Igroton Reserpina: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Igroton reserpina (Clortalidone + Reserpina): sicurezza e modo d’azione

Igroton reserpina (Clortalidone + Reserpina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipertensione.

Igroton reserpina: come funziona?

Ma come funziona Igroton reserpina? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Igroton reserpina

Igroton-Reserpina contiene due componenti che hanno diversi meccanismi d’azione: i loro effetti ipotensivi agiscono in maniera complementare. Entrambi esplicano un’azione prolungata.

Clortalidone

Il clortalidone inibisce il riassorbimento attivo di Na , principalmente a livello del tubulo renale distale, aumentando in tal modo l’escrezione di Na , Cl e acqua.

L’escrezione renale di K e Mg++ aumenta in modo dose-dipendente, mentre viene riassorbita una maggiore quantità di Ca++ .

L’effetto diuretico si stabilisce dopo circa 2 ore, raggiunge il suo massimo dopo circa 12 ore e persiste per un periodo di tempo fino a 3 giorni.

Il clortalidone riduce gradualmente valori elevati di pressione arteriosa anche in caso di somministrazione a basse dosi.

Il suo effetto antipertensivo aumenta progressivamente e si stabilisce circa dopo 2-4 settimane dall’inizio del trattamento. All’inizio esso determina una considerevole diminuzione del volume del fluido extracellulare, del volume plasmatico, e della gittata cardiaca; tale diminuzione è presumibilmente responsabile della caduta pressoria osservata inizialmente. Dopo poche settimane di trattamento, tuttavia, il volume plasmatico e quello del fluido extracellulare rimangono solo leggermente inferiori ai valori normali. La gittata cardiaca ritorna a valori normali o leggermente superiori alla norma, mentre viene mantenuta la diminuzione delle resistenze vascolari periferiche. L’associazione con la reserpina potenzia l’effetto antipertensivo del clortalidone.

Reserpina

La reserpina depleta i depositi di catecolamine nelle terminazioni simpatiche post-gangliari e nel sistema nervoso centrale; tale deplezione è seguita da una incapacità relativamente protratta di immagazzinare catecolamine. Di conseguenza il tono simpatico diminuisce, mentre l’attività del sistema nervoso parasimpatico rimane inalterata. La pressione arteriosa viene pertanto abbassata, mentre contemporaneamente la frequenza cardiaca diminuisce. Di solito la risposta massima viene raggiunta solo dopo 2-3 settimane.


Igroton reserpina: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Igroton reserpina, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Igroton reserpina

Clortalidone

Il clortalidone viene assorbito in maniera relativamente lenta: il t50 per il suo assorbimento è circa 2,6 ore. La biodisponibilità di una dose orale di 50 mg è del 64%.

I picchi di concentrazione plasmatica vengono raggiunti circa 12 ore dopo la somministrazione. L’emivita di eliminazione è di circa 50 ore sia per il plasma che per il sangue. Il clortalidone viene escreto principalmente nelle urine, per la maggior parte in forma immodificata.

Reserpina

La reserpina viene rapidamente assorbita per via orale per circa il 50-60%; concentrazioni misurabili del farmaco compaiono nel plasma già dopo 30 minuti.

Entro le prime 96 ore dopo la somministrazione orale, l’8% della dose viene escreto con le urine ed il 62% con le feci.

In caso di insufficienza renale la diminuita escrezione urinaria di reserpina viene compensata da una più massiccia eliminazione con le feci.


Igroton reserpina: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Igroton reserpina agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Igroton reserpina è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Igroton reserpina: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta, DL50 (1) dell’associazione:

– topo albino: dosi 0,5-5 g/kg di clortalidone – 25 mg/kg di reserpina.

L’associazione clortalidone e reserpina nel rapporto 1:200 non risulta tossico per os.

Tossicità cronica (76 giorni) dell’associazione:

– ratto albino: dosi 1-5 compresse/kg.

L’associazione clortalidone e reserpina non presenta una tossicità cronica differente dal gruppo di controllo, trattato con placebo.

Tossicità acuta (DL50 ) della reserpina (2):

– topi Swiss e ratti Sprague-Dowley >1500 mg/kg

Tossicità acuta (DL50 ) della reserpina (3, 4):

– ratti: maschi 38 mg/kg; femmine 37 mg/kg.

Teratogenesi, mutagenesi e carcinogenesi della reserpina

La reserpina, nelle condizioni sperimentali e nelle specie saggiate risulta sprovvista di attività teratogenetica e mutagenetica.

La cancerogenesi è risultata negativa. Lo studio effettuato su animali sacrificati dopo 6, 12, 18 e 24 mesi di trattamento non ha evidenziato dal punto di vista istologico alcun incremento imputabile al farmaco.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Igroton reserpina: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Igroton reserpina

Igroton reserpina: interazioni

L’effetto antipertensivo di Igroton-Reserpina viene potenziato dal concomitante trattamento con altri farmaci ipotensivi (per esempio guanetidina, metildopa, betabloccanti, vasodilatatori, calcio antagonisti, inibitori dell’ACE). Inoltre con i singoli principi attivi si possono verificare le seguenti interazioni:

Clortalidone

Poiché i diuretici aumentano i livelli ematici di litio, questi devono essere controllati in pazienti in terapia con litio che assumono contemporaneamente il clortalidone.

I diuretici tiazidici potenziano l’azione dei derivati curarici.

L’effetto ipokaliemizzante dei diuretici può essere aumentato da corticosteroidi, ACTH, anfotericina e carbenoxolone.

Può essere necessario riadattare il dosaggio di insulina e antidiabetici orali.

La concomitante somministrazione di alcuni antinfiammatori non steroidei (per esempio indometacina) può abbassare l’attività diuretica e antipertensiva dei diuretici; si sono verificati rari casi di deterioramento della funzione renale in pazienti predisposti.

Il prodotto può potenziare l’azione di altri ipotensivi, come ad esempio quella dei ganglioplegici e degli adrenolitici periferici.

Reserpina

Inibitori delle MAO (vedi paragrafo "Controindicazioni")

L’uso di reserpina in combinazione con farmaci antiaritmici e digitale può causare bradicardia sinusale.

L’azione depressiva centrale di alcool, analgesici, antistaminici e farmaci psicoattivi (antidepressivi triciclici) viene potenziata.

La reserpina diminuisce l’attività della levodopa e può potenziare l’effetto dell’adrenalina o di altre sostanze ad attività simpaticomimetica (usare con cautela, per esempio, con farmaci antitosse o gocce nasali ed oftalmiche).


Igroton reserpina: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Igroton reserpina: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il trattamento con Igroton-Reserpina può influire negativamente sulla capacità di reazione dei pazienti; di ciò devono essere avvertiti coloro che conducono autoveicoli o che attendono ad operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco