Timoptol Xe: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Timoptol Xe

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Timoptol Xe: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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TIMOPTOL XE 0,25% collirio a rilascio prolungato TIMOPTOL XE 0,50% collirio a rilascio prolungato

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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TIMOPTOL XE 0,25% collirio a rilascio prolungato 1 ml di soluzione contiene:

Principio attivo: timololo maleato 3,42 mg (corrispondenti a 2,50 mg di timololo).

TIMOPTOL XE 0,50% collirio a rilascio prolungato 1 ml di soluzione contiene:

Principio attivo: timololo maleato 6,83 mg (corrispondenti a 5,00 mg di timololo). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Collirio a rilascio prolungato.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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TIMOPTOL è indicato in:

pazienti con ipertensione oculare,

pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto,

pazienti afachici con glaucoma,

pazienti con glaucoma secondario (alcuni casi) ,

pazienti con angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura d’angolo, spontanea o iatrogena, nell’occhio controlaterale, in cui sia necessario ridurre la pressione endoculare (vedere paragrafo 4.4).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Adulti Posologia

La terapia iniziale è in genere una goccia di TIMOPTOL XE 0,25% nell’occhio o negli occhi affetti una volta al giorno. Se la risposta clinica non è adeguata, la posologia può essere variata somministrando una goccia di TIMOPTOL XE 0,50% nell’occhio o negli occhi affetti una volta al giorno. Capovolgere il flacone e agitare una volta. Non è necessario agitare il flacone più di una volta.

Se necessario, con TIMOPTOL XE può essere somministrata una terapia concomitante per la riduzione della pressione intraoculare. Non è raccomandata l’applicazione di due beta-bloccanti per uso topico (vedere paragrafo 4.4).

Modo di somministrazione

Quando si usa il medicinale in presenza di occlusione nasolacrimale o si chiudono le palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico è ridotto. Questo può portare a una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e ad un aumento dell’attività locale.

Altri medicinali per uso topico devono essere somministrati almeno 10 minuti prima di TIMOPTOL XE.

Trasferimento da altra terapia

Quando un paziente viene trasferito da TIMOPTOL a TIMOPTOL XE, TIMOPTOL deve essere sospeso dopo un dosaggio giornaliero appropriato ed iniziare il giorno successivo con TIMOPTOL XE alla stessa concentrazione.

Quando un paziente viene trasferito da un altro agente ß-bloccante per uso topico oftalmico, questo, dopo un dosaggio appropriato, deve essere sospeso per un giorno, prima di iniziare il giorno successivo il trattamento con TIMOPTOL a rilascio prolungato: una goccia di TIMOPTOL XE 0,25% nell’occhio affetto una volta al giorno. Se la risposta clinica è inadeguata, si può aumentare la dose ad una goccia di TIMOPTOL XE 0,50% una volta al giorno.

Quando un paziente viene trasferito da un singolo agente antiglaucoma, diverso dai beta-bloccanti per uso topico, proseguire il farmaco e aggiungere una goccia di TIMOPTOL XE 0,25 % in ogni occhio affetto una volta al giorno. Dal giorno successivo, sospendere il farmaco antiglaucoma precedentemente usato e proseguire con TIMOPTOL XE 0,25%. Se è richiesta una posologia maggiore di TIMOPTOL XE, sostituire con una goccia di TIMOPTOL XE 0,50% in ogni occhio affetto una volta al giorno.

Popolazione pediatrica

I dati disponibili sono limitati, pertanto l’uso di Timololo può essere raccomandato soltanto per il trattamento del glaucoma congenito primario e del glaucoma giovanile primario per un periodo di tempo transitorio in attesa di decidere un approccio chirurgico e in caso di insuccesso chirurgico in attesa di ulteriori opzioni.

Posologia

I medici devono valutare attentamente i rischi e i benefici della terapia medica con Timololo nei pazienti pediatrici. L’uso di Timololo deve essere preceduto da una dettagliata anamnesi e da esami al fine di stabilire la presenza di anomalie a livello sistemico.

A causa della limitata disponibilità di dati clinici non è possibile formulare raccomandazioni per il dosaggio (vedere anche paragrafo 5.1).

Tuttavia, qualora il beneficio sia superiore al rischio, si raccomanda di usare la concentrazione minima disponibile del principio attivo una volta al giorno. Qualora la IOP non fosse sufficientemente controllata, sarà necessario prendere in considerazione l’aumento del dosaggio ad un massimo di due gocce al giorno instillate in ciascun occhio interessato. Se somministrato due volte al giorno, è preferibile lasciare intercorrere un intervallo di 12 ore tra le due instillazioni.

I pazienti, soprattutto i neonati, devono essere controllati attentamente una o due ore dopo la prima dose somministrata in ambulatorio e devono essere strettamente monitorati per l’insorgenza di effetti indesiderati oculari e sistemici fino all’intervento chirurgico.

Nell’uso pediatrico, una concentrazione di principio attivo pari a 0,1% può già essere sufficiente.

Modo di somministrazione

Al fine di limitare i potenziali effetti avversi deve essere instillata soltanto una goccia per ogni somministrazione.

L’assorbimento sistemico dei beta-bloccanti per uso topico può essere ridotto da un’occlusione nasolacrimale e tenendo chiusi gli occhi il più a lungo possibile (ad esempio per 3-5 minuti) dopo l’instillazione delle gocce.

Vedere anche paragrafo 4.4 e 5.2.

Durata del trattamento

Per il trattamento transitorio nella popolazione pediatrica, vedere anche paragrafo 4.2 “Popolazione pediatrica”.

04.3 Controindicazioni

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TIMOPTOL XE è controindicato in pazienti con:

Patologia reattiva delle vie aeree compresa l’asma bronchiale o un’anamnesi di asma bronchiale, grave malattia polmonare cronica ostruttiva cronica.

Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di

secondo o terzo grado non controllato con pace-maker.

Insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno.

Ipersensibilità al principio attivo ad altri beta-bloccanti o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Controindicato in gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Come altri agenti oftalmici per uso topico, il timololo è assorbito per via sistemica. A causa della componente beta-adrenergica, timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e le altre reazioni avverse viste con gli agenti di blocco beta-adrenergico sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione oftalmica per via topica è più bassa rispetto alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

Patologie cardiache

Nei pazienti con malattie cardiovascolari (ad es. cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, la terapia con beta-bloccanti deve essere valutata in modo critico e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per l’insorgenza di segni di peggioramento di queste malattie e di reazioni avverse.

A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati solo con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado.

L’insufficienza cardiaca deve essere adeguatamente controllata prima di iniziare la terapia con TIMOPTOL XE. In pazienti con una storia di malattia cardiaca severa devono essere tenuti sotto osservazione i segni di insufficienza cardiaca e deve essere controllata la frequenza.

In seguito alla somministrazione di timololo maleato sono state segnalate reazioni cardiache, inclusa, raramente, morte associata ad insufficienza cardiaca.

Patologie vascolari

Pazienti con gravi disturbi/patologie circolatorie periferiche (ad es. gravi forme di malattia di Raynaud o di sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.

Patologie respiratorie

In seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state riportate reazioni respiratorie, incluso il decesso dovuto a broncospasmo in pazienti asmatici.

TIMOPTOL deve essere usato con cautela in pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata e soltanto se il potenziale beneficio è superiore al potenziale rischio.

Ipoglicemia/diabete

I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete labile, perché i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.

Effetti additivi del beta-blocco

I beta-bloccanti possono anche mascherare i sintomi di ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta-bloccanti può accelerare un peggioramento dei sintomi.

La terapia con beta-bloccanti può aggravare i sintomi della miastenia gravis.

Patologie corneali

I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza degli occhi. I pazienti con malattie corneali devono essere trattati con cautela.

Altri agenti beta-bloccanti

L’effetto sulla pressione endoculare o gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo è somministrato a pazienti già in terapia con un agente beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente tenuta sotto controllo. Non è raccomandata l’applicazione di due agenti di blocco beta-adrenergico per uso topico (vedere paragrafo 4.5).

In pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, l’obiettivo immediato del trattamento è la riapertura dell’angolo. Questo richiede il restringimento della pupilla con un miotico.

TIMOPTOL ha scarso o nessun effetto sulla pupilla. Quando TIMOPTOL è usato per ridurre la pressione intraoculare elevata nel glaucoma ad angolo chiuso deve essere impiegato con un miotico e non da solo.

Reazioni anafilattiche

Durante l’assunzione di beta-bloccanti, i pazienti con un’anamnesi di atopia o con un’anamnesi di grave reazione anafilattica verso una varietà di allergeni possono presentare una reattività maggiore alla stimolazione ripetuta con tali allergeni e possono non rispondere alla dose di adrenalina normalmente usata per il trattamento delle reazioni anafilattiche.

Distacco della coroide

Il distacco della coroide è stato riportato con la somministrazione di terapia che riduce l’umor acqueo (per esempio timololo, acetazolamide) in seguito a procedure filtranti.

Anestesia in caso di intervento chirurgico

Le preparazioni oftalmologiche contenenti beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei β- agonisti ad es. dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato quando il paziente è in terapia con timololo.

Sospensione della terapia

In alcuni pazienti, dopo somministrazione di beta-bloccanti per via sistemica in corso di anestesia, è stata osservata una ipotensione severa e prolungata. Quindi, prima di un intervento chirurgico programmato, è raccomandata una sospensione graduale di TIMOPTOL XE.

Come per i beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione del timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente.

Altri

In pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, l’obiettivo immediato del trattamento è la riapertura dell’angolo. Questo richiede il restringimento della pupilla con un miotico.

TIMOPTOL XE ha scarso o nessun effetto sulla pupilla. Quando TIMOPTOL XE è usato per ridurre la pressione intraoculare elevata nel glaucoma ad angolo chiuso deve essere impiegato con un miotico e non da solo.

Uso di lenti a contatto

TIMOPTOL XE non è stato studiato in pazienti portatori di lenti a contatto. In uno studio clinico, il tempo impiegato per eliminare il 50% della soluzione gelificante è stato fino a 30 minuti.

Uso pediatrico

L’uso di TIMOPTOL XE non è raccomandato negli infanti prematuri.

L’uso del timololo non è raccomandato nella prima infanzia. Se l’impiego fosse necessario deve essere somministrato sotto stretto controllo dello specialista.

In generale, le soluzioni di Timololo devono essere usate con cautela nei giovani pazienti con glaucoma (vedere anche paragrafo 5.2). È importante informare i genitori dei potenziali effetti indesiderati in modo che possano immediatamente interrompere la terapia farmacologica. I segni da ricercare sono per esempio tosse e sibilo.

A causa della possibile comparsa di apnea e del respiro di Cheyne-Stokes, il medicinale deve essere usato con estrema cautela nei neonati, nei lattanti e nei bambini. Un monitor portatile per la verifica dell’apnea può anche essere utile per i neonati in trattamento con Timololo.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Con il timololo non sono stati effettuati studi specifici di interazione farmacologica.

Esiste la possibilità di effetti additivi che danno luogo a ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione oftalmica di beta-bloccanti viene somministrata insieme a calcio antagonisti per os, medicinali che causano deplezione delle catecolamine o agenti di blocco beta-adrenergico, antiaritmici (incluso l’amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, narcotici, inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), e guanetidina.

Durante il trattamento combinato con inibitori del CYP2D6 (per esempio chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo è stato riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (per esempio riduzione della frequenza cardiaca, depressione miocardica).

Occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).

I beta–bloccanti per via orale possono esacerbare l’ipertensione di rimbalzo che può far seguito alla sospensione della clonidina.

Se i due farmaci sono somministrati contemporaneamente, i beta-bloccanti devono essere sospesi diversi giorni prima della sospensione graduale della clonidina. Se si sostituisce la clonidina con la terapia con beta-bloccanti, l’introduzione di questi ultimi deve essere ritardata per diversi giorni dopo l’interruzione della somministrazione di clonidina.

Si raccomanda di tenere il paziente sotto stretta osservazione quando un beta-bloccante viene somministrato a pazienti che ricevono medicinali che causano deplezione delle catecolamine, come la reserpina, a causa di possibili effetti additivi e dell’insorgenza di ipotensione e/o bradicardia marcata, che possono dar luogo a vertigine, sincope o ipotensione posturale.

Esiste la possibilità che ipotensione, disturbi di conduzione atrioventricolare (AV) e insufficienza ventricolare sinistra insorgano in pazienti che ricevono un agente beta-bloccante quando al regime di trattamento viene aggiunto un calcio antagonista per os. La natura di qualsiasi tipo di effetto cardiovascolare tende a dipendere dal tipo di calcio antagonista usato. I derivati diidropiridinici, come la nifedipina, possono dar luogo a ipotensione, mentre il verapamil o il diltiazem hanno una maggiore propensione a dar luogo a disturbi della conduzione AV o ad insufficienza ventricolare sinistra quando vengono usati con un beta-bloccante.

L‘uso concomitante di agenti di blocco beta-adrenergico e digitale con diltiazem o verapamil può avere effetti additivi sul prolungamento del tempo di conduzione AV.

I calcio antagonisti per os possono essere usati in associazione con agenti di blocco beta-adrenergico quando la funzione cardiaca è normale, ma si deve evitarne l’uso in pazienti con compromissione della funzione cardiaca.

I calcio antagonisti per via endovenosa devono essere usati con cautela in pazienti che ricevono agenti di blocco beta-adrenergico.

Sebbene TIMOPTOL XE da solo abbia un effetto scarso o nullo sul diametro pupillare, occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall’uso concomitante di timololo maleato oftalmico ed adrenalina.

I beta-bloccanti possono incrementare l’effetto ipoglicemizzante dei farmaci antidiabetici.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non ci sono dati adeguati per supportare l’uso del timololo nelle donne in gravidanza. Il timololo non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia assolutamente necessario (vedere paragrafo 4.3).

Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

Studi epidemiologici non hanno rivelato malformazioni ma hanno manifestato un rischio di ritardo di crescita intrauterina quando i beta-bloccanti vengono somministrati per via orale. Inoltre, segni e sintomi di beta-blocco (ad es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se il TIMOPTOL XE viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita.

Allattamento

I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di timololo maleato come collirio non è probabile che siano presenti nel latte materno quantitativi sufficienti per produrre nel neonato i sintomi clinici del beta-blocco.

A causa delle potenziali reazioni indesiderate serie causate dal timololo in bambini allattati al seno, si deve decidere se sospendere il farmaco o l’allattamento, tenendo conto dell’importanza del farmaco per la madre (vedere paragrafo 4.3).

Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sugli effetti del TIMOPTOL XE sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, quando si guidano veicoli o si usano macchinari, si deve tenere in considerazione che possono insorgere disturbi visivi occasionali inclusi variazione della rifrazione, diplopia, ptosi, frequenti episodi di lieve e transitoria visione offuscata e episodi occasionali di capogiro e affaticamento che possono interferire con la capacità di alcuni pazienti di guidare veicoli e/o usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Come altri medicinali oftalmici somministrati per via locale, il timololo è assorbito nel circolo sistemico. Questo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con gli agenti beta-bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione oftalmica per via topica è più bassa rispetto alla somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate comprendono reazioni viste all’interno della classe dei beta-bloccanti oftalmici.

Le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state riportate con la somministrazione oculare di questa o di altre formulazioni di timololo maleato negli studi clinici o con l’uso commerciale del farmaco:

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni allergiche sistemiche, inclusi angioedema, orticaria, eruzione localizzata e generalizzata, prurito, reazione anafilattica, lupus eritematoso sistemico, prurito.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Ipoglicemia, iperglicemia, mascheramento dei segni e sintomi di ipoglicemia in diabetici insulino dipendenti.

Disturbi psichiatrici

Depressione, insonnia, incubi, perdita di memoria, nervosismo.

Patologie del sistema nervoso

Sincope, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, aumento dei segni e dei sintomi di miastenia grave, capogiri, parestesia e cefalea .

Patologie dell’occhio

Segni e sintomi di irritazione oculare (ad es. bruciore e dolore puntorio, prurito, lacrimazione rossore) congiuntivite, blefarite, cheratite, visione offuscata, erosione corneale, diminuita sensibilità corneale e secchezza oculare. Disturbi visivi, incluse variazioni di rifrazione (dovute in alcuni casi alla sospensione della terapia miotica), diplopia, ptosi, distacco della coroide a seguito di chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4).

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Tinnito.

Patologie cardiache

Bradicardia, aritmia, blocco atrioventricolare, ischemia cerebrale, insufficienza cardiaca congestizia, palpitazione, arresto cardiaco, edema, dolore toracico.

Patologie vascolari

Ipotensione, fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi, claudicatio.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia broncospastica), insufficienza respiratoria, dispnea, tosse, respiro corto.

Patologie gastrointestinali

Disgeusia, nausea, diarrea, dispepsia, bocca secca, dolore addominale, vomito.

Patologie epatobiliari

Epatomegalia.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Alopecia, eruzione cutanea simile a psoriasi o esacerbazione della psoriasi, eruzione cutanea.

Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo

Mialgia, artralgia.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Disfunzione sessuale (ad es. impotenza), riduzione della libido, Malattia di Pyronie.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia, stanchezza, sete.

Esami diagnostici

Cambiamenti importanti clinicamente nei parametri standard di laboratorio sono stati raramente associati con la somministrazione orale del timololo maleato. Si sono verificati lievi aumenti dell’azotemia, del potassio sierico e dell’acido urico, dei trigliceridi e minime diminuzioni dell’emoglobina, dell’ematocrito e del colesterolo HDL; tali variazioni non sono state ingravescenti o associate a manifestazioni cliniche.

Effetti indesiderati potenziali

Gli effetti indesiderati riportati negli studi clinici con il timololo dopo somministrazione sistemica possono essere considerati potenziali effetti indesiderati del timololo per uso oftalmico (fare riferimento ai Riassunti delle Caratteristiche dei prodotti a base di timololo per uso sistemico).

Effetti indesiderati senza correlazione causale nota

Le seguenti reazioni avverse sono state riportate, ma una relazione causale alla terapia con timololo maleato non è stata stabilita: edema maculare cistoide afachico, congestione nasale, effetti sul S.N.C. (es. cambiamenti comportamentali che includono confusione, allucinazioni, ansia, disorientamento, nervosismo, sonnolenza ed altri disturbi psichici), ipertensione, fibrosi retroperitoneale e pseudopemfigoide.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

04.9 Sovradosaggio

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Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con TIMOPTOL, che hanno comportato effetti sistemici simili a quelli osservati con agenti di blocco beta-adrenergico somministrati per via sistemica, quali capogiro, cefalea, respiro corto, bradicardia, broncospasmo ed arresto cardiaco. (vedere paragrafi 4.8 e 4.4). Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.

Gli studi hanno mostrato che il timololo non viene prontamente dializzato.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici – sostanze beta-bloccanti Codice ATC: S01ED01

TIMOPTOL XE è una formulazione innovativa di TIMOPTOL (timololo maleato, MSD) contenente un nuovo veicolo di rilascio.

TIMOPTOL XE riduce la pressione endoculare elevata e normale sia in presenza che in assenza di glaucoma. La pressione endoculare elevata è un importante fattore di rischio nella patogenesi della perdita visiva del glaucomatoso. Più alto è il livello della pressione endoculare, maggiore è la probabilità di perdita del campo visivo e di danno a livello del nervo ottico.

Gli studi clinici hanno mostrato che l’effetto ipotensivo sulla pressione endoculare di TIMOPTOL XE in una somministrazione giornaliera è equivalente a TIMOPTOL somministrato due volte al giorno. Il veicolo di TIMOPTOL XE aumenta il tempo di contatto del farmaco sull’occhio. Il collirio a rilascio prolungato contiene un eteropolisaccaride anionico altamente purificato derivato dalla gomma gellan. In presenza di cationi, le soluzioni acquose di gomma gellan formano un gel trasparente chiaro a basse concentrazioni polimeriche. Quando TIMOPTOL XE viene a contatto con il sottile strato lacrimale precorneale si trasforma in gel.

L’inizio d’azione del timololo maleato è in genere rapido, verificandosi circa 20 minuti dopo l’instillazione. La riduzione massima della pressione endoculare con TIMOPTOL XE si verifica in 2-4 ore. TIMOPTOL XE ha un profilo di sicurezza simile a quello di TIMOPTOL e sono entrambi ben tollerati. La bradicardia è stata riportata meno frequentemente con TIMOPTOL XE che con TIMOPTOL. In tre studi di confronto fra TIMOPTOL XE 0,5% una volta al giorno e TIMOPTOL 0,5% due volte al giorno, TIMOPTOL XE non ha abbassato la frequenza cardiaca media quanto TIMOPTOL (vedere paragrafo 4.4). Con entrambe le formulazioni di TIMOPTOL XE, 0,25% e 0,5%, una significativa riduzione della pressione endoculare è stata mantenuta per 24 ore.

TIMOPTOL XE è un farmaco bloccante i recettori ß-adrenergici, non selettivo, privo di significativa attività simpaticomimetica intrinseca, come pure di effetto deprimente diretto a livello miocardico e di effetto anestetico locale (stabilizzante di membrana).

Negli studi clinici il timololo maleato, rispetto alla pilocarpina e all’adrenalina, è stato in genere efficace in più pazienti e gli effetti collaterali riportati sono risultati inferiori come gravità e numero.

A differenza dei miotici, il timololo maleato riduce la pressione endoculare con scarso o nessun effetto sulla accomodazione o sul diametro pupillare. In questo modo modificazioni della acuità visiva dovute ad una aumentata accomodazione non sono comuni, e non si manifestano visione offuscata o oscurata e cecità notturna prodotte dai miotici. Inoltre, pazienti con cataratta viene evitata l’impossibilità di vedere l’opacità intorno al cristallino quando la pupilla è ristretta dai miotici. Quando i pazienti passano dai miotici a TIMOPTOL XE, può essere necessario un esame di refrazione una volta esauriti gli effetti del miotico.

Come con altri farmaci antiglaucoma, in alcuni pazienti dopo terapia prolungata è stata osservata una ridotta responsività al timololo maleato.

In studi clinici con TIMOPTOL in cui 164 pazienti sono stati seguiti per almeno 3 anni, dopo la stabilizzazione iniziale non sono state osservate differenze significative della pressione endoculare media. Questo indica che l’effetto ipotensivo del timololo maleato sulla pressione endoculare viene mantenuto.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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In uno studio sulle concentrazioni plasmatiche del farmaco, l’esposizione sistemica al timololo è stata inferiore quando volontari sani hanno ricevuto TIMOPTOL XE 0,50% una volta al giorno rispetto a quando hanno ricevuto TIMOPTOL XE 0,50% due volte al giorno.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In studi di 12 mesi e un mese rispettivamente su scimmie e conigli trattati con TIMOPTOL XE per via topica, non sono stati osservati effetti indesiderati a livello oculare.

La DL50 orale del timololo è 1190 mg/kg nelle femmine di topo e 900 mg/kg nelle femmine di ratto. La DL50 orale della gomma gellan è maggiore di 5000 mg/kg nel ratto.

In uno studio della durata di 2 anni sulla somministrazione orale di timololo maleato in ratti , si è verificato un aumento statisticamente significativo (p 0,05) dell’incidenza di feocromocitoma nei ratti maschi trattati con 300 mg/kg/die (dose 300 volte superiore alla dose orale massima raccomandata nell’uomo). La dose orale massima raccomandata è di 60 mg di timololo; una goccia di TIMOPTOL XE 0,50%, contiene circa 1/300 di tale dose, 0,2 mg circa. Tali differenze non sono state osservate in ratti trattati con dosi pari a 25-100 volte la dose orale massima raccomandata nell’uomo.

In uno studio nei topi con somministrazione orale per l’intera durata della vita, si è verificato un aumento statisticamente significativo (p0,05) dell’incidenza complessiva di tumori polmonari benigni e maligni, polipi uterini benigni e adenocarcinoma mammario in topi femmine a dosaggi di 500 mg/kg/die (500 volte la dose orale massima raccomandata nell’uomo), ma non a dosi di 5 o 50 mg/kg/die. In uno studio successivo su topi femmine, in cui è stato effettuato l’esame post mortem solo dell’utero e dei polmoni, è stato di nuovo osservato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza di tumori polmonari a dosi di 500 mg/kg/die.

In studi su ratti (fino a 105 settimane) e su topi (96-98 settimane) trattati con il collirio per via orale a concentrazioni fino al 5% e 3% rispettivamente, della loro dieta, non sono stati osservati né un aumento d’incidenza di tumori né segni manifesti di tossicità.

Il timololo maleato si è mostrato privo di potenziale mutageno quando valutato in vivo (topo) mediante test del micronucleo e analisi citogenetiche (dosi fino a 800 mg/kg) e in vitro mediante analisi di trasformazione neoplastica della cellula (fino a 100 g/ml). Studi sulla fertilità e sulla riproduzione in ratti non hanno mostrato effetti indesiderati sulla fertilità nel maschio e nella femmina a dosi fino a 150 volte la dose orale massima raccomandata nell’uomo.

Studi di teratogenicità con timololo in topi e conigli a dosi fino a 50 mg/kg/die (50 volte la dose orale massima raccomandata nell’uomo) non hanno mostrato segni di malformazioni fetali. Sebbene a questi dosaggi si fosse osservato un ritardo dell’ossificazione fetale, non si sono osservati effetti indesiderati sullo sviluppo postnatale della prole. Dosi di 1.000 mg/kg/die (1.000 volte la dose orale massima raccomandata nell’uomo) si sono dimostrate materno-tossiche ed hanno causato un aumento del numero di aborti fetali. Un aumento degli aborti fetali è stato anche osservato nei conigli trattati con dosi 100 volte superiori la dose orale massima raccomandata nell’uomo, in questo caso senza apparente materno-tossicità.

Il collirio è privo di potenziale mutageno quando valutato in vivo (topo) mediante test del micronucleo a dosi fino a 45 mg/kg. Inoltre, la gomma gellan a concentrazioni fino a 20 mg/ml non ha mostrato mutagenicità nei test seguenti in vitro:

(1) test della sintesi di DNA non schedato in epatociti di ratto, (2) test di mutagenesi su cellule di mammifero V-79 e (3) test delle aberrazioni cromosomiche in cellule ovariche di criceto cinese.

Nei test di Ames, il collirio (a concentrazioni fino a 1000 mcg/piastra, che rappresenta il suo limite di solubilità) non ha indotto aumenti delle regressioni doppi o maggiori del doppio di quelli osservati con il solvente di controllo. L’effetto mutageno, quindi, non è stato evidenziato.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Gomma gellan, mannitolo trometamolo, benzododecinio bromuro, acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità

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Non note.

06.3 Periodo di validità

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Validità: 3 anni.

Il periodo di validità dopo prima apertura del flacone è di 28 giorni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura inferiore ai 25°C e a riparo da fonti luminose

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Timoptol XE collirio a rilascio prolungato contiene 2,5 ml di soluzione.

Flacone bianco traslucido in polietilene a bassa densità, punta contagocce trasparente e tappo bianco.

Il sigillo di protezione è costituito da una fascetta sull’etichetta del flacone. TIMOPTOL XE è disponibile nelle seguenti confezioni:

TIMOPTOL XE 0,25% collirio a rilascio prolungato – flacone da 2,5 ml TIMOPTOL XE 0,50% collirio a rilascio prolungato – flacone da 2,5

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il paziente deve essere informato di evitare che la estremità del contagocce venga a contatto con l’occhio o con le zone circostanti.

Il paziente deve essere informato che le soluzioni oftalmiche, se usate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezione oculare. L’uso di soluzioni infette può causare gravi danni all’occhio e conseguente perdita della visione.

Istruzioni per l’uso

Non utilizzare se la fascetta di sicurezza in plastica intorno al collo del flacone è mancante o rotta. Quando si apre il flacone per la prima volta, strappare la fascetta di sicurezza in plastica.

Ogni volta che si usa Timoptol XE:

Lavarsi le mani.

Capovolgere il flacone chiuso e scuoterlo una volta prima di ciascuna istillazione. Non è necessario scuotere il flacone più di una volta.

Aprire il flacone. Fare particolare attenzione che la punta del flacone contagocce non tocchi l’occhio, la pelle intorno all’occhio o le dita.

Inclinare la testa all’indietro e tenere il flacone capovolto sopra l’occhio.

Tirare la palpebra inferiore verso il basso e guardare in alto. Tenere il flacone e premerlo delicatamente sui lati appiattiti e lasciar cadere una goccia nello spazio tra la palpebra inferiore e l’occhio.

Premere con un dito l’angolo dell’occhio, vicino al naso, o chiudere le palpebre per 2 minuti. Questo aiuta ad impedire che il medicinale passi nel resto del corpo.

Ripetere le istruzioni da 4 a 6 con l’altro occhio se prescritto dal medico.

Rimettere il tappo e chiudere ermeticamente il flacone.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Santen Italy S.r.l. Via Roberto Lepetit 8/10 – 20124 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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TIMOPTOL XE 0,25% collirio a rilascio prolungato – flacone da 2,5 ml 024278133 TIMOPTOL XE 0,50% collirio a rilascio prolungato – flacone da 2,5 ml 024278145

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Giugno 2000/ Agosto 2015

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-