Moxivul: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Moxivul (Amoxicillina Triidrato + Potassio Clavulanato): sicurezza e modo d’azione

Moxivul (Amoxicillina Triidrato + Potassio Clavulanato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento delle infezioni batteriche sostenute da micro-organismi Gram positivi e Gram negativi resistenti all’amoxicillina, la cui resistenza è causata dalle beta-lattamasi, che comunque sono sensibili alla combinazione di amoxicillina e clavulanato (vedere paragrafo 5.1).

Infezioni delle alte vie respiratorie (anche orecchio, naso e gola) come sinusiti, infezioni dell’orecchio medio, tonsilliti ricorrenti;

Infezioni delle basse vie respiratorie, come esacerbazioni acute di bronchiti croniche e polmoniti acquisite in comunità;

Infezioni del tratto urinario (eccetto prostatiti);

Infezioni della pelle e dei tessuti molli.

Amoxicillina/acido clavulanico è indicato per il trattamento di infezioni causate da ceppi sensibili dei microrganismi indicati nel paragrafo 5.1.

Generalmente, infezioni miste causate da micro-organismi sensibili all’amoxicillina e micro-organismi capaci di produrre beta-lattamasi sensibili a amoxicillina/acido clavulanico non deve richiedere l’aggiunta di un altro antibiotico.

Le norme sull’utilizzo corretto degli agenti antibatterici devono essere tenute in considerazione.

Moxivul: come funziona?

Ma come funziona Moxivul? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Moxivul

Gruppo farmacoterapeutico: Antibiotici beta-lattamici, associazioni di penicilline, inclusi gli inibitori delle beta-lattamasi.

Codice ATC: J01CR02

Meccanismo d’azione:

L’amoxicillina è un antibiotico semi-sintetico con un ampio spettro per quanto riguarda l’attività antibatterica contro molti micro-organismi Gram positivi e Gram negativi. L’amoxicillina è, comunque, sensibile alla degradazione da parte delle beta-lattamasi e, quindi lo spettro d’azione dell’amoxicillina da sola non include quei micro-organismi che producono questi enzimi.

L’acido clavulanico è un beta-lattame, strutturalmente connesso alle penicilline e possiede la capacità di inattivare un ampia gamma di beta-lattamasi, comunemente presenti nei micro-organismi resistenti alle penicilline e alle cefalosporine. In particolare, esso ha buona attività contro beta-lattamasi plasmidiche di interesse clinico che frequentemente sono responsabili del trasferimento della resistenza ai farmaci. Esso è generalmente meno attivo nei confronti delle beta-lattamasi di tipo 1 mediate dai cromosomi.

L’acido clavulanico contenuto in Moxivul protegge l’amoxicillina dalla degradazione da parte delle beta-lattamasi ed estende lo spettro antibatterico dell’amoxicillina includendo molti batteri che normalmente sono resistenti all’amoxicillina e alle altre penicilline e cefalosporine. Moxivul detiene le due proprietà di antibiotico ad ampio spettro e inibitore delle beta-lattamasi.

Poiché per amoxicillina/acido clavulanico non esistono raccomandazioni EUCAST per i breakpoints, sono state utilizzate raccomandazioni NCCLS.

I breakpoints della MIC (in accordo con l’NCCLS) per amoxicillina/acido clavulanico che distinguono i micro-organismi in sensibili, sensibili in modo intermedio e resistenti sono indicati nella seguente tabella.

Sensibile Sensibile in modo intermedio Resistente
Enterobacteriaceae ≤ 8/4 mg/l 16/8 mg/l ≥ 32/16 mg/l
Staphylococcus species ≤ 4/2 mg/l ≥ 8/4 mg/l
Haemophilus species ≤ 4/2 mg/l ≥ 8/4 mg/l
Streptococcus pneumoniae ≤ 2/1 µg/ml 4/2 µg/ml ≥ 8/4 µg/ml

La prevalenza di resistenza acquisita può variare geograficamente e con il tempo per specie selezionate ed una informazione locale sulla resistenza è auspicabile, particolarmente quando si trattino infezioni gravi. E’ opportuno ricercare informazioni di esperti quando la prevalenza locale della resistenza è tale per cui l’utilità dell’agente in alcuni tipi di infezione è dubbia.

I micro-organismi classificati come sensibili in modo intermedio o resistenti sulla base dei breakpoint generalmente accettati (vedi tabella precedente) o sulla base di informazioni generali, possono essere sensibili nella pratica clinica dipendentemente dalla localizzazione dell’infezione. La tabella successiva dà solo indicazioni sulla possibilità che i micro-organismi possano essere sensibili a amoxicillina/acido clavulanico.

Micro-organismi che sono stati classificati in 2 categorie (specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema) hanno dimostrato una prevalenza di resistenza che ha raggiunto il 10% o maggiore in un paese o una regione.

Sensibilità di patogeni per amoxicillina/acido clavulanico:

Specie comunemente sensibili
Micro-organismi aerobi Gram positivi: Enterococcus faecalis Staphyloccus aureus (meticillin-S)* Staphylococcus epidermidis (meticillin-S) Streptococcus pneumoniae* Streptococcus pyogenes* Micro-organismi aerobi Gram negativi: Haemophilus influenzae Moraxella catarrhalis* Proteus mirabilis Micro-organismi anaerobi: Bacteroïdes fragilis
Specie per le quali l’acquisizione della resistenza può essere un problema
Micro-organismi aerobi Gram negativi: Escherichia coli* Klebsiella pneumoniae* Proteus vulgaris
Organismi con resistenza intrinseca
Micro-organismi aerobi Gram positivi: Staphylococcus aureus (meticillin-R) Staphylococcus epidermidis (meticillin-R) Micro-organismi aerobi Gram negativi: Enterobacter aerogenes Enterobacter cloacae Morganella morganii Pseudomonas aeruginosa Stenotrophomonas maltophilia Altri micro-organismi: Chlamydia species Chlamydophila species Mycoplasma species Rickettsia species

*: Efficacia clinica per le specie sensibili è stata dimostrata nelle indicazioni cliniche approvate per micro-organismi sensibili isolati.

: Alti tassi di resistenza sono stati osservati.

Resistenza crociata:

Resistenza crociata può presentarsi, in particolare verso altri antibiotici beta-lattamici e macrolidi. Essa dipende dal tipo di meccanismo di resistenza del patogeno.


Moxivul: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Moxivul, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Moxivul

Entrambi i componenti di Moxivul, amoxicillina e acido clavulanico, sono completamente dissociati in soluzione acquosa a pH fisiologico. Entrambi i componenti sono rapidamente e ben assorbiti per somministrazione orale.

Moxivul è meglio assorbito se assunto subito prima dei pasti. Il tempo di somministrazione di Moxivul relativamente all’inizio del pasto non ha effetti sulla farmacocinetica dell’amoxicillina, ma l’AUC dell’acido clavulanico è significativamente maggiore se il farmaco è assunto prima di un pasto abbondante rispetto a un pasto veloce o se è assunto da 0,5 a 2,5 ore dopo il pasto.

Il tempo medio (Tmax) per ottenere concentrazioni di picco per l’amoxicillina è 1,5 ore e 1,3 ore per l’acido clavulanico.

La concentrazione sierica di amoxicillina raggiunta con Moxivul è la stessa che si ottiene per somministrazione orale della sola amoxicillina.

Sia l’amoxicillina, cosi come l’acido clavulanico si distribuiscono bene nei tessuti e nei fluidi interstiziali. Dopo una somministrazione endovenosa, la concentrazione terapeutica di entrambe le sostanze è stata osservata nella vescica, nei tessuti addominali, nella pelle, nei grassi e nei muscoli, i fluidi che contengono livelli terapeutici sono rappresentati dai fluidi sinoviali e peritoneali e dalla bile.

Né l’amoxicillina, né l’acido clavulanico hanno un elevato legame con le proteine, studi dimostrano che circa il 25% dell’acido clavulanico e il 18% dell’amoxicillina del contenuto totale nel sangue è legato alle proteine. Da studi su animali non ci sono evidenze che suggeriscano l’accumularsi di ciascun componente negli organi.

L’emivita (T½) di eliminazione dell’amoxicillina e dell’acido clavulanico variano da 1.0 a 1,5 ore e da 1.0 a 1.3 ore rispettivamente.

Come per le altre penicilline, la principale via di eliminazione dell’amoxicillina è rappresentata dai reni, mentre per il clavulanato l’eliminazione include meccanismi renali e non renali. Approssimativamente il 60 – 70 % dell’amoxicillina e il 40 – 65 % dell’acido clavulanico sono escreti inalterati nelle urine durante le prime 6 ore dopo somministrazione singola di compresse da 250/125 mg o 500/125 mg. Parte dell’amoxicillina è eliminata nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità corrispondente a 10 – 25% della dose iniziale. L’acido clavulanico è estensivamente metabolizzato nell’uomo a acido 2,5-diidro-4-(2-idrossietil)-5-oxo-1H-pirrolo-3-carbossilico e 1-amino-4-idrossibutan-2-one, che sono nelle urine e nelle feci e come CO2 nell’aria espirata. La somministrazione concomitante di probenecid ritarda l’eliminazione di amoxicillina, ma non di acido clavulanico, attraverso i reni (vedere paragrafo 4.5).


Moxivul: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Moxivul agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Moxivul è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Moxivul: dati sulla sicurezza

Negli studi di tossicità a dosi ripetute nei ratti e nei cani, lievi variazioni chimiche ed ematologiche del sangue sono state osservate solamente dopo somministrazione di elevate dosi (corrispondenti a 20-30 volte la massima dose nell’uomo). Queste variazioni regrediscono completamente dopo l’interruzione della terapia.

Studi in vitro e in vivo non hanno rivelato nessun segno di effetti mutageni derivanti dalla combinazione di amoxicillina e acido clavulanico.

Studi a lungo termine negli animali non sono stati realizzati per valutare il potenziale carcinogenico dell’amoxicillina e acido clavulanico.

La combinazione di amoxicillina e acido clavulanico non è risultata essere teratogena nei ratti. L’amoxicillina non ha influenzato la gestazione e non ha mostrato effetti embriotossici e teratogeni nei ratti e nei topi. In uno studio pre/postnatale con amoxicillina nel ratto, il peso dei ratti esposti alla nascita era inferiore in modo distintivo rispetto al gruppo di controllo. Comunque né malformazioni né anomalie sono state osservate.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Moxivul: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Moxivul

Moxivul: interazioni

Probenecid: Si sconsiglia l’uso concomitante di probenecid. Il probenecid inibisce l’eliminazione dell’amoxicillina attraverso i tubuli renali. La contemporanea somministrazione con amoxicillina/acido clavulanico può determinare un aumento e un prolungamento nel tempo dei livelli ematici di amoxicillina, ma non di acido clavulanico.

Allopurinolo: La contemporanea associazione di allopurinolo e amoxicillina può aumentare la probabilità che insorgano reazioni allergiche cutanee. Non sono disponibili dati sull’uso concomitante di allopurinolo e amoxicillina/acido clavulanico.

Contraccettivi: Come anche altri antibiotici ad ampio spettro, amoxicillina/acido clavulanico può ridurre l’efficacia di contraccettivi orali e di ciò devono essere avvisati i pazienti.

Altri antibiotici o chemioterapici: Il prodotto non deve essere utilizzato in concomitanza con chemioterapici/antibiotici batteriostatici (per es. tetracicline, macrolidi, sulfonammidi o cloramfenicolo) poiché è stato osservato in vitro un effetto antagonista.

Digossina: L’uso concomitante di amoxicillina e digossina aumenta la concentrazione sierica di digossina.

Disulfiram e anticoagulanti cumarinici: Si sconsiglia l’uso concomitante di amoxicillina con disulfiram. La tendenza al sanguinamento può essere potenziata se i pazienti sono sottoposti contemporaneamente a trattamento con amoxicillina/acido clavulanico e anticoagulanti cumarinici.

Metotressato: Interazioni tra amoxicillina e metotressato che influenzano la tossicità del metotressato sono state riportate. Il livello sierico di metotressato deve essere attentamente monitorato in pazienti che ricevono concomitantemente amoxicillina. L’amoxicillina riduce la clearance renale del metotressato, probabilmente per competizione nei confronti del sistema di secrezione tubulare che hanno in comune.

Sulfalazina: Le aminopenicilline possono ridurre la concentrazione plasmatica della sulfalazina.

Altre interazioni: Nelle donne in gravidanza il trattamento con ampicillina si riflette sulla diminuzione dell’estriolo e coniugati sono stati osservati nelle urine. Questo effetto può essere possibile con amoxicillina/acido clavulanico.

In pazienti trattati con penicilline falsi positivi sono stati osservati nel test EIA per l’Aspergillus platelia (Bio-Rad Laboratories GmbH). Perciò, i risultati di questo test devono essere interpretati con attenzione nei pazienti che ricevono penicilline.

Metodi non enzimatici per la determinazione degli zuccheri nelle urine possono dare risultati falsamente positivi.

Il trattamento può anche interferire con i risultati del test per la determinazione dell’urobilinogeno.


Moxivul: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Moxivul: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Amoxicillina/acido clavulanico ha una minore o moderata influenza sulla capacità di guidare o usare macchinari. L’associazione amoxicillina/acido clavulanico può a volte dare reazioni avverse come confusione mentale, raramente vertigini e ancora meno frequentemente convulsioni che possono ridurre la capacità di guidare, di usare macchinari o di lavorare in sicurezza (vedere paragrafo 4.8).

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco