Nicodose: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Nicodose (Nicotina): sicurezza e modo d’azione

Nicodose (Nicotina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Nella dipendenza da nicotina, come coadiuvante nella disassuefazione dal fumo, per attenuare i sintomi di astinenza da nicotina.

Nicodose: come funziona?

Ma come funziona Nicodose? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Nicodose

Categoria farmacoterapeutica: FARMACI USATI NELLA DIPENDENZA DA NICOTINA

Codice ATC: N07BA01.

L’improvvisa astinenza da fumo successiva a un periodo prolungato di uso quotidiano provoca una sindrome da astinenza che include quattro o più dei seguenti sintomi: disforia o umore depresso, insonnia, irritabilità, frustrazione o rabbia, ansia, difficoltà di concentrazione, irritabilità o impazienza, diminuzione della frequenza cardiaca, aumento dell’appetito o aumento di peso. Il desiderio di nicotina è considerato un sintomo clinico separato della sindrome da astinenza.

Studi clinici hanno dimostrato che i prodotti sostitutivi della nicotina possono aiutare i fumatori ad astenersi dal fumo o a ridurre il consumo di tabacco diminuendo i sintomi da astinenza.

Gli effetti indesiderati di una continua intossicazione da tabacco nei pazienti affetti da disturbi coronarici o colpiti precedentemente da infarto sono stati chiaramente dimostrati. Gli studi condotti su questi pazienti hanno dimostrato l’assenza di effetti indesiderati dei sostituti della nicotina.


Nicodose: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Nicodose, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Nicodose

Il completo scioglimento delle pastiglie nella cavità orale si ottiene generalmente entro 30 minuti.

La nicotina in questo prodotto medicinale presentato sotto forma di pastiglie è combinata con una resina a scambio ionico.

La nicotina viene assorbita dalla mucosa orale.

Una concentrazione massima di circa 4,20 ng/ml si ottiene entro circa 50 minuti dall’assunzione di una dose singola.

Distribuzione

Il volume di distribuzione dopo la somministrazione endovenosa della nicotina è di 2 - 3 l/kg e l’emivita è di circa 2 ore.

Il legame con le proteine plasmatiche è inferiore al 5%. Pertanto eventuali cambiamenti nel legame con le proteine plasmatiche conseguenti ad interazioni del prodotto medicinale o ad alterazioni delle proteine del plasma non influiscono necessariamente sui parametri cinetici della nicotina.

Metabolismo

Il metabolismo è prevalentemente epatico.

Sono stati individuati oltre 20 metaboliti della nicotina, e sono tutti considerati meno attivi della nicotina stessa. Il principale metabolita plasmatico della nicotina, la cotinina, ha un’emivita di 15 - 20 ore, e la sua concentrazione raggiunge livelli 10 volte superiori a quelli della nicotina.

La nicotina viene metabolizzata anche nei reni e nei polmoni.

Eliminazione

La clearance plasmatica media è di circa 70 litri ogni ora.

I principali metaboliti secreti nell’urina sono la cotinina (15% della dose) e la trans-3-idrossicotinina (45% della dose). Circa il 10% della nicotina è secreto nell’urina in forma immodificata. Il livello può aumentare al 30% in caso di marcata filtrazione glomerulare o acidificazione dell’urina (pH < 5).


Nicodose: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Nicodose agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Nicodose è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Nicodose: dati sulla sicurezza

La nicotina è risultata positiva in alcuni test di genotossicità in vitro, ma vi sono anche risultati negativi con gli stessi sistemi di test. La nicotina è risultata negativa nei test standard in vivo.

Esperimenti su animali hanno dimostrato che la nicotina provoca perdite post-impianto e riduce la crescita dei feti.

I risultati delle prove di cancerogenicità non hanno fornito alcuna prova evidente di effetti tumorigenici della nicotina.

I risultati di uno studio di tolleranza locale effettuato sulla sacca guanciale dei criceti hanno dimostrato una buona tolleranza di NICODOSE.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Nicodose: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Nicodose

Nicodose: interazioni

A causa delle sue specifiche proprietà farmacologiche cardiovascolari, neurologiche ed endocrine, la nicotina, come il tabacco, può:

– provocare un aumento delle concentrazioni di cortisolo e di catecolammine,

– richiedere un aggiustamento del dosaggio di nifedipina, beta-bloccanti e insulina,

– ridurre gli effetti dei diuretici,

– ritardare la velocità di guarigione delle ulcere gastriche mediante antistaminici H2,

– aumentare l’incidenza di effetti indesiderati delle combinazioni estrogeno-progestinici.


Nicodose: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Nicodose: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

L’astensione dal fumo può provocare cambiamenti comportamentali. Non vi sono prove di rischi associati alla guida o all’azionamento di macchine quando la pastiglia è assunta attenendosi alla dose raccomandata.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco