Atinorm: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Atinorm (Atenololo + Indapamide): sicurezza e modo d’azione

Atinorm (Atenololo + Indapamide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’ipertensione arteriosa.

Atinorm: come funziona?

Ma come funziona Atinorm? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Atinorm

ATINORM è una specialità antiipertensiva costituita dalla associazione Atenololo-Indapamide.

L’Atenololo è un beta-bloccante dotato di cardioselettività (azione specifica sui b1 recettori).

Esso è privo di attività simpaticomimetica intrinseca e non attraversa, se non in minima quota, la barriera emato-encefalica.

L’Indapamide è un derivato sulfamidico non tiazidico, esso svolge la sua attività farmacologica attraverso un doppio meccanismo d’azione: determina una contrazione del volume plasmatico in seguito ad inibizione del riassorbimento del sodio a livello dell’epitelio tubulare distale e riduce le resistenze periferiche normalizzando la iperattività vasale attraverso una azione diretta, probabilmente in seguito a riduzione degli scambi ionici attraverso la membrana delle pareti vascolari. Una nuova teoria propone che l’attività vasale e ipotensiva sia dovuta alla stimolazione della sintesi delle prostaglandine PGE2.

Numerosi studi hanno recentemente dimostrato che, anche in terapia a lungo termine, al dosaggio raccomandato, l’Indapamide non presenta effetti negativi nè sul metabolismo lipidico (non influenzando significativamente i livelli di trigliceridi, LDL o il rapporto LDL/HDL), nè sul metabolismo glucidico.

Il farmaco non modifica di solito la gittata nè la frequenza cardiaca e non riduce in maniera significativa il flusso ematico renale e la filtrazione glomerulare.


Atinorm: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Atinorm, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Atinorm

Le caratteristiche farmacocinetiche di Atenololo e Indapamide garantiscono un effetto antiipertensivo della durata di 24 ore.

L’Atenololo viene rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale; il picco ematico si verifica dopo 2-4 ore, il tempo di emivita è di 6-9 ore.

Esso è caratterizzato da scarsa metabolizzazione epatica (assenza di first pass effect) che comporta tassi ematici prevedibili e con trascurabili variazioni individuali. L’eliminazione avviene per via renale in gran parte come sostanza immodificata.

Anche l’Indapamide è rapidamente e totalmente assorbita dal tratto digestivo.

Il picco ematico è raggiunto nell’uomo entro le prime 2 ore, l’emivita è di 18 ore. La sua distribuzione avviene nella totalità dell’organismo.

L’Indapamide è escreto per via urinaria per circa il 60%.

La percentuale di legame alle proteine è del 79%.

Studi condotti nell’uomo hanno evidenziato che la somministrazione contemporanea dei due farmaci non provoca interazioni farmacocinetiche tra i 2 componenti.


Atinorm: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Atinorm agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Atinorm è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Atinorm: dati sulla sicurezza

Studi di tossicità acuta subacuta e cronica hanno dimostrato che l’associazione Atenololo + Indapamide somministrata nei più comuni animali di laboratorio per via orale, anche a dosi elevate, non ha provocato effetti tossici sistemici.

Tossicità acuta: DL50 : Mus musculus p.o. = 3456 mg/Kg; ratto p.o. = 3852 mg/Kg; cane p.o. > 3000 mg/Kg; Mus musculus i.p. = 392 mg/Kg; ratto i.p. = 436 mg/Kg.

La somministrazione di ATINORM non ha rilevato nessun effetto mutageno, teratogeno ed embriotossico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Atinorm: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Atinorm

Atinorm: interazioni

ATINORM, come tutti i farmaci contenenti beta-bloccanti, non dovrà essere associato a verapamile. E’ necessario che trascorra un ragionevole periodo di tempo dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l’altra terapia.

Se ATINORM e clonidina vengono somministrati contemporaneamente, la somministrazione di clonidina non deve essere interrotta se non parecchi giorni dopo la sospensione di ATINORM.

Per la presenza dell’Indapamide, ATINORM non andrà associato a sali di litio o a diuretici potassio-disperdenti.

Cautela richiede l’impiego di ATINORM nei soggetti in terapia digitalica, cortisonica ovvero in quelli che assumono cronicamente lassativi.


Atinorm: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Atinorm: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il farmaco non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco