Flucomicin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Flucomicin (Fluconazolo): sicurezza e modo d’azione

Flucomicin (Fluconazolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Il fluconazolo è indicato:

Per il trattamento di candidosi vaginale acuta e ricorrente quando una terapia sistemica viene considerata appropriata.

Per il trattamento di candidosi orofaringea anche nei casi di disturbi immunitari causati da tumori maligni o sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).

Per il trattamento di candidosi esofagea anche in pazienti affetti da disturbi immunitari come i pazienti affetti da Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).

Per il trattamento di candidosi sistemiche profonde.

Come trattamento profilattico contro le infezioni da Candida in pazienti affetti da neutropenia a seguito di trapianti di midollo o conseguente a chemioterapia citotossica o radioterapia.

Per prevenire la ricorrenza di candidosi orofaringea in pazienti affetti da AIDS.

Meningite criptococcica, ad esempio in pazienti affetti da AIDS, in pazienti sottoposti a trapianti o che presentano altre cause di immunosoppressione ed in ospiti normali.

Trattamento di mantenimento per la prevenzione di ricadute della meningite criptococcica in pazienti affetti da AIDS.

Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali a livello locale come ad esempio le raccomandazioni nazionali per lfuso e la prescrizione degli agenti antimicotici.

Flucomicin: come funziona?

Ma come funziona Flucomicin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Flucomicin

Categoria farmacoterapeutica

Antimicotico per uso sistemico, derivati triazolici

Codice ATC: J02AC01

Meccanismo di azione

Fluconazolo a dosi di 50 mg al giomo somministrati fino a 28 giorni hanno mostrato di non avere effetti sulle concentrazioni plasmatiche del testosterone nei maschi o sulle concentrazioni di steroidi nelle femmine fertili. Il fluconazolo in dosi di 200-400 mg al giomo non ha effetti clinici significativi sui livello di steroidi endogeni o sulla somministrazione di ACTH in volontari maschi sani.

Meccanismo di resistenza

A seconda della specie di lievito interessata, il principale meccanismo di resistenza al fluconazolo, in comune con altri agenti azolici antimicotici, si esplica compromettendo l’accumulo del farmaco nella cellula attraverso:

i) Alterazione della composizione aminoacida del lanosterolo 14α-demetilase

ii) Incremento dell’effusione del farmaco

iii) Alterazione delle vie biosintetiche dell’ergosterolo

Nella Candida albicans, si ritiene che il blocco delle vie biosintetiche dell’ergosterolo derivi dal blocco dello sterolo C5,6-desaturasi che viene codificato dal gene ERG3. Nelle specie più resistenti, Candida glabrata, la via predominante non è stata completamente spiegata, ma si ritiene che derivi dalla regolazione verso l’alto dei geni CDR (CDR1, CDR2 e MMDR1) responsabile per l’effusione del farmaco dalle cellule. Pertanto la resistenza al fluconazolo conferisce solitamente resistenza ad altri agenti antimicotici azolici. Nel caso del Cryptococcus neoformans, gli studi hanno dimostrato che in queste specie esiste un meccanismo di resistenza basato sullo stesso principio e queste possono essere pregiudicate da una precedente esposizione agli agenti antimicotici azolici.

Si raccomanda di valutare sempre attentamente i benefici della dose proposta contro il rischio di uno sviluppo di resistenza, sia con il fluconazolo che con qualsiasi altro chemioterapico antimicrobico.

Predisposizione antimicotica

[Fonte: Pfaller et al, 2006: ARTEMIS DISK Global Antifungal Surveillance Study.

Messer et al, 2006: SENTRY Antimicrobial Surveillance Program (2003)

Rex JH, 2000: IDSA Practice Guidelines for the Treatment od Candidasis]

Lo spettro antimicotico del fluconazolo comprende un numero di patogeni inclusi la Candida Albicans, e specie non-Candida Albicans, specie di criptococci e altri dermatofiti.

La prevalenza della resistenza acquisita per alcune specie può variare geograficamente e con il tempo, pertanto è preferible ottenere informazioni sugli schemi di resistenza locale, in particolare alla luce di un trattamento adeguato delle infezioni gravi.

Livelli soglia interpretativi per le specie di Candida:

Classificazione MIC (mcg /ml) Specie Fonte
Sensibile (S) NMT 8 C. albicansC. parapsilosisC. lusitaniaeC. kefyrC. DubliniensisC. pelliculosa Pfaller MA et al, 2006 Messer SA et al, 2006 Rex JH, 2000
La predisposizione dipende dalla dose (S-DD) 16-32 C. glabrata (circa 17% R)C. guillermondii (circa 10% R)C. famata (circa 12% R)C. tropicalis (circa 4% R) Pfaller MA et al, 2006 Messer SA et al, 2006 Rex JH, 2000
Resistente (R) Maggiore di 32 C. kruseiC. rugosaC. inconspicuaC. norvegensisC. lipolyticaC. zeylanoides Pfaller MA et al, 2006 Messer SA et al, 2006 Rex JH, 2000

Vi sono segnalazioni di resistenze isolate di Candida albicans provenienti da pazienti affetti da AIDS sottoposti a trattamenti a lungo termine di fluconazolo.

Il Cryptococcus neoformans è prevalentemente sensibile al fluconazolo. Ceppi con un valore MIC maggiore di 32 mcg /ml sono considerati resistenti.

Le infezioni causate da specie di: Aspergillus, Zygomycetes, inclusi Mucor e Rhizopus, Microsporum e Trichophyton non devono essere trattate con fluconazolo poiché il fluconazolo ha poca o nulla attività contro questi funghi.

Vi sono indicazioni che riportano come per una porzione dei pazienti trattati con fluconazolo per la meningite criptococcica, la risposta micologica sia stata più lenta che nel caso di un trattamento con amfotericina B in concomitanza con flucitosina. Queste indicazioni devono essere tenute a mente al momento della scelta terapeutica per la meningite criptocicca grave.


Flucomicin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Flucomicin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Flucomicin

Assorbimento

Le proprietà farmacocinetiche del fluconazolo sono simili sia che si scelga la via di sommistrazione endovenosa che quella orale. Il fluconazolo è assorbito bene per via orale, mostrando livelli di concentrazione plasmatica (e di biodisponibilità) superiori al 90% di quelli ottenuti a seguito di somministrazione endovenosa. Lfassunzione orale non è pregiudicata dalla contemporanea assunzione di cibo. I picchi della concentrazione plasmatica avvengono tra 0,5 e 1,5 ore dopo lfassunzione a stomaco vuoto. Dopo ripetute dosi di 50 mg, 100 mg, 200 mg, 300 mg e 400 mg i picchi dei livelli sierici raggiunti sono rispettivamente: 2,2 mcg/ml, 4,8 mcg/ml, 10,1 mcg/ml, 16,0 mcg/ml e 18,9 mcg/ml.

Distribuzione

L’emivita media di eliminazione plasmatica è di circa 30 ore. Livelli di stato stazionario pari al 90% sono raggiunti in 4-5 giorni mediante una dose a rilascio prolungato una volta al giomo. Le concentrazioni plasmatiche sono proporzionali alla dose e il volume della distribuzione risulta molto simile al fluido corporeo totale. Il legame delle proteine plasmatiche è relativamente basso (12%). Quando, il primo giomo di trattamento, viene somministrata una dose doppia di carico, il 90% dei livelli sanguigni allo stato stazionario viene raggiunto già al secondo giomo di trattamento.

Il fluconazolo ha mostrato una buona penetrazione in tutti i tessuti e fluidi corporei studiati. I livelli di fluconazolo nella saliva e nell’espettorato corrispondono ai livelli plasmatici. In pazienti affetti da meningite criptococcica i livelli di fluconazolo nei liquidi corporei sono pari all’80% dei corrispondenti livelli plasmatici.

Concentrazioni più elevate di fluconazolo, ben al di sopra delle concentrazioni sieriche, vengono raggiunte in: cute, strato corneo, epidermide-derma e nel sudore eccrino. Il fluconazolo si accumula nello strato corneo. Con una dose giornaliera di 50 mg la concentrazione di fluconazolo è risultata di 73 mcg/g dopo 12 giorni ed era ancora pari a 5,8 mcg/g 7 giorni dopo la fine della cura. Per una dose di 150 mg a settimana, la concentrazione di fluconazolo nello strato corneo è risultata pari a 23,4 mcg/g il settimo giomo ed era ancora pari a 7,1 mcg/g 7 giorni dopo la somministrazione della seconda dose.

Metabolismo

Il fluconazolo è metabolizzato in stretta misura. Solo l’11% della dose radioattiva viene escreta modificata nelle urine.

Eliminazione

La via principale di eliminazione sono i reni. Circa l’80% della dose somministrata appare in forma inalterata nelle urine. L’eliminazione del fluconazolo è proporzionale alla clearance della creatinina. La durata dell’emivita è di circa 30 ore. Nei pazienti pediatrici la durata dell’emivita è compresa fra 15,2 e 17,6 ore. La lunga emivita di eliminazione plasmatica fornisce le basi per una terapia monodose per la cura della candidosi vaginale e per un dosaggio pari ad una dose al giomo per tutte le altre indicazioni.

Farmacocinetica nei bambini

L’emivita di eliminazione plasmatica del fluconazolo nei bambini (successivamente alla fase neonatale) è compresa fra 15,2 e 17,6 ore e il volume di distribuzione è di circa 1 l/kg. All’inizio dellfadolescenza questi valori divengono confrontabili con quelli degli adulti. Contrariamente, i bambini prematuri hanno una emivita di eliminazione plasmatica del fluconazolo più lunga (circa 70 ore) e un maggiore volume di distribuzione (1,2-2,3 l/kg) se confrontati con i bambini nati al termine del periodo di gestazione. Durante le prime settimane dopo il parto e durante il periodo neonatale la clearance plasmatica del fluconazolo è aumentata (mentre l’emivita di eliminazione plasmatica è diminuita).


Flucomicin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Flucomicin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Flucomicin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Flucomicin: dati sulla sicurezza

I dati preclinici provenienti da studi convenzionali su dosi ripetute/tossicità generale, genotossicità o cancerogenicità non indicano nessun pericolo particolare per l’uomo che non sia stato già considerato nelle altre sezioni del RCP.

Negli studi di tossicità riproduttiva nel ratto è stata segnalata una aumentata incidenza di idronefrosi e una estensione del bacinetto renale ed è aumentata la letalità embrionale. È stato notato inoltre un aumento nelle variazioni anatomiche e una ritardata ossificazione oltre a parto prolungato e distocia. Negli studi di tossicità riproduttiva sui conigli sono stati riportati casi di aborto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Flucomicin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Flucomicin

Flucomicin: interazioni

Le seguenti combinazioni sono controindicate

Le overdosi di astemizolo hanno causato un prolungato intervallo QT, aritmia ventricolare grave, torsione di punta e arresto cardiaco. La somministrazione concomitante di astemizolo e fluconazolo è controindicata a causa del rischio di gravi effetti cardiaci potenzialmente fatali.

Sono stati riportati effetti cardiovascolari, tra cui torsione di punta, in pazienti trattati con fluconazolo in associazione con cisapride. In uno studio controllato in cui venivano somministrati 200 mg di fluconazolo una volta al giomo in associazione con 20 mg di cisapride quattro volte al giomo, si sono riscontrati aumenti significativi dei livelli plasmatici della cisapride ed un prolungamento dell’intervallo QTc. Il trattamento concomitante con cisapride e fluconazolo è pertanto controindicato (vedi sez. 4.3: Controindicazioni).

Si sono verificate gravi aritmie cardiache, subordinate ad un prolungato intervallo QTc, in pazienti trattati con farmaci antimicotici quali composti triazolici e terfenadina. Il trattamento concomitante con 200 mg di fluconazolo al giomo non ha mostrato prolungamenti dellfintervallo QTc. Con dosi di 400 mg e 800 mg di fluconazolo al giomo, la concentrazione plasmatica della terfenadina è aumentata in maniera significativa. Il trattamento concomitante con dosi di fluconazolo pari a 400 mg o maggiori è controindicato. In caso di trattamento concomitante con dosi di fluconazolo inferiori a 400 mg al giomo, la terapia deve essere attentamente controllata.

Effetti di altri farmaci sul fluconazolo

Idroclorotiazide:

La concentrazione plasmatica del fluconazolo è aumentata del 40% a seguito della concomitante somministrazione di idroclorotiazide in volontari sani. Un aumento di tali dimensioni non rende necessario un aggiustamento della dose del fluconazolo in capsule in pazienti sottoposti a trattamento con diuretici, tuttavia è bene che il medico prescrittore sia consapevole di questa circostanza.

Il trattamento concomitante con fluconazolo (200 mg) e rifampicina (600 mg/giomo) ha ridotto l’AUC del fluconazolo del 23% in volontari sani.

Si deve considerare un aumento della dose di fluconazolo nei trattamenti di combinazione.

Effetti del fluconazolo sugli altri farmaci

Amfotericina B:

Studi su animali in-vitro e in-vivo hanno mostrato un antagonismo fra l’amfotericina B e i derivati degli azoli. Il meccanismo di azione degli imidazoli è quello di inibire la sintesi dellfergosterolo nelle membrane cellulari dei funghi. L’amfotericina B agisce legandosi agli steroli nella membrana cellulare e modificando la permeabilità della membrana. Gli effetti clinici di questo antagonismo sono ad oggi sconosciuti. Un effetto simile può verificarsi con complessi amfotericina B – solfati di colesterolo.

Vari case report hanno descritto lo sviluppo di elevate concentrazioni di amitriptilina e segni di tossicità da triciclici quando l’amitriptilina viene usata in associazione con il fluconazolo.

È stato riportato che l’infusione concomitante di fluconazolo e nortriptilina, il metabolita attivo della amitriptilina, può causare un aumento dei livelli di nortriptilina. A causa del rischio di tossicità da amitriptilina, è opportuno considerare il monitoraggio dei livelli di amitriptilina e, dove indicato, un aggiustamento della dose.

Nel trattamento concomitante con fluconazolo (100 mg/giomo per 4 giorni) e triazolam (0,25 mg) l’AUC e l’emivita del triazolam sono risultate aumentate rispettivamente di 2,5 e 1,8 volte. Si sono inoltre osservati effetti aumentati e prolungati del triazolam. L’associazione dei due farmaci può dunque richiedere una riduzione nella dose del triazolam.

Nel trattamento combinato con fluconazolo (200 mg al giomo) e celecoxib (200 mg). Cmax e AUC del celecoxib sono risultati aumentati rispettivamente del 68% e del 134%. Nelle terapie concomitanti con fluconazolo si raccomanda di dimezzare la dose di celecoxib.

Interazioni clinicamente significative tra ciclosporina e fluconazolo sono state osservate a dosi di fluconazolo uguali o maggiori di 200 mg. Nei trattamenti concomitanti con 200 mg di fluconazolo al giomo e ciclosporina (2,7 mg/kg/giomo), l’AUC della ciclosporina è risultato aumentato di circa 1,8 volte e la clearance è risultata ridotta di circa il 55%.

Tuttavia, in un altro studio a dosi mutiple con 100 mg al giomo, il fluconazolo non ha influenzato i livelli di ciclosporina in pazienti sottoposti a trapianto del midollo osseo. Si raccomanda dunque di monitorare attentamente la concentrazione plasmatica della ciclosporina durante i trattamenti concomitanti con fluconazolo.

Didanosina:

La somministrazione concomitante di didanosina e fluconazolo sembra essere sicura ed ha poco effetto sulla farmacocinetica della didanosina o sulla sua efficacia. Tuttavia è importante monitorare la risposta del fluconazolo. Può essere vantaggioso somministrare la dose del fluconazolo in un momento precedente alla somministrazione di didanosina.

La combinazione dei due farmaci può richiedere una riduzione della dose delle statine. Si consiglia di osservare il paziente con particolare riguardo a possibili sintomi di miopatia o rabdomiolisi e concentrazioni di creatinchinasi (CK). Il trattamento a base di statine deve essere interrotto se le concentrazioni di creatinchinasi mostrano un aumento marcato o in caso di miopatia o rabdomiolisi sospetta o diagnosticata.

Il fluconazolo inibisce la conversione del losartan nel suo metabolita attivo (E-3174) che è per la maggior parte responsabile dell’antagonismo dei recettori dell’angiotensina II che avviene con la terapia a base di losartan. Il trattamento concomitante con fluconazolo può portare ad un aumento delle concentrazioni di losartan e ad una diminuzione delle concentrazioni del metabolita attivo. Si raccomanda di monitorare i pazienti trattati con la combinazione attraverso un controllo continuativo dell’ipertensione.

Metadone:

Vi sono rapporti di un impatto rinforzato del metadone a seguito della somministrazione concomitante di fluconazolo e metadone. Uno studio di farmacocinetica ha mostrato un aumento dell’AUC del metadone (35% in media).

In uno studio di cinetica condotto somministrando una combinazione di contraccettivi orali e 50 mg di fluconazolo al giomo, non si sono notati effetti sui livelli ormonali. Con 200 mg di fluconazolo al giomo, l’AUC dellfetinilestradiolo è risultata aumentata del 40%, mentre quella del levonorgestrel del 24%.

In uno studio condotto somministrando 300 mg di fluconazolo al giomo, l’AUC dellfetinilestradiolo e del noretindrone sono risultati aumentati rispettivamente del 24% e del 13%. È pertanto improbabile che l’uso di dosi multiple di fluconazolo a queste dosi abbia un effetto sull’efficacia dei contraccettivi orali assunti contemporaneamente.

Il trattamento concomitante e ripetuto con 200 mg di fluconazolo e 250 mg di fenitoina endovenosa ha mostrato un aumento dell’AUC24 della fenitoina del 75% e un aumento del Cmin del 128%. Si raccomanda pertanto di monitorare le concentrazioni plasmatiche della fenitoina e di aggiustare la dose durante i trattamenti concomitanti.

Durante il trattamento concomitante con fluconazolo e rifabutina, le concentrazioni sieriche di rifabutina sono aumentate. Vi sono stati inoltre casi di uveiti. Si consiglia di monitorare attentamente i pazienti sottoposti a questa terapia concomitante.

Sirolimus e Tacrolimus (Substrato del 3A4):

Nel trattamento orale concomitante effettuato con fluconazolo e tacrolimus (0,15 mg/kg due volte al giomo), il livello minimo della concentrazione plasmatica del tacrolimus è aumentato di 1,4 e di 3,1 volte con una dose giornaliera di fluconazolo pari rispettivamente a 100 mg e 200 mg. Vi sono state inoltre segnalazioni di nefrotossicità.

Nonostante non ci siano studi sulfinterazione fra fluconazolo e sirolimus, si può prevedere una interazione simile. Si consiglia di monitorare attentamente i pazienti sottoposti a trattamento concomitante di fluconazolo e tacrolimus o sirolimus e di prendere in considerazione un aggiustamento della dose.

Il fluconazolo ha mostrato una lunga emivita in siero in trattamenti concomitanti con sulfoniluree (glibencamide, glipizide, clorpropamide, tolbutamide) eseguiti su volontari sani. Il fluconazolo può essere somministrato ai diabetici insieme alle sulfoniluree, tuttavia si consiglia di tenere presente il rischio di ipoglicemia. Si consiglia di monitorare attentamente i livelli di glucosio nel sangue.

Teofillina:

In studi clinici placebo-controllati sulfinterazione, la somministrazione di fluconazolo 200 mg per 14 giorni ha portato alla diminuzione del 18% nella clearance plasmatica media della teofillina. I pazienti che ricevono elevate dosi di teofillina o che sono, per altri motivi, ad alto rischio di tossicità da teofillina devono essere osservati per segni di tossicità da teofillina durante il trattamento con fluconazolo e,se compaiono segni di tossicità, la terapia deve essere modificata in modo appropriato.

Trimetrexato:

Il fluconazolo può inibire il metabolismo del trimetrexato, portando a concentrazioni plasmatiche aumentate del trimetrexato. Se non è possibile evitare lfassociazione dei due farmaci, si raccomanda di monitorare attentamente i livelli serici del trimetrexato e la tossicità (mielosoppressione, disfunzioni renali ed epatiche, ulcere gastrointestinali).

Basi xantiniche, altri antiepilettici e isoniazide:

È necessario eseguire test di controllo quando fluconazolo è assunto contemporaneamente con basi xantiniche, altri antiepilettici e isoniazide.

Zidovudina (AZT):

Due studi cinetici hanno mostrato aumenti nei livelli di AZT probabilmente causati dalla diminuita conversione dell’AZT nel suo maggiore metabolita. Uno studio ha determinato i livelli di AZT nei pazienti affetti da AIDS o ARC prima e dopo una terapia a base di 200 mg di fluconazolo al giomo per 15 giorni. Si è notato un incremento significativo nell’AUC dell’AZT (20%).

Un secondo studio randomizzato crossover su due periodi e due trattamenti ha esaminato i livelli di AZT in pazienti infetti da HIV.

In due occasioni, a 21 giorni di distanza, i pazienti hanno ricevuto 200 mg di AZT ogni otto ore sia in associazione con 400 mg al giomo di fluconazolo per sette giorni, sia in assenza di terapia concomitante. L’AUC dell’AZT è aumentata notevolmente (74%) durante la somministrazione concomitante di fluconazolo. Si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti sottoposti a questa combinazione di farmaci prestando attenzione allo sviluppo di reazioni avverse collegate all’AZT.

Studi di interazione mostrano che l’assorbimento del fluconazolo non è significativamente influenzato dall’assunzione di cibo, cimetidina e antiacidi o dalla somministrazione concomitante di fluconazolo in seguito all’irradiazione totale del corpo nei trapianti di midollo osseo.

Il medico deve essere consapevole del fatto che, sebbene non siano stati condotti studi specifici di interazione tra fluconazolo e altri farmaci, tuttavia tali interazioni potrebbero comunque verificarsi.


Flucomicin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Flucomicin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

FLUCOMICIN capsule ha unfinfluenza trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e sullfuso di macchinari. Tuttavia è bene tenere a mente che possono verificarsi capogiri e convulsioni.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco