Agradil: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Agradil (Veralipride): sicurezza e modo d’azione

Agradil (Veralipride) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento delle vampate di calore nella sindrome menopausale.

Agradil: come funziona?

Ma come funziona Agradil? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Agradil

Categoria farmacoterapeutica: Psicolettici antipsicotici: benzamidi – Codice ATC: N05AL06

La veralipride, appartenente al gruppo delle orto-veratramidi, esercita un antagonismo di tipo selettivo a livello dei recettori D2 ipotalamici ed esplica, a basse dosi, una potente azione antidopaminergica a livello dei centri ipotalamici della termoregolazione o grazie al blocco selettivo degli autorecettori dopaminergici un’efficace azione antidepressiva.

La sua attività farmacobiologica si esplica:

a livello delle gonadi femminili, con azione antigonadotropa;

a livello del SNC, con azione antidopaminergica;

a livello dell’ipofisi, con azione antigonadotropa (inibizione della formazione delle cellule “da castrazione”, diminuzione del 50% dell’ipertrofia dell’ovaio residuo nella emicastrazione).

La veralipride è totalmente sprovvista di azione estrogena sperimentale, esplica una sensibile azione prolattinogena e non modifica le cellule somatotrope.

La veralipride non influenza significativamente il livello ematico di FSH, LH, estrone, estradiolo.


Agradil: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Agradil, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Agradil

La veralipride è bene assorbita per via orale; la biodisponibilità delle capsule è in media dell’80%.

La concentrazione plasmatica massima viene ottenuta circa 2,5 ore dopo la somministrazione.

La sua metabolizzazione è scarsa, come documenta la formazione di metaboliti in piccolissima quantità; la sua eliminazione avviene attraverso le urine e le feci.

L’emivita di eliminazione è di 4 ore; la clearance totale della veralipride è pari a 775 ml/minuto, essendo la clearance renale in media di 250 ml/minuto.


Agradil: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Agradil agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Agradil è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Agradil: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità acuta condotti nel ratto e nel topo, con somministrazione per via orale e intraperitoneale, hanno evidenziato valori della DL50 elevati per entrambe le specie (DL50 nel topo: per os= 3300 mg/Kg, i.p. = 375 mg/Kg, DL50 nel ratto: per os = 5200 mg/Kg, i.p. = 520 mg/Kg).

Gli studi di tossicità a medio e lungo termine, condotti sia nel ratto (fino a dosi di 1250 mg/kg/die e 500-800 mg/kg/die rispettivamente) che nel cane (già a dosi di 180-200 mg/kg), hanno evidenziato la comparsa di fenomeni di intossicazione a dosi >200 mg/kg/die nel cane. Nel ratto tali effetti si sono evidenziati a dosi almeno 5 volte maggiori.

Prove di teratogenicità e mutagenicità, condotte da ricercatori diversi nel topo, nel ratto e nel coniglio, hanno dimostrato l’assenza di interferenze negative. Inoltre non sono stati evidenziati elementi che facciano ritenere che il farmaco possieda potenziale carcinogenetico nella specie umana, alle posologie utilizzate in terapia.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Agradil: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Agradil

Agradil: interazioni

Associazioni controindicate:

Levodopa e agonisti dopaminergici: antagonismo reciproco degli effetti tra agonisti della dopamina e neurolettici.

Neurolettici antipsicotici.

Neurolettici antiemetici.

Aumento degli effetti indesiderati neurologici e psicologici.

Associazioni non raccomandate:

È norma prudenziale evitare l’associazione con farmaci che inducono iperprolattinemia.

– Alcol: l’alcol potenzia gli effetti sedativi di veralipride. Bevande alcoliche e farmaci contenenti alcol non sono raccomandati.

Associazioni da considerare con attenzione:

Farmaci depressori del SNC, quali derivati della morfina, antistaminici H1 sedanti, barbiturici, benzodiazepine, sedativi antidepressivi e ansiolitici, clonidina e derivati: aumento dell’effetto sedativo della veralipride.


Agradil: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Agradil: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché il farmaco può indurre sedazione e sonnolenza, i pazienti sotto trattamento devono essere avvertiti affinché evitino di condurre autoveicoli e di attendere ad operazioni richiedenti integrità del grado di vigilanza, per la loro possibile pericolosità.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco