Nortimil: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Nortimil (Desipramina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Nortimil (Desipramina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Il NORTIMIL e’ indicato per il trattamento della depressione di qualsiasi forma e gravita’, su cui agisce in modo rapido e potente. Trova quindi indicazione nelle depressioni endogene; psicosi maniaco‑depressive; depressioni psicoreattive e neurotiche; depressioni dovute a processi involutivi, nel climaterio, nell’eta’ senile; stati distimici depressivi a carattere ipocondriaco e ciclico degli schizofrenici.

Nortimil: come funziona?

Ma come funziona Nortimil? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Nortimil

N06AA01

Categoria farmacoterapeutica: Antidepressivo triciclico

Codice ATC: N06AA01

La desipramina costituisce il metabolita attivo dell’imipramina, da cui si origina per demetilazione. In sede farmacologica ha dimostrato di possedere un’attivita’ piu’ pronta dell’imiprimina.

La desipramina e’ in grado di bloccare o di antagonizzare gli effetti depressivi prodotti dalla reserpina nell’animale da esperimento. Il farmaco ha mostrato di esplicare nell’animale attivita’ anticolinergica periferica e centrale, ed attivita’ antisecretoria gastrica.

Le interazioni con i neurotrasmettitori adrenergici risultano contrastanti, essendo state osservate sia un’attivita’ di blocco a‑adrenergico sui recettori del tessuto cerebrale di ratto che un’attivita’ sinergizzante gli effetti pressori della noradrenalina nel ratto. È certo, comunque, che la desipramina interferisce con i meccanismi di captazione delle terminazioni nervose noradrenergiche sia nel sistema nervoso centrale che autonomo.

Nel sistema nervoso centrale, inoltre, il farmaco, unitamente ad altri antidepressivi, risulta coinvolto nei meccanismi di captazione oltre che della noradrenalina, anche della serotonina, ma non della dopamina. La desipramina, in particolare, e’ molto piu’ efficace dell’imipramina o della clomipramina, nell’inibire la captazione della noradrenalina ma risulta ad esse inferiore rispetto alla captazione della serotonina.

È stato osservato che la somministrazione prolungata di desipramina nell’animale da esperimento produce una riduzione temporanea del numero di recettori b‑adrenergici cerebrali, effetto che non si manifesta in assenza di attivita’ serotoninergica e che suggerisce di interpretare i disordini affettivi ipotizzando una correlazione tra serotonina e noradrenalina.


Nortimil: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Nortimil, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Nortimil

Il farmaco risulta fortemente legato alle proteine plasmatiche, essendo in forma libera soltanto per il 10%.

Gli studi di farmacocinetica animale indicano una rapida distribuzione del farmaco che mostra una particolare affinita’ per le regioni cerebrali.

Le concentrazioni plasmatiche nell’uomo sono dose‑dipendenti, lo “steady‑state” viene raggiunto in media dopo 5 giorni di trattamento mentre sono state osservate ampie variazioni individuali nei relativi livelli plasmatici (70‑140 ng/ml).

Il tempo di emivita del farmaco risulta anch’esso soggetto ad ampie variazioni individuali essendo compreso tra 12 e 50 ore.

La desipramina viene metabolizzata per ossidazione a 2‑idrossiderivato che per coniugazione con acido glucuronico viene escreto con l’urina. L’ulteriore demetilazione costituisce soltanto una via metabolica secondaria.


Nortimil: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Nortimil agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Nortimil è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Nortimil: dati sulla sicurezza

Tossicita’acuta: DL50 (ratto) ip. 35,5 mg/kg, os 575 mg/kg.

Tossicita’ cronica: Ratto s.c. (10 settimane): 2,4 mg/kg. Ratto per os (30 settimane): 5‑10 mg/kg.

La somministrazione anche molto prolungata non ha alterato nell’animale le costanti biologiche di maggior interesse.

Teratogenesi e tossicita’ fetale: Ratto per os e i.m. dal 1° al 15° giomo di gravidanza: 5‑20 mg/kg. Il confronto effettuato con l’imipramina ha messo in evidenza una minore azione embriotossica della desipramina e al contrario della stessa imipramina la desipramina non ha mostrato alcun effetto malformativo.

Mutagenesi. Test di Ames (in vitro) su Salmonella typhimurium: non e’ stata osservata nessuna attivita’ mutagena in presenza o in assenza della frazione microsomiale epatica S‑9 (ratto).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Nortimil: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Nortimil

Nortimil: interazioni

L’uso di alcool durante il trattamento dovrebbe essere evitato perche’ il farmaco puo potenziarne gli effetti. L’associazione con altri psicofarmaci, anticolinergici, antistaminici o simpaticomimetici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. L’azione antiipertensiva della guanetidina e dei farmaci simili, della metildopa e della reserpina puo’ essere bloccata.


Nortimil: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Nortimil: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

L’uso del prodotto puo’ interferire negativamente con i tempi di reazione di soggetti che per la loro attivita’ necessitano di integrita’ e di vigilanza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco