Doxazosina Mylan 2 mg: Scheda Tecnica del Farmaco

Doxazosina Mylan 2 mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Doxazosina Mylan 2 mg: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Doxazosina Mylan Generics 4 mg compresse

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Doxazosina Mylan Generics 4 mg compresse contiene: 4,85 mg di doxazosina mesilato pari a 4 mg di doxazosina base.

Eccipienti: lattosio anidro.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa.

Compresse da 4 mg: compresse oblunghe con linea di frattura.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Ipertensione essenziale.

Trattamento dei sintomi clinici dell’iperplasia prostatica benigna (IPB).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Le compresse devono essere somministrate con una sufficiente quantità d’acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.

Ipertensione:

La dose usuale di doxazosina varia da 1 a 8 mg al giorno. La dose massima raccomandata è di 16 mg/die. La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi e questa dose deve essere somministrata per 1 o 2 settimane. Dopo questo periodo, la dose può essere aumentata a 2 mg una volta al giorno, per altre 1-2 settimane. Se necessario, la dose giornaliera può essere ulteriormente aumentata gradualmente, ad intervalli regolari, a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, secondo la risposta del paziente.

Iperplasia prostatica benigna:

All’inizio del trattamento con Doxazosina Mylan Generics si raccomanda il seguente schema posologico:

giorni 1-8: 1 compressa di Doxazosina Mylan Generics da 1 mg (1 mg di doxazosina) al giorno

giorni 9-14: 1 compressa di Doxazosina Mylan Generics da 2 mg (2 mg di doxazosina) al giorno.

La dose può essere aumentata a 4 mg e poi ulteriormente aumentata fino alla dose massima raccomandata di 8 mg, a seconda dei parametri urodinamici e della sintomatologia dell’iperplasia prostatica benigna del paziente. L’intervallo raccomandato per l’aggiustamento della dose è di 1 o 2 settimane.

La dose giornaliera usuale raccomandata è di 2-4 mg. La doxazosina va somministrata una volta al giorno. Se il trattamento con la doxazosina viene interrotto per diversi giorni, deve essere ristabilita la dose corretta.

La dose da 1 mg si ottiene rompendo in due metà una compressa da 2 mg.

Uso negli anziani e in pazienti con insufficienza renale:

Non vi sono alterazioni della farmacocinetica della doxazosina nei pazienti con insufficienza renale. Inoltre non c’è evidenza del fatto che la doxazosina aggravi una insufficienza renale preesistente.

Pertanto in genere si raccomanda la dose usuale. A causa della possibile ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, può essere necessario fare particolare attenzione all’inizio della terapia. La doxazosina non è dializzabile a causa del suo forte legame con le proteine.

Uso in pazienti con insufficienza epatica:

La dose deve essere aumentata con particolare cautela nei pazienti con insufficienza epatica. Non vi è esperienza clinica nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

Uso nei bambini:

La doxazosina non è raccomandata nei bambini al di sotto dei 12 anni a causa della mancanza di dati sull’efficacia.

04.3 Controindicazioni

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Doxazosina è controindicata in:

pazienti con ipersensibilità nota alle chinazoline (es. prazosina, terazosina, doxazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti

pazienti con storia di ipotensione ortostatica

pazienti con iperplasia prostatica benigna e concomitante congestione del tratto urinario superiore, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli vescicali

durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6)1

pazienti con ipotensione2

Doxazosina è controindicata in monoterapia nei pazienti con incontinenza urinaria da rigurgito o con anuria, con o senza insufficienza renale progressiva.

1Esclusivamente per l’indicazione di ipertensione

2Esclusivamente per l’indicazione di iperplasia prostatica benigna

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Inizio della terapia: In relazione alle proprietà alfa-bloccanti di doxazosina, nei pazienti può verificarsi ipotensione posturale manifestata con vertigini e debolezza, o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all’inizio della terapia. Pertanto, è prudente pratica medica monitorare la pressione arteriosa all’inizio della terapia per minimizzare il rischio di effetti posturali. A tali pazienti deve essere raccomandato di evitare le situazioni che potrebbero provocare infortunio in caso di capogiri o debolezza durante la fase iniziale del trattamento con doxazosina.

Uso in pazienti con patologie cardiache acute: Come con qualsiasi altro vasodilatatore anti- ipertensivo è prudente pratica medica usare cautela nel somministrare doxazosina a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute:

edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica

insufficienza cardiaca ad alta gittata

insufficienza ventricolare destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica

insufficienza ventricolare sinistra con ridotta pressione di riempimento

In pazienti con sofferenza cardiaca ischemica grave, una diminuzione troppo rapida o troppo marcata della pressione sanguigna può causare un peggioramento del disturbo anginoso.

Inoltre è necessaria cautela quando la doxazosina viene somministrata contemporaneamente con farmaci che possono influenzare il metabolismo epatico (ad es. la cimetidina).

Doxazosina Mylan Generics contiene lattosio. I pazienti con rari disturbi ereditari come l’intolleranza al galattosio, deficienza di Lapp-lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio, non devono prendere questo medicinale.

La doxazosina deve essere usata con cautela in pazienti con neuropatia diabetica autonomica.

Uso con inibitori della PDE-5: É necessario prestare particolare cautela quando doxazosina è somministrata in concomitanza con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (come sildenafil, tadalafil e vardenafil), poiché entrambi i farmaci hanno effetti vasodilatatori e ciò potrebbe causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con inibitori della fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti. Inoltre, si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5, rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall’assunzione di doxazosina. Non sono stati condotti studi con doxazosina in formulazioni a rilascio prolungato.

Uso in pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta: La ‘Intra-operative Floppy Iris Syndrome’ (IFIS, una variante della sindrome dell’iride a bandiera) è stata osservata durante interventi di chirurgia della cataratta in alcuni pazienti precedentemente trattati o in trattamento con tamsulosina. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poiché la comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l’intervento di cataratta, il chirurgo oftalmico prima di procedere con l’intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1 adrenergici.

Uso in pazienti con insufficienza epatica: Come con altri farmaci interamente metabolizzati dal fegato, doxazosina deve essere somministrata con particolare cautela ai pazienti con funzione epatica ridotta. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa, l’uso di doxazosina in questi pazienti non è raccomandato.

Uso nei bambini

La doxazosina non è raccomandata nei bambini al di sotto dei 12 anni a causa della mancanza di dati sull’efficacia e la sicurezza.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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La doxazosina aumenta l’effetto ipotensivo degli altri antipertensivi. L’effetto ipotensivo può essere maggiore se la doxazosina viene usata contemporaneamente a farmaci vasodilatatori e nitrati.

Rispetto agli altri antipertensivi, gli antireumatici non steroidei possono diminuire l’effetto ipotensivo della doxazosina.

I simpaticomimetici possono diminuire l’effetto ipotensivo della doxazosina; la doxazosina può inibire l’influenza di dopamina, efedrina, adrenalina, metaraminolo e fenilefrina sulla pressione sanguina e gli effetti sui vasi sanguigni.

La somministrazione concomitante di doxazosina con un inibitore PDE-5 può causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati condotti studi con doxazosina in formulazioni a rilascio prolungato.

La doxazosina può influenzare l’attività della renina plasmatica e la secrezione dell’acido vanilil- mandelico nelle urine. Questo deve essere tenuto presente nell’interpretazione dei dati di laboratorio.

La maggior parte (98%) della doxazosina plasmatica è legata alle proteine. Dati in vitro su plasma umano indicano che doxazosina non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.

L’esperienza clinica ha dimostrato che la somministrazione di doxazosina nelle formulazioni standard non comporta interazioni con diuretici tiazidici, furosemide, betabloccanti, FANS, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, agenti uricosurici e anticoagulanti. Tuttavia, non sono disponibili dati provenienti da studi di interazione farmacologica.

In uno studio clinico open-label, randomizzato, controllato con placebo condotto su 22 volontari maschi sani, la somministrazione di una dose singola di 1 mg/die di doxazosina il 1° giorno di un regime terapeutico della durata di quattro giorni con cimetidina per via orale (400 mg due volte al giorno) ha determinato un aumento del 10% dell’AUC media di doxazosina e nessuna alterazione statisticamente significativa della Cmax media e dell’emivita media di doxazosina. L’aumento del

10% della AUC media per doxazosina con cimetidina rimane nell’ambito della variazione inter- soggetto (27%) della AUC media di doxazosina con placebo.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Per l’indicazione di ipertensione:

Poiché non vi sono studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza, la sicurezza di doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita. Di conseguenza, durante la gravidanza, doxazosina deve essere usata solo se i potenziali benefici superino i rischi. Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni in esperimenti su animali, una ridotta sopravvivenza fetale è stata osservata negli animali a dosi estremamente elevate (vedere paragrafo 5.3).

Allattamento

Doxazosina è controindicata durante l’allattamento in quanto il farmaco si accumula nel latte prodotto da ratti femmina e non vi è alcuna informazione circa l’escrezione del farmaco nel latte di donne in allattamento. In alternativa, le madri devono interrompere l’allattamento quando il trattamento con doxazosina è necessario (vedere paragrafo 5.3).

Per l’indicazione iperplasia prostatica benigna: Questa sezione non è applicabile.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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La capacità di impegnarsi in attività come l’uso di macchinari o di guidare può essere compromessa, soprattutto all’inizio della terapia.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati derivano principalmente dalle proprietà farmacologiche del medicinale. Per la maggior parte gli effetti indesiderati sembrano essere transitori o sono stati tollerati durante il trattamento prolungato.

I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con Doxazosina Mylan Generics con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a <1/10), non comune (≥ 1/1.000 a <1/100), raro (≥ 1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000).

Infezioni ed infestazioni

Comune (> 1%): Infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario

Patologie del sistema emolinfopoietico

Molto raro (< 0.01%): leucopenia e trombocitopenia

Disturbi del sistema immunitario

Non comune (< 1%): reazione allergica al farmaco

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non comune (< 1%): ipopotassiemia, gotta, sete, aumento dell’appetito, anoressia, alterazione del gusto

Raro (< 0.1%): ipoglicemia

Disturbi psichiatrici

Comune (> 1%): eiaculazione ritardata, apatia

Non comune (< 1%): sogni ansiosi, amnesia, labilità emozionale, agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo

Patologie del sistema nervoso

Comune (> 1%): sonnolenza, vertigini, cefalea

Non comune (< 1%): tremori, rigidità muscolare, accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope

Raro (< 0.1%): parestesia, vertigine posizionale

Patologie dell’occhio

Comune (> 1%): disturbi dell’accomodazione

Non comune (< 1%): anormale lacrimazione, fotofobia

Raro (< 0.1%): congiuntivite

Molto raro (< 0.01%): visione offuscata

Non noto: Intraoperative floppy iris sindrome IRIS (vedere paragrafo 4.4)

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Comune (> 1%): vertigini

Non comune (< 1%): tinnito

Patologie cardiache

Comune (> 1%): edema, palpitazioni cardiache, tachicardia Non comune (< 1%): infarto del miocardio, angina pectoris Molto raro (< 0.01%): bradicardia, aritmia cardiaca

Patologie vascolari

Comune (> 1%): ipotensione, ipotensione posturale

Non comune (< 1%): ipotensione ortostatica, ischemia periferica

Raro (< 0.1%): disturbi cerebrovascolari

Molto raro (< 0.01%): vampate di calore

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Comune (> 1%): dispnea, congestione nasale, bronchite, tosse, rinite

Non comune (< 1%): epistassi, mal di gola Raro (< 0.1%): edema della laringe Molto raro (< 0.01%): broncospasmo

Patologie gastrointestinali

Comune (> 1%): dispepsia, dolore addominale, secchezza delle fauci, nausea Non comune (< 1%): stitichezza, flatulenza, vomito, gastroenterite, diarrea Raro (< 0.1%): mal di stomaco

Patologie epatobiliari

Non comune (< 1%): referti anormali della funzionalità epatica

Molto raro (< 0.01%): ittero, epatite, colestasi

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Comune (> 1%): prurito

Non comune (< 1%): eruzione cutanea

Molto raro (< 0.01%): orticaria, porpora, alopecia

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Comune (> 1%): mal di schiena, mialgia

Non comune (< 1%): artralgia

Raro (< 0.1%): crampi muscolari, debolezza muscolare

Patologie renali e urinarie

Comune (> 1%): cistite, incontinenza urinaria

Non comune (< 1%): disuria, minzione frequente, ematuria

Raro (< 0.1%): poliuria

Molto raro (< 0.01%): aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Non comune (< 1%): impotenza

Molto raro (< 0.01%): priapismo, ginecomastia

Non noto: eiaculazione retrograda

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune (> 1%): astenia, dolore toracico, sintomi simil-influenzali, edema periferico

Non comune (< 1%): edema generalizzato o al volto, rossore al volto, brividi, febbre, pallore, dolore

Raro (< 0.1%): diminuzione della temperatura corporea negli anziani

Molto raro (< 0.01%): affaticamento, malessere

Esami diagnostici

Non comune (< 1%): aumento di peso

In alcuni casi

Aumento dei livelli dell’azoto e della creatinina nel sangue, diminuzione degli eritrociti. All’inizio del trattamento possono verificarsi ipotensione ortostatica en rari casi – sincope, particolarmente a dosi elevate. Questi eventi possono comparire anche quando il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione.

04.9 Sovradosaggio

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Se il sovradosaggio dovesse provocare ipotensione, il paziente deve essere immediatamente posto in posizione supina, con la testa in giù. Nei singoli casi possono essere adottate altre misure di supporto, se ritenute appropriate. Se questa misura è inadeguata, lo shock deve prima essere trattato con espansori di volume. Se necessario, deve essere utilizzato un agente vasopressore. La funzione

renale deve essere monitorata e sostenuta, se necessario. Poiché la doxazosina è altamente legata alle proteine plasmatiche, la dialisi non è indicata.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Codice ATC:

C02CA04 (antipertensivi, antagonisti dei recettori alfa adrenergici) G04CA (urologici, antagonisti dei recettori alfa adrenergici)

La doxazosina è un antagonista selettivo e competitivo dei recettori alfa-1-adrenergici postsinaptici.

La somministrazione di doxazosina causa una significativa riduzione della pressione arteriosa dovuta alla diminuzione delle resistenze vascolari periferiche. La somministrazione una volta al giorno causa una riduzione clinicamente significativa della pressione del sangue che continua per 24 ore. Dopo la somministrazione, compare una graduale riduzione della pressione sanguigna; all’inizio del trattamento possono comparire effetti ortostatici. La maggior riduzione della pressione arteriosa si ottiene circa da 2 a 6 ore dopo la somministrazione.

Durante il trattamento con doxazosina in pazienti ipertesi, la pressione sanguigna sarà uguale in posizione distesa ed eretta. Durante il trattamento con doxazosina, è stata riportata una regressione dell’ipertrofia del ventricolo sinistro.

Contrariamente a quanto si verifica con i bloccanti non selettivi dei recettori alfa-adrenergici, non è stata osservata tolleranza durante il trattamento a lungo termine con doxazosina. Aumenti dell’attività della renina plasmatica e tachicardia sono stati osservati solo raramente durante il trattamento prolungato.

Studi clinici hanno dimostrato che la doxazosina causa una piccola diminuzione nelle concentrazioni plasmatiche di trigliceridi, colesterolo totale e frazione LDL. E’ stato osservato un piccolo aumento del rapporto HDL/colesterolo totale (circa il 4-13% del valore iniziale). La rilevanza clinica di questi risultati deve essere stabilita. La doxazosina aumenta la sensibilità all’insulina nei pazienti con alterato metabolismo dei glucidi.

La somministrazione di doxazosina a pazienti con IPB sintomatica porta ad un miglioramento dei disturbi urodinamici. Studi clinici hanno mostrato che questo effetto è imputabile al blocco selettivo

dei recettori alfa adrenergici nei muscoli lisci nel collo della vescica, nella vescica, nella capsula della prostata e nell’uretra.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Dopo somministrazione orale, la doxazosina viene ben assorbita. I livelli plasmatici massimi sono raggiunti dopo 2 ore, e la biodisponibilità assoluta è di circa il 63%. La doxazosina è altamente legata alle proteine plasmatiche (circa il 98%). L’eliminazione plasmatica avviene in due fasi.

L’emivita terminale è di 16-30 ore, rendendo cosi il farmaco adatto ad una sola somministrazione al giorno. La doxazosina è prevalentemente metabolizzata dal fegato e viene principalmente escreta con le feci (63-65%); meno del 5% della dose viene escreta in forma di doxazosina immodificata.

La 6-idrossi-doxazosina è un forte e selettivo inibitore dei recettori alfa-adrenergici e, nell’uomo, il 5% della dose orale viene metabolizzata in questa sostanza. Ciò pertanto contribuisce in piccola parte all’effetto ipotensivo della doxazosina.

Studi di farmacocinetica negli anziani e in pazienti con insufficienza renale non hanno mostrato differenze farmacocinetiche significative rispetto a pazienti con funzione renale normale. Vi sono solo limitati dati riguardo all’uso di doxazosina in pazienti con insufficienza epatica e relativi agli effetti di farmaci noti per influenzare il metabolismo epatico (ad es. cimetidina). In uno studio clinico in 12 pazienti con insufficienza epatica lieve, la somministrazione orale di una dose unica di doxazosina ha portato ad un aumento dell’area sotto la curva concentrazione-tempo (AUC) del 43% e a una diminuzione della clearance del 40%.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici basati su studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale carcinogenico e la tossicità nella riproduzione non evidenziano particolari rischi per l’uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cellulosa microcristallina, lattosio anidro, sodio amido glicolato (tipo A), magnesio stearato, sodio laurilsolfato e silice colloidale anidra.

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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5 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in PVC-PVDC/Alluminio, 2 x 10 compresse.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Mylan S.p.A., Via Vittor Pisani 20, 20124, Milano, Italia

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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4 mg COMPRESSE 20 COMPRESSE in blister PVC/PVDC/AL AIC n. 037829025/M

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Luglio 2007

10.0 Data di revisione del testo

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Gennaio 2013