Fentalim: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile (Alfentanil Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile (Alfentanil Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

ALFENTANIL PIRAMAL è indicato per l’impiego negli adulti:

nell’induzione dell’anestesia generale

come narcotico nell’anestesia generale e come adiuvante in quella loco regionale.

Per la sua azione rapida e di breve durata, ALFENTANIL PIRAMAL è particolarmente indicato come analgesico narcotico per interventi di breve durata e per pazienti ambulatoriali, ma anche come adiuvante analgesico negli interventi di media e lunga durata, dal momento che le fasi dell’intervento a maggior contenuto algico possono essere facilmente superate da piccole dosi addizionali di ALFENTANIL PIRAMAL o adattando la sua velocità di infusione.

ALFENTANIL PIRAMAL è indicato per l’impiego nei neonati, lattanti e bambini:

come oppioide in associazione con un ipnotico per indurre anestesia.

come analgesico narcotico in associazione con l’anestesia generale e per gli interventi

chirurgici di breve e lunga durata.

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: come funziona?

Ma come funziona Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile

Categoria Farmacoterapeutica: anestetico oppioide Codice ATC: N01AH02

Alfentanil è un potente analgesico oppioide di azione rapida e di breve durata, chimicamente correlato al fentanil. Dopo somministrazione endovenosa di alfentanil l’azione inizia quasi istantaneamente; il tempo di insorgenza dell’azione è solo un quarto di quello di una dose equianalgesica di fentanil. Il massimo effetto analgesico e depressivo del centro del respiro interviene entro 1 – 2 minuti (30 minuti con la morfina).

La durata d’azione di alfentanil è solo un terzo di quella di una dose equianalgesica di fentanil ed è chiaramente dose-dipendente. Per un’analgesia che duri più a lungo di 60 minuti è preferibile un’infusione. L’effetto depressivo sul tasso respiratorio e la ventilazione alveolare sono meno duraturi rispetto a fentanil; in molti casi la durata dell’analgesia eccede quella della depressione respiratoria. La durata ed il grado della depressione tendono ad essere correlati alla dose.

Alte dosi (> 120 ?g/ kg) di alfentanil inducono sonno e possono essere usate per l’induzione dell’anestesia. L’induzione non presenta difficoltà, è indolore e priva di risposte di stress cardiovascolare ed ormonale all’intubazione.

Alfentanil ha un margine di sicurezza molto ampio. Nei ratti il rapporto DL 50/DE50 per il più basso livello di analgesia per alfentanil è 1080 contro valori di 4.6, 69.5 e 277 per petidina, morfina e fentanil rispettivamente.

In comune con altri analgesici oppiacei, in dipendenza della dose e della velocità di somministrazione, alfentanil può causare rigidità muscolare, euforia, miosi e bradicardia.

Con dosi fino a 200 ?g/kg alfentanil non provoca un aumento significativo nei livelli

dell’istamina né evidenza clinica del rilascio della stessa.

Il recupero dopo somministrazione di alfentanil è rapido e senza difficoltà con una bassa incidenza di nausea e vomito nel periodo postoperatorio.

Tutte le azioni di alfentanil regrediscono immediatamente e completamente con l’impiego di un antagonista specifico come il naloxone.


Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile

Alfentanil è un oppioide sintetico con effetti ?-agonisti, usato solo per via endovenosa.

Distribuzione

Le emivite di distribuzione sequenziali di alfentanil sono di 0,4-2,2 minuti e 8-32 minuti.

Il basso grado di ionizzazione (11% ad un pH =7,4) contribuisce ad una rapida ma limitata distribuzione tissutale. I volumi di distribuzione riportati sono 1,27-4,81 l (volume di distribuzione del compartimento centrale) e 12,1-98,2 l (volume di distribuzione allo stato stazionario). Il legame alle proteine plasmatiche di alfentanil è di circa il 92%.

Metabolismo

Alfentanil è metabolizzato soprattutto nel fegato. Solo l’1% di alfentanil immodificato si ritrova nelle urine.

I metaboliti sono inattivi ed il 70-80% di essi viene eliminato con le urine.

Eliminazione

Alfentanil viene eliminato rapidamente dopo somministrazione endovenosa. Le emivite di eliminazione terminali sono di 83-223 minuti.

La clearance plasmatica nei soggetti giovani ha un valore medio di 356ml/min, e diminuisce con l’età.

Solo l’1% di alfentanil immodificato si ritrova nelle urine.

Una volta raggiunto lo stato di equilibrio dopo infusione, l’emivita di eliminazione resta inalterata.

Quando la somministrazione viene interrotta, il paziente si sveglia rapidamente senza effetti narcotici.

Popolazioni speciali

Uso pediatrico

I dati nei bambini sono limitati. I parametri farmacocinetici sono riportati nella tabella di seguito:

Parametri Farmacocinetici in Pazienti Pediatrici
t1/2? (hr) CL
(mL/kg/mi n)
Vdss (L/kg)
Neonati pretermine (0-27 giorni)
Età gestazionale: 25-40
settimane;
n= 68

0.7-8.8 0.9-8.4 0.3-1.2
Neonati a termine (0-27 giorni) Età gestazionale: 35-41
settimane;
n= 18

4.1-5.5 1.7-3.2 0.5-0.8
Lattanti e Bambini piccoli

28 giorni – 23 mesi;
n= 34

0.9-1.2 7.7-13.1 0.4-1.1
Bambini
2-11 anni;
n= 32

0.7-1.3 4.7-10.2 0.2-1.0
Adolescenti
12-14 anni;
n= 3

1.1-1.9 5.5-7.4 0.3-0.6

Note: Dati per neonati, lattanti, e bambini vengono riportati come range di valori medi.

CL = clearance, Vdss = volume di distribuzione allo stato stazionario, t1/2? = emivita nella fase di eliminazione.

Il legame alle proteine plasmatiche è del 75% nei neonati e aumenta all’85% nei bambini.

Uso in pazienti con problemi epatici

Dopo somministrazione di una singola dose endovena da 50 ?g/kg, l’emivita terminale nei pazienti con cirrosi epatica è significativamente più elevata che nei pazienti normali. Il volume di distribuzione rimane inalterato.

La frazione libera di alfentanil aumenta fino al 18.5% nei pazienti con cirrosi rispetto all’11,5% dei pazienti sani.

L’aumento della frazione libera insieme con una riduzione della clearance da 3,06 ml/min/kg nei pazienti sani a 1.60 ml/min/kg in pazienti affetti da cirrosi si traduce in un effetto prolungato e più pronunciato di alfentanil (vedere paragrafo 4.4).

Uso in pazienti con problemi renali

Il volume di distribuzione e la clearance della frazione libera è simile in pazienti sani e in pazienti con problemi renali.

La frazione libera di alfentanil in pazienti con insufficienza renale aumenta a 12.4- 19% rispetto al 10.3-11% dei pazienti sani. Questo può risultare in un aumento dell’effetto clinico di alfentanil (vedere paragrafo 4.4)


Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: dati sulla sicurezza

Gli effetti osservati negli studi preclinici sono stati registrati solo a seguito dell’esposizione a dosaggi considerati sufficientemente oltre l’esposizione massima per gli esseri umani, così da indicare una loro scarsa rilevanza nell’uso clinico.

ALFENTANIL PIRAMAL è stato testato in una batteria di studi preclinici di sicurezza che includono: tossicità per dose singola dopo somministrazione di un bolo endovenoso (in topi, ratti, cavie, cani); tossicità per dosi ripetute fino ad 1 mese nei cani e nei ratti. La tossicità è stata anche valutata in studi di riproduzione, dopo somministrazione endovenosa, che testavano la fertilità e la performance riproduttiva in generale nei ratti, la teratogenicità e la embriotossicità in ratti e conigli, la riproduzione nelle fasi perinatali e postnatali nei ratti.

La mutagenicità è stata valutata in studi sia in vitro sia in vivo di mutazione genetica nella Salmonella typhimurium oltreché in studi in vivo con test del micronucleo nel ratto per valutare le aberrazioni delle strutture cromosomiche e col dominant lethal test nei topi maschi e femmine.

Sono stati condotti anche studi speciali per valutare la somministrazione intra- arteriosa, il rilascio di istamina e l’emolisi.

I risultati degli studi di tossicità per dose singola e ripetuta, gli studi sulla riproduzione, la mutagenicità e gli studi speciali mostrano che ALFENTANIL PIRAMAL è ben tollerato e ha un ampio margine di sicurezza in relazione ai valori di DE50 nell’animale ed ai vari regimi posologici prospettati per l’impiego clinico.

Gli effetti tossici e letali osservati in questi modelli animali essenzialmente sono stati o dovuti alle alte, tossiche, dosi di farmaco somministrato, superiori (da 2.6 a 83 volte) al range terapeutico proposto per la clinica o si sono rivelati secondari all’eccessiva attività farmacologica di questo farmaco.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: interazioni

Il metabolismo degli oppiodi può essere inibito dagli IMAO. Di conseguenza gli effetti dell’alfentanil, compresa la depressione respiratoria, possono risultare più intensi o prolungati. Pertanto, la somministrazione di IMAO dovrebbe essere sospesa circa 2 settimane prima dell’impiego di ALFENTANIL PIRAMAL.

Medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati: l’uso concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto

additivo depressivo sul SNC. La dose e la durata dell’uso concomitante deve essere limitata (vedere sezìone 4.4).

Farmaci che modificano l’effetto di alfentanil

Farmaci quali barbiturici, benzodiazepine, neurolettici, ipnotici ed anestetici gassosi alogenati ed altre sostanze che possono deprimere non selettivamente il SNC (ad es. l’alcool), possono aumentare l’effetto deprimente degli oppioidi sul centro del respiro. Nel caso in cui i pazienti abbiano assunto questi farmaci, la dose di ALFENTANIL PIRAMAL dovrà essere minore di quella utilizzata abitualmente. Nello stesso modo, in seguito alla somministrazione di ALFENTANIL PIRAMAL, dovrà essere ridotto il dosaggio degli altri farmaci deprimenti il SNC, eventualmente in uso.

Viene solitamente raccomandato di interrompere la somministrazione di inibitori delle MAO due settimane prima di ogni procedura chirurgica o anestetica.

Effetto di alfentanil sul metabolismo di altri farmaci

In combinazione con ALFENTANIL PIRAMAL, la concentrazione plasmatica di propofol è del 17% più elevata che in assenza di ALFENTANIL PIRAMAL. L’uso concomitante di alfentanil e propofol può richiedere dosi più basse di ALFENTANIL PIRAMAL.


Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Fentalim 0,5 mg/ml soluzione iniettabile: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I Dopo somministrazione di ALFENTANIL PIRAMAL si richiede un opportuno intervallo di tempo prima di mettersi alla guida dell’auto o usare macchinari complessi.

Pur nell’ambito di un’ampia variabilità individuale, il paziente dovrebbe attendere 3-6 ore dopo dosaggi di 1-3 ml e di 12-24 ore dopo dosaggi superiori o infusione continua, prima di mettersi alla guida dell’auto o usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco