Glautimol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Glautimol (Aceclidina Cloridrato + Timololo Maleato): sicurezza e modo d’azione

Glautimol (Aceclidina Cloridrato + Timololo Maleato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipertensione oculare. Glaucoma cronico ad angolo aperto. Glaucoma con angolo iridocorneale stretto o con blocco d’angolo. Glaucoma in pazienti afachici. Glaucomi scarsamente controllati dalla monoterapia sia con betabloccante o con miotico. Intolleranza o ipersensibilità alla Pilocarpina. Glaucomi in pazienti con camera anteriore bassa. Glaucoma nei soggetti miopi e/o giovani.

Glautimol: come funziona?

Ma come funziona Glautimol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Glautimol

Glautimol è composto da due principi attivi: Aceclidina e Timolo maleato. Questi due componenti riducono la pressione intraoculare elevata (PIO) per l’effetto combinato dei due meccanismi d’azione: l’aumentato deflusso e la riduzione della produzione di umore acqueo.

L’Aceclidina è un miotico parasimpaticomimetico, il cui meccanismo d’azione consiste nella contrazione del muscolo ciliare con conseguente stiramento del trabecolato e un aumento del deflusso dell’umore acqueo. L’Aceclidina penetra agevolmente in camera anteriore, quasi esclusivamente attraverso la cornea e poco attraverso la congiuntiva. L’Aceclidina assorbita in circolo viene parzialmente metabolizzata e viene eliminata principalmente con le urine in forma coniugata.

Il Timolo è un beta-bloccante che agisce in modo non selettivo sui recettori ß1 e ß2– adrenergici, è privo di significativa attività simpaticomimetica intrinseca, come pure di proprietà stabilizzanti di membrana. A livello oculare il Timolo riduce la PIO diminuendo la produzione di umore acqueo.

L’instillazione di Glautimol collirio, associazione di Aceclidina e Timolo maleato, ha determinato in studi preclinici una diminuzione della pressione oculare con una lieve riduzione del diametro pupillare che per intensità e durata è risultata proporzionale alla dose. Per ripetute somministrazioni quotidiane di 10 giorni l’effetto ipotensivo oculare del Glautimol non è risultato modificato. I risultati conseguiti in questi tests hanno documentato che Glautimol collirio ha determinato nell’occhio di coniglio dove è stato instillato, una significativa riduzione della ipertensione oculare da beta-metasone e da ?- chimotripsina. Tale effetto è apparso dose-dipendente per intensità e durata ed è dovuto ai due principi attivi che sinergizzano positivamente i loro effetti, consentendo un miglioramento sintomatico del glaucoma.


Glautimol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Glautimol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Glautimol

Le caratteristiche farmacocinetiche del GLAUTIMOL dopo instillazione congiuntivale nel coniglio sono state esaminate in alcuni studi.

I livelli di concentrazione di timololo in umor acqueo dopo instillazione nel sacco congiuntivale del collirio di timololo allo 0,5% sono risultati del tutto sovrapponibili a quelli ottenuti dopo instillazione di GLAUTIMOL collirio.

Le risposte pupillari all’aceclidina dopo instillazione nel sacco congiuntivale di coniglio di Glaunorm collirio (aceclidina 2%) sono apparse del tutto sovrapponibili a quelle ottenute dopo instillazione di GLAUTIMOL collirio.

In accordo a quanto suggerito in letteratura, la biodisponibilità dell’aceclidina è stata valutata mediante l’azione pupillare poichè non sono disponibili procedure analitiche sufficientemente sensibili e ripetibili per l’estrazione e l’analisi quantitativa dell’aceclidina in umor acqueo.

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Glautimol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Glautimol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Glautimol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Glautimol: dati sulla sicurezza

GLAUTIMOL ha presentato buona tollerabilità locale dopo prolungata somministrazione per instillazione nel sacco congiuntivale del coniglio.

I risultati degli studi sperimentali hanno portato inoltre ad escludere per GLAUTIMOL fenomeni di tossicità da accumulo, intolleranza, dipendenza o astinenza.

L’instillazione di GLAUTIMOL collirio ha determinato nell’occhio del cane dove viene instillato una diminuzione della pressione oculare con una assai lieve riduzione del diametro pupillare che per intensità e durata è risultata proporzionale alla dose.

Per ripetute somministrazioni quotidiane di 10 giorni l’effetto ipotensivo oculare del GLAUTIMOL non è risultato modificato.

I risultati conseguiti in questi tests hanno documentato che GLAUTIMOL collirio ha determinato nell’occhio di coniglio dove è stato instillato, una significativa riduzione della ipertensione oculare da beta-metasone e da ?-chimotripsina. Tale effetto è apparso dose- dipendente per intensità e durata ed è dovuto ai due principi attivi che sinergizzano positivamente i loro effetti.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Glautimol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Glautimol

Glautimol: interazioni

Possono verificarsi effetti additivi ed insorgenza di ipotensione e/o bradicardia quando il farmaco è somministrato contemporaneamente ad altri agenti beta-bloccanti orali, a

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Glautimol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Glautimol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Per la miosi conseguente all’impiego di GLAUTIMOL può causare difficoltà alla guida notturna o ad altre attività svolte in condizioni di scarsa illuminazione.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco