Misyo: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml (Metadone Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml (Metadone Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Terapia di sostituzione di mantenimento per la dipendenza da oppiodi nell’adulto, unitamente ad adeguata assistenza medica, sociale e psico-sociale.

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: come funziona?

Ma come funziona Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml

Categoria farmacoterapeutica: farmaci utilizzati nella dipendenza da oppiodi Codice ATC: N07BC02

Meccanismo d’azione

Il metadone è un potente agonista oppioide, con azioni predominanti a livello del recettore ?. L’attività analgesica del composto racemico è quasi interamente dovuta all’isomero L, che è almeno 10 volte più potente come analgesico rispetto all’isomero D. L’isomero D non provoca depressione respiratoria significativa, ma possiede effetti antitussivi. Il metadone ha inoltre alcune azioni agoniste a livello dei recettori degli oppiodi ? e ?.

Effetti farmacodinamici

Queste azioni determinano analgesia, depressione respiratoria, soppressione della tosse, nausea e vomito (tramite un effetto sulla zona trigger chemorecettoriale) e stipsi. Un effetto sul nucleo del nervo oculomotore, e forse sui recettori degli oppioidi nei muscoli pupillari, provoca costrizione pupillare.

Tutti questi effetti sono reversibili grazie al naloxone, con un valore di pA2 simile al suo anti-antagonismo della morfina. Come molte sostanze alcaline, il metadone penetra nei mastociti e rilascia istamina tramite un meccanismo non immunologico. Esso provoca una sindrome da dipendenza simile a quella della morfina.


Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml

Assorbimento

Il metadone è uno degli oppioidi più liposolubili ed è ben assorbito nel tratto gastrointestinale, ma va incontro a un metabolismo di primo passaggio abbastanza esteso. La biodisponibilità è superiore all’80%. Le concentrazioni allo stato stazionario sono raggiunte entro 5-7 giorni.

Distribuzione

Il metadone si lega all’albumina e ad altre proteine plasmatiche, nonché a proteine tissutali (probabilmente lipoproteine). Le concentrazioni polmonari, epatiche e renali sono molto più alte di quelle ematiche. La farmacocinetica del metadone è insolita, perché esiste un esteso legame alle proteine tissutali, e un trasferimento piuttosto lento tra alcune parti di questa riserva tissutale e il plasma. Il metadone viene secreto nel sudore ed è reperibile nella saliva, nel latte materno e nel sangue del cordone ombelicale.

Biotrasformazione

Eliminazione

L’emivita dopo una singola dose orale è di 12-18 ore (15 in media), riflettendo in parte la distribuzione nei depositi tissutali, come pure la clearance metabolica e renale. A dosi regolari, la riserva tissutale è già parzialmente riempita, per cui l’emivita si estende a 13-47 ore (25 in media) riflettendo solo la clearance.

Il metadone e relativi metaboliti sono escreti in varia misura per via fecale e urinaria. L’escrezione del metadone è molto rafforzata dall’acidificazione dell’urina. Circa il 30% della dose viene eliminata nelle feci, ma questa percentuale è normalmente ridotta con le dosi più elevate. Circa il 75% dell’eliminazione totale è in forma non coniugata.

Popolazioni particolari

Non esistono differenze significative nella farmacocinetica tra donna e uomo. La clearance del metadone è diminuita solo in parte nell’anziano (>65 anni).


Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: dati sulla sicurezza

Nei topi, il metadone riduce i livelli di estriolo e FSH, con conseguente aumento nei siti di riassorbimento e diminuzione nei siti d’impianto, mentre la somministrazione di metadone ai ratti maschi prima dell’accoppiamento causa effetti avversi sulla progenie, in particolare peso ridotto alla nascita, e aumento della mortalità neonatale, a causa della riduzione nei livelli di testosterone e LH. Il metadone induce disfunzione sessuale, sia per quanto riguarda le prestazioni sessuali, sia la motivazione sessuale nei criceti.

Il metadone a dosi elevate ha causato anomalie alla nascita in marmotte, criceti e topi, dove la maggior parte delle segnalazioni riguardavano esencefalia e difetti del sistema nervoso centrale. Nei topi è stata trovata occasionalmente rachischisi della regione cervicale. Negli embrioni di pollo sono stati registrati casi di mancata chiusura del tubo neurale. Il metadone non è risultato teratogeno nel ratto e nel coniglio. Inoltre i ratti hanno fatto registrare numero ridotto di giovani e aumento della mortalità, ritardi nell’accrescimento, effetti comportamentali neurologici, e peso cerebrale ridotto nei cuccioli. Nei topi sono state osservate

ossificazione ridotta delle dita, dello sterno e del cranio, nonché quantità minori di feti per figliata. Non sono stati condotti studi di cancerogenicità.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: interazioni

trattamento concomitante con sostanze che possono causare prolungamento dell’intervallo QT

trattamento concomitante con sostanze che possono causare alterazioni elettrolitiche

Nei pazienti trattati con un agonista/antagonista combinato (ad es. buprenorfina), la dose deve essere ridotta gradualmente quando viene iniziato il trattamento con metadone. Se il trattamento con metadone viene interrotto ed è stato pianificato il passaggio a un trattamento con buprenorfina sublinguale (specialmente in combinazione con naloxone), la dose di metadone deve essere ridotta a 30 mg/die inizialmente, per evitare i sintomi astinenziali causati dall’associazione buprenorfina/naloxone.

Nei pazienti con fattori di rischio riconosciuti per il prolungamento dell’intervallo QT, oppure in caso di trattamento concomitante con sostanze che possono causare tale condizione, si raccomanda il monitoraggio ECG prima di iniziare il trattamento con metadone, ripetendo il test ECG alla stabilizzazione della dose.

Nei pazienti senza fattori di rischio riconosciuti per il prolungamento dell’intervallo QT, il monitoraggio ECG è raccomandato prima di titolare la dose oltre 100 mg/die, e sette giorni dopo la titolazione.

Prestare cautela nei pazienti che stanno assumendo allo stesso tempo depressori del sistema nervoso centrale (SNC).

Eccipienti

Questo medicinale contiene sorbitolo: i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Interazioni farmacocinetiche

Inibitori della glicoproteina P: il metadone è un substrato della glicoproteina P, e tutti i medicinali che causano inibizione di quest’ultima (ad es. chinidina, verapamil, ciclosporina) possono aumentare di conseguenza la concentrazione sierica di metadone. L’effetto farmacodinamico del metadone può inoltre aumentare a causa del maggiore passaggio attraverso la barriera ematoencefalica.

Didanosina e stavudina: il metadone ritarda l’assorbimento e aumenta il metabolismo di primo passaggio di stavudina e didanosina, riducendo così la biodisponibilità di queste ultime.

Il metadone può raddoppiare i livelli sierici di desipramina.

Interazioni farmacodinamiche

Antagonisti degli oppioidi: naloxone e naltrexone neutralizzano gli effetti del metadone e inducono astinenza. Qualcosa di simile accade con la buprenorfina, con possibile scatenamento dei sintomi astinenziali.

Depressivi del SNC: i medicinali con effetto sedativo sul sistema nervoso centrale possono causare aumento della depressione respiratoria, ipotensione, sedazione profonda o coma. Per questa ragione, può essere necessario ridurre la dose di uno o entrambi i medicinali. Nel trattamento con metadone, la lentezza della sua eliminazione rallenta lo sviluppo della tolleranza, e ogni aumento della dose può dare origine 1-2 settimane a sintomi di depressione respiratoria. Le regolazioni della dose devono pertanto essere effettuate con cautela, e la dose aumentata gradualmente, sotto accurato monitoraggio.

Anestetici, ipnotici-sedativi (tra cui benzodiazepine, barbiturici, cloralio idrato e clometiazolo), ansiolitici, fenotiazine, antipsicotici e antidepressivi triciclici possono aumentare gli effetti depressivi generali del metadone, quando somministrati contemporaneamente. (vedere paragrafo 4.4). Gli antipsicotici possono potenziare gli effetti sedativi e ipotensivi del metadone.

Inibizione della peristalsi: l’uso concomitante del metadone e di medicinali che inibiscono la peristalsi (loperamide e difenossilato) può causare stipsi grave e aumentare gli effetti depressivi del SNC. Gli analgesici oppioidi, in combinazione con gli antimuscarinici, possono causare stipsi grave o ileo paralitico, specialmente nell’uso a lungo termine.

Prolungamento dell’intervallo QT: il metadone non deve essere associato ai medicinali capaci di prolungare l’intervallo QT, come ad esempio antiaritmici (sotalolo, amiodarone e flecainide), antipsicotici (tioridazina, aloperidolo, sertindolo e fenotiazine), antidepressivi (paroxetina, sertralina) o antibiotici (eritromicina, claritromicina).

Inibitori delle MAO: la somministrazione contemporanea di inibitori delle MAO può aumentare l’inibizione del SNC, causare ipotonia grave e/o apnea. Il metadone non deve essere allo stesso tempo degli inibitori delle MAO, né impiegato due settimane dopo tale trattamento (vedere paragrafo 4.3).

Analgesici

È improbabile che, in pazienti sotto terapia di mantenimento che ricevono una dose stabile di metadone e subiscono traumi fisici, dolore postoperatorio, o dolore acuto di altra eziologia, tale dose stabile del regime con metadone possa conferire analgesia. A questi pazienti vanno somministrati analgesici, compresi gli oppioidi che sarebbero indicati in altri pazienti con stimolazione nocicettiva simile. Data la tolleranza agli oppioidi indotta dal metadone, quando il trattamento del dolore acuto nei pazienti sotto metadone richiede l’uso degli oppioidi, sono spesso necessarie dosi leggermente maggiori e/o più frequenti, rispetto a quanto sarebbe richiesto per altri pazienti, non tolleranti.

Interazioni con i test diagnostici/di laboratorio

Studi sullo svuotamento gastrico

Gli analgesici oppioidi possono ritardare lo svuotamento gastrico, invalidando così i risultati dei test.

Diagnostica per immagini epatobiliare con uso di tecnezio- 99mTc- disofenina

Il rilascio di tecnezio-99mTc-disofenina nell’intestino tenue può essere compromesso dalla costrizione dello sfintere di Oddi e dall’aumento pressorio delle vie biliari determinati dagli analgesici oppioidi, e questi effetti ritardano a loro volta la visualizzazione creando un quadro simile all’ostruzione del dotto biliare comune.

Pressione del fluido cerebrospinale

La pressione del fluido cerebrospinale può essere aumentata e l’effetto è secondario alla ritenzione di anidride carbonica indotta dalla depressione respiratoria.

Livelli plasmatici di amilasi o lipasi

È possibile che i livelli plasmatici di amilasi o di lipasi siano aumentati, perché gli analgesici oppioidi possono causare contrazioni dello sfintere di Oddi e aumento pressorio delle vie biliari. Per questa ragione, l’utilità diagnostica della determinazione di questi enzimi può essere compromessa per un massimo di 24 ore dopo la somministrazione del medicinale.

Test urinari

Il metadone può modificare i risultati dei test urinari e dare risultati positivi al controllo antidoping.

Test di gravidanza

Il metadone può interferire con i test di gravidanza urinari.


Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Misyo 10 mg ml conc sol orale 1 fl in 100 ml: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il metadone compromette la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari, durante e dopo il trattamento, perché può provocare sonnolenza e ridurre lo stato di attenzione. Il tempo dopo cui tali attività possono essere riprese in sicurezza dipende molto dal singolo paziente, e deve essere deciso dal medico.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco