Neofordex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Neofordex 10 Cpr 40 mg (Desametasone Acetato): sicurezza e modo d’azione

Neofordex 10 Cpr 40 mg (Desametasone Acetato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Neofordex è indicato negli adulti per il trattamento del mieloma multiplo sintomatico, in associazione ad altri medicinali.

Neofordex 10 Cpr 40 mg: come funziona?

Ma come funziona Neofordex 10 Cpr 40 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Neofordex 10 Cpr 40 mg

Categoria farmacoterapeutica: corticosteroidi per uso sistemico, glucocorticoidi, codice ATC: H02AB02 Meccanismo d’azione

Il desametasone è un glucocorticoide sintetico che combina elevati effetti antinfiammatori con una bassa attività mineralcorticoide. A dosi elevate (ad es. 40 mg) riduce la risposta immunitaria.

È stato evidenziato che il desametasone induce la morte delle cellule (apoptosi) del mieloma multiplo tramite una sottoregolazione dell’attività del fattore nucleare-?B e un’attivazione della caspasi-9 attraverso il rilascio di un secondo attivatore mitocondriale delle caspasi (Smac; un fattore promotore dell’apoptosi). È stata necessaria un’esposizione prolungata per raggiungere i livelli massimi di marcatori apoptotici unitamente a un aumento dell’attivazione della caspasi-3 e della frammentazione del DNA. Il desametasone ha indotto inoltre la sottoregolazione dei geni anti-apoptotici e ha aumentato i livelli di proteina I?B-?.

L’attività apoptotica del desametasone è potenziata dall’associazione con talidomide o relativi analoghi e con inibitori del proteasoma (ad es. bortezomib).

Il mieloma multiplo è una rara malattia ematologica progressiva. È caratterizzato da un numero eccessivo di plasmacellule anomale nel midollo osseo e da sovrapproduzione di immunoglobulina monoclonale intatta (IgG, IgA, IgD o IgE) o sola proteina di Bence-Jones (catene leggere monoclonali di tipo ? e ? delle immunoglobuline libere).

Efficacia e sicurezza clinica

Non sono stati condotti studi di efficacia e sicurezza clinica con Neofordex nel trattamento del mieloma multiplo.

L’efficacia e la sicurezza del trattamento con desametasone in associazione nel mieloma multiplo sono state confermate, in numerosi studi clinici, in pazienti di nuova diagnosi e in pazienti con malattia recidivata o refrattaria. La popolazione di pazienti studiata comprendeva un ampio intervallo di età, oltre a pazienti considerati idonei o inidonei per il trapianto di cellule staminali autologhe. Il desametasone orale ad alto dosaggio (40 mg o 20 mg) è stato studiato nel trattamento del mieloma multiplo in associazione a chemioterapia con regime VAD (vincristina, adriamicina/doxorubicina e desametasone) o in associazione ad agenti nuovi, inclusi talidomide e relativi analoghi così come inibitori del proteasoma. In studi controllati, il trattamento in associazione con desametasone ha dimostrato costantemente esiti migliori in termini di sopravvivenza e di risposta in confronto al desametasone in monoterapia.

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha previsto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con Neofordex in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica per il mieloma multiplo (vedere ìl paragrafo 4.2 per ìnformazìonì sull’uso pedìatrìco).


Neofordex 10 Cpr 40 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Neofordex 10 Cpr 40 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Neofordex 10 Cpr 40 mg

Assorbimento

Dopo la somministrazione orale di Neofordex, i livelli plasmatici massimi di desametasone si raggiungono a una mediana di tre ore. La biodisponibilità del desametasone è di circa l’80%. Esiste una relazione lineare tra la dose somministrata e la dose biodisponibile.

Il desametasone è trasportato dalla P-glicoproteina (nota anche come MDR1). Anche altri trasportatori MDR possono avere un ruolo nel trasporto del desametasone.

Distribuzione

Il desametasone è legato dalle proteine plasmatiche, principalmente l’albumina, fino all’80% circa, a seconda della dose somministrata. A dosi molto elevate, la maggior parte del desametasone circola nel sangue in forma

non legata. Il volume di distribuzione è circa 1 l/kg. Il desametasone attraversa la barriera ematoencefalica e la barriera placentare e passa nel latte materno.

Biotrasformazione

Eliminazione

L’emivita plasmatica del desametasone è di circa 250 minuti. Gruppi specifici di pazienti

Non ci sono dati disponibili sulla biotrasformazione del desametasone in pazienti con compromissione della funzione epatica.

Il fumo non ha alcuna influenza sulla farmacocinetica del desametasone. Non sono state riscontrate differenze nella farmacocinetica del desametasone tra soggetti di origine europea e asiatica (indonesiana e giapponese).


Neofordex 10 Cpr 40 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Neofordex 10 Cpr 40 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Neofordex 10 Cpr 40 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Neofordex 10 Cpr 40 mg: dati sulla sicurezza

I glucocorticoidi hanno solo una debole tossicità acuta. Non sono disponibili dati sulla tossicità cronica e sulla cancerogenicità. I risultati di genotossicità si sono dimostrati artefattuali. Negli studi sulla tossicità della riproduzione condotti in topi, ratti, criceti, conigli e cani il desametasone ha provocato malformazioni embrio- fetali, quali: aumento della palatoschisi e dei difetti scheletrici; riduzione del peso del timo, della milza e del surrene; anomalie polmonari, epatiche e renali; inibizione della crescita. La valutazione dello sviluppo postnatale di animali trattati in fase prenatale ha evidenziato riduzione della tolleranza al glucosio e della sensibilità all’insulina, alterazioni del comportamento e riduzione del peso del cervello e del peso corporeo.

Negli uomini, la fertilità può essere ridotta a causa di apoptosi delle cellule germinali e difetti della spermatogenesi. I dati sulla fertilità femminile sono contraddittori.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Neofordex 10 Cpr 40 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Neofordex 10 Cpr 40 mg

Neofordex 10 Cpr 40 mg: interazioni

Prima di utilizzare Neofordex in associazione a qualsiasi altro medicinale, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto di tale medicinale.

Interazioni farmacodinamiche

Per motivi connessi alla sicurezza devono essere evitate le associazioni seguenti:

con acido acetilsalicilico, a dosi ? 1 g per somministrazione o 3 g/die, a causa di un aumento del rischio di sanguinamento. A dosi ? 500 mg per somministrazione o < 3 g/die, sono necessarie precauzioni a causa di un aumento del rischio di emorragia, ulcerazioni e perforazione gastrointestinale. È tuttavia possibile la profilassi antitrombotica con acido acetilsalicilico a basso dosaggio.

Con vaccini vivi attenuati, a causa del rischio di malattia, potenzialmente letale, correlata al vaccino.

Per motivi connessi alla sicurezza richiedono precauzioni le associazioni seguenti:

con medicinali ipokaliemizzanti: diuretici ipokaliemizzanti, in monoterapia o in associazione, lassativi, tetracosactide, amfotericina B per via endovenosa, a causa del rischio di ipokaliemia. I livelli di potassio devono essere monitorati e corretti, se necessario. Inoltre, l’amfotericina B comporta il rischio di ingrandimento cardiaco e insufficienza cardiaca in caso di uso concomitante.

Con la digitale, perché l’ipokaliemia ne potenzia gli effetti tossici. L’eventuale ipokaliemia deve essere corretta e i pazienti devono essere tenuti sotto osservazione clinica, con controllo degli elettroliti e mediante elettrocardiogramma.

Con medicinali che comportano un rischio di torsioni di punta, a causa dell’aumento del rischio di aritmia ventricolare. L’eventuale ipokaliemia deve essere corretta e i pazienti devono essere tenuti sotto osservazione clinica, con controllo degli elettroliti e mediante elettrocardiogramma.

Con i medicinali eritropoietici o altri medicinali che possono aumentare il rischio di trombosi, come la terapia sostitutiva ormonale, nei pazienti trattati con talidomide o relativi analoghi insieme a Neofordex (vedere paragrafì 4.4 e 4.8).

Con i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), a causa di un aumento del rischio di ulcerazione gastrointestinale.

Con i medicinali ipoglicemizzanti, perché il desametasone può aumentare i livelli glicemici e ridurre la tolleranza al glucosio, con possibilità di chetoacidosi. I pazienti devono essere informati di questo rischio e deve essere intensificato l’automonitoraggio del sangue e delle urine, soprattutto durante le fasi iniziali del trattamento. Potrebbe essere necessario aggiustare la posologia dei medicinali antidiabetici durante e dopo il trattamento con desametasone.

Con i medicinali antipertensivi, a causa di una riduzione del loro effetto (ritenzione di acqua e sodio). Potrebbe essere necessario aggiustare la dose degli antipertensivi durante il trattamento con desametasone.

Con i fluorochinoloni, a causa di un possibile aumento del rischio di tendinite e, in casi eccezionali, di rottura del tendine interessato, in particolare dopo un trattamento prolungato.

Con metotrexato, a causa di un aumento del rischio di tossicità ematologica.

Interazioni farmacocinetiche

Effetti di altri medicinali sul desametasone

A causa di alterazioni della farmacocinetica del desametasone richiedono precauzioni le associazioni seguenti:

Medicinali che possono ridurre la concentrazione plasmatica di desametasone:

aminoglutetimide, a causa di una riduzione dell’efficacia del desametasone dovuta a un aumento del suo metabolismo epatico.

Anticonvulsivanti induttori degli enzimi epatici: carbamazepina, fosfenitoina, fenobarbital, fenitoina, primidone, a causa della riduzione dei livelli plasmatici di desametasone e quindi della sua efficacia.

Con rifampicina, a causa di una riduzione delle concentrazioni plasmatiche e dell’efficacia del desametasone connessa all’aumento del suo metabolismo epatico.

Medicinali topici gastrointestinali, antiacidi e carbone attivo, oltre a colestiramina, a causa della riduzione dell’assorbimento intestinale di desametasone. La somministrazione di tali medicinali e Neofordex deve avvenire con un intervallo di almeno due ore.

Efedrina, a causa di una riduzione dei livelli plasmatici di desametasone dovuti a un aumento della clearance metabolica.

Medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di desametasone:

Aprepitant e fosaprepitant, a causa di un aumento delle concentrazioni plasmatiche del desametasone dovuto a una riduzione del suo metabolismo epatico.

Claritromicina, eritromicina, telitromicina, itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, nelfinavir, ritonavir: aumento della concentrazione plasmatica del desametasone a causa della riduzione del suo metabolismo epatico da parte di questi inibitori enzimatici.

Effetti del desametasone su altri medicinali

contraccettivi orali, perché non si può escludere una riduzione dell’efficacia dei contraccettivi orali durante il trattamento. Non sono stati effettuati studi d’interazione con contraccettivi orali. Devono essere adottate misure efficaci per evitare una gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Anche l’efficacia della terapia sostitutiva ormonale può risultare ridotta.

Anticoagulanti orali, a causa del possibile impatto dei corticosteroidi sul metabolismo dell’anticoagulante orale e sui fattori della coagulazione nonché del rischio emorragico (mucosa del tratto digerente, fragilità vascolare) della terapia con desametasone stessa, a dosi elevate o per una durata di trattamento superiore ai 10 giorni. Nel caso in cui sia richiesta tale associazione, si deve rafforzare il monitoraggio e i parametri della coagulazione devono essere controllati dopo una settimana e successivamente a settimane alterne di trattamento, così come dopo la fine del trattamento.

Ciclosporina, a causa di una riduzione della biodisponibilità e dei livelli plasmatici della ciclosporina. La ciclosporina può aumentare inoltre la captazione intracellulare del desametasone. Inoltre, con l’uso concomitante di desametasone e ciclosporina sono state riferite convulsioni. L’uso concomitante di desametasone e ciclosporina deve essere evitato.

Ivermectina, a causa di una riduzione dei livelli plasmatici dell’ivermectina. L’eradicazione dei parassiti deve essere conclusa con esito positivo prima dell’impiego di desametasone (vedere paragrafo 4.4).

Isoniazide, perché i glucocorticoidi possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di questa sostanza, probabilmente a causa di una stimolazione del metabolismo epatico dell’isoniazide e di una riduzione del metabolismo dei glucocorticoidi.

Praziquantel, a causa della riduzione delle concentrazioni plasmatiche di praziquantel dovuta a un aumento del suo metabolismo epatico da parte del desametasone, con rischio di insuccesso del trattamento. I trattamenti con i due medicinali devono essere effettuati ad almeno una settimana di distanza.

Il desametasone non ha alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa con talidomide, lenalidomide, pomalidomide, bortezomib, vincristina o doxorubicina.


Neofordex 10 Cpr 40 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Neofordex 10 Cpr 40 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Neofordex altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Il desametasone può causare stato confusionale, allucinazioni, capogiri, sonnolenza, affaticamento, sincope e vista offuscata (vedere paragrafo 4.8). In presenza di tali sintomi, i pazienti devono essere avvisati di non guidare, usare macchinari o svolgere attività pericolose durante il trattamento con desametasone.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco