Wilfactin: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Wilfactin

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Wilfactin: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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WILFACTIN 500 UI, polvere e solvente per soluzione iniettabile. WILFACTIN 1 000 UI, polvere e solvente per soluzione iniettabile. WILFACTIN 2 000 UI, polvere e solvente per soluzione iniettabile.

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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WILFACTIN si presenta come polvere e solvente per soluzione iniettabile che contiene nominalmente 500 UI, 1 000 UI o 2 000 UI del fattore di von Willebrand umano (VWF) per flaconcino Il prodotto contiene circa 100 UI/mLdi fattore di von Willebrand umano quando ricostituito con 5 mL (500 UI), 10 mL (1 000 UI) o 20 mL (2 000 UI) di acqua per preparazioni iniettabili.

Prima dell’aggiunta di albumina, l’attività specifica di WILFACTIN è maggiore o uguale a 60 UI di VWF:RCo/mg di proteina.

**La potenza del VWF (UI) è misurata in base all’attività del cofattore ristocetina (VWF:RCo) con riferimento allo Standard Internazionale per i concentrati di fattore von Willebrand (WHO).

La quantità di fattore VIII (FVIII) umano in WILFACTIN è ≤ 10 UI/100 UI di VWF:RCo.

L’attività delfattore VIII (UI) viene determinata utilizzando il saggio cromogenico della Farmacopea Europea.

Eccipienti con effetti noti

Questo medicinale contiene sodio:

Un flaconcino da 5 mL (500 UI) contiene 0.15 mmol (3.4 mg) di sodio Un flaconcino da 10 mL (1 000 UI) contiene 0.3 mmol (6.9 mg) di sodio Un flaconcino da 20 mL (2 000 UI) contiene 0.6 mmol (13.8 mg) di sodio Per l’elenco completo degli eccipienti si veda il paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per soluzione iniettabile. Polvere:bianca o giallo pallido o solido friabile. Solvente: Chiaro e incolore.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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WILFACTIN è indicato per la prevenzione e il trattamento dell’emorragia o del sanguinamento chirurgico nella malattia di von Willebrand (VWD) quando il solo trattamento con desmopressina (DDAVP) sia inefficace o controindicato.

WILFACTIN non deve essere usato nel trattamento dell’emofilia A.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Per il trattamento della malattia di von Willebrand è necessaria la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disordini dell’emostasi.

Posologia

Generalmente, 1 UI/kg di fattore von Willebrand aumenta di 0,02 UI/mL (2%) il livello di VWF:RCo circolante.

Si devono raggiungere livelli di VWF:RCo > 0,6 UI/mL (60%) e livelli di FVIII:C > 0,4 UI/mL (40%).

L’emostasi non può essere garantita fintanto che l’attività coagulante del fattore VIII (FVIII:C) non abbia raggiunto 0,4 UI/mL (40%). Una singola iniezione di solo fattore di von Willebrad non induce l’aumento massimo di FVIII:C per almeno 6-12 ore. Il livello di FVIII:C non può essere corretto immediatamente. Pertanto, se il livello plasmatico basale di FVIII:C del paziente è al di sotto di questa soglia critica, in tutte le situazioni nelle quali deve essere ottenuta una rapida correzione dell’emostasi, come nel trattamento di emorragie, traumi gravi o nella chirurgia d’emergenza, bisogna associare un prodotto a base di fattore VIII alla prima iniezione di fattore von Willebrand affinché si raggiungano livelli plasmatici di FVIII:C tali da assicurare l’emostasi.

Tuttavia, se non è necessario un immediato aumento di FVIII:C, come ad esempio in caso di un intervento chirurgico pianificato, o se il livello basale di FVIII:Cè tale da garantire l’emostasi il medico può decidere di omettere la co-somministrazione del fattore VIII con la prima iniezione di VWF.

Inizio del trattamento:

La prima dose di WILFACTIN va da 40 a 80 UI/kg, per il trattamento di emorragia o trauma in associazione con, la quantità necessaria di concentrato di fattore VIII calcolata in base al livello plasmatico basale di FVIII:C del paziente, in modo da raggiungere un appropriato livello plasmatico di FVIII:C, subito prima dell’intervento o appena possibile dopo l’esordio dell’episodio di sanguinamento o dopo trauma grave. In caso di intervento chirurgico, somministrare WILFACTIN 1 ora prima della procedura.

Può essere necessaria la somministrazione di una dose iniziale di 80 U.I/kg di WILFACTIN, in particolare nei pazienti affetti dalla malattia di von Willebrand di tipo 3 nei quali il mantenimento di livelli adeguati può richiedere dosi superiori rispetto agli altri tipi di VWD.

Per la chirurgia elettiva, il trattamento con WILFACTIN deve iniziare 12-24 ore prima dell’intervento ed essere ripetuto 1 ora prima della procedura. In tal caso, non è necessaria la co- somministrazione di un concentrato di fattore VIII, dal momento che normalmente FVIII:C endogeno raggiunge la soglia critica di 0,4 UI/mL (40%) prima dell’intervento. È comunque necessario accertarsene caso per caso.

Iniezioni successive:

Se necessario, il trattamento va protratto somministrando una dose giornaliera adeguata di WILFACTIN, 40–80 UI/kg al giorno, in ul o 2 iniezioni per uno o più giorni. La dose e la durata del trattamento dipendono dalle condizioni cliniche del paziente, dalla natura e dalla gravità del sanguinamento e dai livelli di VWF:RCo e di FVIII:C.

Profilassi a lungo termine

WILFACTIN può essere impiegato per la profilassi a lungo termine, con un dosaggio che viene definito individualmente caso per caso. Dosi di WILFACTIN comprese fra le 40 e le 60 UI/kg, somministrate due o tre volte a settimana, riducono il numero di episodi emorragici.

Trattamento ambulatoriale:

Il trattamento domiciliare può essere avviato, con l’approvazione del medico curante, soprattutto nei casi di sanguinamento minore o moderato o durante la profilassi a lungo termine per prevenire il sanguinamento. Il medico deve garantire che venga fornita una formazione adeguata e che il trattamento venga rivisto a intervalli predefiniti.

Popolazione pediatrica

Dagli studi clinici, non ci sono dati per determinare la risposta all’utilizzo di WILFACTIN in bambini di età inferiore ai 6 anni.

Modo di somministrazione

Dissolvere la preparazione come descritto del paragrafo 6.6.

WILFACTIN deve essere somministrato per via intravenosa ad una velocità massima di 4 mL/minuto.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Nei pazienti con sanguinamento in atto, si raccomanda di somministrare in associazione un prodotto a base di fattore VIII con un prodotto a base di fattore von Willebrand a basso contenuto di FVIII in una siringa separata come trattamento di prima linea.

Ipersensibilità

Come con tutte le somministrazioni endovenose di proteine derivate da plasma, sono possibili reazioni di ipersensibilità. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo ed osservati attentamente per l’intera durata dell’iniezione in modo da evidenziare eventuali sintomi. È necessario informare i pazienti riguardo ai segni precoci di reazioni di ipersensibilità quali orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi. Se si presentano tali sintomi, bisogna immediatamente interrompere la somministrazione. In caso di shock anafilattico, bisogna praticare il trattamento medico standard.

Agenti trasmissibili

Le comuni misure messe in atto per prevenire le infezioni dovute all’uso di specialità medicinali ottenute da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, l’analisi delle singole donazioni e dei pool di plasma per la ricerca di specifici marcatori di infezione, e l’introduzione di metodi efficaci di rimozione/inattivazione virale nel processo produttivo.

Malgrado ciò, quando si somministrano specialità medicinali ottenute da sangue o plasma umano, non è possibile escludere completamente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Questa affermazione è valida anche per virus emergenti o di natura ignota e per altri agenti patogeni.

Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro quali virus immunodeficienza umana (HIV) virus dell’epatite B (HBV) e virus dell’epatite C (HCV), mentre possono avere valore limitato contro i virus privi di involucro quali virus dell’epatite e il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 può avere conseguenze gravi per le donne in stato di gravidanza (infezione fetale) e per i soggetti con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (per esempio anemia emolitica).

Per i pazienti che ricevano con regolarità fattore von Willebrand ottenuto dal plasma umano, va considerata la possibilità di vaccinare opportunamente il paziente (contro l’epatite A e l’epatite B).

Si raccomanda fortemente di prendere nota della denominazione e del numero di lotto del prodotto ogni qualvolta si somministra WILFACTIN ad un paziente, in modo da poter risalire al lotto di produzione somministrato a ciascun paziente.

Tromboembolismo

WILFACTIN è un prodotto a base di fattore di von Willebrand con un basso contenuto di FVIII. Tuttavia,vi è il rischio di insorgenza di eventi tromboembolici, in particolare nei pazienti che presentano noti fattori di rischio clinici o di laboratorio. I pazienti a rischio devono pertanto essere tenuti sotto controllo per evidenziare segni precoci di trombosi. Istituire la profilassi contro la tromboembolia venosa seguendo le attuali linee guida.

Quando si utilizza WILFACTIN, il medico curante deve essere consapevole che un trattamento continuato può causare un eccessivo aumento del FVIII:C. Pertanto nei pazienti che richiedono un dosaggio frequente di WILFACTIN, specialmente se in combinazione con un prodotto a base di fattore VIII, devono essere monitorati i livelli plasmatici di FVIII:C al fine di evitare eccessivi duraturi livelli plasmatici di FVIII:C che possono aumentare il rischio di eventi tromboembolico.

Immunogenicità

I pazienti con malattia di von Willebrand, in particolare quelli con malattia di von Willebrand di tipo 3, possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) nei confronti del fattore di von Willebrand. Se non vengono raggiunti i livelli plasmatici attesi di attività del VWF:RCo, o se non si riesce a controllare il sanguinamento con una dose adeguata, si raccomanda di eseguire un test appropriato per valutare la presenza di inibitore del fattore di von Willebrand Nei pazienti che presentano livelli elevati di inibitore, il trattamento con il fattore di von Willebrand può risultare inefficace e si devono dunque considerare strategie terapeutiche alternative..

Considerazioni relative all’eccipiente (contenuto di sodio)

Questo medicinale contiene sodio :

Se vengono iniettate più di 3 300 UI (più di 1 mmol di sodio), questo deve essere preso in considerazione dai pazienti che seguono un regime dietetico iposodico. (vedere paragrafo 2 per la quantità per flaconcino).

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono note interazioni fra i prodotti a base di fattore von Willebrand umano ed altri medicinali.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gli studi condotti sull’animale non sono sufficienti a dimostrare la sicurezza di WILFACTIN sulla fertilità, la riproduzione, la gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale o lo sviluppo peri- e postnatale.

La sicurezza di WILFACTIN durante la gravidanza e l’allattamento non è stata valutata in studi clinici.

WILFACTIN deve essere somministrato a donne carenti del fattore von Willebrand in gravidanza o che allattano solo se chiaramente indicato.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Sintesi del profilo di sicurezza

Durante il trattamento con WILFACTIN possono verificarsi le seguenti reazioni avverse:

Reazioni allergiche e reazioni anafilattiche (compreso lo shock in rari casi), eventi tromboembolici (principalmente in pazienti con fattori di rischio), formazione di inibitori contro VWF e reazioni al sito di somministrazione.

Elenco tabulare delle reazioni avverse

La tabella seguente fornisce una panoramica delle reazioni avverse al farmaco osservate in 6 studi clinici e in uno studio post-commercializzazione non interventistico e da altre fonti post commercializzazione. Durante gli studi, 226 pazienti sono stati esposti a WILFACTIN per un totale di 16 640 giorni di esposizione.

Le reazioni avverse al farmaco sono state classificate in base MedDRA System Organ Class (SOC), al livello di termine preferito (PT) e alla frequenza.

La frequenza degli eventi avversi è stata stimata secondo la seguente convenzione: molto comune ( 1/10); comune (da 1/100 a 1/10); non comune (da 1/1 000 a 1/100); raro (da  1/10 000 a 1/1 000); molto raro ( 1/10 000); non noto (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).

Per le reazioni avverse segnalate spontaneamente dopo la commercializzazione, la frequenza di segnalazione è stata classificata come non nota.

Classe di organo del
sistema standard MedDRA
Eventi avversi (termine preferito) Frequenza per
numero di pazienti
Malattie del sangue e del sistema linfatico Inibizione del Fattore Von Willebrand* Non nota
Malattie dei Sistema immunitario Ipersensibilità Non comune
Shock anafilattico* Non nota
Malattie del Sistema nervoso Capogiro Non comune
Parestesia, Ipoestesia Non comune
Malattie vascolari Vampata di calore Non comune
Eventi tromboembolici * Non nota
Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei Prurito Non comune
Disturbi generali e condizioni del sito di somministrazione Reazioni al sito di somministrazione ** (incluse reazioni del sito di infusione, infiammazione nel sito di infusione e infiammazione del sito di puntura del
vaso)
Comune
Senso di oppressione Non comune
Brividi, sensazione di freddo Non comune
Febbre* Non nota

* Riferito durante l’esperienza/sorveglianza post-commercializzazione con una frequenza "non nota", per convenzione.

** MedDRA High Level Group Terms.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore o dolore acuto nella sede di infusione, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, lipotimia/malessere, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, formicolio, vomito, respiro sibilante) sono state osservate raramente e possono in taluni casi evolvere fino all’anafilassi grave (shock compreso).

I pazienti con malattia di von Willebrand, in particolare quelli affetti da malattia di tipo 3, possono molto raramente sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) nei confronti del fattore von Willebrand. Se tali inibitori si sviluppano, tale condizione si manifesterà come un’inadeguata risposta clinica. Questi anticorpi possono manifestarsi in stretta associazione a reazioni anafilattiche. Pertanto, nei pazienti con reazione anafilattica pregressa deve essere valutata la presenza di inibitori.

In tutti questi casi si raccomanda di contattare un centro specializzato nel trattamento dell’emofilia.

WILFACTIN è un prodotto del fattore von Willebrand a basso contenuto di FVIII. Tuttavia, c’è un rischio di insorgenza di eventi tromboembolici, in particolare nei pazienti con fattori di rischio clinici o di laboratorio noti. Pertanto, i pazienti a rischio devono essere monitorati.

Per informazioni sulla sicurezza rispetto agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione : Agenzia Italiana del Farmaco sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati segnalati sintomi di sovradosaggio con il fattore von Willebrand. Eventi tromboembolici possono verificarsi in caso di sovradosaggio importante.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica:

Antiemorragici – Fattori della coagulazione del sangue, fattore von Willebrand umano Codice ATC: B02BD10 Meccanismo d’azione

WILFACTIN si comporta nello stesso modo del fattore von Willebrand endogeno.

La somministrazione del fattore von Willebrand permette di correggere le anomalie dell’emostasi manifestate dai pazienti che soffrono di deficit del fattore von Willebrand (malattia di von Willebrand) a due livelli : Il fattore von Willebrand ripristina l’adesione piastrinica al sottoendotelio vascolare nella sede del danno vascolare (dal momento che si lega sia al sottoendotelio vascolare sia alla membrana piastrinica) promuovendo l’emostasi primaria, come dimostrato dalla diminuzione del tempo di sanguinamento. Tale fenomeno si verifica immediatamente e com’è noto dipende in larga misura dal livello di multimerizzazione della del principio attivo.

Il fattore von Willebrand produce una correzione ritardata del deficit del fattore VIII associato.

Somministrato per via endovenosa, il fattore von Willebrand si lega al fattore VIII endogeno (che viene normalmente prodotto dal paziente) e, stabilizzandolo, ne evita la rapida degradazione. Di conseguenza, la somministrazione di fattore von Willebrand puro (fattore von Willebrand a basso contenuto di fattore VIII) ha come effetto secondario il ripristino dei normali livelli di FVIII:C dopo la prima infusione. Tale effetto è duraturo e persiste durante le iniezioni successive. La somministrazione di medicinali a base di VWF contenenti FVIII :C ripristina i livelli normali di FVIII :C immediatamente dopo la prima infusione.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Uno studio di farmacocinetica è stato condotto con WILFACTIN su 8 pazienti con malattia di von Willebrand di tipo 3. Questo ha dimostrato che per quanto riguarda il VWF:RCo: L’ AUC medio 0-∞ è 3 444 UI.h/dL dopo una singola dose di 100 UI/kg di WILFACTIN, Il recupero medio è di 2,1 [UI/dL]/[UI/kg] della preparazione iniettata,

L’emivita varia fra le 8 e le 14 ore, con un valore medio di 12 ore,

La clearance media è 3,0 mL/h/kg

Il livello del picco plamatico del fattore von Willebrand normalmente si verifica tra 30 minuti e 1 ora dopo l’iniezione.

La normalizzazione del livello di fattore VIII è progressiva, varia e di solito richiede tra le 6 e le 12 ore. Questo effetto si mantiene per 2-3 giorni.

L’aumento del livello di fattore VIII è progressivo e ritorna nella norma dopo 6 – 12 ore. Il livello di fattore VIII aumenta in media del 6 % (UI/dL) all’ora. Pertanto, anche nei pazienti con un livello iniziale di FVIII:C inferiore al 5% (UI/dL), il livello di FVIII:C aumenta intorno al 40% (UI/dL) 6 ore dopo l’iniezione, livello che si mantiene oltre le 24 ore.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In base ai dati ottenuti in vari studi preclinici su modelli animali, non c’è evidenza di altri effetti tossici di WILFACTIN oltre agli effetti correlati alla immunogenicità delle proteine umane negli animali di laboratorio. Test di tossicità a dosi ripetute non sono effettuabili a causa dello sviluppo di anticorpi verso le proteine eterologhe negli animali.

I dai dati preclinici di sicurezza non indicano che WILFACTIN abbia potenziale mutageno.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Polvere: albumina umana, arginina cloridrato, glicina, sodio citrato e calcio cloruro diidrato. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

 

06.2 Incompatibilità

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WILFACTIN non deve essere miscelato nella stessa siringa, con altre specialità medicinali, fatta eccezione per “il fattore VIII della coagulazione plasma-derivato prodotto da LFB- BIOMEDICAMENTS” con cui è stato effettuato uno studio di compatibilità. Questo fattore di coagulazione FVIII non è tuttavia commercializzato in tutti i paesi., Utilizzare esclusivamente kit di iniezione di polipropilene autorizzati, poiché altrimenti il trattamento può risultare inefficace a causa dell’adsorbimento del fattore von Willebrand umano alle superfici interne di talune apparecchiature di iniezione.

 

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

La stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 24 ore a 25°C.

Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare al di sopra dei 25°C. Conservare nella confezione originale per tenere al riparo dalla luce. Non congelare.

Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Una confezione contiene: polvere in un flaconcino (di vetro tipo I) con tappo di bromobutile + solvente in un flaconcino per (vetro tipo I) con tappo di clorobutile (5 e 20 mL) /bromobutile (10 mL) e sistema di trasferimento

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Ricostituzione:

Seguire le linee guida attuali per le procedure asettiche. Il sistema di trasferimento deve essere utilizzato soltanto per ricostituire il farmaco, come descritto sotto. Non è inteso per somministrare il farmaco al paziente.

<.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..> Portare i due flaconcini (polvere e solvente) ad una temperatura non superiore a 25°C.

Togliere la capsula di chiusura protettiva dal flaconcino di solvente (acqua per preparazioni iniettabili) e dal flaconcino di polvere.

Disinfettare la superficie di ciascun tappo.

Rimuovere la capsula di chiusura dal dispositivo Mix2Vial. Senza togliere il dispositivo dalla sua confezione, unire l’estremità blu del Mix2Vial al tappo del flaconcino di solvente.

Rimuovere ed eliminare la confezione. Fare attenzione a non toccare la parte del dispositivo appena scoperta.

Capovolgere il dispositivo-flaconcino di solvente assemblati e unire al flaconcino di polvere usando la parte trasparente del dispositivo. Automaticamente il solvente si trasferirà nel flaconcino di polvere. Tenere il dispositivo assemblato e agitare delicatamente per sciogliere completamente il prodotto.

<.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..><.. image removed ..> Ora, tenendo la parte con il prodotto ricostituito in una mano e la parte che conteneva il solvente nell’altra, svitare il dispositivo Mix2Vial per separare i flaconcini.

<.. image removed ..> Normalmente la polvere si scioglie istantaneamente e deve essere disciolta completamente in meno di 5 minuti.

Somministrazione:

Tenere il flaconcino del prodotto ricostituito in posizione verticale mentre si avvita una siringa sterile sul dispositivo Mix2Vial. Aspirare poi lentamente il prodotto nella siringa.

Una volta trasferito il prodotto nella siringa, tenendo la siringa

saldamente (con il pistone orientato verso il basso), svitare il dispositivo Mix2Vial e sostituirlo con un ago endovenoso o a farfalla.

Espellere l’aria dalla siringa ed inserire l’ago in vena dopo aver

disinfettato la superficie.

Iniettare lentamente per via endovenosa subito dopo la ricostituzione in dose singola ad una velocità massima di 4 mL/minuto.

<.. image removed ..> Qualunque residuo inutilizzato di prodotto o materiale di scarto deve essere smaltito conformemente alle normative locali.

Il prodotto ricostituito deve essere ispezionato visivamente per individuare particolato e alterazioni di colorazione prima della somministrazione. La soluzione deve essere limpida o leggermente opalescente, incolore o leggermente giallastra. Non utilizzare soluzioni torbide o con depositi.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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LABORATOIRE FRANÇAIS DU FRACTIONNEMENT ET DES BIOTECHNOLOGIES Tour W 102 Terrasse Boieldieu 19ème Étage 92800 Puteaux FRANCIA

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n°: 037392014 “100 UI/ml polvere e solvente per soluzione iniettabile” 1 flaconcino in vetro da 1000 UI polvere + 1 fiala in vetro da 10 ml solvente + sistema di trasferimento AIC n° 037392026 "100 UI/ml polvere e solvente per soluzione iniettabile " 1 flaconcino in vetro da 500 UI polvere + 1 fiala in vetro da 5 ml solvente + sistema di trasferimento AIC n° 037392038 "100 UI/ml polvere e solvente per soluzione iniettabile " 1 flaconcino in vetro da 2000 UI polvere + 1 fiala in vetro da 20 ml solvente + sistema di trasferimento

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima Autorizzazione: 14 gennaio 2008/Rinnovo dell’autorizzazione: 28 dicembre 2009

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 02/06/2023