Medopren: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Medopren (Metildopa): sicurezza e modo d’azione

Medopren (Metildopa) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipertensione arteriosa moderata o grave

Medopren: come funziona?

Ma come funziona Medopren? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Medopren

La metildopa riduce significativamente la pressione sistemica e le resistenze periferiche lasciando inalterati la gittata cardiaca e il flusso ematico renale.

La principale sede d’azione della metildopa è a livello del S.N.C. dove viene decarbossilata e b-idrossilata ad a-metilnorepinefrina nei neuroni centrali adrenergici. Il metabolita stimola i recettori a-adrenergici centrali i quali attivano i neuroni inibitori con conseguente riduzione dell’attività simpatica periferica.


Medopren: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Medopren, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Medopren

La metildopa non è completamente assorbita per via orale (25-50%) e la sua concentrazione plasmatica raggiunge il picco massimo dopo circa 3-6 ore. La metildopa viene parzialmente metabolizzata nell’uomo, ma il grado di questo processo metabolico e la natura dei prodotti metabolici dipendono dalla via di somministrazione. Dopo una dose singola compaiono nel plasma quantità significative di composti acido-labili, soprattutto l’0-solfato e dopo somministrazione orale a lungo termine, il 60% della metildopa determinata clinicamente nel plasma e nelle urine è presente in questa forma coniugata.


Medopren: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Medopren agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Medopren è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Medopren: dati sulla sicurezza

La tossicità acuta della metildopa è stata studiata nel ratto e nel topo trattati per via orale e per via e.v.; la DL50 è di 10 g/Kg, nel ratto 400 mg/Kg.

Non si registra nessuna alterazione degna di rilievo nel ratto trattato per os per la durata di 180 gg. fino ad una dose di 1400 m/Kg/die e nel cane fino a 300 mg/Kg.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Medopren: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Medopren

Medopren: interazioni

Quando la metildopa è usata in combinazione ad altri farmaci antiipertensivi, si può verificare un potenziamento dell’azione antiipertensiva.

La metildopa può potenziare gli anestetici, onde le dosi di essi devono essere ridotte.


Medopren: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Medopren: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La sonnolenza indotta dalla metildopa può influenzare la capacità di guidare e l’uso delle macchine

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco