il range di normalità.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Altri ormoni del lobo anteriore dell’ipofisi e analoghi, Codice ATC: H01AX01.

Pegvisomant è un analogo dell’ormone della crescita umano geneticamente modificato, per essere un antagonista del recettore dell’ormone della crescita.

Pegvisomant si lega ai recettori dell’ormone della crescita sulle superfici cellulari dove blocca il legame con l’ormone della crescita e quindi interferisce con la trasduzione del segnale intracellulare dell’ormone della crescita. Pegvisomant è altamente selettivo per il recettore del GH e non reagisce in modo crociato con altri recettori citochinici, inclusa la prolattina. L’inibizione dell’azione dell’ormone della crescita con pegvisomant porta ad una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di IGF-I (insulin-like growth factor-I), come anche di altre proteine plasmatiche responsive all’ormone della crescita quali IGF-I “free”, ALS (subunità acido labile di IGF-I) e IGFBP-3 ( insulin like growth factor binding protein 3).

Sono stati trattati pazienti acromegalici (n=112) per 12 settimane nell’ambito di uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, comparativo tra pegvisomant e placebo. Nel gruppo dei pazienti trattati con pegvisomant durante tutte le visite successive alla basale si sono osservate riduzioni medie di IGF-I statisticamente significative dose-dipendenti (p<0,0001), di “free” IGF-I (p<0,05), di IGFBP-3 (p<0,05) e di ALS (p<0,05). Le IGF-I sieriche si sono normalizzate alla fine dello studio (12° settimana) nel 9,7 %, 38,5 %, 75% e nel 82% dei soggetti trattati rispettivamente con placebo, con 10 mg/die, 15 mg/die o 20 mg/die SOMAVERT.

In tutti i gruppi si sono osservate differenze statisticamente significative (p<0,05) di miglioramento dello score relativo a segni e a sintomi clinici per aumenti rispetto al placebo.

Un gruppo di 38 soggetti acromegalici è stato seguito in uno studio a lungo termine, aperto, dose- titolato per almeno12 mesi consecutivi di dosaggio giornaliero con pegvisomant (media =

55 settimane). La concentrazione media di IGF-I in questo gruppo veniva ridotta da 917 ng/ml a

299 ng/ml durante il trattamento con pegvisomant, con il 92% che raggiungeva una concentrazione di IGF-I normale per l’età.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Dopo somministrazione sottocutanea l’assorbimento di pegvisomant è lento e prolungato e il picco delle concentrazioni plasmatiche è stato generalmente ottenuto dopo 33-77 ore dalla somministrazione. L’estensione media dell’assorbimento di una dose sottocutanea è stata del 57% rispetto ad una dose endovenosa.

L’apparente volume di distribuzione di pegvisomant è relativamente piccolo (7-12 l).

La clearance media sistemica di pegvisomant a seguito di dosi multiple è stimata essere 28 ml/h per dosi sottocutanee tra 10 e 20 mg/die. La clearance renale di pegvisomant è trascurabile ed è meno dell’1% della clearance sistemica. Pegvisomant è lentamente eliminato dal plasma con stime medie di emivita variabili generalmente da 74 a 172 ore a seguito sia di dosi singole che multiple. Il metabolismo di pegvisomant non è studiato.

Dopo singola somministrazione per via sottocutanea di pegvisomant si è osservata una cinetica non lineare con dosi crescenti di 10, 15 o 20 mg. Approssimativamente negli studi di farmacocinetica è stata osservata una farmacocinetica lineare allo steady state. I dati in 2 studi a lungo termine su una popolazione di 145 pazienti che avevano ricevuto giornalmente dosi di pegvisomant di 10, 15 o

20 mg, hanno dimostrato che le concentrazioni seriche medie (± SD) di pegvisomant sono state rispettivamente di circa 8800 ± 6300, 13200 ± 8000 e 15600 ± 10300 ng/ml.

Le farmacocinetiche di pegvisomant sono simili in volontari sani normali e in pazienti acromegalici, sebbene individui più pesanti tendano ad avere una clearance sistemica di pegvisomant più alta rispetto ad individui meno pesanti e quindi potrebbero richiedere dosi più elevate di pegvisomant.

Non sono disponibili dati farmacocinetici in popolazioni particolari (bambini, popolazioni con insufficienza renale ed epatica).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non clinici non rivelano particolari rischi per l’uomo sulla base di studi di tossicità a dosi ripetute nel ratto e nella scimmia . Comunque, a causa dell’elevata risposta farmacologia nella scimmia, non sono state studiate esposizioni sistemiche a dosaggi più elevati di quelli raggiunti nei pazienti alle dosi terapeutiche. Non sono stati condotti altri studi di tossicità sulla riproduzione nell’animale a parte il test segmento II nel coniglio.

Nello studio di carcinogenesi sul ratto con livelli di esposizione equivalenti a tre volte l’esposizione nell’uomo, calcolata sulla base delle concentrazioni medie plasmatiche in due studi a lungo termine con un dosaggio giornaliero di 30 mg, nei ratti maschi sono stati osservati casi di istiocitoma fibrotici maligni associati a fibrosi e infiammazione istiocitica nel sito di iniezione. Il significato di questo dato per l’uomo non è al momento conosciuto.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Polvere: Glicina

Mannitolo (E421)

Sodio fosfato anidro bibasico

Sodio fosfato monobasico monoidrato

Solvente:

Acqua per iniettabili

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere mescolato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

Dopo ricostituzione, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare. Conservare il contenitore nell’imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

Dopo ricostituzione:

Da utilizzare immediatamente.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Polvere in flaconcino (vetro tipo I) con tappo di gomma (butilica) e 8 ml di solvente in flaconcino (vetro tipo I) con tappo (gomma butilica). Confezione da 1 e da 30. E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Ricostituire usando 1 ml di solvente.

Aggiungere il solvente al flaconcino di polvere per iniezione. Sciogliere delicatamente la polvere con un movimento rotatorio lento. Non agitare con forza, ciò potrebbe causare la denaturazione del principio attivo.

Dopo ricostituzione, se la soluzione è torbida o contiene particelle, il prodotto deve essere scartato.

Solo per monouso. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Pfizer Limited

Sandwich,

Kent CT13 9NJ

Regno Unito

8.

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/02/240/003-04

9.

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data di prima autorizzazione: 13/11/2002

Rinnovo dell’autorizzazione: 20/09/2007

10.

10.0 Data di revisione del testo

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