Narcoral: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Narcoral (Naltrexone Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Narcoral (Naltrexone Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

NARCORAL consente di bloccare gli effetti farmacologici degli oppiacei somministrati per via esogena, favorendo così il mantenimento della non dipendenza dagli oppiacei in individui disintossicati ex-tossicodipendenti. Non esistono dati che dimostrino un indiscutibile effetto benefico di NARCORAL sui tassi di recidiva fra individui disintossicati e precedentemente dipendenti da oppiacei.

Narcoral: come funziona?

Ma come funziona Narcoral? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Narcoral

NARCORAL (Naltrexone cloridrato) è un antagonista puro degli oppiacei. Attenua considerevolmente, blocca completamente in maniera reversibile, gli effetti soggettivi degli oppiacei somministrati per via endovenosa. In questo contesto il termine oppiaceo viene usato per descrivere:

i classici agonisti morfinosimili;

gli analgesici che possiedono un’attività agonista ed antagonista (per esempio, butorfanolo, nalbufina e pentazocina).

Se somministrato cronicamente in associazione con la morfina, NARCORAL blocca la dipendenza fisica da morfina e presumibilmente da altri oppiacei. NARCORAL non possiede praticamente altre azioni intrinseche oltre alle proprietà bloccanti nei confronti degli oppiacei. Provoca tuttavia una certa costrizione pupillare, attraverso un meccanismo che resta da chiarire. La somministrazione di NARCORAL non provoca fenomeni né di tolleranza né di dipendenza. Nei soggetti fisicamente dipendenti dagli oppiacei, NARCORAL induce la sindrome da astinenza. Gli studi clinici indicano che 50 mg di NARCORAL possono bloccare gli effetti farmacologici di 25 mg di eroina, somministrata pervia endovenosa, per periodi anche di ventiquattr’ore.

Altri dati sembrano indicare che raddoppiando la dose di NARCORAL si ottiene un blocco per 48 ore, e triplicando la dose di NARCORAL si ha un blocco per circa 72 ore. Anche se il meccanismo di azione non è ancora completamente chiarito, tutti i dati sembrano indicare che NARCORAL blocchi gli effetti degli oppiacei attraverso un legame competitivo (con un meccanismo analogo alle inibizioni enzimatico-competitive) a livello dei recettori degli oppiacei. Di conseguenza il blocco prodotto è potenzialmente superabile.


Narcoral: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Narcoral, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Narcoral

Dopo somministrazione per via orale, NARCORAL è sottoposto ad un esteso metabolismo epatico (sua principale via metabolica) di "first pass"; il 95% del farmaco viene convertito in svariati metaboliti.

Si ritiene che il metabolita principale, il 6-?-naltrexolo, sia un antagonista puro, come NARCORAL e possa contribuire al blocco farmacologico dei recettori oppiacei.

Il 2-idrossi-3-metossi-6-?-naltrexolo è un metabolita secondario. NARCORAL e i suoi metaboliti sono anche coniugati e danno così luogo alla formazione di altri prodotti metabolici.

NARCORAL e i suoi metaboliti sono escreti essenzialmente dal rene, mentre l’eliminazione fecale resta una via minore. L’escrezione urinaria di NARCORAL non modificato rappresenta meno dell’1% della dose orale; l’escrezione attraverso la via urinaria del 6-?-naltrexolo non modificato e coniugato rappresenta circa il 38% della dose orale. Il profilo farmacocinetico di NARCORAL suggerisce che lo stesso farmaco ed i suoi metaboliti subiscano un passaggio enteroepatico. Il tempo necessario per raggiungere la concentrazione massima (Tmax) è di un’ora sia per NARCORAL che per il 6-?-naltrexolo. I valori medi di emivita (T½) per NARCORAL e per 6-?- naltrexolo sono di 3,9 ore e di 12,9 ore rispettivamente. L’emivita media (T½) e il tempo di picco (Tmax) per NARCORAL e per il 6-?-naltrexolo sono indipendenti dalla dose.

NARCORAL non si accumula se somministrato in dosi ripetute. Come prevedibile, tenuto conto della maggiore durata della sua emivita, i livelli plasmatici del 6-?-naltrexolo aumentano del 40% in seguito a somministrazioni ripetute.


Narcoral: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Narcoral agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Narcoral è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Narcoral: dati sulla sicurezza

DL50:

nel topo 186,9 mg/kg i.v. – 568,2 mg/kg s.c. – 1000,3 mg/kg p.o., ratto 178,6 mg/kg i.v. – 1800,6 mg/kg s.c. – 1116 mg/kg p.o.

La somministrazione nel ratto per 90 giorni (via orale) alle dosi di 40-80-400 mg/kg/die non ha evidenziato effetti tossici fino alla dose di 80 mg/kg/die.

Non sono state inoltre rilevate alterazioni della fertilità ed effetti teratogeni nei ratti dopo somministrazione per via orale di 10-30-100 mg/kg/die e nei conigli dopo somministrazione per via orale di 20-60-200 mg/kg/die.

Mutagenesi

Gli studi di mutagenesi, effettuati con differenti test, sia in vitro che in vivo, permettono di escludere effetti mutageni attribuibili a NARCORAL.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Narcoral: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Narcoral

Narcoral: interazioni

con prodotti contenenti narcotici

I pazienti trattati con NARCORAL potrebbero non trarre vantaggio da farmaci contenenti oppiacei, come preparati contro la tosse e il raffreddore, antidiarroici e analgesici. Pertanto, quando possibile, si dovrà ricorrere a farmaci alternativi privi di oppiacei.


Narcoral: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Narcoral: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco