Terbinafina Arrow
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Terbinafina Arrow: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
TERBINAFINA ARROW
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Ogni compressa contiene 281,25 mg di terbinafina cloridrato pari a 250 mg di terbinafina.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Compresse.
Ogni compressa è bianca, rotonda, con la lettera T su un lato e un solco sul lato opposto.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
• Infezioni micotiche della cute e delle unghie, causate da dermatofiti come Trichophyton (T. rubrum, T. mentagrophytes, T. verrucosum, T. tonsurans, T. violaceum), Microsporum canis ed Epidermophyton floccosum come tinea corporis, tinea cruris e tinea pedis, per le quali la terapia orale è considerata appropriata in ragione della loro localizzazione, severità e/o estensione dell’infezione.
• Trattamento di Onicomicosi
Per l’uso appropriato dei farmaci antimicotici bisogna tenere presente le indicazioni ufficiali.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Adulti
La dose consueta è di 250 mg una volta al giorno; comunque, la durata del trattamento dipende dall’indicazione e dalla severità dell’infezione.
Infezioni cutanee
La durata del trattamento più comune è elencata nella tabella sottostante:
Tinea pedis (interdigitale, plantare/tipo mocassino): | 2 – 6 settimane |
Tinea corporis: | 4 settimane |
Tinea cruris: | 2 – 4 settimane |
Onicomicosi
La durata del trattamento per la maggior parte dei pazienti è compresa fra 6 settimane e 3 mesi. Periodi di trattamento inferiori a 3 mesi possono essere previsti per pazienti con infezioni alle unghie delle mani e delle dita dei piedi diverse dall’alluce, o in pazienti più giovani. Nel trattamento delle infezioni delle unghie delle dita dei piedi, 3 mesi sono generalmente sufficienti, sebbene alcuni pazienti possano richiedere 6 mesi o più di terapia. Una ridotta crescita delle unghie durante le prime settimane di trattamento può facilitare l’identificazione di questi pazienti nei quali è indicata una terapia più lunga e solo dopo molti mesi dalla fine della terapia inizierà la ricrescita di unghie normali.
Una completa risoluzione dei segni e dei sintomi di infezione potrebbe richiedere diverse settimane dalla sospensione del trattamento micologico.
Uso nei pazienti anziani con età superiore ai 65 anni
Non sono emersi dati clinici che consiglino un diverso regime di dosaggio per i pazienti anziani o segnalazioni di effetti indesiderati differenti rispetto a quelli riscontrati in pazienti giovani. Tenere comunque in considerazione la possibilità di eventuali disfunzioni nelle funzionalità epatiche o renali in questi pazienti (vedere paragrafo 4.4).
I pazienti con disfunzioni renali (clearance della creatinina inferire ai 50 ml/min o creatinina sierica maggiore di 300 mcmol/l) devono ricevere metà della dose normale.
Insufficienza epatica
Studi di farmacocinetica a singola dose in pazienti con malattie epatiche pre-esistenti hanno mostrato che la clearance della terbinafina può essere ridotta di circa il 50%. L’uso terapeutico della terbinafina in pazienti con malattie epatiche croniche non è stato studiato e quindi non può essere raccomandato.
Modo di somministrazione
La compressa deve essere ingoiata intera con acqua, con o senza cibo.
04.3 Controindicazioni
Terbinafina Arrow 250 mg compresse, per via orale, è controindicata nei pazienti con ipersensibilità alla terbinafina o ad alcuni degli eccipienti e nei pazienti con una grave insufficienza epatica.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Raramente, sono stati riportati casi di colestasi ed epatite, che si manifestano generalmente entro due mesi dall’inizio del trattamento. Se un paziente dovesse presentare segni o sintomi che suggeriscano una disfunzione del fegato, come prurito, nausea inspiegabile e persistente, anoressia o affaticamento, ittero, vomito, astenia, dolore addominale, urine scure o feci di colore chiaro, deve esserne verificata l’origine epatica e la terapia con terbinafina deve essere immediatamente interrotta.
Studi di farmacocinetica a dose singola in pazienti con disfunzione epatica pre-esistente hanno dimostrato che la clearance di terbinafina può essere ridotta di circa il 50%. L’uso terapeutico di terbinafina nei pazienti con disfunzione epatica cronica o in fase attiva non è stato studiato e perciò non è raccomandato.
La terbinafina deve essere usata con cautela nei pazienti con psoriasi, poiché sono stati riportati rari casi di esacerbazione della psoriasi stessa.
La somministrazione orale di terbinafina non è efficace in caso di Pityriasis versicolor e candidiasi vaginale.
La terbinafina deve essere usata con cautela nei pazienti con ridotta funzionalità renale.
In casi molto rari, terbinafina può causare insufficienza epatica nei pazienti con o senza malattie epatiche pre-esistenti; ciò può portare, come conseguenza, al trapianto del fegato o al decesso (epatotossicità). Si raccomanda di determinare i livelli delle transaminasi sieriche prima dell’inizio del trattamento; ciò potrebbe dare indicazioni relativamente ad una disfunzione epatica acuta o pre-esistente.
Se un paziente sviluppa neutropenia/agranulocitosi (sintomi come febbre, tonsillite o qualsiasi altra infezione) o una estesa reazione cutanea o una reazione che interessi la membrana mucosa, la terapia deve essere interrotta.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
La clearance plasmatica di terbinafina può essere accelerata da farmaci che inducono il metabolismo (come la rifampicina) e può essere ridotta da farmaci che inibiscono il citocromo P450 (come la cimetidina). Laddove si ritenesse necessaria la co-somministrazione di tali farmaci, la dose di terbinafina deve essere aggiustata di conseguenza.
Studi condotti in-vitro hanno dimostrato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dal CYP2D6.
Questo risultato in-vitro può essere clinicamente rilevante per i pazienti che assumono farmaci che sono metabolizzati principalmente da questo enzima, come gli antidepressivi triciclici (TCA), i beta-bloccanti, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli antiaritmici mexiletina e propafenone e gli inibitori della monoamino ossidasi (MAO-Is) di tipo B. Questi pazienti devono essere monitorati con attenzione.
Altri studi condotti in-vitro e su volontari sani, suggeriscono che la terbinafina possieda un basso potenziale di inibizione od incremento della clearance dei farmaci che vengono metabolizzati tramite altri enzimi del citocromo P450 (es. ciclosporina, tolbutamide, terfenadina, triazolam, contraccettivi orali).
Comunque, sono stati riportati alcuni casi di disturbi mestruali (perdite ematiche e ciclo irregolare) nei pazienti che assumevano terbinafina in concomitanza con contraccettivi orali.
04.6 Gravidanza e allattamento
Studi di tossicità fetale e di fertilità nell’animale non hanno evidenziato effetti avversi.
Poiché non vi sono dati adeguati circa l’uso della terbinafina nelle donne in stato di gravidanza, non deve essere utilizzata durante la gravidanza, a meno che non sia assolutamente necessario.
Allattamento
La terbinafina è esecreta nel latte materno e quindi le madri non devono assumere terbinafina per via orale durante l’allattamento al seno.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
La terbinafina per via orale non ha alcun effetto sulla capacità di guidare veicoli o sull’utilizzo di macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Comune ≥1/100, <1/10 | Non comune ≥1/1000, <1/100 | Raro ≥1/10.000 <1/1000 | Molto raro <1/10.000, non nota | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Agranulocitosi, neutropenia, trombocitopenia | |||
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni anafilattoidi, reazione tipo malattia da siero | Manifestazione o aggravamento di eritemi cutanei o di lupus sistemico | ||
Disturbi del metabolismo o della nutrizione | Perdita dell’appetito | |||
Disturbi psichiatrici | Ansia e depressione | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Ageusia, disgeusia | Vertigini, ipoestesia, parestesia | |
Patologie gastrointestinali | Distensione addominale, dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea | |||
Patologie epatobiliari | Colestasi*, funzione epatica anormale*, epatite*, ittero* | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Rash, orticaria | Edema angioneurotico | Reazioni di fotosensibilità, esacerbazione della psoriasi, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, perdita di capelli | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia, mialgia | |||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Mestruazioni irregolari, sanguinamenti | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Affaticamento, malessere | |||
Esami diagnostici | Aumento degli enzimi epatici* |
* (vedere paragrafo 4.4)
04.9 Sovradosaggio
Sono stati riportati pochi casi di sovradosaggio (fino a 5 g).
Sintomi
Cefalea, nausea, dolore epigastrico e vertigini.
Trattamento
Il trattamento raccomandato per il sovradosaggio consiste nell’eliminazione del farmaco, principalmente mediante l’uso di carbone attivo, e nel trattamento sintomatico se necessario.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Dermatologici: Antimicotici per uso sistemico.
Codice ATC: D01BA02
La terbinafina è un farmaco appartenente alla classe delle allilamine, con attività antimicotica ad ampio spettro. A basse concentrazioni la terbinafina è fungicida nei confronti di dermatofiti, muffe ed alcuni funghi dimorfi. L’attività sui lieviti è fungicida o fungistatica, a seconda delle specie.
La terbinafina interferisce specificatamente su un passaggio iniziale della biosintesi degli steroli fungini. Ciò provoca una diminuzione dell’ergosterolo ed un accumulo intracellulare di squalene, con conseguente morte della cellula. La terbinafina agisce inibendo l’enzima squalene-epossidasi nella membrana cellulare dei funghi.
L’enzima squalene-epossidasi non è legato al sistema del citocromo P450. La terbinafina non influenza il metabolismo degli ormoni o di altri farmaci .
Dopo somministrazione orale, il farmaco si concentra nella cute, nelle unghie e nei capelli in quantità tale da produrre un’attività fungicida. Rimane presente in queste sedi per 15, 20 giorni dopo la fine del trattamento.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Le concentrazioni plasmatiche massime di 0.97 mcg/ml si ottengono dopo 2 ore dalla somministrazione orale di una dose singola di 250 mg di terbinafina. L’emivita di assorbimento è di 0.8 ore e quella di distribuzione è di 4.6 ore. La terbinafina si lega fortemente alle proteine plasmatiche (99%). Essa diffonde rapidamente attraverso il derma e si concentrata nello strato corneo lipofilo.
La terbinafina è secreta anche nel sebo, raggiungendo di conseguenza alte concentrazioni nei bulbi dei capelli, nei capelli e nella cute con alto contenuto di grasso. Inoltre, è stato dimostrato che la terbinafina si distribuisce nelle unghie entro poche settimane dall’inizio del trattamento. La terbinafina è metabolizzata rapidamente da 7 isoenzimi di tipo CYP, principalmente CYP2C9, CYP1A2, CYP3A4, CYP2C8 e CYP2C19. La biotrasformazione produce dei metaboliti senza attività antifungina, che vengono escreti principalmente nelle urine. Il tempo di emivita è all’incirca 17 ore.
Non c’è evidenza di accumulo plasmatico del farmaco.
Non sono state osservate modificazioni nella farmacocinetica legate all’età, ma il tasso di eliminazione può essere ridotto nei pazienti con insufficienza renale od epatica, con conseguente aumento dei livelli plasmatici di terbinafina.
La biodisponibilità è di circa l’80%; la biodisponibilità è solo lievemente influenzata dal cibo e quindi non è necessaria una correzione della dose.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Studi a lungo termine (fino ad 1 anno) nei ratti e nei cani non hanno evidenziato effetti tossici marcati su entrambe le specie ad una dose orale fino a 100 mg/kg al giorno. A dosi più alte, il fegato e probabilmente anche i reni sono stati identificati come potenziali organi bersaglio.
Uno studio di carcinogenesi nel topo trattato per via orale per due anni non ha evidenziato neoplasie o altre anomalie attribuibili al trattamento, con dosi fino a 130 mg/kg al giorno (maschi) e 156 mg/kg al giorno (femmine).
In uno studio di due anni di carcinogenesi nei ratti trattati per via orale, è stato osservato un incremento dell’incidenza di tumori epatici nei maschi, alla dose massima di 69 mg/kg al giorno; a questa dose l’esposizione sistemica è stata simile all’esposizione clinica. Il meccanismo dello sviluppo del tumore non è noto. La rilevanza clinica non è nota. Le alterazioni possono essere associate a proliferazione di perossisomi e si sono dimostrate specifiche della specie, poiché non sono state riscontrate nello studio di carcinogenesi con topi, cani e scimmie.
Durante gli studi ad alte dosi con le scimmie, sono state osservate irregolarità della rifrazione nella retina alla dose più alta (livello ad effetto non tossico: 50 mg/kg). Queste alterazioni sono state associate alla presenza di un metabolita della terbinafina nel tessuto oculare e scomparivano dopo l’interruzione del trattamento. Le alterazioni non sono state associate a variazioni istologiche.
Una batteria standard di test di genotossicità in vitro ed in vivo non ha evidenziato alcun potenziale mutageno o clastogeno del farmaco.
Non si sono osservati effetti avversi sulla fertilità o sugli altri parametri riproduttivi negli studi su ratti e conigli.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Cellulosa microcristallina
Silice colloidale anidra
Ipromellosa
Sodio amido glicolato (Tipo A)
Magnesio stearato
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Blister in PVC/PVDC/alluminio.
Confezione da 8, 14, 28 o 42, 98 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Arrow Generics Ltd
Unit 2
Eastman Way, Stevenage
Hertfordshire
SG1 4SZ
Regno Unito
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
AIC n. 037569011/M – 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL
AIC n. 037569023/M – 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL
AIC n. 037569035/M – 8 compresse in blister PVC/PVDC/AL
AIC n. 037569047/M – 98 compresse in blister PVC/PVDC/AL
AIC n. 037569050/M – 42 compresse in blister PVC/PVDC/AL
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Maggio 2007
10.0 Data di revisione del testo
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