Genatrop: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Genatrop (Gentamicina + Atropina Solfato): sicurezza e modo d’azione

Genatrop (Gentamicina + Atropina Solfato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Infezioni acute, subacute e croniche degli annessi a del segmento anteriore dell’occhio, sostenute da germi gram-positivi e gram-negativi sensibili (comprese quelle sostenute da Proteus e da Pseudomonas).

Dopo interventi chirurgici sugli annessi e sul bulbo.

Affezioni infiammatorie congiuntivali, corneali (ulcere) e del segmento anteriore.

Infortunistica oculare e ogni qualvolta è utile adottare una terapia che, oltre l’antibiotico, comprenda anche un farmaco capace di dilatare la pupilla e quindi ridurre l’iperemia iridea.

Genatrop: come funziona?

Ma come funziona Genatrop? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Genatrop

Il Genatrop contiene, in rapporto razionale, un antibiotico: la gentamicina ed un parasimpaticolitico: l’atropina.

La gentamicina è un antibiotico basico che ha la struttura degli oligosaccaridi (di tipo aminoglucosidico).

Ha uno spettro d’azione più ampio di quello di altri antibiotici aminoglucosidici (streptomicina – neomicina – aminosidina – ecc.) che interessa sia i batteri gram-positivi che quelli gram-negativi (compreso il Proteus, il Piocianeo e lo Pseudomonas aeruginosa) e il Mycobacterium tubercolare.

Ha un’azione batteriostatica o battericida, a seconda della dose e della concentrazione e, con scarsa frequenza, determina resistenza.

l’atropina solfato è un noto parasimpaticolitico che, per applicazione topica sulla congiuntiva, determina midriasi ed un effetto decongestionante.


Genatrop: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Genatrop, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Genatrop

Il Genatrop – collirio e unguento oftalmico – se somministrato per via congiuntivale, non determina nel coniglio concentrazioni ematiche ed urinarie attive in senso antibatterico.

Dall’analisi degli eventuali effetti parasimpaticolitici, a livello cardiovascolare, risulta che il prodotto (0,25 ml/animale, sulla congiuntiva dell’occhio destro) – sia in collirio che in pomata – non modifica la risposta bradicardizzante e ipotensivante da stimolazione elettrica del capo periferico del vago, nei rilievi eseguiti fino a sei ore dopo il trattamento.


Genatrop: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Genatrop agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Genatrop è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Genatrop: dati sulla sicurezza

DL50 (Genatrop collirio) al 7° giomo da un trattamento acuto per via endoperitoneale: nel ratto: 13,30 ml/kg – nel Mus musculus: 13,95 ml/kg


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Genatrop: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Genatrop

Genatrop: interazioni

Sconosciute.


Genatrop: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Genatrop: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Lo stato di vigilanza non è modificato. La capacità di guida e l’uso di macchine possono essere resi difficoltosi dalla modificazione della capacità visiva del paziente determinata dall’effetto cicloplegico e midriatico dell’atropina.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco