Magnevist: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Magnevist 37,6 mg/20 ml (Acido Gadopentetico Sale Dimegluminico): sicurezza e modo d’azione

Magnevist 37,6 mg/20 ml (Acido Gadopentetico Sale Dimegluminico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico per somministrazione intra-articolare. Per intensificazione del contrasto nella Risonanza Magnetica Artrografica.

Magnevist deve essere usato soltanto quando le informazioni diagnostiche sono essenziali e non ottenibili con la risonanza magnetica (RM) senza mezzo di contrasto, e quando non può essere usato un altro prodotto autorizzato.

Magnevist 37,6 mg/20 ml: come funziona?

Ma come funziona Magnevist 37,6 mg/20 ml? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Magnevist 37,6 mg/20 ml

Categoria farmacoterapeutica: mezzi di contrasto per risonanza magnetica, mezzi di contrasto paramagnetici, codice ATC: V08CA01

Magnevist è un agente di contrasto paramagnetico per l’esame con RM. L’effetto di intensificazione del segnale è mediato dal sale N-metilglucaminico dell’acido gadopentetico, dimeglumina – complesso di gadolinio dell’acido pentetico (acido dietilentriamino pentaacetico = DTPA). Usando un’appropriata sequenza di scansioni (ad es. la tecnica spin-echo T1 pesata) nella tomografia a risonanza magnetica, lo ione gadolinio induce un accorciamento del tempo di rilassamento spin-reticolo dei nuclei eccitati causando un aumento dell’intensità del segnale e, quindi, un aumento del contrasto di alcuni tessuti.

L’acido gadopentetico, sale dimegluminico è un composto altamente paramagnetico in grado di ridurre i tempi di rilassamento anche a basse concentrazioni. L’efficacia paramagnetica – cioè la relassività determinata dall’influenza sul tempo di rilassamento spin-reticolo dei protoni – è di 3,67 l/mmol/sec in acqua e di circa 4,95 l/mmol/sec nel plasma e dipende scarsamente dalla intensità del campo magnetico.

La concentrazione di Magnevist per uso intra-articolare corrisponde a 1/250 di quella utilizzata per via endovenosa ed è sufficiente a garantire un’efficiente imaging anche dopo ulteriore diluizione con il versamento articolare. In caso di infiltrazione della cavità articolare con liquido contenente gadolinio, utilizzando sequenze T1 pesate, il segnale nella cavità aumenta, vale a dire si amplifica ed evidenzia chiaramente tutte le strutture a debole o medio segnale, quali le strutture intra-articolari: cartilagine ialina e fibrosa, tutti i legamenti, tendini della capsula articolare. Mentre il normale, o lievemente aumentato liquido articolare, nelle immagini T1 pesate non differisce nel suo segnale dalle altre strutture anatomiche, ad eccezione della cartilagine fibrosa, la somministrazione intra-articolare di Magnevist induce un migliore e netto contrasto.

Il DTPA forma con lo ione paramagnetico gadolinio un complesso altamente stabile sia in vivo che in vitro (log K= 22-23). Il gadopentetato di dimeglumina è un composto altamente solubile in acqua ed è estremamente idrofilo, con un coefficiente di ripartizione n-butanolo/tampone a pH 7,6 pari a circa 0,0001. La sostanza non dimostra alcuna particolare affinità di legame con le proteine o interazione inibitoria con gli enzimi (ad. es. Na+ e K+ ATPasi miocardica). Magnevist non attiva il sistema del complemento e pertanto ha probabilmente un potenziale molto basso di indurre reazioni anafilattoidi.

Non é mai stata osservata a livello clinico alcuna interferenza sulla funzionalità epatica, renale o cardiovascolare.

Le proprietà chimico-fisiche di Magnevist sono riportate nella tabella seguente:

Magnevist 2 mmol/l
Concentrazione del mezzo di contrasto (mg/ml) 1,88
Osmolalità (Osm/Kg H2O) a 37°C 0,29
Viscosità (mPa.s)
a 20°C 1,03
a 37°C 0,71
Densità (g/ml)
a 20°C 1,01
a 37°C 1,00
pH 4,8 – 8,0


Magnevist 37,6 mg/20 ml: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Magnevist 37,6 mg/20 ml, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Magnevist 37,6 mg/20 ml

Il comportamento cinetico dell’acido gadopentetico, sale dimegluminico nell’organismo è stato ampiamente studiato dopo somministrazione endovenosa ed orale in dosi superiori a quelle iniettate per via intra-articolare.

Dopo somministrazione intra-articolare il composto diffonde nel liquido sinoviale e nello spazio interstiziale. Il marginale assorbimento nella cartilagine è completamente reversibile.

Dopo distribuzione nello spazio extracellulare mediante processi controllati di diffusione, l’acido gadopentetico, sale dimegluminico è eliminato immodificato per via renale attraverso filtrazione glomerulare.

L’acido gadopentetico, sale dimegluminico è un GdCA lineare. Gli studi hanno mostrato che, dopo esposizione ai GdCA somministrati per via endovenosa a dosi significativamente maggiori rispetto ai prodotti somministrati per via intrarticolare, il gadolinio è trattenuto nell’organismo. Questo include la ritenzione nel cervello e in altri tessuti ed organi. Con i GdCA lineari, ciò può determinare un aumento dose-dipendente dell’intensità del segnale T1-pesato nel cervello, in particolare nel nucleo dentato, nel globo pallido e nel talamo. L’aumento dell’intensità del segnale e i dati preclinici indicano che i GdCA lineari rilasciano gadolinio.


Magnevist 37,6 mg/20 ml: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Magnevist 37,6 mg/20 ml agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Magnevist 37,6 mg/20 ml è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Magnevist 37,6 mg/20 ml: dati sulla sicurezza

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità sistemica, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva e potenziale sensibilizzante da contatto.

Tossicità sistemica

Studi su animali di tollerabilità sistemica a seguito di somministrazione endovenosa quotidiana ripetuta, in

dosi molto superiori a quelle impiegate nelle articolazioni, non hanno fornito alcuna indicazione che potesse sconsigliare la somministrazione di Magnevist in dose singola nell’uomo a scopo diagnostico.

Sulla base dei risultati degli studi di tossicità acuta ottenuti con impiego di soluzioni di acido gadopentetico, sale dimegluminico più concentrate, il rischio di intossicazione acuta a seguito dell’uso intra-articolare di Magnevist è altamente improbabile.

Genotossicità, cancerogenesi

Studi su animali in vivo ed in vitro sulla genotossicità (test di mutazione genica, cromosomiale e genomica) dell’acido gadopentetico, sale dimegluminico non hanno fornito alcuna indicazione su un potenziale effetto mutageno.

In uno studio di cancerogenesi eseguito nel ratto con l’acido gadopentetico, sale dimegluminico, non è stata osservata l’insorgenza di tumori correlati al composto. In conseguenza di ciò e considerando anche la farmacocinetica e l’assenza di indicazioni di effetti tossici sui tessuti a rapida crescita, come pure il fatto che Magnevist è somministrato una sola volta, non vi è rischio evidente di effetto tumorigeno sull’uomo.

Tossicità riproduttiva

Studi tossicologico-riproduttivi su animali non hanno indicato un potenziale rischio teratogeno o di altri potenziali effetti embriotossici in seguito alla somministrazione di Magnevist durante la gravidanza.

Tollerabilità locale e potenziale sensibilizzante da contatto

Studi sperimentali di tollerabilità locale con impiego di Magnevist in somministrazione intra-articolare singola negli animali non hanno fornito alcuna indicazione su possibili effetti indesiderati a livello articolare nell’uomo.

Studi sperimentali di tollerabilità locale con l’acido gadopentetico, sale dimegluminico dopo singola somministrazione sottocutanea e intramuscolare negli animali hanno dimostrato che lievi reazioni di intollerabilità locale potrebbero insorgere nel sito di iniezione dopo somministrazione non corretta.

Studi su animali sulla sensibilizzazione da contatto non hanno dato indicazioni di un potenziale sensibilizzante dell’acido gadopentetico, sale dimegluminico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Magnevist 37,6 mg/20 ml: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Magnevist 37,6 mg/20 ml

Magnevist 37,6 mg/20 ml: interazioni

Non sono note interazioni con altri medicinali.


Magnevist 37,6 mg/20 ml: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Magnevist 37,6 mg/20 ml: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Versamenti articolari possono influire sulla capacità di guidare a causa di limitata mobilità articolare.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco